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L’AFD METTE IN SUBBUGLIO LA POLITICA TEDESCA. MERZ TENTA IL RECUPERO, MA LA GERMANIA SI SPACCALa probabile affermazione ...
10/02/2025

L’AFD METTE IN SUBBUGLIO LA POLITICA TEDESCA. MERZ TENTA IL RECUPERO, MA LA GERMANIA SI SPACCA

La probabile affermazione dell'Afd in Germania stimata al 21% provoca turbamenti e reazioni contrastanti nel quadro politico tedesco. Il candidato di Cdu-Csu tenta di occupare lo spazio politico di "populisti" sull'immigrazione con risultati che potrebbero premiare la sua strategia. Verdi e Spd lo attaccano ma restano fermi al 15% delle intenzioni di voto. Ora cosa succederà? Ne parla 𝗟𝘂𝗱𝗼𝘃𝗶𝗰𝗮 𝗕𝗿𝗼𝗴𝗻𝗼𝗹𝗶 nel settimanale di

𝗪𝗼𝗹𝗳𝗴𝗮𝗻𝗴 𝗠𝘂𝗻𝗰𝗵𝗮𝘂, ex editorialista del Financial Times, analizza nella sua ultima opera "Kaput", in uscita a marzo per Post Editori, il declino strutturale della Germania. Al contrario di chi pensa che si tratti solo di una fase di mercato sfavorevole, secondo l’autore il paese sconta le scelte errate degli ultimi decenni. Dipendenza energetica dalla Russia, legami economici sbilanciati con la Cina, fragilità bancaria e ritardi nella digitalizzazione.

Brexit, Trump, Meloni. Il fenomeno del populismo sembra non risparmiare neanche la Germania, dove però i partiti “populisti”, come l’Afd e la Bws, hanno guadagnato solo di recente consensi sempre più ampi per ragioni diverse. Secondo 𝗗𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻 (professoressa all’Università di Monaco) le disparità economiche hanno avuto un ruolo fondamentale in questo processo. D’altro canto, 𝗥𝗼𝗻𝗮𝗹𝗱 𝗖𝗮𝗿 (professore di storia delle istituzioni politiche) sottolinea come il populismo si sia sviluppato anche grazie a un “sentimento liberatorio”, legato alla possibilità di esprimere un “orgoglio nazionale” represso.

L'Afd è al secondo posto nei sondaggi, guadagnando consensi soprattutto nella Germania orientale e nei giovani, dando risposta a bisogni profondi di quella parte del Paese, rimasta delusa e impoverita dalla riunificazione. Chi lo sostiene pensa che sia l’unica alternativa ai partiti tradizionali che hanno determinato la crisi migratoria e la recessione economica. Chi la critica lo ritiene un partito neonazista che potrebbe mettere in pericolo la democrazia.

L'ultimo approfondimento si concentra sulla crisi d'identità che stanno attraversando i Verdi tedeschi. Da movimento antinucleare degli anni '80 a partito di governo, hanno visto crollare i consensi dal 24% al 14%. Nonostante il loro impegno per la transizione ecologica, la coalizione con SPD e FDP ha messo in evidenza le contraddizioni tra ideali ecologisti e necessità pratiche.

La recensione tratta da L'Indice dei Libri del Mese di questa settimana è di 𝗟𝘂𝗰𝗮 𝗚𝗿𝗲𝗰𝗼. Al centro "Giungla urbana. Alla scoperta del lato selvaggio delle nostre città" di 𝗕𝗲𝗻 𝗪𝗶𝗹𝘀𝗼𝗻, che esplora il complesso rapporto tra natura e ambiente urbano attraverso i secoli. Il saggio supera la tradizionale dicotomia città-natura, proponendo una visione ecosistemica degli spazi urbani.

