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LETTA AL CITTA' IMPRESA: "TRUMP COSTRINGE L'EUROPA A DIVENTARE ADULTA. E A FARLO SUBITO"Nel suo intervento in occasione ...
11/11/2024

LETTA AL CITTA' IMPRESA: "TRUMP COSTRINGE L'EUROPA A DIVENTARE ADULTA. E A FARLO SUBITO"

Nel suo intervento in occasione del Festival Città Impresa, dall'8 al 10 novembre a Bergamo, l’ex premier ha sottolineato come l’esito delle elezioni americane obblighi l’Ue a superare la sua frammentazione e integrarsi per maggiori competitività e sicurezza. “Preserviamo le piccole aziende e incalziamo le grandi a fare un salto dimensionale per tenere testa a Usa e Cina, se non vogliamo diventare una loro colonia”. La debolezza franco-tedesca? “Non è del tutto un male, fa emergere la leadership di von der Leyen”. Ne parla la copertina del settimanale di

Tra i temi del Festival anche il ruolo dell'Europa nella morsa tra Usa e Cina. Per il professore emerito della Università Bocconi Francesco Giavazzi una priorità per l'Ue è il mercato unico dei capitali per sbloccare investimenti per la difesa e per la produttività dell'industria. E per realizzarlo "si attuino i meccanismi di cooperazione rafforzata tra alcuni Paesi così come avvenuto con l’euro e Schengen". L’editorialista de Il Sole 24 ORE, Adriana Cerretelli, aggiunge: “È iniziato il quinquennio più importante per l'Ue, serve una governance forte specialmente ora che Francia e Germania sono internamente deboli”

Al Festival si è anche discusso di come le imprese possono rimanere vincenti nei nuovi scenari globali. "Il piccolo è bello non basta più, ma per crescere dimensionalmente servono capitali e una cultura finanziaria diffusa", afferma Federico Visentin. Patrizia Micucci (NB Aurora): "Cruciale indirizzare verso le Pmi parte degli oltre 4mila mld di risparmio degli italiani che prendono altre strade", tra cui l’estero. Fabio Sattin (Private Equity Partners): "Scorretto che i fondi pensione italiani investano all'estero"

Al Città Impresa spazio anche alla transizione energetica grazie ai contributi di Silvia Bodoardo (Politecnico di Torino), Michele Bolognese (Fondazione Bruno Kessler) e Andrea Bolla (VIVI energia). Tutti concordi: "Le batterie sono fondamentali per aumentare l’uso delle rinnovabili". Ma da sole forse non basteranno. Bolla: "Entreremo nella produzione, grazie al solare"

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AL BERGAMO CITTA' IMPRESA NON SOLO IL VOTO USA: DALL'AI ALLA LOGISTICA MA ANCHE IL GREEN PER LE IMPRESEIl Festival Città...
11/11/2024

AL BERGAMO CITTA' IMPRESA NON SOLO IL VOTO USA: DALL'AI ALLA LOGISTICA MA ANCHE IL GREEN PER LE IMPRESE

Il Festival Città Impresa, dall'8 al 10 novembre a Bergamo, ha analizzato le principali sfide per il mondo dell’economia e dell’industria. Intelligenza artificiale al centro con la riflessione di Federico Faggin e con le esperienze delle aziende che la stanno usando per modificare i processi produttivi (anche in chiave predittiva). Focus sulla riorganizzazione delle filiere e sui suoi vantaggi competitivi con Alberto Moro (Bitron). Se ne parla nella copertina del settimanale di

L'intervista di Katia Favaretto a Piero Martin, coordinatore del progetto Divertor Tokamak Test facility (Dtt), professore di fisica sperimentale a Padova, ha puntato l'attenzione sulle opportunità della fusione nucleare: "E' indispensabile per la transizione. Le nostre imprese hanno le competenze per lavorarci".

