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Gocce informative distillate da Michele Tatti già caposervizio nella redazione de "L'Unione Sarda" di Nuoro e primo direttore laico dal settembre 2014 all'agosto del 2020 del settimanale della diocesi di Nuoro "L'Ortobene"

DAI MONTI DI   ALLA TOSCANA PER VINCERE IL PREMIO "DONNE DEL LATTE" ALL'ITALIAN CHEESE AWARDS
14/11/2024

DAI MONTI DI ALLA TOSCANA PER VINCERE IL PREMIO "DONNE DEL LATTE" ALL'ITALIAN CHEESE AWARDS

 NELLE FOTO DI Mundeddu Farina LA POSITIVA EVOLUZIONE, CONSEGUENTE ALLA PIUOGGIA DEI GIORNI SCORSI,  NELLA DIGA DI MACCH...
14/11/2024


NELLE FOTO DI Mundeddu Farina LA POSITIVA EVOLUZIONE, CONSEGUENTE ALLA PIUOGGIA DEI GIORNI SCORSI, NELLA DIGA DI MACCHERONIS CHE GARANTISCE ACQUA POTABILE (FINORA RAZIONATA A GIORNI ALTERNI) E PER L’IRRIGAZIONE DEI CAMPI (SOSPESA A FINE FEBBRAIO) A , , , E .

Al 30 ottobre, secondo il monitoraggio regionale la diga sul rio Posada che si trova in territorio di Torpè, rispetto a una teorica capacità di invaso autorizzato di 22.84 milioni di metri cubi, ne conteneva appena 0.57mm, il 2.48%.

13/11/2024

COLDIRETTI SULLA VARIAZIONE DI BILANCIO: BENE IN SARDEGNA LE PRIME RISPOSTE DELLA REGIONE SU AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO, MA SONO ANCORA PARZIALI SU SICCITÀ E LINGUA BLU.

L’organizzazione agricola che nei mesi scorsi non aveva risparmiato critiche alla Regione saluta con favore le «prime risposte positive, anche se ancora parziali, alle richieste degli agricoltori e allevatori». In una nota si ricordano le manifestazioni di protesta e da un lungo elenco di proposte dei mesi scorsi, gli incontri e tavoli istituzionali e anche da lettere inviate per fornire suggerimenti utili a sbloccare interventi precisi e fondi fermi a causa della burocrazia. «Si inizia a muovere qualcosa», riconosce Coldiretti ricordando che negli ultimi interventi messi in campo da Giunta e Consiglio regionale, vengono previste risorse per le aziende che hanno subito danni a causa della siccità e della Lingua blu e si sbloccano anche i ristori previsti dal Bando Ucraina per gli alti settori (non allevamento) come il cerealicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo, apistico e tanti altri. «Ma ancora non basta a coprire le reali esigenze di un mondo agro-pastorale fortemente in difficoltà», ricordano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore regionale Coldiretti Sardegna.
In particolare, sulla siccità Coldiretti ricorda che manca ancora la declaratoria di Stato di calamità naturale a livello nazionale e, quindi, bisogna lavorare alla definizione del riconoscimento ottenendo un impegno dal ministero dell'Agricoltura e dal Governo per prevedere anche una specifica azione in Finanziaria nazionale (di prossima discussione), indirizzato alle colture danneggiate.
“Meglio tardi che mai” sembra dire Coldiretti ricordando lrsue proppste nell’abbraccoiare come proposto da Coldiretti già a inizio vertenza, l’intervento regionale che ha previsto i voucher per sostenere le aziende a parziale copertura delle spese sostenute in questi mesi. In particolare, sono 5 i milioni di euro previsti per l’erogazione di finanziamenti agli allevatori le cui aziende erano state interessate dall’emergenza idrica, ricadenti nei Comuni che hanno dichiarato lo stato di calamità. Si attendono ancora, invece, i fondi per le altre aziende degli altri settori agricoli danneggiati (cerealicolo, vitivinicolo, olivicolo, orticolo e frutticolo). Positivi, infine, i 3,5 milioni di aiuto per ristorare i danni subiti dalle aziende apistiche.
Accolte, invece, le richieste Coldiretti per utilizzare il cosiddetto Fondo Unico “Quadro Ucraina” con 8 milioni e mezzo di sovvenzioni dirette a favore del comparto delle produzioni agricole vegetali, fondi che si rischiava di non poter utilizzare. Qui è stato dato il via libera all’utilizzo di 8,5 milioni di euro.
In tema di lingua Coldiretti chiedeva un intervento di 35 milioni di euro e l’attivazione di una Unità di progetto per interve**re rapidamente con un soggetto titolato e capace di mettere in campo interventi puntuali. Dalla Regione, invece, è arrivato un intervento per costituire un ufficio regionale di coordinamento a carattere interassessoriale e lo stanziamento di 13,5 milioni di euro per indennizzi. “Il nostro auspicio era la costituzione di una Unità di progetto come risposta più efficace ad affrontare i problemi connessi a questa epidemia - precisano presidente e direttore - bene comunque che la Regione abbia fatto un passo in avanti per affrontare con una regia unica un problema ultra decennale.
Sul via libero definitivo alla spesa di 13,5 milioni di euro per i ristori si precisa: precisa: "Sebbene rappresentino comunque un importante sostegno alle imprese di settore che hanno perso e continuano a perdere importanti economie - concludono Cualbu e Saba - non possono essere ritenuti sufficienti a risollevare il tessuto produttivo primario, considerato il numero ingente di capi morti, una epidemia ancora in corso e le conseguenze economiche che ancora stanno vivendo i nostri allevatori”.

