Nuovo video per nuove iniziativdd di Radio Cafe’
Domani mattina appuntamento dalle 8.00 !!
In onda durante “ IL MACCHiATONE” con Barry Mason
PIANO CASA: ALLO STUDIO INTERVENTI PER LIMITARLO
Il commento dell’assessore Ragona.
“Il piano casa è la legge regionale che sostanzialmente permette di derogare al Piano degli Interventi e ai limiti urbanistici di volume e di superficie, limitando le scelte dei comuni in materia di pianificazione del territorio. Per via del piano casa assistiamo ad un aumento di interventi che di fatto vanno a snaturare non solo edifici, ma interi quartieri, ridisegnando la città in modo incontrollabile.
Facciamo un esempio: se si moltiplicassero le cubature esistenti con il piano casa, si potrebbe arrivare di conseguenza a un raddoppio degli abitanti in un quartiere, modificando i carichi urbanistici e provocando conseguenze problematiche anche sulla viabilità. Si tratta di casi concreti, che abbiamo già visto in alcuni rioni. A questo va aggiunto anche l’aspetto estetico, che di certo non risulta secondario.
Per questo ci siamo attivati per inserire nel nuovo Piano degli Interventi un freno all’utilizzo spropositato di questo strumento.
Intendiamo individuare forme di tutela per specifici edifici, in modo da limitare l’applicazione del Piano casa. Parliamo ad esempio di edifici di pregio non tutelati in modo ordinario, edifici del 900, magari progettati da architetti famosi, insomma quegli edifici che sono parte del patrimonio della nostra città, che rappresentano anche lo sviluppo urbanistico del nostro territorio, che però non hanno le caratteristiche per essere oggetto di vincoli da parte della sovrintendenza.
Elaboreremo dei criteri specifici per individuare questi edifici, dove saranno comunque possibili le ristrutturazioni, senza però permettere aumenti di cubatura tipici della legger regionale.
Il Comune non può impedire impedire il piano casa, ma ne possiamo impedire gli abusi.
Un altro elemento che stiamo studiando in tema riguarda l’impermeabilizzazione del suolo. Significa che vogliamo individuare strumenti perché sia permesso intervenite sol
L’entusiasmo contagiante dei nostri ascoltatori!!!!
PADOVA ALL’OTTAVO POSTO TRA LE CITTA’ CON UN ALTO INDICE DEL DONO.
L’11 aprile è indetta la «Giornata per la donazione degli organi» per l'anno 2021.
In un recente documento del Centro Nazionale Trapianti, Padova risulta all’ottavo posto tra le grandi città con un alto Indice di Dono.
L’indice del dono fornisce una fotografia dell'impegno profuso dai Comuni italiani nella gestione complessiva del servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio della carta d'identità.
Dichiara in merito l’assessora Francesca Benciolini:
“E’ sicuramente un dato confortante e di cui andare fieri: Padova si dimostra generosa anche su questi temi. Mi preme evidenziare che il progetto a cui il nostro Comune aderisce dal 2016, ovvero la possibilità che al momento del rilascio della Carta di Identità Elettronica si possa dichiarare il consenso alla donazione di organi, è trainante nella scelta. Infatti circa l’80% delle dichiarazioni di volontà sono registrate proprio in Comune e proprio all’atto del rinnovo o del rilascio della carta di identità elettronica. Un servizio importante per tutta la comunità che mettiamo in campo con orgoglio.”
Il sindaco Giordani firma un’ordinanza che vieta la sosta e lo stazionamento con caravan e furgoni a un gruppo di nomadi all’ Arcella e a Pontevigodarzere
Anche durante questo weekend i padovani hanno accolto le parole dell’Amministrazione di Padova. I flussi pedonali hanno contribuito a non formare assembramenti di persone lungo il tragitto che da Prato della Valle porta al Liston. Questa settimana è partita l’iniziativa voluta dall’Assessore Bressa di coinvolgere altre vie limitrofe al traffico pedonale
Se il Friuli Venezia Giulia domina con il 73,31% di persone che ascoltano ogni giorno la radio, al secondo posto si posiziona il vicino Veneto con il 69,04%, mentre terza è la Valle d’Aosta con il 68,18%.
Leggendo dal basso la classifica, invece, come già anticipato abbiamo la Calabria con il 57,99%, seguita da Sicilia (58,53%) e Molise (59,86%).
La media nazionale è pari al 63,60%.
Questa la classifica totale, regione per regione:
1. FRIULI VENEZIA GIULIA 73,31%
2. VENETO 69,04%
3. VALLE D’AOSTA 68,18%
4. UMBRIA 65,98%
5. EMILIA-ROMAGNA 65,85%
6. MARCHE 65,01%
7. PUGLIA 64,65%
8. LAZIO 64,36%
9. LOMBARDIA 64,32%
10. ABRUZZO 64,22%
11. TOSCANA 64,18%
12. TRENTINO ALTO ADIGE 63,02%
13. BASILICATA 62,67%
14. SARDEGNA 61,47%
15. CAMPANIA 61,15%
16. PIEMONTE 61,00%