Tra le sfide per le aziende affrontate a Bergamo anche le strategie per fronteggiare l’aumento dei dazi, a partire dalla necessità di produrre "local for local". Marco Bellini (Bellini SpA Tecnologia della Lubrificazione): “Cediamo le royalties ai clienti che vogliono realizzare prodotti made in Usa ma con il nostro know how”. Claudia Persico (Persico Group): “La burocrazia dell’Ue ci costringe a guardare verso altri mercati. Ma il know how rimane sempre in Italia”. Andrea Ganio (SPEA): “La nostra risposta è investire sull’innovazione. Presenti all’estero per supportare i clienti”

E a proposito di IA, il partner Deloitte & Touche Carlo Congiu ha spiegato come l'Intelligenza artificiale semplifichi la manutenzione predittiva: “Non è una tecnologia nuova ma ora i vantaggi sono più numerosi e i costi meno importanti, alle aziende fa gola”. I rischi e le pericolosità sono però numerose e l’Italia è molto indietro su un utilizzo consapevole: “I giovani devono informarsi in autonomia”

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IL FLOP DI TRANSIZIONE 5.0 TRA RITARDI E OSTACOLI. E LE IMPRESE RIMPIANGONO IL 4.0Il piano del governo per la trasformaz...
04/11/2024

IL FLOP DI TRANSIZIONE 5.0 TRA RITARDI E OSTACOLI. E LE IMPRESE RIMPIANGONO IL 4.0

Il piano del governo per la trasformazione digitale ed energetica delle imprese ha raccolto richieste per 100 mln su 6,3 mld disponibili. Burocrazia e tempi stretti frenano gli investimenti. Dal tour alla scoperta delle 20.000 imprese best performer del paese emerge scetticismo e disinteresse. Alberico Crosetta (Antrax it) è indeciso: “Rischiamo di spendere tanto e non ottenere nulla”. Donadoni (RHS) aderirà: “Ma molti temono che le regole cambino”. Olivo Foglieni (Fecs Group): “Investiremo meno di quanto fatto con il 4.0”. Quale il futuro? Il punto di Alessandro Macciò sulla copertina del settimanale di

L'intervista a Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria, punta sul dialogo con Roma e Bruxelles per migliorare il provvedimento e semplificarne la burocrazia. “Il tetto di 6,3 mld è già stanziato dal Pnrr, quindi non ci saranno sorprese negative come con il Superbonus. Abbiamo chiesto di prorogare la scadenza di 3-4 mesi, ma puntiamo a ottenere una misura strutturale. Curva di apprendimento inevitabile, ma il sacrificio verrà ripagato”, si pronuncia fiducioso al riguardo

Riccardo Rosa, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, si dichiara invece scettico: “L’aumento delle aliquote è l’unica soluzione per spingere le imprese a investire, ma forse sarebbe proprio meglio studiare qualcosa di diverso. Industria 4.0 è un’esperienza che non deve andare persa e continuerà a trainare i consumi”.

Con il 4.0, lanciato da Calenda nel 2016, ci sono stati infatti aumenti di produttività del 20%: il provvedimento ha sbloccato gli investimenti nelle tecnologie digitali e ha fatto tornare l’industria italiana ad essere competitiva. Nel triennio 2021-23 lo Stato ha erogato 12,5 mld e nel ’24 si prepara ad erogarne altri 8, per un totale di 20 mld contro i 17 ipotizzati. La misura ha contribuito a far crescere il Pil dello 0,93% annuo, a incrementare la produttività del 20% e a creare 50 mila nuovi posti di lavoro.

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AMERICA AL VOTO, TREMA L'ECONOMIA: AL CITTÀ IMPRESA TUTTI I BIG A CONFRONTODal possibile protezionismo sempre più aggres...
04/11/2024

AMERICA AL VOTO, TREMA L'ECONOMIA: AL CITTÀ IMPRESA TUTTI I BIG A CONFRONTO

Dal possibile protezionismo sempre più aggressivo agli scenari sui conflitti in atto, il Festival Città Impresa di Bergamo (8-10 novembre) analizzerà l'impatto del voto Usa sull'economia globale con un focus sulla situazione europea e italiana. A discuterne ci saranno De Felice, Marcegaglia, Letta, Cottarelli, Magnani. E ancora fra gli altri Bombassei, Visentin, Poggio e Gozzi a confronto sulle sfide per le imprese e la politica tra nuovi dazi, transizione verde e riorganizzazione delle filiere produttive: ne racconta Katia Favaretto nella copertina del settimanale di

Ad anticipare alcuni temi di cui si discuterà al Festival è Marco Magnani, professore di International Economics Università Cattolica del Sacro Cuore e Luiss Business School e autore de "Il grande scollamento" (Bocconi University Press), intervistato da Maria Gaia Fusilli. “Il futuro della globalizzazione? Non è detto sia finita. L’Europa per contare risolva i suoi problemi più grandi: mancanza di leadership e di unità”. Con le elezioni negli Usa “inevitabile il protezionismo, che però porta sempre a perdite di valore”.