STASERA A   DURANTE LA NOVENA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE ANIMATA DALLA COMUNITÀ DI   (MESSA DELLE ORE 18 PRESIEDUTA DAL ...
13/11/2024

STASERA A DURANTE LA NOVENA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE ANIMATA DALLA COMUNITÀ DI (MESSA DELLE ORE 18 PRESIEDUTA DAL PARROCO DON SALVATORE GODDI CON I CANTI DELLA CORALE POLIFONICA ORGOLESE) È STATO BENEDETTO UN NUOVO QUADRO CHE RAFFIGURA LA BEATA ANTONIA MESINA
Parrocchia Nostra Signora Delle Grazie -Nuoro- Parrocchia San Pietro Ap. - Orgosolo Beata Antonia Mesina

A   SI TERRANNO DOMANI - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE - ALLE ORE 15.30 NELLA PARROCCHIA DI SAN DOMENICO SAVIO I FUNERALI DI MARIA...
13/11/2024

A SI TERRANNO DOMANI - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE - ALLE ORE 15.30 NELLA PARROCCHIA DI SAN DOMENICO SAVIO I FUNERALI DI MARIA ESTERINA RICCARDI, LA QUINTA VITA DELLA FURIA OMICIDA DEL FIGLIO ROBERTO GLEBONI

L’operaio forestale di 52 anni lo scorso 25 settembre si è suicidato dopo aver ferito la madre, raggiunta a casa sua, dopo aver ucciso la moglie Giuseppina Massetti, 43 anni, e i loro due figli, Francesco, 10 anni e Martina (25) e Francesco (10), oltre al vicino di casa Paolo Sanna, 69 anni. Maria Esterina Riccardi, 84 anni, è morta sabato scorso 9 novembre nel reparto di Rianimazione dove era ricoverata da 45 giorni dopo essere stata ferita alla testa.

13/11/2024


IN DOPO IL NO DEL GOVERNO, LA REGIONE STANZIA 5 MILIONI DI EURO PER INDENNIZZARE GLI IMPRENDITORI CHE ALLEVANO IL BESTIAME NEI 141 COMUNI CHE HANNO DICHIARATO LO STATO DI CALAMITÀ

La delibera della Giunta regionale stabilisce un tetto massimo a capo 100 euro per bovini e equini, 20 euro per ovini, caprini e suini) con le risorse che saranno stanziate per ogni azienda proporzionalmente ai fondi stanziati. Con l’intervento la Regione sopperisce al no del Governo che non ritenendo la siccità una calamita naturale ha negato l’accesso all’apposito Fondo nazionale. La Regione, invece, tramite l’Agenzia Laore e Comuni «erogherà gli aiuti per assicurare un contributo a rimborso delle spese sostenute per l'acquisto diretto di foraggi, mangimi e altri alimenti per il bestiame effettuato nel periodo 1° gennaio-30 settembre 2024».

13/11/2024

IN AGGIORNAMENTI METEO IN REGIME DI ALLERTA: SECONDO I DILEVAMENTI DELLA RETE FIDUCIARIA DELLE CENTRALINE DELLA PROTEZIONE CIVILE ALLE NELLE 24 ORE PRECEDENTI ALLE 7:30 DI OGGI – MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE - SONO CADUTI 75,4 MILLIMETRI DI PIOGGIA A , MENTRE A NE RISULTANO 57,4mm A MONTE TULUI E 18,6 A PREDA ‘E OTHONI. HA PIOVUTO ANCHE IN : -GENNA SILANA 65.8mm; 57.2mm; - 44mm; -DIGA SANTA LUCIA 40.4mm.

