Corrimano Edizioni

Corrimano Edizioni Narrativa contemporanea italiana, letteratura straniera e narrativa per l'infanzia ma si accontenta di seguirne in poltrona le meravigliose serie tv.
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Corrimano è una casa editrice indipendente fondata a Palermo nel 2014 da due coppie di fratelli: Dario e Valentina Ricciardo, Andrea e Francesco Romeo. Direttori editoriali sono Dario Ricciardo e Francesco Romeo, già ideatori e fondatori di Fuori Piove, associazione culturale che allestisce e realizza rassegne cinematografiche dedicate a questioni relative allo stile e alla struttura dei film. Dar

io Ricciardo è nato a Palermo il 15.07.73 laureato in Economia, nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti "Ragioniamo per assurdo" Lab-Giulio Perrone Editore. Nel 2010 ha frequentato i corsi di editing, grafica e marketing editoriale organizzati da Navarra Editore. Ha inoltre frequentato corsi di cinema e scrittura organizzati da Lecittàinvisibili. Francesco Romeo, nato per l'anagrafe a Palermo, con il cuore a Mondello e con la fantasia a New York-Chicago-New Orleans il 7.10.74 (quando l'oscar per miglior film fu vinto da Il Padrino parte II di F.F.Coppola e la Palma d'oro a Cannes fu vinta da La Conversazione di F.F.Coppola). Laureato "in legge", si è diplomato alla Scuola Holden, ha conseguito un Master in arte e cultura al MART di Trento e Rovereto, insegna letteratura alla facoltà di Teologia di Palermo, ha tradotto Giungla d'Asfalto di W.R.Burnett, tiene corsi di Teoria del cinema e di Forma letteraria prevalentemente per il Centro Studi Narrazioni Le Città Invisibili. La sua principale aspirazione per il 2014 (riuscita sfolgorante di Corrimano a parte) è quella di scrivere per la H.B.O. I primi quattro libri di Corrimano Edizioni sono: "Per me scomparso è il mondo" di Emiliano Ereddia e "Opus Metachronicum" di Sonia Caporossi per la collana di narrativa contemporanea "Sedicigiugno"; "Canti del Mid-America" di Sherwood Anderson e "Lo sguardo sulle cose", un libro che raccoglie due racconti di Garshin e uno di Cechov per la collana di letteratura straniera "Baltimora".

"Una iperbolica narrazione sul potere, una strampalata indagine dei rapporti di servitù e dominio che regolano il mondo....
20/07/2024

"Una iperbolica narrazione sul potere, una strampalata indagine dei rapporti di servitù e dominio che regolano il mondo.
Pagine in cui sfilano figure liminali, tenebrose e grotteschi, a cominciare da Sodal, addetto alle pulizie dei bagni che scala i vertici aziendali, non per particolari meriti acquisiti…"
Ringraziamo Simone Bachechi che scrive di "Phallus Dei" su LuciaLibri. www.lucialibri.it/2024/07/19/giordano-tedoldi-insensatezza-umana/

Una iperbolica narrazione sul potere, una strampalata indagine dei rapporti di servitù e dominio che regolano il mondo. È "Phallus Dei" di Giordano Tedoldi

"Phallus Dei": un romanzo meraviglioso che nessuno voleva pubblicare.Ne scrive su Pangea Edoardo Pisani (che noi di Corr...
20/05/2024

"Phallus Dei": un romanzo meraviglioso che nessuno voleva pubblicare.
Ne scrive su Pangea Edoardo Pisani (che noi di Corrimano naturalmente ringraziamo).

Giordano Tedoldi ha scritto un romanzo fiero e conturbante (che per fortuna ora ha un editore). Elogio di “Phallus Dei”

25/01/2024

PHALLUS DEI IN CARTA E OSSA - QUESTIONE DI SETTIMANE

Lo scrittore e critico Edoardo Pisani, come le "volpi del mercato" che procurano alle piccole squadre dei fuoriclasse, ha propiziato l'incontro tra Corrimano e Giordano Tedoldi. Il mio primo brindisi è per lui.
Seguano tanti altri tintinnanti bicchieri. A febbraio cominceremo, gongolando e gorgogliando, a riempirli fino all'orlo.
Un primo sorso.

