AEREI presenta "Enciclopedia degli Aerei Militari" volume 2!
In Edicola la seconda uscita dell'Enciclopedia degli Aerei Miliari della seconda guerra mondiale!
OCEAN 2020 NEL GOLFO DI TARANTO
Si è appena conclusa nel Golfo di Taranto la prima dimostrazione operativa del progetto europeo Ocean 2020, un progetto che vede alla guida di 42 industrie di 15 paesi europei la Leonardo S.p.A..
Questa esercitazione è stata inserita all’interno della ben più grande “Mare Aperto”, classica esercitazione annuale che coinvolge la quasi totalità delle unità d’altura della Marina Militare italiana.
In questa esercitazione sono state coinvolte 6 unità navali della MMI, oltre a 9 mezzi a pilotaggio remoto, sia aeronautici che navali/subacquei, ben 5 satelliti che hanno interagito con 2 reti di comunicazione a terra, 4 Centri Nazionali di coordinamento (MOC) ed infine il prototipo di Centro di Comando europeo (EU-MOC) attivato a Bruxelles.
Questo primo evento di tal tipo, perché ne seguiranno degli altri, prevedeva due distinti scenari, il primo legato all’intercettazione di una Fast Boat nelle sue varie fasi, dalla scoperta, alla neutralizzazione anche con armi cosiddette non letali.
Il secondo evento invece comprendeva l’intercettazione di un’unità posamine impegnata nella creazione di un campo minato durante un’operazione anfibia.
Durante l’evento sono stati valutati per due giorni consecutivi mezzi UAV non pilotati come l’SW-4 “Solo” e l’AWHERO in una serie di attività complesse, come il lancio ed il successivo recupero automatico dal ponte di volo di unità navali, l’integrazione tra le risorse tattiche dei mezzi autonomi ed il CMS (Sistema gestionale da combattimento) di cui ogni unità navale è dotata, l’integrazione di risorse strategiche (cioè satellitari) e tattiche (mezzi impegnati in attività ISTAR con o senza pilota) per raccogliere e fornire a loro volta dati capaci di aumentare la “Situational Awareness” ed infine collegare la massa di informazioni che fluiscono ai sistemi navali, agli UE-MOC e MOC nazionali.
Giuseppe Fassari
🇮🇹🇱🇷ARRIVATO A SIGONELLA IL PRIMO GLOBAL HAWK
Il primo velivolo RQ-4D Global Hawk appositamente modificato per le esigenze della NATO, è arrivato ieri (21 Novembre) sulla sua base definitiva di Sigonella, raggiunta in volo direttamente dagli Stati Uniti.
L'AGS (Alliance Ground Surveillance) è un progetto dell’Alleanza Atlantica per dotarsi di un sistema in grado di compiere missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) di lunga durata, si parla di un tempo di volo di oltre 24 ore, a lungo raggio ed in ogni condizione atmosferica.
Questo progetto, che racchiude ben 15 differenti nazioni della NATO, è composto da un segmento aereo, un segmento di terra e un segmento di supporto.
Il primo segmento è composto da cinque velivoli NATO RQ-4D, più i necessari elementi per il controllo del volo basati a terra.
Il segmento di terra è composto da una struttura dedicata che è dislocata sulla MOB (Main Operating Base) di Sigonella, in Sicilia, costituito da una serie di stazioni di terra in configurazione mobile e facilmente trasportabili, in grado di fornire connettività data-link, elaborazione dei dati, capacità di sfruttamento degli stessi e le necessarie interfacce tra il sistema centrale AGS ed una vasta gamma di sistemi di comando, controllo, intelligence, sorveglianza e ricognizione (C2ISR).
Sulla medesima base ha sede anche l’ultimo segmento, quello di supporto, che è in avanzato stato di realizzazione al fianco degli hangar del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare italiana.
Il sistema AGS è in grado di fornire la necessaria consapevolezza della situazione in teatro ai comandanti delle forze schierate, ma sarà anche in grado di supportare una vasta gamma di missioni, andando ben oltre la ricognizione strategica o tattica: protezione delle truppe di terra e delle popolazioni civili, controllo delle frontiere e sicurezza marittima, missioni anti-terrorismo, gestione delle crisi e assistenza umanitaria in caso di catastrofi nat
CONCLUSA LA BLUE FLAG 2019🇮🇱
Si è appena conclusa la “Blue Flag 2019”, esercitazione complessa che si tiene in Israele presso la base aerea di Ovda, sulla falsariga delle ben più famose Red Flag statunitensi e che nell’edizione di quest’anno ha visto per la prima volta la presenza di assetti di “quinta generazione”, ovvero gli F-35.