Sopra i 10 millimetri risultano a -Punta Tricoli 34.6mm; a 26mm; a 21; a -S. Maria Neapoolis 17.8; 16.8mm; a 15.4; -Genna Tuvara e 15.2mm; -Monte Novo San Giovanni 13.6mm; -Bau Mandara 11mm; a 10.4mm.
In Alta Bassa , nel bacino del lago di Maccheronis segnata dalla siccità risultano alle 7.30 di stamattina ulteriori 12.4mm di pioggia caduti proprio nella diga di ; 11mm a ; 7.4mm a -Mamone; 6.8mm a .Sas Seddas e 6 millimetri a .

 DOPO I TRAGICI INCIDENTI STRADALI CHE HA STRAPPATO CINQUE GIOVANI ALLA COMUNITÀ,   SI INTERROGA E RINVIA LE CORTES APER...
12/11/2024


DOPO I TRAGICI INCIDENTI STRADALI CHE HA STRAPPATO CINQUE GIOVANI ALLA COMUNITÀ, SI INTERROGA E RINVIA LE CORTES APERTAS DAL PONTE DELL’IMMACOLATA ALLA FINE DI GENNAIO: «GIORNI E SETTIMANE CHE NEL NOME DI MICHELE, LORENZO, MARCO, MICHELE E MAURO, SERVIRANNO A TUTTI NOI NON A FERMARCI MA A TROVARE NUOVI STIMOLI PER RIPARTIRE, PER RENDERCI CONTO DI QUANTO QUESTA PROVA, INGIUSTA E INCOMPRENSIBILE, SIA STATA UN MODO PER RISCOPRIRE UNA COMUNITÀ UNITA, SERIA, SOLIDALE, VICINA».
https://www.facebook.com/comunedifonni/posts/pfbid02vNuj3VPtdCYAeuPzeKEqv9xJLKW1oyaTF3zZTpU6U6MMqpAQLGUtSBTJA5YQr9Zhl

Troppo fresca la ferita che si è aperta il 30 ottobre con la morte in un incidente stradale di Michele Coinu, 21 anni, Lorenzo Figus, di 17, Marco Innocenti di 18 e Michele Soddu di 22 anni, e tornata a sanguinare copiosamente il 2 novembre con la tragica fine a San Teodoro di Mauro Falconi, 47 anni. Per tradizione la tappa di “Autunno in Barbagia” era prevista a Fonni nel ponte dell’Immacolata: negli incontri che si sono tenuti nei giorni scorsi tra amministratori comunali, associazioni, attività produttive e fin dei conti tutti i cittadini di Fonni, è apparso subito chiaro che per quella data era impossibile aprire le Cortes ma nello stesso tempo tutti avevano ben presente che le stesse vittime, coinvolte nelle associazioni, non avrebbero voluto saltare un appuntamento molto sentito. Così nei tanti ‘incontri dei giorni scorsi si è fatta largo l’idea di prolungare di sette settimane quella pausa di riflessione, personale e collettiva, favorita anche dalle feste di Natale, fine anno e Epifania, comunque necessaria per ripartire.
Le ragioni di questo rinvio sono state messe nero su bianco in un lungo documento che si apre significativamente con una citazione biblica: «Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo (…) Un tempo per piangere e un tempo per ridere Un tempo per gemere e un tempo per ballare…» (Dal libro del Qoèlet), introduzione perfetta e ispirata allo spirito che ha guidato il confronto di questi giorni: «Quando una comunità è scossa, confusa, triste ha un solo modo per ritrovarsi: stringersi insieme e provare a ragionare in maniera collettiva», si legge in apertura del documento firmato, appunto, “gli Amministratori, le associazioni, le attività produttive e i cittadini di Fonni” che ricorda come «la tragedia che ha colpito il nostro paese non ha lasciato nessuno indifferente. Tutti ci siamo sentito e ci sentiamo padri, madri, fratelli, sorelle, amiche e amici di Michele, Lorenzo, Marco, Michele e Mauro. Ognuno di noi ha affrontato un dolore tutto suo e ha provato, in ogni modo a far sentire la propria vicinanza alle famiglie colpite: con una parola, con una preghiera, con un gesto, con una partecipazione unita e silenziosa al lutto di un’intera comunità.
Con questo spirito in questi giorni – spiega la nota - si sono ritrovate tutte le associazioni del paese, tutto il Consiglio Comunale, le attività produttive, la chiesa, moltissimi cittadini. A volte, per condividere, serve parlare e ascoltare. A volte, parlare e ascoltare, fa sentire meno soli: gli incontri di questi giorni non sono stati fatti per decidere se fare o no Cortes Apertas, la cui macchina organizzativa in questi tempi dovrebbe già essere partita. Gli incontri ci sono stati per ascoltarci a vicenda, per sottolineare il valore enorme del volontariato fonnese che ancora una volta, così come è stato in passato, sarà decisivo per risollevare una comunità smarrita. Il volontariato, le associazioni saranno decisive con lo sport per bambini e ragazzi, col canto, con la musica, con le manifestazioni che hanno reso il nostro paese unico in Sardegna. Con quello spirito di aggregazione e socialità che da sempre porta decine di fonnesi a mettersi a disposizione della comunità con il solo spirito di fare per gli altri.
E ancora una volta, sarà il mondo del volontariato unito alla indiscutibilmente unica laboriosità di ogni fonnese a far ritrovare la serenità ad un paese che oggi pare smarrito. In ogni intervento di questi giorni, tutti scossi da grandissima commozione, è emerso chiaramente il desiderio di riprendere insieme, ma prendendosi tutti i tempi necessari. Cortes Apertas - specifica il documento - è patrimonio del paese, è un evento che ogni anno porta a Fonni migliaia di persone. Persone che quando arrivano da noi vengono accolte col sorriso da ogni operatore economico e possono apprezzare come un paese intero sorride insieme ai visitatori che si possono immergere completamente in una comunità viva, vitale, in cui le tradizioni non sono ostentate ma coinvolgono veramente tutti: dai bambini agli anziani.
Un evento corale che vede nel suo successo proprio l’armonia di una comunità che lavora unita. Un evento che ha bisogno di settimane di lavoro preparatorio che coinvolgono decine di persone per allestire le case, organizzare gli eventi, predisporre la sicurezza.
Può un evento di questa portata essere organizzato con la stessa allegria, lo stesso coinvolgimento comunitario, la stessa armonia quando il paese ha ancora gli occhi gonfi di lacrime per la più grande tragedia mai successa?
Cortes Apertas o è evento di tutti, o, più semplicemente, non è: Il paese di Fonni vuole tornare a mostrarsi ai visitatori con il suo sorriso più vero, con la sua innata capacità di accogliere chiunque ed è per questo che quest’anno la manifestazione si ferma per l’Immacolata e verrà rinviata a fine gennaio.Per rispetto verso il dolore di tutti, ma anche per rispetto di chi vorrebbe ve**re a visitarci.
Questi giorni, queste settimane – conclude il documento – che spiega il rinvio della tappa di “Autunno in Barbagia” - serviranno a tutti noi non a fermarci ma a trovare nuovi stimoli per ripartire, per renderci conto di quanto questa prova, ingiusta e incomprensibile, sia stata un modo per riscoprire una comunità unita, seria, solidale, vicina».