"Poi, dal nulla, ricorda di quando Miranda , col pensiero, aveva aggiustato il tacco di una scarpa. Il tacco si era sollevato a mezz'aria, aveva viaggiato orizzontalmente fino alla suola della scarpa, che Miranda teneva, rovesciata, nella mano sinistra, e con un impeto violento si era rincollato alla suola in un punto non annerito, come il resto, dall'uso. Sodal, nonostante lei gli avesse proibito di farle domande sui suoi esperimenti telecinetici, aveva insistito nel chiederle di rivelargli, almeno stavolta. Lei gli aveva risposto che non c'era, la riparazione era avvenuta solo grazie alle sue grandiosi facoltà mentali. E Sodal, che non era nuovo a fare domande stupide, anzi, a volte gli sembrava che fossero le uniche domande accettabili, disse: " Può la mente riattaccare un tacco, e non un amore?".

Il tacco di scarpa che così geometricamente si rinsalda all'insieme è una delle numerose immagini plastiche di questo romanzo. A me fa pensare a contrario al cerchione che i Coen isolano nell'inquadatura e trasformano in Ufo, facendolo flutturare, quando si "stacca" dalla macchina che subisce l'incidente in L'uomo che non c'era. Prodezze aeree quasi astrali, oggettuali pezzi di un'astrazione. E quel carattere che imprimono al racconto di "composizione istantanea", per dirla con l'ossimoro del batterista Daniel Humair.

Nel resto del paragrafo il protagonista Sodal vede nel caotico viale principale con i supermercati, nei bar con i tavolini rotondi circondati da sedioline disposte confusamente e nelle traverse con le rampe dei garage un'orchestra di elementi normalmente inerti suonata dalla luna: ci sono sempre la pittura e la musica che si infiltrano (si intrudono, direbbe l'autore) nelle vene e nei vani e nei canali e nelle cannucce di questo romanzo che colpisce al volo, che si smarca da qualsivoglia carezzevolezza, che fiammeggia di se stesso e che sprizza vitalità sanguigna e metamorfica da tutti i pori con streganti effetti da malaluna o melòluna.

Demetrio Marra dice sul finale che il nostro è un esperimento unico nel panorama della editoria contemporanea.E questo n...
04/01/2024

Demetrio Marra dice sul finale che il nostro è un esperimento unico nel panorama della editoria contemporanea.
E questo naturalmente è musica per le nostre orecchie (e anche per i nostri occhi: l’anima e i corpi di Ophuls mi scagioneranno dalla sinestesia).

Dopo anni che portiamo (se non a correre) a spasso Corrimano (cercando di non smettere di spassarcela), abbiamo imparato che pezzi saggistici (di analisi creativa) di questo livello sono rari e sono parte cruciale (anche nel senso di Scarface di Hawks, tutte quelle x) del raro per cui esistiamo (senza r davanti).

Grazie, Demetrio Marra. Per avere esercitato un vero sguardo sul nostro (e soprattutto loro: Maddalena Fingerle, Giordano Meacci e Giorgio Vasta - ma anche Maupassant e la sua nuova traduttrice, Norma Quagliana) libro che corre su triplici crinali.