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SEARCH FUND, LA RISPOSTA ALLE PMI IN CERCA DI EREDI: “È COME ADOTTARE UN GIOVANE IMPRENDITORE”Partito dagli Usa negli an...
10/02/2025

SEARCH FUND, LA RISPOSTA ALLE PMI IN CERCA DI EREDI: “È COME ADOTTARE UN GIOVANE IMPRENDITORE”

Partito dagli Usa negli anni ’80, questo modello alternativo al passaggio generazionale e alle startup è in crescita anche in Europa e in Italia. L’operazione prevede quattro fasi: raccolta fondi, ricerca e acquisizione di un’azienda in cerca di continuità, gestione operativa, cessione. Il primo corso post laurea sul tema partirà in primavera al Politecnico di Milano. Stefano Peroncini (Eureka! Venture Sgr): “È una scelta di vita, servono doti di leadership e coaching”. Ne parla Alessandro Macciò nella copertina del settimanale di .

L'intervista a Fabio Lorenzo Sattin (presidente di Private Equity Partners e docente di Private Equity e Venture Capital all’Università Bocconi) descrive il search fund come “un’opportunità per creare nuovi imprenditori e partecipare al loro percorso di crescita”. Sattin esamina come questo fenomeno sia “un’alternativa alle startup per le quali il rischio di fallimento è molto più altro". Per Sattin il modello è perfetto per l'Italia, ma "bisogna costruire un ecosistema strutturato, replicando i modelli esistenti".

Da consulente per multinazionali impegnate in operazioni di M&A ad amministratore di una Pmi che cercava una nuova guida. Andrea Tudini, co-fondatore e managing partner insieme a Federico Ratini del search fund Argo Partners, racconta i retroscena della ricerca che lo ha portato a lasciare l’attività di consulenza per diventare imprenditore. Nel 2023 hanno infatti acquisito Caris Servizi, un’azienda di economia circolare con sede a Lainate (MI). “Abbiamo scritto a duemila aziende e fatto 50 appuntamenti. Nessuno conosceva questa opzione e molti erano scettici. L’imprenditore vende a prezzo di mercato, ma poi si crea un rapporto di mentorship”

Nell’ultimo intervento, Pietro Paolo Paci (fondatore del search fund Augusta Capital) evidenzia come il search fund non sia esclusivamente una strada riservata ad aspiranti imprenditori sotto i 40 anni. Infatti, nel 2023, Paci ha completato con successo l’acquisizione di P&P Italia, una società con sede a Mocalieri (TO), specializzata nella progettazione e realizzazione di stand espositivi per mostre, congressi e fiere. “Prima ho trovato l’azienda target, poi gli investitori. Senza questo strumento, diventare imprenditore sarebbe stato più complesso. Il punto cruciale è far capire al venditore che vuoi proseguire la storia aziendale"

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CULLE VUOTE, AZIENDE IN AFFANNO: IL CALO DELL’INDUSTRIA BABYIl crollo delle nascite colpisce il settore dei prodotti per...
03/02/2025

CULLE VUOTE, AZIENDE IN AFFANNO: IL CALO DELL’INDUSTRIA BABY

Il crollo delle nascite colpisce il settore dei prodotti per l'infanzia. Dal fallimento di Brevi Milano alla crisi di Peg Perego e alle difficoltà di Artsana (con marchi come Chicco e Toys Center Italia), il problema è strutturale. Nel ‘24 ulteriori cali del fatturato per abbigliamento under 14 e giocattoli. Grazia Saracino (Marbel): “Dai genitori più attenzione alla qualità. Maurizio Cutrino (Assogiocattoli): “Le aziende sopravvivono grazie ai prodotti per adulti e pet”. Orietta Casazza (Fila): “Più articoli per tutte le esigenze, dai bambini all’artista”. Ne parlano Alessandro Macciò e Camilla Consonni nella copertina del settimanale di .

L'intervista ad Alessandra Minello (demografa e ricercatrice dell'Università di Padova) approfondisce il fenomeno del calo delle nascite nel nostro paese (e non solo). L'Italia sta vivendo una vera "glaciazione demografica" in cui il calo della natalità ha portato a numeri sempre più bassi di nascite. Questo fenomeno è aggravato da un tasso di fecondità in calo, che riguarda sia le donne italiane che quelle straniere che si “sono adattate (al modello italiano) e hanno ridotto il numero di figli”. Le cause principali di questo declino sono economiche, sociali e culturali: l'incertezza lavorativa, la mancanza di parità nelle cure familiari e la carenza di servizi per la genitorialità sono ostacoli significativi. Le politiche pronataliste si sono dimostrate inefficaci, poiché non affrontano i cambiamenti strutturali della società moderna, la quale può solo effettuare un “cambiamento di visione”.