DOMANI - MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE - E GIOVEDÌ 14, IL FESTIVAL DELLA SCIENZA ARRIVA A   E IL 21 E 22 NOVEMBRE A  Tre gli app...
12/11/2024

DOMANI - MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE - E GIOVEDÌ 14, IL FESTIVAL DELLA SCIENZA ARRIVA A E IL 21 E 22 NOVEMBRE A

Tre gli appuntamenti previsti in città con alcune scuole convocate alla Biblioteca Satta per la 17^ edizione dell’iniziativa che oggi si è conclusa a Cagliari per poi toccare, oltre Nuoro e Siniscola, Oristano, il Sarcidano-Trexenta e Iglesias . Organizza l’associazione ScienzaSocietàScienza che con conferenze, laboratori, mostre e spettacoli, punta ad avvicinare in particolare i giovani alla scienza.
Due gli appuntamenti in calendario domani mattina alla Satta: dalle 9:30 alle 12:30 “Pane e poesia, contaminazioni scientifiche e poetiche”, laboratorio interattivo di gioco-animazione riguardante scienze naturali e letteratura; e dalle 9 alle 13 “Luna park della scienza” a cura dei docenti Lucia Argilla, Fabrizio Botto e degli studenti del Liceo Fermi di Nuoro: "Si gioca con la Matematica e la Fisica per allenarsi in modo divertente con quesiti apparentemente irrisolvibili o con giochi da tavolo. Gli exhibit sono realizzati dai ragazzi per dimostrare le leggi della Fisica e scoprire che gli esperimenti più belli sono quelli fatti con strumenti creati assieme in laboratorio”. Giovedì 14 dalle 9 alle 13 sarà la volta del laboratorio “Le caratteristiche delle plastiche e le conseguenze del loro utilizzo e diffusione” tre attività sperimentali realizzate realizzano come soci di Legambiente Sardegna da Anna Musinu e Mariano Casu, professori universitari di Chimica e Anna Maria Tocco docente di scienze nella scuola secondaria che coinvolgeranno i partecipanti nell’osservazione, manipolazione e la riflessione finale approfondendo il fenomeno della plastica, il suo consumo smisurato e glie effetti sull’ambiente.