I piaceri come esperimento critico

ANDATE E RITORNI [come in un pendolo fiammeggiante di Ophuls]Thomas Carlyle scrisse che “il paradosso è il pathos della ...
28/07/2023

ANDATE E RITORNI
[come in un pendolo fiammeggiante di Ophuls]
Thomas Carlyle scrisse che “il paradosso è il pathos della vita intellettuale”.
Ed Emiliano Morreale definisce sulla sua rubrica del Venerdì di Repubblica curiosa e appunto paradossale la nostra edonistica (corri)manovra con cui partendo o decollando da Ophuls (e dal suo genio aereo e aureo) siamo arrivati al libro (terrestre ma speriamo anche un po’ extraterrestre) I PIACERI. Con Guy de Maupassant, Maddalena Fingerle, Giordano Meacci e Giorgio Vasta.
Ringraziamo Emiliano Morreale per la sua attenzione e in particolare per la sua ghiotta chiusa triadica (visto che il libro è invaghito invasato innamorato del numero 3).
Questo libro è la nuova espressione della nostra collana Sedicigiugno. E quale romanzo è più consacrato ai piaceri di Ulisse di Joyce che trasforma il linguaggio in una sequenza di zone erogene e le sensazioni fisiche in una sonora sintassi del corpo?
Nel nostro libro potrete, volendo, girovagare tra piaceri di varia forma e provenienza con un’autrice e tre autori diversi, ma tutti “avvinghiati” (i piaceri, i racconti, gli sguardi) dal pathos del linguaggio.

A Una Marina di Libri la presentazione in anteprima de I piaceri di Giorgio Vasta, Maddalena Fingerle e Giordano Meacci
10/06/2023

A Una Marina di Libri la presentazione in anteprima de I piaceri di Giorgio Vasta, Maddalena Fingerle e Giordano Meacci

Prima giornata alla Marina di libri. Maddalena Fingerle e Giordano Meacci nuovi autori Corrimano.
08/06/2023

Prima giornata alla Marina di libri. Maddalena Fingerle e Giordano Meacci nuovi autori Corrimano.

Domani 25 maggio, alla libreria Pescebanana di Catania, Katia Faletta presenta la raccolta di racconti di Giuseppe Scatà...
24/05/2023

Domani 25 maggio, alla libreria Pescebanana di Catania, Katia Faletta presenta la raccolta di racconti di Giuseppe Scatà 2+2 uguale pesce.
In copertina un'opera di Ignazio Schifano

Secondo giorno alla Via dei Librai, tra magliette e libri.
23/04/2023

Secondo giorno alla Via dei Librai, tra magliette e libri.

All'imbrunire alla Via dei Librai.
22/04/2023

All'imbrunire alla Via dei Librai.

Ci vediamo presto a Una Marina di libri. 8-11 Giugno.
04/04/2023

Ci vediamo presto a Una Marina di libri. 8-11 Giugno.

📚 Continuiamo a conoscere le case editrici che saranno con noi a UMdL 2023: questa volta rimaniamo a Palermo, dove nel 2014 nasce Corrimano Edizioni, che pubblica narrativa italiana e straniera e che è una "veterana" del nostro festival.

📖 Il catalogo ospita cinque collane: Sedicigiugno, Baltimora, Albergo Albert, e poi Mastro Pulce e Zucchero affilato, dedicate ai giovanissimi lettori.

➡️ https://unamarinadilibri.it/corrimano-edizioni/

Ringraziamo Teresa D'Aniello per la lusinghiera recensione a "Le vite private" su SoloLibri."Le vite private racchiude n...
13/10/2022

Ringraziamo Teresa D'Aniello per la lusinghiera recensione a "Le vite private" su SoloLibri.

"Le vite private racchiude nei tre racconti le tematiche sociali e umane dell’ultimo grande scrittore dell’Ottocento, e della sua letteratura: amore, morte, segreti, bugie, riflessioni.
Una attenta osservazione al mondo esterno, la vita vera, e al vuoto che la vita stessa cela."

https://www.sololibri.net/Le-vite-private-tre-racconti-Henry-James.html?fbclid=IwAR1YrafMgPN3_vnP00BuFa-ba_vaOeYBAL3g0ATpwhypK-5-d3cgvHLJLt4

Corrimano Edizioni, 2021 - Tre racconti brevi di Henry James, scrittore di raffinata sensibilità dallo stile di prosa conosciuto per le sue complessità. Furono scritti a cavallo del nuovo secolo, che avrebbe portato a nuove forme sperimentali della scrittura: le avanguardie, mettendo in crisi la f...