Anche l'Ue si trova di fronte a scelte cruciali per il suo futuro: dalla difesa comune alle nuove politiche commerciali, passando per la necessità di finanziare la transizione verde e digitale. Il rapporto Letta delinea le priorità per un'Europa stretta tra Usa e Cina che, come spiega l’economista Francesco Giavazzi, “deve scegliere tra essere un attore globale o diventare irrilevante".

Tra i temi del Festival Bergamo Città Impresa, anche la nuova geografia delle filiere: dalla pandemia alle tensioni geopolitiche, le aziende nostrane stanno ripensando le proprie catene di approvvigionamento. Al Festival, un focus su realtà come Bitron, SPEA, Icop e FAE Technology , ed esperti come Luca Gatto, Francesco Culòs ed Enrica Acuto Jacobacci.

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TRAM E METRO CAMBIANO LA CITTÀ. COSTI ELEVATI, DISAGI INFINITI, MA TEMPI PIÙ BREVI E MENO TRAFFICOA Milano il completame...
28/10/2024

TRAM E METRO CAMBIANO LA CITTÀ. COSTI ELEVATI, DISAGI INFINITI, MA TEMPI PIÙ BREVI E MENO TRAFFICO

A Milano il completamento della linea blu M4 ha abbattuto i tempi di trasporto dal centro all’aeroporto di Linate. A Bologna sono partiti i lavori di due delle quattro linee che formeranno la nuova tramvia. A Padova le linee del tram saliranno da una a tre. Una rivoluzione impattante ma destinata a migliorare la qualità dell’aria e del tpl. Con le grandi catene pronte ad insediarsi nelle zone attraversate dalle nuove infrastrutture: la copertina firmata da Alessandro Macciò del settimanale di offre una panoramica completa del tema

L'intervista a Ivo Rossi, ex sindaco reggente di Padova esperto di mobilità e trasporti, fa notare che lo slancio impresso dal Pnrr avrà un prezzo da pagare in termini di spesa corrente e di gestione delle nuove infrastrutture che peserà sui bilanci dei Comuni. “Alzare il costo del biglietto può essere una risposta, ma bisogna dirlo. Fondamentale aprire il dibattito. Le reti di trasporto vanno progettate prima dell’espansione urbanistica, non il contrario. E in futuro la pianificazione dovrà essere meno ideologica”

Per la maggior parte degli agenti immobiliari, le nuove forme di mobilità incideranno sul mercato. A Milano, nelle zone attraversate dalla linea M4 della metro, i prezzi delle abitazioni sono già cresciuti del 40% in dieci anni e i negozi di quartiere stanno lasciando posto alle catene. A Padova il tram farà salire i prezzi del 15%. Scetticismo solo a Bologna: “Miglioramento limitato, non porterà variazioni significative”.

Approfondendo la situazione padovana, i timori per l’impatto delle nuove infrastrutture, in passato cavalcati dalla politica, hanno lasciato il posto alla soddisfazione degli utenti. Ivo Rossi: “Bisogna aiutare le persone a orientarsi, con umiltà”. Tra i benefici maggiori, la riduzione del traffico privato: ogni giorno tram e metro toglieranno dalle strade 256 mila auto a Bologna, 82 mila a Milano e il 35% a Padova

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ORA CALANO ANCHE I FUMETTI. COLPA DEI MANGA, MENTRE CRESCONO DEL 21% QUELLI PER BIMBIMentre Lucca Comics si prepara all’...
28/10/2024

ORA CALANO ANCHE I FUMETTI. COLPA DEI MANGA, MENTRE CRESCONO DEL 21% QUELLI PER BIMBI

Mentre Lucca Comics si prepara all’apertura del 30 ottobre, il mondo del fumetto italiano, dopo il calo del 17,4% nel 2023, conferma il trend negativo nel primo semestre 2024 (-4,8%). Crolla il manga (-14,2%), “normale dopo anni in cui aveva trainato il settore”, mentre cresce il fumetto per bambini (+21,8%). Le case editrici ‘nostrane’ non possono contare sulle sovvenzioni offerte ad esempio dalla Francia, ma restiamo il secondo mercato per importanza in Europa. L'approfondimento sullo stato del settore di Katia Favaretto nella copertina del settimanale di