PIOVE MA   LAVORA ALLE CONDOTTE: DOMANI – MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE – MANCHERÀ L’ACQUA A   (CHIUDE IL POLIAMBULATORIO ASL) E...
12/11/2024

PIOVE MA LAVORA ALLE CONDOTTE: DOMANI – MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE – MANCHERÀ L’ACQUA A (CHIUDE IL POLIAMBULATORIO ASL) E GIOVEDÌ 14 OTTOBRE A

A dalle 9 alle 13 di domani prevede di interve**re per riparare un guasto alla condotta tra via Dante e via Brigata Sassari. IL disservizio ha costretto comunque la Asl a chiudere il Poliambulatorio. Struttura sanitaria che invece resterà aperta a Siniscola dove l’acqua per lavori previsti dal Pnrr mancherà dalle ore 8 alle 16 in tutto il centro abitato ad eccezione della zona di Sant'Efisio compresa via Isalle, delle scuole elementari Sa Sedda e, appunto, del Poliambulatorio Asl.

12/11/2024

L’ULTIMO BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE CHE IN FASE DI ALLERTA METEO STA MONITORANDO LA SITUAZIONE SEGNALAVA NELLE TRE ORE PRECEDENTI LE 17 LA CADUTA DI 68,6 MILLIMETRI A ; 12,6mm. A (MONTE TULUI ) E 6mm. SINISCOLA E 31,4 MILLIMETRI IN UN’ORA A . ANCORA IMMAGINI INCORAGGIANTI DALLA DIGA DI

Registrati anche incrementi idrometrici nel Cedrino a Onifai 0,16 metri e nel rio Sologo a Su Manganu 0,04 metri ma non ci sono fasi attive per le dighe. Per quanto riguarda la situazione si fa sapere che «un vortice depressionario presenta un minimo in quota sulla Francia centro-meridionale in movimento verso la Spagna ed è caratterizzato da aria fredda proveniente dalla regione scandinava e da aria calda in risalita dal Nord-Africa. Temporali sono in corso in vicinanza delle coste della Sardegna centro e sud-orientale. Nelle ultime tre ore si sono registrate precipitazioni a carattere stratiforme e localmente anche di rovescio o temporale sulla Sardegna centro-orientale. Le precipitazioni si sono concentrate in , nella foce del e nel golfo di dove si sono raggiunti cumulati elevati. Nelle prossime tre ore si prevede il persistere delle precipitazioni sopra descritto con il graduale interessamento delle zone più interne ed anche della Sardegna sud-orientale. Intanto a Orosei sono state riaperte le due strade del centro abitato chiuse durante il nubifragio mentre si registrano disagi l’interruzione energia elettrica in una zona del centro abitato e nelle località costiere Cala Ginepro e Sa Mattanosa. Blackout anche a Irgoli. Confermati i forti apporti idrici nella diga di Maccheronis come dimostra anche il video girato oggi da Doddo dietro la frazione di di Torpè nel torrente che raccoglie le acque provenienti dal monte e dal versante di Ale dei Sardi convogliandole nella diga a valle. Nel bacino del lago comunque si sono registrate precipitazioni inferiori a ieri: secondo il monitotraggio della Protezione civile nelle 24 ore precedenti alle 19 di oggi sono caduti 6,2 millimetri di pioggia a (Sas Seddas), 6mm a (Maccheronis); 10.2mm a ; 3,8mm a (Mamone); 1mm a

(*** approfondimento ***)RAPPORTO POVERTÀ DELLA  , PRESENTATI I RAPPORTI NAZIONALE E REGIONALI: ANCHE IN  , NONOSTANTE L...
12/11/2024

(*** approfondimento ***)
RAPPORTO POVERTÀ DELLA , PRESENTATI I RAPPORTI NAZIONALE E REGIONALI: ANCHE IN , NONOSTANTE LA RIPRESA ECONOMICA, CRESCONO PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ.