Occorre istituire una logica dei deserti, una dialettica della landa desolata: Oh My Waste Land! – "Una corrente sottoma...
13/08/2022

Occorre istituire una logica dei deserti, una dialettica della landa desolata: Oh My Waste Land! – "Una corrente sottomarina / gli spolpò le ossa in sussurri." Eliot l'ha approcciata a modo suo. Fleba il Fenicio non abitava le taverne, le visitava: la taverna, in quanto anti-luogo (átopon), concerne le visitazioni, sia pure permanenti, non vi si può dimorare, l'avventore si smarrisce – vuoi per il vino acido, vuoi per l'umidità che trasuda dietro l'intonaco – la ragione si disloca, è la camera ovattata in cui gli itinerari si incrociano: in tal senso, essa rappresenta la prima tappa di viaggi dissennati e scorrerie, un punto di partenza che prelude alla grande fuga, all'evasione calcolata. (Il pensiero anfibio, Andrea Quagliana)

"Poi cala l'oscurità, è una notte in cui i re in abiti dorati cavalcano elefanti sopra le montagne." (Finale del raccont...
10/08/2022

"Poi cala l'oscurità, è una notte in cui i re in abiti dorati cavalcano elefanti sopra le montagne." (Finale del racconto "Il marito di campagna" di Cheever)

Poi scende la pioggia a Palermo, è un giorno in cui i libri in copertine dorate cavalcano Pegasi sopra gli altipiani degli scaffali.

Saranno forse le piccole dimensioni, ma il nostro "Io e Pasolini" di Anton Giulio Onofri si incunea bene in una riflessi...
25/07/2022

Saranno forse le piccole dimensioni, ma il nostro "Io e Pasolini" di Anton Giulio Onofri si incunea bene in una riflessione più ampia della giornalista de Il Foglio Fabiana Giacomotti che lo definisce, in termini flaubertiani, "delizioso".

📌Domani e dopodomani saremo nella nostra amata Mondello a La via dei Librai.Vi aspettiamo!
21/07/2022

📌Domani e dopodomani saremo nella nostra amata Mondello a La via dei Librai.
Vi aspettiamo!

La Via dei Librai per Palermo, a Mondello e snodi
venerdì 22 e sabato 23 luglio 2022
Piazza di Mondello
www.laviadeilibrai.it

Patrocini
Comune di Palermo
Città Metropolitana di Palermo
Confcommercio - Imprese per l’Italia - Palermo

Promotori e organizzatori
Comitato La Via dei Librai
Significa Palermo ETS
Associazione Cassaro Alto

Partner e sostenitori
Comune di Palermo
Città Metropolitana di Palermo
Confcommercio - Imprese per l’Italia
A.L.I. Associazione Librai Italiani - Palermo
Pro Loco APS Mondello
Ottica Punto Di Vista
Cappadonia

Espositori
Spazio Cultura Libreria Macaione
Prospero / Enoteca letteraria
Libreria Vaccaro
Libreria Zacco
Corrimano Edizioni
Associazione Cassaro Alto
A.L.I. Associazione Librai Italiani - Confcommercio Palermo
Pro Loco Mondello
Significa Palermo ETS

Vi presentiamo anche qui la nostra ultima uscita!   Il saggio filosofico di Andrea Quagliana “Il pensiero anfibio” in cu...
27/06/2022