L'intervista a Francesco D’Erminio, conosciuto artisticamente come Ratigher, una delle voci più autorevoli del panorama fumettistico italiano, punta l'attenzione su cosa significhi fare il fumettista oggi in Italia: "Non è facile, il sistema del pagamento ‘a pagina’ delle edicole valorizzava di più il lavoro. Oggi i contratti sono quelli delle case editrici”. Per Ratigher è necessario anche "diversificare l'attività. Per diventare profittevoli gli editori italiani dovrebbero affacciarsi all’estero. E le fiere in questo settore sono un’ottimo modo per aumentare i ricavi”

Spazio anche al punto di vista degli editori: “È la qualità dei contenuti che fa la crescita. Non le mode passeggere”, commenta Guido Ostanel, editore di BeccoGiallo Editore, che analizza lo stato del settore fumettistico italiano tra sfide distributive, strategie editoriali e rapporti con le grandi catene. E ancora: “Le fiere sono occasioni uniche di fatturato, spesso si vende quanto in libreria”

L'ultimo approfondimento punta il focus su tutte le professioni dietro ad una tavola, dal disegnatore al letterista. Il mestiere del fumettista è caratterizzato da sfide significative e compensi spesso inadeguati. "Solo il 31,3% dei creatori riesce a sostenersi con la sola attività nel fumetto" e la maggioranza deve diversificare le proprie attività. "Una singola pagina finita richiede matite, chine, colore, sceneggiatura, lettering e assemblaggio grafico", con compensi che variano dai 100 euro a tavola per Bonelli a 30 euro per la case editrici minori. Poco? “Con i contratti dell’editoria è ancora meno, si può arrivare a 5 euro”

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RECESSIONE TEDESCA, SOFFERENZA ITALIANA. L'IMPATTO SULLE FILIERE DA BERCO A SPEEDLINE, BASF E ZFDa Volkswagen a Mercedes...
21/10/2024

RECESSIONE TEDESCA, SOFFERENZA ITALIANA. L'IMPATTO SULLE FILIERE DA BERCO A SPEEDLINE, BASF E ZF

Da Volkswagen a Mercedes-Benz e ThyssenKrupp, la crisi dell’industria tedesca si propaga sulle filiere italiane. I tagli dell’automotive risparmiano la Motor Valley, ma i fornitori delle grandi case automobilistiche devono ricorrere alla cig. Tra i gruppi in difficoltà presenti in Italia anche Sole Components e Basf: scopri di più leggendo la copertina di Alessandro Macciò del settimanale di

La Germania è primo partner commerciale dell’Italia: tra i due Paesi un giro d'affari di 164,3 miliardi. Nel primo semestre ‘24 gli scambi sono calati del 7%. “Macchinari, elettrotecnica ed automotive in difficoltà. Nel futuro green tech, aerospazio e tecnologia militare”, è la visione di Jörg Buck (Camera di Commercio Italo-Germanica)

Secondo la prospettiva dei sindacati c'è “più cassa integrazione da quando le big tedesche sono in crisi”. Il Pil negativo della Germania sta impattando diversi settori produttivi italiani, tra tavoli di crisi e boom degli ammortizzatori sociali. Oltre all’automotive, la contrazione colpisce anche tessile moda, gomma plastica, concia, ceramica e biomedicale.

Christian Schubert, corrispondente del FAZ.NET - Frankfurter Allgemeine Zeitung da Roma, fotografa il clima che si respira in Germania. Dove la Camera dell’Industria e del Commercio continua a premere sulla transizione green e dove il governo ha approvato un pacchetto di misure per rilanciare l’economia. La ricetta? Sgravi fiscali, investimenti in infrastrutture, semplificazione burocratica e rafforzamento del mercato finanziario

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SAPORI E SAPERI AL CENTRO CON WEFOOD. LE FABBRICHE DEL GUSTO RIAPRONO LE PORTEL’edizione autunnale della kermesse dedica...
21/10/2024