Il preoccupante calo della natalità, ma anche i mutamenti nei consumi e le crescenti tensioni geopolitiche che influenzano i mercati, hanno reso il 2024 un anno difficile per il settore dell'abbigliamento under-14. Secondo Alessandra Guffanti (presidente dell’area confezione bambino di Confindustria Moda), si tratta di una crisi “congiunturale e strutturale”, a cui le imprese rispondono con internazionalizzazione e diversificazione, ma anche di "un cambiamento radicale di paradigma" che non può essere affrontato con un "allarme sterile", ma che richiede una risposta collettiva tra le aziende.

Nell’ultimo intervento, Mauro Speraggi (Edizioni Artebambini) sottolinea come il settore dell'editoria per bambini e ragazzi sia l'unico a riuscire ancora a prosperare nonostante l'inverno demografico in corso: "Nelle famiglie è cresciuta la consapevolezza del ruolo della lettura nello sviluppo infantile", afferma, "e una maggiore attenzione ai libri per bambini si traduce in più qualità, più varietà, più cura. Tanto che spesso i nuovi titoli finiscono per fare gola anche a molti adulti”

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DA ASIMOV A CLARKE, LA FANTASCIENZA DISEGNA I PRODOTTI DEL FUTURODai viaggi interstellari ai computer senzienti, la fant...
03/02/2025

DA ASIMOV A CLARKE, LA FANTASCIENZA DISEGNA I PRODOTTI DEL FUTURO

Dai viaggi interstellari ai computer senzienti, la fantascienza ha spesso anticipato le innovazioni tecnologiche. Non è un caso che giganti come Boeing, Nike e Google coinvolgano scrittori di sci-fi per immaginare nuovi prodotti o modi di consumo. L’autore Francesco Verso: “Il nostro lavoro è costruire una realtà modificata secondo regole che devono essere logiche”. Un approccio che in Italia fatica ancora ad affermarsi. Ne parla Katia Favaretto nella copertina del settimanale di .

Nell'intervista dedicata Roberto Siagri, fondatore di Rotonium, parla del delicato equilibrio tra visione e pragmatismo nel mondo imprenditoriale, tra la necessità di guardare lontano e l’importanza di saper cogliere il momento giusto per innovare. "La fantascienza ci aiuta a uscire dagli schemi", sostiene, mentre sull'innovazione aziendale avverte: "Per le imprese non si tratta di fare la cosa giusta o sbagliata, ma di indovinare il momento giusto. Meglio rallentare che sbagliare l'occasione in cui immettere sul mercato un prodotto".

Roberto Paura, presidente dell'Institute For The Future, analizza alcuni dei megatrend del 2025, tra cui "l'impatto energetico dell'IA e la corsa al litio per le batterie". Paura sottolinea l'importanza di questi fenomeni per comprendere i cambiamenti globali e anticipare il futuro. Inoltre, rivela che "anche noi collaboriamo con gli scrittori di fantascienza".

Urania, la storica collana Mondadori che pubblica i grandi della fantascienza mondiale, uscirà a luglio 2025 con un nuovo progetto "Tecnologie del futuro", un’antologia che mette in dialogo scienziati e scrittori di fantascienza. A parlarne è il giornalista Rai e curatore Marco Passarello: “Affianca le interviste di 14 ricercatori italiani dell'Istituto Italiano di Tecnologia con altrettanti autori nostrani di Science Fiction”. Uno scambio, quello tra scienza e narrativa, “che si fa sempre più necessario in un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici” e che certifica una sempre crescente attenzione verso il genere.