Vi presentiamo anche qui la nostra ultima uscita!
Il saggio filosofico di Andrea Quagliana “Il pensiero anfibio” in cui troverete, come scrive Francesco Romeo nella prefazione: “gli spiragli carnosi e gli eroi-ricettacoli di Cronenberg; i labirinti vascolari e gli allievi medici quasi congiuranti di Rembrandt; la ragnatela di eteronimi di Pessoa con in bocca si*****te devagar; il ritmo orgiastico dei Sabba e la malerba che procura solletico alle viscere in Bosch; gli iniziati avvolti in rossi mantelli in Samotracia e il Cristo velato di Sammartino; quel galleggiare nel suo proprio sgomento di Bukowski e il lynchano sbocco del formicolio inarrestabile nell'orecchio di Van Gogh; il surplus di impressione subito dallo spettatore regredito allo stato neonatale in David Foster Wallace e il vampiro di Werner Herzog che “non si sperimenta l'eterno, bensì l'indefinito”. Per restare nella metafora dei concetti come personaggi dei film, questi nomi, questi “convocati” (o “ingaggiati”) sono gli attori che impersonano i concetti messi in moto nel libro.”

Pensiero anfibio perché biforcato, "dalla doppia vita": il pensiero dispone di questa forma allegorica, movimento reciproco di rinvio fra il sé e l'altro-da-sé, centripeto e centrifugo, sistole e diastole (come già in Goethe) esso possiede una natura sinestetica, si concede a una pluralità di linguaggi, senza del resto privarsi della sua connotazione peculiare: la disposizione all'ignoto. È pensiero solo ciò che accoglie l'urgenza dell'ignoto e la trasforma in indagine, quindi in espressione. Eppure questa urgenza è quanto di più impercettibile. In tal senso, il pensiero è raro, ma indispensabile. Ci segnala due aspetti: il primo aspetto è il manifestarsi di un'urgenza che concerne l'ignoto; il secondo aspetto, è la natura impercettibile di questa urgenza. Un pensiero biforcato, ossia anfibio, sperimenta questa ambiguità essenziale.

Presentazione del pamphlet "Io e Pasolini" con l'autore Anton Giulio Onofri e il giornalista Luca Di Bonaventura, nell'i...
26/06/2022

Presentazione del pamphlet "Io e Pasolini" con l'autore Anton Giulio Onofri e il giornalista Luca Di Bonaventura, nell'incantevole convento dei Santi Sette Fratelli a Mosciano Sant'Angelo.

Grazie a tutti!

Corri man mano che la Marina scorre davanti ai nostri occhi.
14/06/2022

Corri man mano che la Marina scorre davanti ai nostri occhi.

[…] Cosa conterà! Conteranno le mie tenerezze, / sarò io, dopo la morte, in primavera, / a vincere la scommessa, nella f...
19/05/2022

[…] Cosa conterà! Conteranno le mie tenerezze, / sarò io, dopo la morte, in primavera, / a vincere la scommessa, nella furia / del mio amore per l’Acqua Santa al sole.

Da 23 aprile 1962
di Pier Paolo Pasolini

Un nuovo germoglio Corrimano della collana Albergo Albert, “Io e Pasolini” di Anton Giulio Onofri

Una prosa luminosamente frastagliata.
02/05/2022

Una prosa luminosamente frastagliata.

«- Pensa che io sia un po' matto, ma l'ho abituato e adesso il posto gli piace e gradisce la compagnia - disse il vecchi...
28/04/2022

«- Pensa che io sia un po' matto, ma l'ho abituato e adesso il posto gli piace e gradisce la compagnia - disse il vecchio. Approvai pienamente dopo essermi reso conto che la peculiarità di Brooksmith era una timida e profonda raffinatezza, anche se ricordo d'essere rimasto piuttosto perplesso quando, in un'altra occasione, Mr Offord osservò: - Ciò che gli piace è il dialogo, inserirsi nella conversazione -. Sapevo di non aver mai visto Brooksmith concedersi questa libertà, ma intuii in un attimo che ciò a cui Mr Offord alludeva era una partecipazione più intensa di quanto qualsiasi discorso avrebbe potuto offrire: quella d'essere perennemente presente con cento legittimi pretesti, commissioni, bisogni, e respirando l'atmosfera stessa della critica - la famosa "critica della vita". - Un bel modo di istruirsi, non è vero, signore? - mi disse un giorno ai piedi delle scale mentre mi apprestavo a uscire. E continuo a ricordare quelle parole e quel tono come il primo segnale del crescente dramma nel destino del povero Brooksmith.»