SAPORI E SAPERI AL CENTRO CON WEFOOD. LE FABBRICHE DEL GUSTO RIAPRONO LE PORTE

L’edizione autunnale della kermesse dedicata alle tradizioni e alle eccellenze del Made in Italy tornerà nel fine settimana del 2-3 novembre. Tante le visite, le degustazioni e gli showcooking in programma nelle aziende che partecipano all’iniziativa. Fra queste l’Acetaia Malagoli Daniele, la Distilleria Fratelli Brunello dal 1840, il Caseificio Rosola, Giacobazzi Vini, Cocambo: non perdere la copertina del settimanale di firmata da Katia Favaretto

Nell'intervista Claudio Stefani, che dal 2005 guida Acetaia Giusti, sottolinea tra gli ingredienti del successo (l'azienda è passata da 1,5 mln di fatturato ai 20 mln attesi quest'anno) l'apertura ai visitatori: “Fondamentale per raccontare la nostra storia e i nostri prodotti. Ogni visitatore diventa un potenziale ambasciatore del nostro marchio. Così valorizziamo la nostra capacità di trasformare le materie prime in prodotti di qualità, è parte del nostro Dna nazionale”

Gli approfondimenti sul numero di questa settimana riguardano le aziende delle tre regioni (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna) rappresentate al Festival.
In Veneto, un viaggio tra grappa, prosecco e sapori delle Dolomiti, grazie al quale i visitatori potranno immergersi in un percorso sensoriale unico tra tradizione e innovazione. Tra le aziende partecipanti: AnticoLaboratorio San Giuseppe, Astoria Vini, Ristorante Panevin.
Terra di confine tra tradizione alpina e influenze mitteleuropee, il Friuli-Venezia Giulia si prepara a svelare i suoi tesori enogastronomici: dalle vigne di montagna di Giovanni DRI il Roncat alle gubane di Dorbolò, passando per i distillati di Ceschia e il cioccolato di Cocambo
L'Emilia-Romagna si prepara ad aprire le porte delle eccellenze gastronomiche: dall'Acetaia Giusti, custode di una tradizione secolare, alla storica Giacobazzi Vini, passando per il Caseificio Rosola e l'innovativo birrificio White Dog con tante visite guidate, laboratori e workshop tematici

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IL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE DI MATERIALI PER L'EDILIZIA. ANCHE IN ITALIA È L'ORA DELLA CRESCITAIl settore cresce a ri...
15/10/2024

IL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE DI MATERIALI PER L'EDILIZIA. ANCHE IN ITALIA È L'ORA DELLA CRESCITA

Il settore cresce a ritmi vertiginosi grazie alle acquisizioni. Il risultato è che idraulici ed elettricisti hanno a disposizione punti vendita sempre più moderni e assortiti. Ma le imprese italiane oltre i 100 mln sono una decina e la distanza dai mercati più evoluti come gli Usa è ancora notevole. Comoli Ferrari: “Bisogna puntare sulle aggregazioni per non diventare prede degli stranieri”. Ne parla Alessandro Macciò nella copertina del settimanale di

L'intervista a Giuseppe Presotto, ceo di Arblu, sottolinea come “i grandi player puntano sui volumi, le piccole insegne rispondono con maggiore consulenza e qualche margine in più. Ma nel giro di qualche anno i piccoli verranno acquisiti dai grandi e questi a loro volta verranno acquisiti dagli stranieri, magari francesi e tedeschi come avvenuto in altri settori"

Per il presidente del Gruppo Clerici di Brescia (prodotti idrotermosanitari e arredobagno) Paolo Clerici, “bisogna seguire la strada tracciata dall’elettrico. Nel nostro settore la partita riguarda chi fattura almeno 100 mln, il mercato ha bisogno di player più grandi. Anche noi abbiamo iniziato a trattare prodotti elettrici". Mentre Sergio Novello (Sonepar Italia) prevede uno stop alle acquisizioni nel campo elettrico ("si è già aggregato") e un aumento delle concentrazioni sul versante idrotermosanitario. Che però cambierà pelle: “La p***a di calore apre le porte all’ibridazione. In Italia grande partecipazione, ma l’iniziativa è in mano agli stranieri”

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TERRITORIO, RADICI E SOCIETÀ. LA LETTERATURA TORNA AD INDAGARE IL REALE COL GIALLONegli ultimi vent'anni a diventare il ...
15/10/2024

