26/06/2022
La storia di Paolo Malatesta di Rimini e di Francesca da Polenta di Ravenna è talmente nota che ho iniziato a leggere questo libro senza grandi aspettative, dopo pochi capitoli però, ho capito che l’intreccio ideato dall’autrice non è certo scontato, ci sono moltissimi personaggi che gravitano attorno a questo romanzo, tutti di ceti sociali diversi e con una storia da raccontare.
Impariamo così a conoscere i protagonisti nel loro quotidiano, attraverso gli occhi e le parole di chi vive accanto a loro, popolani, servitori, nobili, frati…ma soprattutto c’è un’attenzione particolare verso le figure femminili di quei tempi, oltre a Francesca infatti, ci sono altre tre donne protagoniste nel romanzo, molto diverse tra loro, ma che vale la pena conoscere per il loro coraggio e la loro determinazione: la balia Veridiana, la lasciva Santina e Margherita, la figlia del banchiere.
Lo stile raffinato e poetico di Antonella Polenta è assolutamente perfetto per raccontare questa storia, dove romanticismo e tragedia si fondono completamente; e oltre ad utilizzare un linguaggio consono al periodo narrato, non c’è dubbio che la sua bravura e la sua precisione nel descrivere ogni dettaglio, sia legato ad uno studio profondo sia dei luoghi che dei personaggi, sia degli usi e dei costumi dell’epoca.[...]
Difficile credere che un’autrice contemporanea sia in grado di riscrivere una storia d’altri tempi, senza stravolgerla e mantenendo questa grazia poetica, oggigiorno
così rara; eppure Antonella Polenta ci riesce benissimo, emozionando e dando la possibilità al lettore di riscoprire la vita di quel periodo storico.
Gradara, nel XIII secolo, è un ameno borgo medievale situato nelle Marche al confine con la Romagna che fa da sfondo a una storia d’amore che diventerà storia. Il libro definito “galeotto” da Dante Alighieri nel Canto V dell’Inferno è causa ed effetto della passionale e, a...