L'ultimo approfondimento racconta il progetto "Profezie Artificiali" del Mufant - Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino. In questo spazio, il futuro viene esplorato attraverso una lettura critica del presente, perché, come sottolineano i direttori Silvia Casolari e Davide Monopoli, “solo osservando in maniera critica i giorni nostri possiamo immaginare un futuro che vada oltre ciò che vediamo”. Il progetto coinvolge esperti di tecnologia, docenti universitari e scrittori di fantascienza, con l’obiettivo di esplorare se l’IA trasformerà i settori culturali e creativi, mettendo in discussione ruoli lavorativi o diventando uno strumento utile per professionisti come grafici, illustratori e scrittori.

Importante novità a partire da questo numero di Cult è la pubblicazione di una recensione tratta da L'Indice dei Libri del Mese". Spazio, dunque, alla recensione di Pier Paolo Viazzo del libro "Troppi. Conversazioni sulla sovrappopolazione e sul futuro del pianeta" di Alfonso Lucifredi edito da Codice (2024). Un’opera che affronta da diverse prospettive il tema di una popolazione mondiale che si avvicina ai 10 mld attraverso saggi e conversazioni con esperti.

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MATERIE PRIME, IN DISCESA QUELLE DI SETTORI IN CRISI. MA ALTRE IN FORTE AUMENTONon solo gas e petrolio. In aumento anche...
27/01/2025

MATERIE PRIME, IN DISCESA QUELLE DI SETTORI IN CRISI. MA ALTRE IN FORTE AUMENTO

Non solo gas e petrolio. In aumento anche inerti e calcestruzzo, b***o, cacao e caffè. Ferro con andamenti altalenanti. Stabili cotone e lana per la crisi del tessile, mentre in calo il lino che era cresciuto molto negli anni precedenti. Federico Nessi (Eternoo - Eternedile Spa): "Il segreto è ottimizzare la rotazione del magazzino". Alessandro Gerotto (Ance Veneto): "Imprese in difficoltà a formulare offerte non potendo precedere l'andamento delle quotazioni". Roberto Brazzale (Brazzale Spa): "Sul latte i consumatori pagano l'ostracismo regolamentare dell'Ue". Ne parla Alessandro Macciò nella copertina del settimanale di .

L'intervista a Bruna Zolin (docente Università Ca' Foscari Venezia) approfondisce il tema dei rincari. Le tensioni geopolitiche e i cambiamenti climatici sono solo alcune delle cause che stanno già influenzando l'aumento della domanda di oro e che potrebbero far salire anche i prezzi delle materie prime utilizzate in agricoltura e nella produzione di energia. Inoltre, le scelte di due potenze emergenti come la Cina e l'India saranno determinanti nel plasmare le dinamiche inflattive nei prossimi anni. "Importante monitorare l’aumento dell’offerta energetica nei Paesi Opec+ e la contrazione industriale nell’Ue - spiega -. Pechino ha sfruttato le rinunce degli Usa e dell’Ue per avanzare su terre rare e automotive. L’estrazione di petrolio negli Usa ridurrà i prezzi, ma questo effetto verrà compensato dai dazi”.

La fiammata delle materie prime nel mondo dell'agricoltura, che deriva dalla crisi industriale, sta contribuendo a spingere la transizione dai fertilizzanti chimici ai fertilizzanti organici, più economici, più sostenibili. Per Matteo Casella (Fomet Spa) si tratta di “una conversione che era già in atto e che favorisce la circolarità”, riducendo anche la dipendenza dalle importazioni. Aggiunge Marcello Bonvicini (Confagricoltura Emilia Romagna): “La strada giusta è la valorizzazione dei reflui zootecnici, ma non tutti possono percorrerla. Le imprese cercano di ottimizzare gli acquisti o li rimandano per strappare prezzi migliori”.

Tra i prodotti che registrano l'impennata maggiore c'è il caffé. A tracciarne il quadro è Paola Goppion, di Goppion Caffè: "Tutti i costi sono aumentati, la situazione è molto difficile". Il prezzo del caffè è triplicato negli ultimi cinque anni, a cui si aggiungono gli aumenti nei costi di energia, trasporti, imballaggi e servizi tecnici. Questi rincari hanno già ridotto le marginalità di molte imprese, e ora rischiano di mettere in difficoltà quelle meno solide. "Come accaduto durante il Covid, è necessario ripensare le strategie. Noi stiamo cercando di crescere guardando oltre confine". Il calo delle marginalità è stato particolarmente drastico perché molte imprese hanno deciso di assorbire gli aumenti, ma non sempre il consumatore è consapevole di questo. "Produttori e baristi devono fare un lavoro di informazione più efficace".