TERRITORIO, RADICI E SOCIETÀ. LA LETTERATURA TORNA AD INDAGARE IL REALE COL GIALLO

Negli ultimi vent'anni a diventare il genere prediletto per raccontare l'Italia nascosta, dalle periferie di Milano alle colline del Prosecco, è stato il giallo. Autori come Biondillo, Ervas e Matino usano il poliziesco per esplorare dinamiche sociali, ambientali ed economiche delle realtà marginali. A spingere questa proliferazione sono le stesse case editrici dal momento che il genere ‘funziona’. E secondo qualche autore la cosa “è un po’ sfuggita di mano, ormai ogni paesino ha il suo commissario”. Ne parla Katia Favaretto nella copertina del settimanale di

L'intervista a Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge.it, va a confermare questa tendenza letteraria legata alla narrazione del territorio attraverso il giallo "Grazie al giallo si riscoprono luoghi dimenticati". Questo successo, che parte da Camilleri, ha però spinto le case editrici “a scegliere sempre quei titoli” mentre “le nuove generazioni ne preferiscono altri, optando per il romance e le forme narrative ibride”

Fulvio Ervas e Umberto Matino usano il genere giallo per esplorare le complessità del Veneto contemporaneo. "È una sorta di cannocchiale per guardare il mondo in cui viviamo, da professore di scienze è stato il mio modo di trattare i temi ambientali", spiega Ervas. Matino aggiunge: "Mi piacciono i luoghi considerati marginali, pieni di storie che valgono la pena di essere raccontate".

Gianni Blondillo, invece, ritrae Milano esplorandone le periferie: "Sono uno scrittore noioso, me ne rendo conto: la città è una mia ossessione". E ancora: “L’identità della città? Quella di cambiare continuamente pelle"

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LA FRANCIA NON VA SOLO DI MODA. LA PRESENZA SEMPRE PIÙ FORTE NELL'ITALIA CHE PRODUCEL’ingresso di Lvmh nel capitale di M...
08/10/2024

LA FRANCIA NON VA SOLO DI MODA. LA PRESENZA SEMPRE PIÙ FORTE NELL'ITALIA CHE PRODUCE

L’ingresso di Lvmh nel capitale di Moncler solleva il tema della crescente presenza transalpina nelle imprese italiane del lusso, ma anche dell'energia, delle banche, dell'alimentare e molto altro. Ma c'è anche qualche caso all'opposto. Costa: “O si è predatori o prede”. Cunego: “Ai giovani che vogliono lavorare conviene imparare il francese”. Ne parla Alessandro Macciò sulla copertina del settimanale di

In quanto a investimenti, Parigi batte Roma: il rapporto economico Italia-Francia 2023 evidenzia la supremazia del Paese transalpino, che conquista il titolo di primo investitore straniero con 87 mld. Roma investe invece in Francia 51 mld (in crescita). Per quanto riguarda il fatturato delle 2.074 imprese francesi in Italia (110 mld), è più che doppio rispetto a quello delle 1.810 aziende italiane in Francia.

Sul tema il presidente del Polo del Gusto Riccardo Illy rilancia: "Se puntiamo sulla qualità, anche noi possiamo conquistare la Francia". Nel portafoglio del Polo del Gusto c’è anche Dammann Frères, produttore francese di tè e infusi d’alta gamma rilevato da Gruppo Illy nel 2007. Per Illy, nominato console francese a Trieste nel 2020 anche per gli investimenti sostenuti oltralpe, “essere presenti in Francia ha fatto aumentare il nostro standing. Il cambio di sede è stato un problema, ma la giustizia francese funziona bene e lo abbiamo risolto in due anni”

L'ultimo approfondimento punta i riflettori sulla moda con due casi: il lanificio trevigiano Lanificio Bottoli ha mantenuto la propria indipendenza per non rinunciare a una storia che prosegue da cinque generazioni. "L’Italia ha perso tanti marchi, ma la nascita di campioni nazionali è un’utopia a cui non dobbiamo rinunciare”, spiega Roberto Bottoli. Invece Fashion Art, azienda padovana di denim, è stata acquisita da Chanel: “Abbiamo accettato per far crescere l’azienda. Ma c’è anche chi rifiuta perché non vuole farsi comandare”, commenta Andrea Rambaldi