Resta nell’Isola allarmante la situazione che emerge dal 19° rapporto su povertà ed esclusione sociale di Caritas Sardegna, presentato questa mattina dalla delegazione regionale guidata da don Marco Statzu, direttore della Caritas della diocesi di Ales-Terralba. A vanificare in gra parte la ripresa economica e l’effetto-rimbalzo del dopo-pandemiam è stato soprattutto l’aumento dell’inflazione, con la crescita dei prezzi e la conseguente perdita di potere d’acquisto che hanno inciso pesantemente sui consumi alimentari, le spese per utenze domestiche e gli affitti degli alloggi.
Nelle analisi degli esperti c'è anche un fattore temporale, come ha spiegato il curatore del rapporto Raffaele Callia parlando di «un prima e un dopo, alla situazione pre-pandemia, in cui si registrava certamente una condizione di difficoltà, acuita nel 2020 e poi leggermente migliorata nei due anni successivi, all'anno scorso quando è aumentato invece il numero delle persone che hanno chiesto aiuto ai nostri servizi: oggi sono quasi 12 mila, un dato storico allarmante perché mai avuto un livello così elevato di poveri che chiedono aiuto». Davanti a questi numeri la preoccupazione è evidente, come testimoniato da monsignor Giuseppe Baturi che ha presenziato insieme al presidente della Conferenza Episcopale Sarda e vescovo di Nuoro e Lanusei monsignor Antonello Mura: «Dobbiamo operare per fare in modo che chi si trova in una situazione di povertà o disagio non si senta abbandonato», ha detto l'arcivescovo di Cagliari e segretario della Conferenza Episcopale Italiana» sottolineando che «come Chiesa noi cerchiamo anche di attivare una sinergia fra soggetti privati, ecclesiali e pubblici per accompagnare le persone che si trovano in una situazione di disagio spessa dovuta a questioni abitative, familiari ed educative, oltre a quelle lavorative. La povertà si sconfigge con lo sviluppo - ha aggiunto monsignor Baturi lanciando un segnale preciso anche alla classe politica (presente la presidente della Regione Alessandra Todde) - cioè con la capacità di produrre ricchezza e distribuirla secondo giustizia» e sottolineando che l'incremento della povertà rispetto allo scorso anno si spiega anche con le difficoltà degli ultracinquantenni che faticano a trovare un nuovo lavoro ma anche una casa magari a causa di uno sfratto.
Comunque, a livello, generale, a riassumere la situazione è l’esempio di una famiglia composta da padre, madre e figlio minore con un'età compresa tra gli 11 e i 17 anni, residente in un Comune con meno di 50mila abitanti, la soglia di povertà assoluta in Sardegna nel 2023 era pari a 1.475,85 euro mensili (1.504,77 euro se residente in un comune con più di 50.000 abitanti). Per la stessa tipologia di famiglia residente nei centri delle aree metropolitane di Cagliari e Sassari la soglia era invece pari a 1.586,76 euro. Complessivamente sono 118mila le famiglie sarde in difficoltà, il 15,9% del totale nell'Isola.
Nel 2023 la Caritas ha registrato complessivamente 58.818 richieste di aiuto (molte per affitto, bollette della luce e dell'acqua): un dato in aumento rispetto all'anno precedente (47.297) e ad un livello decisamente più elevato rispetto al periodo pre-pandemico (38.736 nel 2019). Riguardano in particolare i pasti serviti tramite le mense, i viveri confezionati (oltre ai buoni pasto) e i prodotti alimentari conferiti tramite gli "Empori della Solidarietà" e a domicilio; ma anche i prodotti per i neonati, del materiale sanitario, i biglietti per il trasporto pubblico, i prodotti per l'igiene personale e domestica, attrezzatura, mobilio e strumenti per l'abitazione.
Sempre nel corso dell'anno scorso, i Centri di ascolto distribuiti nei 35 Comuni coinvolti nell'indagine, hanno ascoltato - una o più volte - 10.919 persone con disagi a livello personale e familiare. È un dato in crescita del 14,3% rispetto al 2022 (quando furono 9.553) e più alto rispetto all'anno dell'esordio della pandemia (10.125 nel 2020). A differenza del dato nazionale, ai Centri di ascolto si sono rivolti in maggioranza cittadini italiani (67,8% in Sardegna e 41,4% a livello nazionale).
Circa una persona su quattro tra quelle ascoltate è un cinquantenne. Chi chiede aiuto alla Caritas vive soprattutto con propri familiari o parenti. Non sono poche le persone che hanno dichiarato di trovarsi senza un domicilio stabile o in una situazione di precarietà abitativa (pari al 5,8%). Ma è il dato della povertà educativa che continua ad essere uno fra gli elementi di base più importanti della vulnerabilità sociale se il 77,8%, degli ascoltati nel 2023 possiede un livello di istruzione basso o medio-basso con il 49,7% che ha dichiarato di possedere la sola licenza media inferiore contro il 44,3% a livello nazionale. Restano poi la disoccupazione e il lavoro povero e precario fra le cause prevalenti di disagio se ii al 49 % ha dichiarato di trovarsi in essere disoccupato o inoccupato.
I dati della Sardegna possono essere confrontati con quello nazionali visto che sempre oggi a Roma è stato presentato il Rapporto nazionale su povertà ed esclusione sociale.
Nel 2023 nei 3.124 centri di ascolto e servizi informatizzati della rete Caritas in 206 diocesi sono state supportate 269.689 persone. Si tratta di circa il 12% delle famiglie in stato di povertà assoluta registrate dall’Istat. Rispetto al 2022 si è registrato un incremento del 5,4% di assistiti, meno che negli anni passati ma pur sempre in aumento. Tra gli assistiti 1 persona su 4 (23%) ha un’occupazione. Se si allarga lo sguardo a un intervallo temporale più ampio il dato risulta impietoso: dal 2015 ad oggi il numero di persone sostenute è cresciuto del 41,6%, soprattutto nel Sud e nelle Isole (+53,3%) e nel Nord Italia (+52,1%). A fronte di un leggero calo dei nuovi poveri (dal 45%,3% al 41%), si rafforzano invece le povertà intermittenti e croniche: 1 persona su 4 è seguita da oltre 5 anni. In Italia un milione e mezzo di famiglie vive in abitazioni sovraffollate, poco luminose e senza servizi, come l’acqua corrente in bagno. Il 5% dei nuclei fa fatica a pagare le rate del mutuo o l’affitto e le bollette. Nei centri di Ascolto Caritas la casa è il terzo tra i problemi riportati: coinvolge il 22,7% degli assistiti. Una percentuale che aumenta al 27% se si considerano solo le persone straniere. Eppure, rileva il report Caritas, “le risposte istituzionali diminuiscono: dal 2022, i due pilastri delle politiche abitative socioassistenziali (Fondo locazioni e Fondo morosità incolpevole), non sono stati più rifinanziati”. Ogni anno le Caritas diocesane implementano 70/80 progetti sul tema casa, coinvolgendo anche associazioni, cooperative o altri enti nei territori. In 6 anni (escluso il 2020 per la pandemia) sono stati realizzati 386 progetti, pari ad oltre 42 milioni di euro tra 8xmille e cofinanziamenti delle diocesi. I target di riferimento spaziano dagli anziani ai senza dimora, dalle famiglie straniere ai giovani studenti fuori sede.
Nel complesso, i progetti Caritas 8×1000 svolti nel 2023 sul territorio nazionale sono stati 430. Hanno riguardato per il 20% servizi socio-educativi per minori, adulti e anziani, centri diurni e attività per il contrasto alla povertà educativa. Il 18,6% è stato utilizzato per servizi di accoglienza, comunità e housing, il 18,3% per l’erogazione di cibo e aiuti materiali, mense ed empori. Il 14% dei progetti è stato dedicato ad attività di formazione professionale e inserimento lavorativo, il 5% alla formazione giovanile ed educazione sanitaria, il 3,7% ad attività finalizzate alla giustizia riparativa e sociale.