Nell'ultimo approfondimento, Paolo Bettinardi (BETTER SILVER SPA) nota il fenomeno del “downgrade” nell’industria orafa e argentiera dopo che il prezzo dell'oro è schizzato alle stelle: in sostanza si ripiega su gioielli low cost con leghe meno costose. “Il design è lo stesso, ma il materiale utilizzato ha un valore inferiore. Nel 2024 l’argento è cresciuto del 30% e nel medio termine ci aspettiamo un altro rialzo simile. Alcune aziende hanno assorbito gli aumenti, ma prima o poi dovranno scaricarli anche loro. I rincari non hanno penalizzato le vendite in Medio Oriente".

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NONINO, MASI, MANINI: I PREMI PER ESALTARE I VALORI DELL'IMPRESAPiù che marketing o passione, la ragione che spinge alcu...
27/01/2025

NONINO, MASI, MANINI: I PREMI PER ESALTARE I VALORI DELL'IMPRESA

Più che marketing o passione, la ragione che spinge alcune Pmi a promuovere premi culturali è quella di esaltare i valori aziendali e le radici storico - culturali dell'impresa. Effetti collaterali? Visibilità, testimonial, riconoscimento della qualità dei propri prodotti. Che siano Grappa Nonino, Masi Wines o Il Premio Strega, piuttosto che una azienda di prefabbricati come Manini Prefabbricati SpA, la cultura torna ad essere un'arma vincente per competere nei mercati. Il punto nella copertina del settimanale di .

Nell'intervista dedicata Antonella Nonino, consigliere delegato di Grappa Nonino, testimonia il grande valore del prestigioso riconoscimento letterario che premia la valorizzazione della civiltà contadina. “Il Premio è come un biglietto da visita. Ha dato ancor più valore al nostro prodotto”, spiega la figlia di Giannola Nonino. E aggiunge: "Gli investimenti in cultura dovrebbero essere più incentivati".

Accanto ai casi citati, un altro riconoscimento letterario di rilievo è il Premio Megamark. La referente della Fondazione Megamark Daniela Balducci racconta il Premio per esordienti del colosso pugliese della Gdo (1,8 mld di fatturato nel ‘23). Una scelta nata da un’attenta analisi: “Guardando ai premi già in essere, ci sembrava mancasse la giusta attenzione per questi autori che muovono i primi passi nel mondo letterario, qualsiasi sia la loro età”. Un'iniziativa che “ha rafforzato il senso di appartenenza dei collaboratori e che ha dato la possibilità di far conoscere il gruppo all'esterno”. Infine : "Fare del bene per il territorio è una cosa utile sia a chi lo fa che per chi lo riceve. Le aziende dovrebbero capirlo".

Nell'ultimo approfondimento Daniele Lodola (Manager della Fondazione Amplifon) racconta la prima edizione del Festival della Gentilezza, conclusasi a novembre. Parte di un programma che promuove iniziative concrete a favore degli anziani durante l’anno, è solo l’ultimo dei progetti sviluppati dall'ente no profit “legato al Dna del gruppo da cui nasce, che ha stanziato 3,1 mln nel ‘23 nel sociale”. Ma la filantropia aziendale è anche “strategica per attrarre talenti e creare valore".

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CHE FINE HA FATTO LA SETTIMANA CORTA? ORA SI FA PER DAVVERO, MA PER EFFETTO DELLA CIGNel post Covid erano in molti a gua...
20/01/2025

CHE FINE HA FATTO LA SETTIMANA CORTA? ORA SI FA PER DAVVERO, MA PER EFFETTO DELLA CIG

Nel post Covid erano in molti a guardare con interesse alla possibilità di ridurre l’orario di lavoro a parità di stipendio. La sperimentazione però è rimasta limitata a un gruppo ristretto di grandi aziende e poi è arrivata la crisi, che ha fatto esplodere la cassa integrazione. Nel terzo trimestre ‘24 la settimana si è accorciata proprio per effetto della cig, che nell’industria ha “eroso” 0,88 delle 40 ore lavorative. Gianluca Spolverato (WI LEGAL - Avvocati del Lavoro): "Oggi è sepolto". Ne parla Alessandro Macciò nella copertina del settimanale di .