All’edizione 2019 hanno partecipato, oltre ovviamente ai padroni di casa con i loro velivoli, anche mezzi aerei provenienti da Grecia, Germania, Stati Uniti e Italia, con la presenza anche di osservatori di altri paesi, come il Giappone, il Regno Unito, la Croazia, i Paesi Bassi, Spagna e Francia, qualcuno dei quali probabilmente intenzionato a partecipare in un prossimo futuro.
L’esercitazione, inaugurata nel 2013 con cadenza biennale, è alla sua quarta edizione ed è diventata via via più complessa col susseguirsi degli anni, tanto da venir preferita da diverse aeronautica alle cugine statunitensi, tra le quali sicuramente l’Italia.
Per la prima volta quest’anno, come già annunciato, sono stati inseriti nei vari moduli anche velivoli di 5ª Generazione come gli F-35I “Adir” di Israele, oltre agli esemplari in servizio con l’Aeronautica Militare italiana, ponendo molta enfasi a perseguire l’integrazione tra assetti di 4ª e 5ª generazione delle diverse nazionalità ed in scenari complessi.
Quest’anno la nostra aeronautica ha inviato sei F-35 del 32° Stormo di Amendola, rischierati in un brevissimo lasso di tempo direttamente dall’Islanda, dove hanno operato nella protezione dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica, ed altrettanti Eurofighter Typhoon dei tre stormi che lo hanno in dotazione, 4°, 36° e 37° Stormo, oltre ad un G-550 CAEW del 71° Gruppo del 14° Stormo di Pratica di Mare, che ha volato congiuntamente con un esemplare israeliano, a cui si aggiungono circa 200 militari tra piloti, personale tecnico e logistico.
La Luftwaffe tedesca ha partecipato con 6 Typhoon dello Takt
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DIVISIONE SS- LEIBSTANDARTE ADOLF HITLER
La Divisione SS-Leibstandarte Adolf Hitler nell’ambito della storia militare tedesca della Seconda Guerra Mondiale riveste un interesse particolare. Infatti, nel corso delle operazioni questo reparto d’élite, che non faceva parte della Wehrmacht ma era una sorta di guardia personale del Führer (ed infatto il suo nome significava “guardia del corpo di Adolf Hitler”), crebbe fino ad assumere le dimensioni e i ruoli di una Panzerdivision, cioè una divisione corazzata. Inoltre fu l’unico reparto tedesco a rimanere in attività dall’ascesa al potere del nazismo fino alla sua dissoluzione con la caduta di Berlino e la fine del conflitto. Quando entrarono in azione in Polonia i soldati della Leibstandarte furono sbeffeggiati dagli uomini dell’esercito, che li definirono “poliziotti in divisa da parata”. Il loro parere su di essi, però cambiò rapidamente, quando si accorsero che la Leibstandarte era una macchina bellica inarrestabile (e molto spesso anche crudele e spietata).
🌐✈️🇳🇴La crisi degli NH-90 norvegesi
Una specifica non realistica ed un programma mal gestito
di Nico Sgarlato
Talvolta anche gli “insiders” faticano a comprendere situazioni... ingarbugliate che si verificano nel mondo della difesa e, in particolare, in quello aeronautico.. In questo caso il riferimento è alla "crisi degli NH-90" delle forze armate norvegesi, per le quali 18 anni non sono stati sufficienti per avere gli elicotteri NH-90 acquistati nella condizione di “pronto al combattimento”. Situazioni del genere si sono già verificate e tra i casi più clamorosi si possono ricordare gli elicotteri Boeing Chinook HC Mk.3 della RAF britannica che furono consegnati (in otto esemplari) nel 2001 ma rimasero inutilizzabili per più di otto anni, cioè fino a quando non furono completate estese modifiche! Gli elicotteri sono più vulnerabili di altre macchine a situazioni di questo genere e si possono ricordare anche i Lockheed-Martin VH-71 Kestrel per il trasporto presidenziale USA: ne furono costruiti nove che finirono ceduti al Canada per fornire parti di ricambio ai similari CH-149 Cormorant poiché per lo scopo per il quale erano stati acquistati erano inutilizzabili. E si pèotrebbe continuare con ulteriori esempi.
I problemi degli elicotteri norvegesi risultano ancor meno comprensibili se si pensa che, con gli NH-90, si è di fronte ad elicotteri che le forze armate italiane impiegano quotidianamente in compiti anche particolarmente gravosi, apparentemente con soddisfazione. Perciò, prima ancora di approfondire l'argomento specifico, l'impressione che se ne trae è che certi progetti siano eccessivamente sofisticati e complessi, che gli acquirenti richiedano eccessive "personalizzazioni" perdendo il beneficio della standardizzazione e la possibilità di fruire delle esperienze degli altri utenti e, infine, che vi siano organi tecnici della difesa che acquistano macchine non adatte alle condizioni di impiego alle quali saranno sottoposte
Su-57 per la VVS (e per la THK turca?)
