Imperialostia

Imperialostia Il Porto dell'Impero
Ostia Antica - Portus - Isola Sacra

Dopo la nascita del nuovo Parco Archeologico di Ostia antica, riunito al sito di Portus, altre notizie positive...
16/06/2017

Dopo la nascita del nuovo Parco Archeologico di Ostia antica, riunito al sito di Portus, altre notizie positive...

Hi-tech & Beni Culturali. Il Lazio - a partire da Roma con il suo Porto di Ostia Antica (il parco archeologico più grande del mondo) - esce dalla preistoria ed entra nell'era della modernità: ricerca applicata su vasta scala, sviluppo, nuove professionalità. Più fruizione, più valorizzazione. Un approccio, finalmente, sistemico. Regione, MIUR e MIBACT avviano investimenti per 41,7 milioni di euro per la valorizzazione, conservazione, recupero e fruizione dei Beni Culturali. Si parte a giorni con le procedure per la costituzione di un Centro di Eccellenza e Polo dell’Innovazione nel campo della formazione e della ricerca nel settore delle tecnologie dei Beni Culturali. Sarà composto dall’Anagrafe delle Competenze (Adc) e da una Scuola di Alta Formazione per individuare e sviluppare corsi e/o master ad hoc per la definizione di nuove professioni nel settore delle tecnologie dei Beni Culturali e sviluppare progetti di ricerca attraverso laboratori dedicati. http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/47781_beni-culturali-il-lazio-si-gioca-la-carta-hi-tech.htm

Indizi di una nuova vision per il parco archeologico più grande del mondo. Grazie ad Aeroporti di Roma, al direttore del...
01/06/2017

Indizi di una nuova vision per il parco archeologico più grande del mondo. Grazie ad Aeroporti di Roma, al direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica Mibact Mariarosa Barbera e alla Sovrintendente Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale Alfonsina Russo.

L'Area Internazionale E ospita i gioielli del II secolo del vicino Parco Archeologico Iniziativa per promuovere il territorio, con esperienza culturale di qualità per turisti

Ostia porto dell’Impero. Ma anche Ostia "dove la licenza impera". Ostia incrocio di civiltà, luogo di operosa e frenetic...
23/05/2017

Ostia porto dell’Impero. Ma anche Ostia "dove la licenza impera". Ostia incrocio di civiltà, luogo di operosa e frenetica attività marinara e commerciale; ma anche Ostia malfamato ritrovo e ricovero di sbandati, ladri e truffatori, pr******te. Una “fotografia” di questa Ostia dalle famose bettole - e dagli immancabili bordelli di cui gli scavi non hanno, ad oggi, riportato testimonianza - compare nella Satira VIII di Giovenale.

Il celebre poeta e retore romano (Aquino, tra il 50 e il 60 – Roma, dopo il 127) rivolgendosi all’imperatore Nerone con l’ironico appellativo di “Cesare”, gli suggerisce di mandare a cercare il messaggero Laterano tra le sordide osterie e taverne di Ostia.

“Mitte Ostia, Caesar, mitte, sed in magna legatum quaere popina: inuenies aliquo cm percussore iacentem, permixtum nautis et furibus ac fugitiuis, inter carnifices et fabros sandapilarum et resupinati cessantia tympana galli. Aequa ibi libertas, communia pocula, lectus non alius cuiquam, nec mensa remotior ulli. Quid facias talem sortitus, Pontice, seruum? Nempe in Lucanos aut Tusca ergastula mittas...”.

“Mandalo ad Ostia, ad Ostia, Cesare; ma il tuo legato cercalo in saloni d'osterie: lo troverai sdraiato con qualche tagliagole, in mezzo a marinai, ladri e schiavi fuggiaschi, fra boia, falegnami di casse da morto e tamburi abbandonati di qualche sacerdote di Cibele che giace ubriaco con la pancia all'aria. Qui la licenza impera: coppe in comune, stesso letto, mensa alla portata di tutti. Che faresti, Pòntico, se ti capitasse un servo simile? Lo invieresti, credo, tra i Lucani o in qualche ergastolo d'Etruria…”.