Le interviste a Marco Bentivogli (ex segretario generale Fim Cisl nazionale e co-fondatore Base Italia) e Carlo Vanin (CAREL) affrontano il tema da punti di vista opposti. Per Bentivogli la settimana corta è “una risposta a nuove esigenze, antidoto a spopolamento e calo demografico". La scelta, che comporta "investimenti significativi in tecnologie, organizzazione e competenze”, è anche “una soluzione ineludibile, che renderà il lavoro industriale più attraente e meglio retribuito". Di contro, per il responsabile HR della padovana Carel ridurre le ore di lavoro non basta, se poi l’azienda fa pagare l’aumento dei costi ai dipendenti sotto forma di smaltimento ferie e permessi. Le prime sperimentazioni in Italia rappresentano “un fenomeno non completamente reale, basato su ferie e permessi già in possesso dei dipendenti ed enfatizzato per attirare più talenti, ma diverso da come viene presentato”.

Accanto ai quattro colossi Intesa Sanpaolo, Essilor Luxottica, Lavazza e Lamborghini, ci sono anche altre aziende che hanno introdotto la settimana corta, sia nella manifattura (Ima, Pelliconi, Tria e Toyota) che nei servizi. La prima in Italia è stata Carter & Benson nel 2020: il ceo William Griffini spiega che "l’obiettivo è far lavorare meglio le persone per migliorare le performance”. E aggiunge: "il servizio erogato grazie a questa soluzione ha fatto crescere la nostra reputazione".

Nell'ultimo approfondimento, Valentino Santoni (Percorsi di secondo welfare) ammette che la settimana corta rischia di amplificare la frammentazione del tessuto produttivo italiano: “Le grandi organizzazioni hanno le risorse per adottarla, le Pmi fanno più fatica e in alcuni settori produttivi non può essere applicata. Giusto sperimentare, ma poi bisogna comunicare i risultati in maniera adeguata”. Ivan Comotti (CGIL Lombardia): “Le aziende hanno saputo rispondere all’emergenza ma non alle nuove richieste dei giovani”.

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I PRECARI DELLA CULTURA. L'INDAGINE DI CULTIn un universo dove convivono i dipendenti pubblici garantiti, i professionis...
20/01/2025

I PRECARI DELLA CULTURA. L'INDAGINE DI CULT

In un universo dove convivono i dipendenti pubblici garantiti, i professionisti con tariffe a “mercato” e i dipendenti delle cooperative per i servizi meno professionalizzati, sono questi ultimi a pagare il prezzo di un sistema dove le gare sono troppo spesso al ribasso. Ne parla Giulia Chirichella nella copertina del settimanale di

Nell'intervista di questo numero Andrea Cancellato, presidente di Federculture, riflette sulle condizioni del lavoro in ambito culturale: “L’aspetto più problematico del settore riguarda l'esternalizzazione dei servizi, che può portare all'applicazione di contratti meno qualificati e generare situazioni di iniquità sociale”. Spesso sono “vincoli di budget” a non dare alternative. “Servono più investimenti privati. Solo così le condizioni di lavoro miglioreranno”

Il direttore del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Lorenzo Balbi è netto: senza un cambio di rotta il settore della cultura "si schianterà contro un muro". E offre un'analisi chiara sul problema fondamentale del sistema museale italiano: “I fondi che gli vengono destinati sono considerati costi e non investimenti”. Di conseguenza, questa mancanza non valorizza a sufficienza i lavoratori: “A causa dei budget siamo costretti a ricorrere ai contratti a ore, anche per quelle nuove figure utili ad innovare il settore". Così chi ha un dottorato entra in modo precario nel settore, o con mansioni al di sotto delle sue qualifiche