Dal racconto "Brooksmith" di Henry James nel nostro "Le vite private".

Corri, mano, ad aprire un varco.
22/04/2022

Corri, mano, ad aprire un varco.

Anche uno scorcio può dare i suoi frutti. [In questa primavera sugli schermi Corrimano]
15/04/2022

Anche uno scorcio può dare i suoi frutti.

[In questa primavera sugli schermi Corrimano]

 Da oggi e per il resto di aprile, il più letterario dei mesi, acquistando tre libri (un "terzetto") sul sito Corrimano,...
10/04/2022


Da oggi e per il resto di aprile, il più letterario dei mesi, acquistando tre libri (un "terzetto") sul sito Corrimano, www.corrimanoedizioni.it, avrete il più caro in omaggio!

 Cacciatori di notte di Filippo TuenaIl terzo romanzo di Tuena festeggia una tradizione di racconto (le storie di lupi m...
07/04/2022


Cacciatori di notte di Filippo Tuena

Il terzo romanzo di Tuena festeggia una tradizione di racconto (le storie di lupi mannari), tra la letteratura e il cinema, trasportandola nella campagna del Lazio e nella cornice del poliziesco di investigazione che potremmo, sotto malìa del potere del significante, definire à la Nero Wolfe. Non sente tuttavia il bisogno di riferirsi (ugualmente il sangue dalle vene di questa parola schizzerà) ai singoli libri o film che hanno nutrito la sua fame famelica, non è un romanzo-parodia o un romanzo-pastiche, non è l’equivalente di uno scaffale di biblioteca o di videoteca, è un canale scavato da nuove mani che sanno ben maneggiare mappe e territori, e lanterne e buio, e voci e pause, e che lasciano impronte digitali che rendono Tuena complice degli altri setacciatori di “notturni”, di altri magistrali cacciatori di notte.

Baltimora - Collana di letteratura straniera 📚Baltimora è il luogo di The Wire, serie tv poliziesca che “inventa” Baltim...
02/04/2022

Baltimora - Collana di letteratura straniera 📚

Baltimora è il luogo di The Wire, serie tv poliziesca che “inventa” Baltimora. Nel senso che ognuna delle cinque stagioni raffigura un pezzo della vita della città (La strada – Il porto - Il palazzo del potere – La scuola – La stampa), componendo così un puzzle che illustra la fisiologia e soprattutto la patologia dell’organismo metropolitano. Il metodo principale dell’indagine è l’intercettazione telefonica e ambientale.

La nostra Baltimora intercetterà una serie di voci del “sottosuolo” con cui si costruirà. Convocando autori eletti dall’acume del tempo. Le intercettazioni pertinenti riguarderanno opere del trapassato prossimo che esibiscono quelle temperature e quei temperamenti che perfezionano il sentimento del presente, di quello che c’è.

Il corso principale della collana, la cattedrale, la Prospettiva Nevskij, sarà intestata a un complesso di accoppiamenti (non) giudiziosi. A iniziare da una sezione dedicata alle uscite in contemporanea di un autore russo e uno americano, la nostra versione della (non) guerra fredda. Una seconda sezione conterrà autori che avevano stili e visioni della letteratura e del mondo contrapposti.

La porta della nostra Baltimora non può che recare come epigrafe la sentenza lirica di Robert Graves “dobbiamo rintracciare le nostre orme, o perire”.

In questi giorni drammatici non possiamo non pensare alla nostra scrittrice georgiana Ruska Jorjoliani e al suo romanzo,...
02/03/2022

In questi giorni drammatici non possiamo non pensare alla nostra scrittrice georgiana Ruska Jorjoliani e al suo romanzo, diventato tragicamente attuale in modi che non credevamo più possibili.
"La tua presenza è come una città" ha vinto Librinfestival 2018 e ha ricevuto la menzione d'onore al Premio Hermann Geiger 2016.