L’identificazione in Laterano di un console di età neroniana citato da Tacito, Plozio Laterano, è controversa, benché il dato cronologico sembri attagliare bene alla descrizione di Giovenale. Affatto controversa, invece, è l’attendibilità della efficace descrizione del mondo multietnico e multiculturale romano della città portuale di Ostia. L’ampio e dettagliato exemplum della brulicante umanità di Ostia, tra viandanti e pellegrini, marinai e commercianti, ambulanti e carrettieri, soldati e criminali, fuggitivi, giocatori d’azzardo e pr******te. La popina dove Giovenale invita a cercare Laterano è una tipologia di taverna dove oltre al vino si trovavano bevande e cibi pronti, cui occasionalmente erano annesse camere per l'esercizio della prostituzione.

Il più famoso di questi locali ad Ostia è il cosiddetto thermopolium di via di Diana - in realtà proprio una popina - situato in pieno centro cittadino, vicinissimo al Foro. Al suo interno è possibile ammirarne tutti gli arredi tipici: il bancone in muratura, il dolio interrato per la conservazione di olio e vino. Questi locali erano attrezzati con tavoli e panche in legno. Un utilizzo analogo doveva avere anche la Caupona di Alexander, presso Porta Marina.

Nell'immagine: Thomas Couture (1815-1879) "I Romani della decadenza" 1847. Parigi, museo d'Orsay. Couture stesso cita, nel libretto del Salon del 1847 dove il quadro è esposto, due versi del poeta romano Giovenale: "Più crudele della guerra, il vizio si è abbattuto su Roma e vendica l'universo sconfitto". Al centro del grande olio su tela (472 x 772 cm) Couture ha collocato un affollato banchetto in cui dominano l'ubriachezza e la lascivia.

07/04/2017

Un ordine architettonico è uno degli stili sviluppatisi a partire dall'architettura classica, e successivamente codificati dalla cultura architettonica, ognuno distinto da proporzioni e profili e dettagli caratteristici, generalmente riconoscibili dal tipo di colonna, o per meglio dire dall'insieme coordinato di elementi i cui elementi caratterizzanti, che sono principalmente la colonna con il rispettivo capitello e la sovrastante trabeazione. I tre stili principali sono dorico, ionico e corinzio.
Conoscete le caratteristiche principali delle colonne dei vari ordini? Scopriamole insieme in questo breve video degli amici di Academia Play.

Moriva oggi a Roma, nel 1520, uno dei più celebri artisti del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio, abilissimo pittor...
06/04/2017

Moriva oggi a Roma, nel 1520, uno dei più celebri artisti del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio, abilissimo pittore e architetto. Nato ad Urbino "l'anno 1483, in venerdì santo, alle tre di notte, da un tale Giovanni de' Santi, pittore non meno eccellente, ma sì bene uomo di buono ingegno, e atto a indirizzare i figli per quella buona via, che a lui, per mala fortuna sua, non era stata mostra nella sua bellissima gioventù", come ci riferisce Vasari (il 28 marzo del 1483 dunque ma esiste un'altra versione secondo la quale il giorno di nascita del maestro urbinate sarebbe stato il 6 aprile). Svolse l'apprendistato prima presso il padre, Giovanni Santi, e poi, dopo la morte di questi, alla bottega del Perugino.
Verso la fine del 1508 per Raffaello, appena venticinquenne, arrivò la chiamata a Roma che cambiò la sua vita. In quel periodo infatti papa Giulio II aveva messo in atto una straordinaria opera di rinnovo urbanistico e artistico della città in generale e del Vaticano in particolare, chiamando a sé i migliori artisti sulla piazza, tra cui Michelangelo e Donato Bramante. Celebri lavori del suo periodo romano sono gli affreschi per Agostino Chigi nella Villa (detta oggi) Farnesina, vari ritratti, ma soprattutto la decorazione delle cosiddette "Stanze Vaticane". Realizzò sotto Papa Leone X in particolare nella Stanza dell'Incendio di Borgo (una delle "Stanze Vaticane") l'affresco della Battaglia di Ostia combattuta nell'849: quando le galee delle repubbliche marinare di Amafi e Gaeta e quelle di Napoli, venute in soccorso di Papa Leone IV, sconfissero la flotta saracena che voleva risalire il Tevere per invadere e saccheggiare Roma. Nella Battaglia di Ostia le figure a destra sono attribuite a Giulio Romano mentre Raffaello intervenne forse nei ritratti del Papa (che ha i tratti di Leone X) e dei cardinali. Al centro dell'opera si scorgono la Rocca di Ostia e a destra, in primo piano, i prigionieri musulmani condotti davanti al pontefice.
Raffaello morì a soli 37 anni, nel giorno di Venerdì Santo, la sua scomparsa fu salutata dal commosso cordoglio dell'intera corte pontificia. Il suo corpo fu sepolto nel Pantheon, come egli stesso aveva richiesto. Forse Antonio Tebaldeo, un poeta amico di Raffaello, o più probabilmente il grande umanista Pietro Bembo compose per lui l'epitaffio inciso sulla sua tomba, il cui distico finale così recita: « ILLE HIC EST RAPHAEL TIMUIT QUO SOSPITE VINCI RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI » cioè « Qui sta quel Raffaello, mentre era vivo il quale, la gran madre delle cose temette d'esser vinta e, mentre moriva, di morire. ».