L'ultimo approfondimento punta l'attenzione sulla situazione precaria a Palazzo Citterio, parte del complesso museale della Pinacoteca di Brera: inaugurato a dicembre, apre solo tre giorni a settimana per mancanza di personale. Per tamponare, sono stati assunti 15 interinali tramite la società in house del Ministero. Nonostante l’affluenza record, la sindacalista Antonella Galeone (UILPA - UIL Pubblica Amministrazione) spiega che i dipendenti restano in stato di agitazione

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I PRIMI EFFETTI DELLA MINACCIA "TRUMP":IN USA CORSA ALLE SCORSE DI FORMAGGI ITALIANIL'Italia domina l'export caseario ne...
13/01/2025

I PRIMI EFFETTI DELLA MINACCIA "TRUMP":IN USA CORSA ALLE SCORSE DI FORMAGGI ITALIANI

L'Italia domina l'export caseario negli Stati Uniti con 19.800 tonnellate nel primo semestre 2024 (+30% sul 2023). Il Financial Times: “I produttori di formaggio italiani accumulano scorte negli Stati Uniti per paura dei dazi di Trump”. Fra il ‘19 e il ‘20, quando i sovrapprezzi c’erano già, il settore aveva lasciato a terra 65 mln. Ne parla Camilla Consonni nella copertina del settimanale di .

L'intervista ad Alberto Lancellotti e Mirco De Vincenzi (Senior analysts CLAL.it) affronta le nuove sfide e opportunità nel 2025 per l'export di formaggi italiani, visto l'imminente insediamento di Donald Trump. “L’export globale cresce dal 1994. Il recente aumento delle spedizioni oltreoceano è realtà, ma per il 2025 prevediamo cali limitati anche in caso di dazi, dato che si tratta di prodotti premium”. Le aziende italiane ed europee sembrano aver adottato strategie preventive per fronteggiare l’eventuale reintroduzione delle extra-tariffe, diversificando i mercati di destinazione e accelerando le esportazioni, come già accaduto nel 2020.

Intanto l'industria casearia italiana, che ha esportato 93.000 tonnellate per 844 milioni di euro nel primo semestre 2024, sviluppa delle alternative al mercato Usa. Dalle parole di Fabio Leornardi (Igor Gorgonzola, Assolatte) la Cina emerge come mercato strategico (6.070 tonnellate nel primo semestre 2024), ma preoccupa l’incognita dei contro-dazi. Negli Emirati aumenta la domanda per le eccellenze made in Italy, soprattutto per i formaggi DOP (1.700 tonnellate nel primo semestre 2024). L'accordo del Mercosur tutela 9 formaggi DOP, aprendo grandi possibilità di crescita nel mercato sudamericano.

I formaggi made in Italy brillano nei primi sei mesi 2024 con una crescita delle esportazioni del 14% in volume e 11% in valore nel primo semestre. Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano guidano l'export. In particolare, il Grana la fa da padrone, con il 52% della produzione destinata all’export. Nel 2024 però sorprendono i freschi: Mozzarella di Bufala DOP supera il 40% di crescita rispetto al 2023, mentre Burrata e Stracciatella registrano aumenti fino al 30%

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NEL 2024 EDITORIA IN CALO, LE LIBRERIE: "ANNATA DEBOLE". TORNA IL SEMINARIO DELLA SCUOLA PER LIBRAIIl 28 gennaio apre le...
13/01/2025

NEL 2024 EDITORIA IN CALO, LE LIBRERIE: "ANNATA DEBOLE". TORNA IL SEMINARIO DELLA SCUOLA PER LIBRAI

Il 28 gennaio apre le porte a Venezia la nuova edizione dello storico Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai. L’Aie presenterà i dati sull’andamento del libro nel '24, ma intanto le anticipazioni del presidente e amministratore delegato di Messaggerie Libri Alberto Ottieri parlano di un -2,4% di copie vendute, peggio del -2,1% di vendite degli otto mesi. Calo in particolare per le librerie indipendenti, mentre crescono le catene. Per i librai "è stato un anno sottotono". Ne parla Giulia Chirichella nella copertina del settimanale di .