"La campana se ne partiva per la fabbrica di Tula, dove si sarebbe trasformata in un cannone. (...) Vicino al bordo, all'interno, almeno cinque secoli prima, qualcuno aveva scritto: "Se esisti, sentirai la mia voce. Se non esisti, saranno le bestie a sentirmi. Ti prego, esisti."
Viktor e Dimitri si conoscono a Miroslav da bambini, crescono insieme, poi frequentano l’università a Mosca. Dimitri diventa professore di letteratura, Viktor ingegnere. Dimitri non crede nella causa sovietica. Un giorno hanno una discussione e le loro divergenze di pensiero si manifestano aspramente. Dimitri, amareggiato, entra nella sua classe e davanti agli alunni fa volare dalla finestra il ritratto di Lenin. Viene arrestato. Viktor, interrogato, ammette che Dimitri non ha mai creduto nella rivoluzione; Dimitri è quindi spedito in Siberia ai lavori forzati. In seguito, Viktor, sposato e con un figlio, Saša, prende in casa Šošanna e Kirill, la moglie e il figlio dell’amico. I due bambini vivranno nella stessa casa, cresceranno come fratelli. Saša diventerà bibliotecario e scriverà lettere a Kirill, anche lui come il padre mandato al confino in Siberia.

Saša è la voce narrante del libro. La voce di un bibliotecario riecheggia delle mille voci custodite tra le pareti di libri, geni nelle lampade. La voce di Saša comporrà puzzle. Sarà il filo d'oro che unisce i due corsi della narrazione, tre generazioni. E tante russie. Una mappa della Russia fatta di pezzi di numerose mappe della Russia, con le cuciture ben visibili; il nome della Russia che per non morire si diffrange nei nomi di poeti russi, di posti russi, di oggetti russi. Saša fa elenchi. Redige l'inventario di una privatissima iconoteca russa. Dentro una Russia storpiata e collassata inventa a modo suo dimore più maestose. Proprio come si costruisce una campana che sia in grado di abbattere le torri in cui è rinchiusa - di questo, Tarkovskij con il suo Andrej Rubliov ci riempie gli occhi.
Il titolo del romanzo discende da un verso di B. Pasternak. Pensiamo al finale di Citizen Kane di O. Welles: la macchina da presa che si alza in volo dentro al magazzino della reggia di Kane e trasforma così un coacervo di oggetti di diseguale valore in una lussureggiante metropoli. Il compito di Saša, senza che Saša lo sappia, è di trattare le memorie, quelle onorevoli e quelle vergognose come cose salde. Esaudendo un desiderio di O. Mandel'štam: "Scoli via la fanghiglia dell'istante: rimarrà il caro disegno, intatto".

Ruska Jorjoliani è nata a Mestia, nelle montagne del Caucaso, nel 1985, quando sul mappamondo esisteva ancora un enorme paese chiamato Unione Sovietica. Nel 2007 si è trasferita a Palermo, dove due anni dopo ha vinto il suo primo premio letterario "Mondello giovani" con dei versi dedicati a Dino Campana. A Palermo si è laureata in filosofia e qui vive e studia tuttora. Nel 2020 ha pubblicato il suo secondo romanzo "Tre vivi, tre morti".

Indirizzo

Via Campolo, 10
Palermo
90145

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Una casa editrice indipendente fondata a Palermo nel 2014 da due coppie di fratelli: Dario e Valentina Ricciardo, Andrea e Francesco Romeo. Corrimano Edizioni pubblica narrativa contemporanea italiana, letteratura straniera e narrativa per l'infanzia.

Direttori editoriali sono Dario Ricciardo e Francesco Romeo, già ideatori e fondatori di Fuori Piove, associazione culturale che allestisce e realizza rassegne cinematografiche dedicate a questioni relative allo stile e alla strutture dei film.


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