Per il caccia russo di 5agenerazione si avvicina la produzione in grande serie
di Nico Sgarlato
Al suo apparire il caccia di 5a generazione Sukhoi T-50, sviluppato in risposta alla specifica PAK-FA (Perspektivniy Aviatsionniy Kompleks - Frontovoy Aviatsiy, sistema aeronautico a lungo termine per l'aviazione tattica) aveva stupito per la rapidità dello sviluppo. Gli studi erano stati avviati nel 1999 e la specifica era stata definita nell'aprile 2001. Il 26 aprile 2002 era stato annunciato che capo-commessa per il programma PAK-FA sarebbe stata la Sukhoi, sotto la direzione dell'ing. Aleksandr Davidenko.
Del T-50 sono state ordinate dodici cellule prototipiche, la prima delle quali è uscita dallo stabilimento KnAAPO (o KnAAZ Yuri Gagarin, legato alla Sukhoi JSC che ne detiene il 74,5%) di Khabarovsky Krai, presso Komsomolsk-na-Amure, il 22 dicembre 2009 e già il 21 gennaio 2010 aveva iniziato i rullaggi veloci ed il 29 dello stesso mese (solo 38 giorni dopo il "roll-out") aveva compiuto il primo volo, decollando dall'aeroporto di Komsomolsk-Dsemgi. Ai comandi vi era Sergei Bogdan.
A questo ritmo travolgente aveva fatto seguito un rallentamento, dovuto a difficoltà tecniche e di finanziamento. Anche l’Indian Air Force, che il 22 dicembre 2008 si era associata al programma (definendolo FGFA, Fifth Generation Fighter Aircraft) se ne era ritirata mentre l’annunciato fabbisogno della VVS russa per 150-200 macchine a tutto il 2018 non aveva prodotto alcun ordine.
Finalmente, alla fiera MAKS 2019 di Mosca-Zhukovsky, che si è conclusa in settembre, ed alla contemporanea convention Army 2019, Denis Manturov, ministro per l’industria e il commercio, e Sergey Chemezov, direttore generale della Rostec, l’ente di stato che ha ereditato i compiti delle precedenti Aviaexport e Rostekhnologii, hanno dato notizia che il ministero della difesa aveva sottoscritto un impegno per 76 caccia, nel frattempo designati Su-57 (e soprannomin
Il vettore Stratolaunch è l'aereo più grande del mondo
Il vettore Stratolaunch è l'aereo più grande del mondo
di Nico Sgarlato
La compagnia commerciale di trasporto spaziale Stratolaunch ha annunciato il primo volo al suo aereo vettore (che porta lo stesso nome) il 13 aprile, dall’aeroporto di Mojave, in California. Lo Scaled Composites Model 351 Stratolaunch ha compiuto una prima esplorazione del suo inviluppo di volo arrivando a a 305 km/h e ad un’altezza di 4.600 m per poi riatterrare dopo questa prima sortita della durata di 2 ore 29 min. In proposito, può essere utile ricordare che il trasporto spaziale commerciale è ormai una realtà: sono, nate, infatti, delle imprese esclusivamente commerciali che offrono i loro sistemi di lancio. Tra esse vi sono delle "new entries" rispetto ai tradizionali produttori di vettori per le forze armate e per le agenzie spaziali nazionali, come Space X, che fa capo al magnate Elon Musk, come Orbital ATK e, appunto, Stratolaunch Systems Corporation, fondata da Paul G. Allen (ex-Microsoft), recentemente scomparso, e dal noto progettista aeronautico Burt Rutan della Scaled Composites.
Tutti questi marchi non lavorano a programmi futuribili (o, quanto meno, non solo ad essi) ed ai loro vettori si affidano già anche la NASA, ad esempio per i veicoli automatici destinati al rifornimento dell'International Space Station Alpha, e l'US Air Force, per il lancio dei minishuttle da ricognizione strategica X-37B.
Lo Stratolaunch è l'aeromobile più grande che sia mai stato costruito, dal punto di vista dell'apertura alare (circa 117,40 m), mentre la sua lunghezza di 72,60 m è stata abbondantemente superata da quella del dirigibile Hindenburg del 1936 che era lungo 245 m ma anche da alcuni dei più grossi tra gli aeroplani da trasporto merci, civili e militari, oggi in servizio. Esamotore e bifusoliera, ha un peso a vuoto di 225.000 kg distribuito su un carrello a 28 ruote.
L'aereo è destinato a svolgere il ruolo di "primo stadio" per vettori spaziali in grado di porre carichi in or