Nell'intervista dedicata Alberto Ottieri, presidente anche della Fondazione Umberto ed Elisabetta Mauri, parla del mestiere del librario come di "un influencer della lettura". Per questo "come Fondazione abbiamo incrementato i corsi di formazione, perché una maggior imprenditorialità del mestiere può rafforzare tutta la categoria". Per il 2025 sono previste "una tenuta del mercato a valore e una lieve flessione di copie".

Sguardo al 2025 anche con Camilla Valletti, caporedattrice de L'Indice dei Libri del Mese, che prevede quest'anno la riscoperta di titoli meno conosciuti in una sorta di "caccia all'esordiente" e della letteratura di Paesi “ancora poco tradotti in Italia”. Einaudi propone in libreria un’opera inedita di Cormac McCarthy, Adelphi punta invece ancora sul premio Nobel Han Kang, mentre Sellerio celebra il centenario della nascita di Andrea Camilleri.

L'ultimo approfondimento punta l'attenzione sui saggi più promettenti del 2025 con i temi caldi di geopolitica, medicina, economia e green. Dall’autobiografia di Bill Gates alle molte proposte per capire i conflitti in corso, fino al tema della sostenibilità che Antonio Galdo affronta per coglierne le contraddizioni. Passando per l’importanza per le imprese di occuparsi di politica nell’analisi di Giacomo Lev Mannheimer.

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INVESTIRE NEL FUTURO: NON SOLO TECH MA ANCHE PRODOTTI E SERVIZI PER ANZIANI E PER VIVERE A 42°Per le imprese la sfida da...
17/12/2024

INVESTIRE NEL FUTURO: NON SOLO TECH MA ANCHE PRODOTTI E SERVIZI PER ANZIANI E PER VIVERE A 42°

Per le imprese la sfida da affrontare è doppia: gestire la crisi e le complessità del momento senza perdere di vista i megatrend del futuro. Emergenza climatica, invecchiamento della popolazione e impatto delle tecnologie sono gli ambiti per i quali serviranno nuovi prodotti e servizi. E gli investimenti vanno fatti ora per evitare di diventare marginali in futuro. Ne parla Filiberto Zovico sulla copertina del settimanale di

Secondo il direttore del centro studi di Unioncamere Emilia Romagna Guido Caselli, intervistato da Alessandro Macciò, i lavori del futuro punteranno su benessere, sostenibilità e digitale e le imprese dovranno essere capaci di intercettare le nuove tendenze. La logica dei distretti - dichiara - è superata: “Oggi bisogna sviluppare relazioni e creare ecosistemi favorevoli alla realizzazione personale. Le passioni diventeranno professioni, gli ambienti phygital aumenteranno, digitale e AI miglioreranno la vita. L’obiettivo? Unire crescita economica e sviluppo sociale”

A proposito di cambiamento climatico, sono diverse le soluzioni che le imprese stanno mettendo in atto per contrastare alluvioni e siccità. I fenomeni estremi dei cambiamenti climatici, infatti, spingono le aziende a proporre prodotti in linea con l’aumento delle temperature. Secondo Miki Dal Prà (Pedrollo): “L’abbassamento delle falde rende indispensabili le pompe sommerse e sommergibili. Oggi le persone sono disposte a spendere di più e cercano il made in Italy”. L’Italia progetta dissalatori più grandi per aumentare l’acqua potabile. E mentre La Sportiva propone sandali da trekking, nelle città spuntano tende vegetali e tapparelle per le finestre dei tetti

Un secondo approfondimento, invece, riguarda la silver economy, settore in continua crescita che spinge imprese e istituzioni a modificare prodotti e servizi per adattarli a consumatori senior. Emanuele Menegatti (Università di Padova) dichiara: “Stiamo sviluppando robot indossabili e morbidi come una calzamaglia per prevenire le cadute”. In Paesi come Singapore o il Giappone i robot vengono già impiegati per dare informazioni negli ospedali o per tenere compagnia alle persone sole. Intanto Antonio Curci (Amplifon Italia): “Aumenteremo personalizzazione, digitalizzazione e coinvolgimento degli utenti”. E Luxottica lancia gli occhiali smart con supporto uditivo

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