12/11/2024

LA SITUAZIONE NELLA DIGA DI (video di Doddo): SI VA VERSO LA FINE DELL'EMERGENZA ANCHE ACQUA POTABILE PER , , , E

Secondo i dati del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale riportati dall’ tra ieri e oggi nello sbarramento si è registrato u ingresso netto di circa 750mila metri cubi di acqua, con un riserva invasata che avrebbe raggiunto i 1,25 milioni di metri cubi.

12/11/2024

NUBIFRAGIO SU (OLTRE 30 MILLIMETRI DI PIOGGIA CADUTI IN MENO DI UN'ORA): MENTRE LA PROTEZIONE CIVILE PROROGA L’ALLERTA METEO FINO ALLE ORE 9 DI DOMANI MATTINA, MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE CON UN AVVISO DI ALLERTA (CODICE GIALLO, CRITICITÀ ORDINARIA) PER RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI SULLE AREE DI ALLERTA E .

Un altro avviso di condizioni meteorologiche avverse valevole vfino a stamattina alle ore 3 informa che «il Mediterraneo occidentale è interessato da un minimo barico in quota. I flussi instabili associati stanno sviluppando numerosi temporali sui bacini circostanti la Sardegna. Lo spostamento del vortice depressionario dalla Francia meridionale verso la Spagna nelle prossime ore favorirà l’intensificazione dei flussi orientali nei bassi strati e l’avvezione di vorticità sulla Sardegna orientale. Dal pomeriggio di oggi, 12 novembre 2024, e almeno per le successive 12 ore, sulla Sardegna orientale si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, con cumulati fino a localmente molto elevati. Saranno inoltre possibili isolati temporali di forte intensità. A partire dalle prime ore della giornata di domani i fenomeni saranno in progressiva attenuazione ad iniziare dal settore nord-orientale».