Il Foro Romano (Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero a esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum...
05/04/2017

Il Foro Romano (Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero a esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum) era ed è ancora adesso situato nella valle compresa tra il Palatino e il Campidoglio e costituì il centro politico, religioso e commerciale della città di Roma. Scopriamolo insieme in questo breve video con la sua ricostruzione 3D degli amici di Altair4 Multimedia.

The Roman Forum by ALTAIR4 Multimedia www.altair4.com http://eshop.mywaymedia-store.it/epages/990165945.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/990165945/Products/ALTAIR...

Moriva oggi, nell'anno del Signore 896, papa Formoso, 111º pontefice della Chiesa cattolica dall'891 alla sua morte. Vis...
04/04/2017

Moriva oggi, nell'anno del Signore 896, papa Formoso, 111º pontefice della Chiesa cattolica dall'891 alla sua morte. Vissuto in uno dei momenti più difficili della storia del papato, la memoria di questo pontefice è collegata al macabro "Sinodo del ca****re". Egli nacque con natali incerti a Roma o Ostia nell'anno 816. I primi documenti che lo riguardano risalgono all'864, quando era canonico regolare, e si riferiscono alla sua consacrazione a vescovo di Porto da parte di papa Niccolò I Magno, con la relativa nomina cardinalizia. Stimato sia da Niccolò che dal successore Adriano II per le sue qualità intellettuali e per la sua fermezza ed austerità di vita, Formoso intraprese missioni diplomatiche in Bulgaria (866-867) e Francia (869 e 872), dove persuase il re Carlo il Calvo a farsi incoronare dal papa. Caduto in disgrazia sotto Papa Giovanni VIII, fu costretto a fuggire e scomunicato (878). Reintegrato da Martino I, fu eletto pontefice il 6 ottobre 891. Incoronò Arnolfo re di Germania imperatore contro Lamberto di Spoleto. Perciò, dopo la sua morte, gli Spoletani ottennero dal papa Stefano VI, a essi legato, la macabra decisione di riesumarlo, giudicarlo e condannarlo nel cosiddetto “Sinodo del Cadavere” sopra accennato. Il sinodo romano dell'898 e quello ravennate dello stesso anno ne riabilitarono la memoria.
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Dodici anni fa moriva Giovanni Paolo II, 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6º sovrano dello Stato dell...
02/04/2017

Dodici anni fa moriva Giovanni Paolo II, 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. Era nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920. Karol Wojtyła è stato il primo papa non italiano dopo Adriano VI (1522-23), è stato inoltre il primo pontefice polacco nella storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava.
Eletto papa il 16 ottobre 1978 avviò un’intensa attività apostolica, espressa da frequenti uscite dal Vaticano e da Roma (146 viaggi in Italia e 104 nel mondo), da molti documenti e da cinque libri. Visitò Ostia antica il 20 aprile 1986 celebrando la Messa nel borgo, ai piedi del torrione del castello di Giulio II. Ai fedeli salutati come comunità “con radici di fede nella storia” il Papa ricordò che “dal terzo secolo Ostia è sede vescovile, il cui titolo è assegnato al signor cardinale decano del Sacro Collegio, e ben undici Papi sono stati suoi pastori” e citò Santa Monica, “la madre di Sant’Agostino, che a Ostia intensamente pregò e piamente morì”.