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GUIDE ENOGASTRONOMICHE VIVE O MORTE? IL WEB SPOPOLA, MA C'È CHI SI REINVENTA E RESISTELe guide enogastronomiche tradizio...
08/10/2024

GUIDE ENOGASTRONOMICHE VIVE O MORTE? IL WEB SPOPOLA, MA C'È CHI SI REINVENTA E RESISTE

Le guide enogastronomiche tradizionali, una volta pilastri della cultura culinaria, devono trovare una nuova identità. Alcune, come quella del Touring Club, non hanno retto il colpo, sopraffatte ormai da velocissime piattaforme digitali gratuite. Altre, come la Michelin, sono diventate partner commerciali dei ristoratori. Tuttavia, nel mare magnum delle recensioni di utenti inesperti, le guide resistono grazie alla professionalità del prodotto, e con format rinnovati. L’esempio delle Guide A Tavola (Post Editori), di cui parla Katia Favaretto nella copertina del settimanale di

L'intervista a Gabriele Principato, che racconta il cibo e il vino del Belpaese su Cook del Corriere della Sera, mette in luce come la guida Michelin "sia ancora ambita dai ristoratori per posizionarsi sul mercato". “C'è stato un momento - spiega - in cui sembrava che le piattaforme come TripAdvisor stessero soppiantando le guide. Ma oggi gli utenti si rendono conto che le community possono essere inaffidabili”. Quali progetti resistono? "Con consumatori così informati, le guide che mantengono un focus specifico e dettagliato sulle aree culinarie di cui si occupano"

Il primo approfondimento del numero è dedicato alle Guide a Tavola, in uscita per posteditori, che raccontano la cucina regionale italiana. Anche quest’anno sono cinque i territori mappati: Toscana, Emilia-Romagna, Milano e Lombardia, Piemonte e Triveneto. Alla base un viaggio tra “sapori, profumi e persone per dare voce a realtà che prima non si raccontavano”, spiega Luigi Costa, direttore della guida delle Venezie nata 15 anni fa. “Non facciamo classifiche, ma diamo consigli guardando a chi meglio interpreta questi territori”, precisa Gianluca Montinaro, direttore delle altre quattro guide e curatore di Venezie a Tavola.

Non manca un focus sulla Guida FUORICASELLO, fondata dai fratelli Longo, che rivoluziona la sosta durante i viaggi in auto lungo le autostrade, offrendo ristoranti autentici, poco lontani dalle uscite. “Ogni tanto i ristoranti chiamano per chiedere quanto costa essere messi nella guida. La risposta è sempre la stessa: meritarselo!”, spiega Giovanni Longo. "E ora rinnoviamo l’app”

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CALCIO E MATTONE, NON SOLO SAN SIRO. PERCHÉ TUTTI VOGLIONO GLI STADI DI PROPRIETÀIl “derby” di Milano riaccende i riflet...
30/09/2024

CALCIO E MATTONE, NON SOLO SAN SIRO. PERCHÉ TUTTI VOGLIONO GLI STADI DI PROPRIETÀ

Il “derby” di Milano riaccende i riflettori sulle società calcistiche che puntano a costruire, acquistare o ottenere in concessione gli impianti per trasformarli in strutture polifunzionali con negozi, musei e servizi. Possedere uno stadio elimina il costo dell’affitto, aumenta i ricavi da gara e genera nuovi ricavi come i naming rights degli sponsor e gli introiti commerciali, come dimostrano i casi virtuosi di Atalanta, Sassuolo e Udinese. Ne parla Alessandro Macciò nella copertina del settimanale di

L'intervista a Paolo Bedin, dg della Serie C, punta il dito contro la politica: “Siamo l’ultimo vagone del treno europeo, escludere lo sport dal Pnrr è stato un grave errore. Le istituzioni temono la speculazione edilizia, ma uno stadio moderno serve a riqualificare il territorio e patrimonializzare le società di calcio. Bisogna puntare su un modello pubblico-privato basato sulle concessioni a lungo termine”

Per l’architetto ed “esperto” di stadi Massimiliano Giberti serve un cambio di paradigma in Italia: “Se privatizzati i club sono più propensi ad ospitare eventi extracalcistici per aumentare i propri ricavi. Ma siamo ancora molto indietro rispetto a Germania e Inghilterra". A livello normativo la Legge Stadi semplifica l’iter, “ma non può intervenire sui vincoli monumentali”. Altro handicap in Italia è l’impossibilità “di inserire gli edifici residenziali nel mix funzionale di opere che i club propongono alle amministrazioni in cambio dei diritti sull’impianto"

