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19/01/2025
🔥🔥 Sempre bello, sempre notevole, Sant'Antoni 'e su focu, che segna l'inizio del Carnevale barbaricino. Lo raccontiamo nel libro:
Maschere della Sardegna
Ediz. ITA.INGL.FRA.
Un volume fotografico che racconta i riti ancestrali del carnevale tradizionale della Sardegna (su Carrasecare) attraverso la descrizione delle sue maschere più conosciute – Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules, Thurpos, Urthos, Maimones e Battileddos – le cui fogge e pantomime ricordano il sacrificio di Dioniso, il dio della natura che muore d’inverno e rinasce in primavera. Anche altri carnevali famosi, come Sa Sartiglia e quello che si svolge a Bosa, tra metafore e simbolismo riconducono a misteriose celebrazioni dedicate al dio della vegetazione. Di ogni carnevale vengono descritte le origini, i personaggi, la messinscena e il significato allegorico.
Visi cupi di carbone e maschere ferine, campanacci con batacchi d’osso per le danze degli invasati di Dioniso. E tamburi, cavalli, fantocci di pezza, semidei che muoiono all’alba, rinascono al tramonto.