31/03/2017

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], "[tempio] di tutti gli dei") è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C.,nel quadro della monumentalizzazione del Campo Marzio, dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, (come ricorda l'iscrizione originale di dedica dell'edificio, riportata sulla successiva ricostruzione:"Marcus Agrippa, Lucii filius, consul tertium fecit" cioè "Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta"). Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea. L'edificio è composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola semisferica in calcestruzzo. La cupola ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo, e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo non armato. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa, come possiamo vedere in questo breve video degli amici di Academia Play, che ringraziamo per la condivisione.

Ostia è stata scavata su ampia scala fino al 1941, ma molte zone non sono mai state scientificamente documentate fino ad...
30/03/2017

Ostia è stata scavata su ampia scala fino al 1941, ma molte zone non sono mai state scientificamente documentate fino ad oggi. Piani dettagliati esistono solo per quanto riguarda elementi ad alto valore come ad esempio i mosaici figurati - non elementi ordinari come mosaici semplici e persino marciapiedi in marmo. La situazione è ancora peggiore per quanto riguarda le piazze, con esempi di spicco come il Foro e le aree circostanti, che non sono mai stati documentati in piani dettagliati che mostrano le singole lastre di pavimentazione e le varie tracce di uso e riuso.
Scopriamo le attività dell'OFP (Ostia-Forum_Project) nel centro dell'antica Ostia in questo articolo in lingua inglese di Daniel Martin Beurze Damgaard, sul web magazine degli amici di Friends of Roman Ostia - FORO.

The main aim in a city like Ostia, which had a very problematic excavation-history, is to do maximal detailed recording with minimal invasive excavation-work...

Nasceva oggi, nel 1854, Giovan Battista Grassi, medico e zoologo, che nel 1898 determinò l’agente trasmettitore della ma...
27/03/2017

Nasceva oggi, nel 1854, Giovan Battista Grassi, medico e zoologo, che nel 1898 determinò l’agente trasmettitore della malaria nella zanzara Anopheles. Dal 1 giugno al 18 dicembre del 1901 Grassi e i suoi collaboratori compirono una serie di esperimenti sul campo mirati a trovare una soluzione alla malaria che infesta la zona di Ostia.
Nel 1902, per la scoperta della modalità di trasmissione della malaria, venne insignito del Premio Nobel per la medicina l'inglese Ronald Ross. La scelta non venne accettata da Grassi che decise di abbandonare gli studi sulla malaria umana.
Nel 1908 il medico e studioso italiano fu nominato senatore del Regno. Grassi riprese gli studi sulla malaria nel 1918 fondando l' “Osservatorio della Malaria” a Fiumicino, nel cui cimitero oggi riposa.