Anche dal lato delle imprese edili il settore degli stadi in Italia è visto come un mercato ancora limitato. “Finché la proprietà degli stadi rimane pubblica ci sono pochi investimenti”, spiega Roberto Zanga, titolare di Intesa Costruzioni che negli ultimi anni ha lavorato alla ristrutturazione del Gewiss Stadium di Bergamo e ad alcuni interventi al San Siro e al Sinigaglia di Como. Lavori che “hanno inciso per un 20-25% sul nostro fatturato"

L'ultimo approfondimento mette sotto la lente due casi in cui la proprietà pubblica non ha funzionato, come Padova e Trieste. A Trieste la convivenza problematica tra partite e concerti ha provocato lo “sfratto” della Triestina dal Rocco; a Padova le buone intenzioni del Comune di investire nello stadio si sono scontrate con un’inchiesta della procura che ha bloccato la ristrutturazione dell’Euganeo per mesi

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PARCHI SCIENTIFICI, IL NUOVO TEF PUNTA ALLA LEADERSHIP. SARÀ COMPETITION O ECOSISTEMA?La Tech European Foundation, inizi...
30/09/2024

PARCHI SCIENTIFICI, IL NUOVO TEF PUNTA ALLA LEADERSHIP. SARÀ COMPETITION O ECOSISTEMA?

La Tech European Foundation, iniziativa nata recentemente a Milano, potrebbe diventare leader non solo nello scenario italiano composto di parchi tecnologici medio-piccoli, ma secondo le ambizioni anche a livello globale. Con azionisti di peso come Pignataro di Ion, una dotazione iniziale di 100 mln e l'obiettivo di attrarre 1.000 startup all'anno, potrebbe mettere in discussione altre realtà importanti del settore. Ma "c'è spazio per tutti", afferma Marelli di Kilometro Rosso, mentre Parisi di ComoNExT vede "opportunità di collaborazione virtuosa": ne parla la copertina del settimanale di , firmata da Katia Favaretto

Uno dei distretti dell'innovazione di riferimento è il Kilometro Rosso: situato a Bergamo, è nato nel 2009 su iniziativa privata dell’ad di Brembo Alberto Bombassei e attualmente registra un tutto esaurito negli spazi. "Un modello diverso - sottolinea il Direttore Sviluppo Roberto Marelli - all'80% dei parchi che nasce da iniziative pubbliche". E poi: “Misurare l’impatto economico di un hub? Tema delicato, oltre ad affitti e numero di startup insediate guardiamo al numero di brevetti, pubblicazioni scientifiche, fondi raccolti, ma non basta"

Il primo approfondimento punta i riflettori su ComoNExT, nato quasi quindici anni fa per impulso della Camera di Commercio locale, che ha da luglio un nuovo direttore generale: Ivan Parisi. “Nel nostro centro ci sono quasi 30 startup e ogni anno ne vengono scelte cinque. Come valutare se funziona un polo tecnologico? Dal nostro incubatore è uscita una startup di successo come D-Orbit”, che proprio venerdì scorso ha chiuso il secondo step di un round di finanziamento da 150 mln

Il panorama italiano dei parchi scientifici e tecnologici conta la nascita di Tech Europe Foundation (Tef), un'iniziativa che mira a trasformare la città di Milano in un hub tecnologico di rilevanza globale. Con un investimento iniziale di 100 milioni e l'obiettivo di raccogliere 1 miliardo entro il 2030, Tef punta ad attrarre 1000 startup all'anno, focalizzandosi su settori strategici come intelligenza artificiale e biotecnologie

E di parchi scientifici e tecnologici italiani - tanti e di dimensione ridotta - ne parla la Prof.ssa Elisa Salvador, per la quale non c'è uno standard per misurare se un parco funzioni o meno. "Essere piccoli non è un male", ma nell’epoca delle tecnologie digitali, “nulla vieterebbe di creare reti che prescindano dalla distanza territoriale. Questi hub, che promuovono l'innovazione e l'economia territoriale, sono legati al contesto delle aziende italiane, abituate alla prossimità fisica che è tipica dei nostri distretti industriali”

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