IL CASEIFICIO ERKILES DI   CONQUISTA IL TITOLO DI FORMAGGIO DELL’ANNO ALL’ITALIAN CHEESE AWARDS 2024. PREMI ANCHE AI PRO...
12/11/2024

IL CASEIFICIO ERKILES DI CONQUISTA IL TITOLO DI FORMAGGIO DELL’ANNO ALL’ITALIAN CHEESE AWARDS 2024. PREMI ANCHE AI PRODUTTORI DI , , E

Grande soddisfazione per Giovanni Agostino Curreli, titolare del caseificio “Erkìles” di Olzai che da qualche anno, per combattere la crisi del pecorino, facendo di necessità virtù, grazie alla conoscenza e alla collaborazione con Bastianino Piredda ha puntato nel 2010 sul caglio vegetale “Bisine” molto apprezzato anche vegetariani soprattutto all'estero : domenica scorsa il suo “Maimone”, oltre a vincere la categoria stagionato a 24 mesi, ha conquistato la statuetta dorata simbolo del titolo di formaggio dell’anno nella finale dell’Italian Cheese Awards 2024, l’Oscar nazionale del settore, che si è tenuta ad Ancona con l’ultima sfida tra i 34 formaggi (selezionati da una giuria popolare tra i 100 che hanno superato la prima fase dei degli oltre 1440 partecipati) divisi nelle dieci categorie, oltre all’assegnazione dei premi speciali. Nel concorso che punta a valorizzare le eccellenze prodotte esclusivamente con latte italiano rendendo omaggio alle produzioni artigianali e al lavoro dei casari, portando sul podio i formaggi che meglio rappresentano la tradizione gastronomica italiana. In questo contesto il Maimone di “Erk ìles”è stato particolarmente apprezzato «per la sua dolcezza e l’equilibrio aromatico, caratteristiche che rendono questo pecorino sardo unico nel suo genere», frutto della lavorazione, perfetta sintesi tra tradizione e innovazione, con latte crudo di pecore sarde alimentate al pascolo naturale.
Tra i casari premiati nella altre categorie figurano altri tre sardi che, comunque, avevano già incassato un risultato di prestigio accedendo alla finale: nella categoria fresco si segnala il “Casizolu, Brau Farm” di Antonello Brau di Orotelli e il riconoscimento a Antonio Garau di Mandas che in attività dal 1880 si vanta di essere il caseificio più antico della Sardegna Sardegna, per il “Piccolo Giunco” nella categoria Fresco. Grande soddisfazione anche per Salvatore Bussu, allevatore di Ollolai con azienda nel Marghine per il premio al suo Fiore Sardo Dop, nella categoria stagionato oltre i 24 mesi vinta da Giovanni Agostino Curreli. Tra i riconoscimenti speciali, particolarmente significativa la statuetta consegnata a Salvatore Demarcus di Pattada che a 82 anni è si è visto premiare per la carriera, riconoscimento più che meritato visto che fin da giovane, si è dedicato alla produzione di formaggi, specializzandosi nel Pecorino Romano e oggi continua a lavorare nel caseificio del Logudoro insieme ai quattro figli occupandosi in particolare dell’antica tecnica dell’affumicatura. Riferibile alla Sardegna è anche il premio “Donne del latte” assegnato al caseificio “Silvana Cugusi” che opera in Val d'Orcia, provincia di Siena: il cognome Cugusi identifica chiaramente il luogo di origine, Fonni, della famiglia delle sorelle Silvana eGiovanna: nel 1962 Raffele Cugusi e la moglie Silvana, partirono con 300 pecore dal paese del Gennargentu per trasferirsi a Montepulciano, in Toscana, dovevano messo a frutto la loro ricca tradizione casearia anche con le sorelle Cugusi che hanno coltivato e fatto tesoro di queste conoscenze, trasformando il caseificio in un'impresa di successo con mille pecore su terreni propri, controllando l'intera filiera. La loro abilità imprenditoriale ha permesso di diversificare l'offerta, includendo soggiorni, escursioni e degustazioni . È la passione che Giovanna e Silvana trasmettono al loro lavoro e ai collaboratori a rendere il Caseificio Cugusi un luogo speciale per chiunque visiti il loro punto vendita a Montepulciano o la storica sede del caseificio. Passione che, abbinando tradizione all’innovazione, all’Italian Cheese Awards 2024 è stata premiata anche con un riconoscimento specifico nella categoria “Aromatizzato” per il “Pecorino sotto foglia di noce”.
Erkiles Caseificio Cugusi Silvana & C. Bastianino Piredda

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Nuoro

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