24/03/2017

Il Tempio di Giove Ottimo Massimo (in latino, aedes Iovis Optimi Maximi Capitolini) o di Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il più grande monumento esistente sul Campidoglio. Fu il centro del culto di stato romano e secondo la tradizione fu eretto in concorrenza del santuario dedicato a Iuppiter Latiaris sul Mons Albanus, nei pressi di Alba Longa. Davanti al tempio terminavano le cerimonie trionfali e vi si svolgevano le assemblee solenni del Senato, oltre ai sacrifici augurali dei nuovi consoli. Vi erano depositati gli archivi riguardanti le relazioni estere ed i Libri sibillini. La sua fondazione sembra risalire all'ultimo quarto del VI secolo a.C. ed essere opera del re Tarquinio Prisco. I lavori per la costruzione del tempio furono continuati dal re Tarquinio il Superbo, anche grazie al bottino ricavato dalla conquista di Suessa Pometia, ma il tempio fu inaugurato il 13 settembre del 509 a.C. da Marco Orazio Pulvillo, uno dei primi consoli repubblicani romani. All'inizio del III secolo a.C. il frontone venne abbellito con una quadriga bronzea, che sostituì la precedente fittile, mentre nel 192 a.C. vi vennero apposti degli scudi dorati dagli edili curuli Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo. Nel 179 a.C. i censori Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore restaurano alcune aree del tempio, segno di una struttura pensata per parti affiancate e sovrapposte non collegate omogeneamente tra loro. Il tempio fu quasi totalmente distrutto da un incendio nell'83 a.C. e con esso i Libri sibillini, che vi erano conservati . La ricostruzione in pietra, voluta da Lucio Cornelio Silla, fu affidata a Quinto Lutazio Catulo che la terminò nel 69 a.C., conservando fedelmente la pianta e l'aspetto precedenti. Interventi di restauro si ebbero sotto Augusto. Nel 75, in seguito ad un incendio scoppiato nel 69, fu riedificato da Vespasiano. Nuovamente distrutto da un incendio, scoppiato nell'80, fu ricostruito per opera di Tito e Domiziano.
Durante il sacco di Roma del 455, il tempio di Giove Capitolino fu danneggiato e spogliato dai Vandali di re Genserico. Del tempio, di cui si hanno notizie ancora alla fine del IV secolo, non rimane quasi più nulla. Nell'area del palazzo Caffarelli furono rinvenuti parte della platea e del podio e frammenti della decorazione marmorea del rifacimento di età domizianea.
Scopriamolo insieme in questo video condiviso dagli amici di ANTICAE VIAE con la ricostruzione grafica ad opera di Altair4 Multimedia.

In questo giorno nel 1954 morira W***y Ferrero, bambino prodigio, apparve per la prima volta in pubblico a soli quattro ...
23/03/2017

In questo giorno nel 1954 morira W***y Ferrero, bambino prodigio, apparve per la prima volta in pubblico a soli quattro anni come direttore d'orchestra al Trocadero di Parigi, è stato un direttore d'orchestra italiano.
Il debutto ufficiale, all'età di sei anni, avvenne teatro Costanzi di Roma nel 1912 su un programma Rossini, Boccherini, Meyerbeer, Grieg, Beethoven e Wagner. Il piccolo W***y dirigeva a memoria, non sapendo ancora leggere la musica.
Nel 1914, in Russia, il direttore-bambino fu accolto dallo zar Nicola II, a Londra entusiasmò re Giorgio V. Compì severi studi a Vienna e tornò in Italia dove si esibì, nel corso della sua lunga carriera, in tutti i teatri più importanti. Nel dopoguerra divenne convinto attivista internazionalista e fu membro del Consiglio mondiale per la pace.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Ostia, in una villetta davanti al Kursaal. Morì il 23 marzo 1954. Riposa nel cimitero di Ostia Antica.

Oggi sarebbe stato il novantacinquesimo compleanno di Ugo Tognazzi, attore, regista, sceneggiatore, cuoco e gastronomo i...
23/03/2017

Oggi sarebbe stato il novantacinquesimo compleanno di Ugo Tognazzi, attore, regista, sceneggiatore, cuoco e gastronomo italiano, nato a Cremona il 23 marzo del 1922. Con Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, è considerato uno dei "mostri" della commedia all'italiana (secondo la celebre definizione del critico Gian Piero Brunetta, un quartetto al quale, dagli anni Sessanta, è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni).
Girò nel 1962 nel sito archeologico di Ostia Antica e nel teatro romano la scena iniziale di "La voglia matta". Diretto da Luciano Salce il film segnò il debutto di Catherine Spaak ed ebbe seri problemi con la censura, che impose il divieto ai minori di 14 anni.
Ugo Tognazzi amò molto il litorale romano e villa Tognazzi, che sorgeva lungo la litoranea tra Ostia e Torvajanica dove nacque poi il "Villaggio Tognazzi", divenne con il suo leggendario campo da tennis un luogo di ritrovo e incontro per attori, registi, scrittori, musicisti. L'ambito trofeo del torneo tennistico organizzato per un quarto di secolo dall'anfitrione Ugo Tognazzi, che si concludeva con spaghettate e bevute, era "Lo Scolapasta d'Oro".
Moriva a Roma il 27 ottobre del 1990.

21/03/2017

Conoscete le 7 Meraviglie del Mondo Antico? Sono le strutture e opere architettoniche, artistiche e storiche considerate nell'antichità le più belle e straordinarie creazioni realizzate dall'uomo. Anche se erano stati compilati altri elenchi più antichi, la lista canonica deve risalire al III secolo a.C., poiché comprende il Faro di Alessandria, costruito tra il 300 a.C. e il 280 a.C., e il Colosso di Rodi, crollato per un terremoto nel 226 a.C. Tutte costruite più di 2 000 anni fa, furono contemporaneamente visibili solo nel periodo fra il 250 a.C. e il 226 a.C.; successivamente andarono via via distrutte per cause diverse; solo l'imponente Piramide di Cheope, la più antica di tutte, sopravvive ancora oggi. Esse erano situate in Egitto (2), Grecia (2), Asia Minore (nell'attuale Turchia) (2) e Mesopotamia (nell'attuale Iraq). Scopriamole insieme in questo video degli amici di Academia Play, che ringraziamo per la condivisione.

"Il tufo, di origine vulcanica, fu il primo materiale adoperato ad Ostia. L’utilizzazione dei tufi continuò fino a circa...
20/03/2017

"Il tufo, di origine vulcanica, fu il primo materiale adoperato ad Ostia. L’utilizzazione dei tufi continuò fino a circa il II secolo d.C. e successivamente divenne sempre più sporadica fino a scomparire quasi del tutto. I tufi ricomparvero con una certa frequenza dal III-IV secolo d.C. in poi, forse provenienti da riutilizzazione di materiali dismessi, forse come acquisizione per l’apertura di nuove cave. Un accurato rilevamento della tipologia di tufi esistenti negli edifici di Ostia antica ha messo in evidenza che non esiste, qui, la grande varietà di essi utilizzati a Roma in quanto è limitata a 4 o, forse, a 7 litotipi diversi. La loro utilizzazione tuttavia procedette di pari passo con le modalità di uso in ambito romano in dipendenza, quindi, sia dell’apertura di nuove cave nei dintorni della città sia delle migliorate capacità di tecniche dei cavatori sia, infine, delle caratteristiche tecniche dei materiali stessi."
Scopriamo insieme le qualità di tufo (è una roccia magmatica, sebbene il nome "tufo" vada propriamente riservato a formazioni di origine vulcanica, esso viene utilizzato per indicare rocce diverse, accomunate dal fatto di essere leggere, di media durezza e facilmente lavorabili) impiegate nell'edilizia ostiense in questo articolo di Gioacchino Lena sul webmagazine degli amici di Friends of Roman Ostia - FORO.

In uno straordinario video in 3D di Altair4 Multimedia la ricostruzione delle Terme di Caracalla, progettate e iniziate ...
16/03/2017

In uno straordinario video in 3D di Altair4 Multimedia la ricostruzione delle Terme di Caracalla, progettate e iniziate dall'imperatore Settimio Severo, furono completate dal figlio Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla, da cui prendono il nome, sono dette infatti anche Terme Antoniniane, dal nome completo dell'imperatore. Costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni. Furono realizzate sul Piccolo Aventino, in un'area adiacente al tratto iniziale della via Appia, tra il 212 ed il 216 d.C. Questa ricostruzione si sofferma sulla grande vasca rettangolare e sulla decorazione scultorea delle pareti limitrofe. Secondo le fonti antiche l'intero complesso termale era decorato con marmi pregiati, mosaici policromi, grandi statue e stucchi dipinti.

Rome, Natatio of the Baths of Caracalla These baths, whose official name was Thermae Antoninianae, were located along the Appian Way. Their construction was ...

Indirizzo

Viale Dei Romagnoli
Ostia Antica
00119

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