Massimo Parisi - Divulgazione scientifica

Massimo Parisi - Divulgazione scientifica Scienza, salute, benessere e alimentazione. Per la scienza, contro le pseudoscienze.
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Per radio impazza la pubblicità dell'OSCILLOCOCCINUM, farmaco omeopatico antinfluenzale dal non provato effetto terapeut...
13/11/2024

Per radio impazza la pubblicità dell'OSCILLOCOCCINUM, farmaco omeopatico antinfluenzale dal non provato effetto terapeutico (lo dice lo spot). Costa un sacco di soldi, non contiene alcun principio attivo, è puro zucchero e al limite ti alza la glicemia. Almeno un confettino Tic tac costa poco ed ha un gradevole sapore.

Uno studio molto interessante
17/03/2024

Uno studio molto interessante

🦠Secondo un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports, le malattie batteriche trasmesse tramite cibo, acqua e contatto (come i baci) causavano molta sofferenza durante l'età della pietra. Le malattie che oggi possono essere curate con antibiotici erano allora fatali.

🧑‍🎓Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell'Università di Stoccolma e dell'Università di Uppsala in Svezia. I ricercatori hanno analizzato il DNA microbico dai resti di 60 individui vissuti in Scandinavia durante l'età della pietra. Hanno identificato la presenza di diversi batteri patogeni, tra cui:

-Salmonella enterica: causa la salmonellosi, un'infezione intestinale che può essere grave, soprattutto nei bambini e negli anziani.
-Escherichia coli: causa diverse infezioni, tra cui diarrea, infezioni del tratto urinario e meningite.
-Mycobacterium tuberculosis: causa la tubercolosi, una malattia polmonare che può essere fatale.
-Yersinia pestis: causa la peste, una malattia che ha causato epidemie devastanti nel corso della storia.

I ricercatori hanno scoperto che le malattie batteriche erano una delle principali cause di morte durante l'età della pietra. Circa il 20% degli individui analizzati è morto a causa di una malattia batterica.

29/02/2024

« [Ad Aristotele] fu domandato quanto differiscano gli uomini colti dagli incolti e la sua risposta fu: “Tanto, quanto i vivi dai morti”. »

Diogene Laerzio, “Vite dei filosofi”

28/02/2024

La dengue è detta la “febbre spaccaossa” in alcuni paesi, perché i sintomi principali sono una febbre molto alta e dolori muscolari violentissimi.
Fortunatamente in una gran parte dei casi non è grave, ma in un caso su 20 lo è.

Questa malattia è causata da un virus che ha caratteristiche particolari. Non si trasmette da uomo a uomo, ma si trasmette attraverso la puntura di zanzara.

Nessun allarmismo, ma se in estate - con l’aumento del numero di zanzare - dovessero esserci molti casi di Dengue in Italia sarebbe un pericolo per la nostra salute e un gravissimo danno per il nostro turismo.
Per evitare questo rischio bisogna che, dove ci sono uomini, non ci siano zanzare.
Le zanzare non sono una seccatura: sono un pericolo per la salute umana.

https://twitter.com/chetempochefa/status/1761830665727676791

28/02/2024

If you don't like bacteria, you're on the wrong planet.

Stewart Brand

Ripubblico questo mio post di tre anni fa sulla vera data di nascita di Gesù e sull'anno zero che non è mai esistito.
22/12/2023

Ripubblico questo mio post di tre anni fa sulla vera data di nascita di Gesù e sull'anno zero che non è mai esistito.

IL CALCOLO DELLA DATA DELLA NASCITA DI CRISTO E LA REALE ENTITA' DELLA STELLA COMETA

La data della nascita di Cristo è sconosciuta e l’anno zero non è mai esistito. Il numero zero infatti è stato introdotto molto più tardi nella matematica: ideato dal matematico indiano Brahmagupta nel VII secolo e introdotto in Europa addirittura all’inizio del 13° secolo da Leonardo Pisano detto il Fibonacci.
Inizialmente nessuno contava gli anni a partire dalla nascita di Cristo perché nessuno sapeva in che anno fosse nato. Fu Dionigi il Piccolo (470 d.C. - 544 d.C.) il primo che iniziò a contare gli anni dalla nascita di Cristo proponendo che fosse nato 753 anni dopo la fondazione di Roma, ma il suo calcolo era sbagliato. Ma anche per Dionigi un anno “zero” non è mai esistito, infatti nel suo calendario Annus Domini si passa direttamente dal 31 Dicembre dell’1 a.C. al 1 Gennaio dell’1 d.C..
I Vangeli collocano la nascita di Gesù in un periodo storico preciso - il regno di Re Erode il grande - ma non offrono riferimenti a una data. Infatti non se ne conosce esattamente l'anno, anche se sulla base di avvenimenti storicamente accertati come la morte di Erode avvenuta nel 4 a.C., si ipotizza che possa essere avvenuta in un lasso di tempo che va dal 4 a.C. al 7 a.C., tanto meno se ne conosce il mese. Neppure i Vangeli ne parlano, ma si allude a circostanze che fanno pensare ad un periodo diverso da quello invernale.
Il 25 dicembre è dunque una data convenzionale. E nei primi due secoli non risulta nemmeno che i cristiani celebrassero il Natale.
Alla fine del III° secolo della nostra era si celebrava il 25 dicembre una festa istituita da Aureliano, che fu imperatore dal 270 al 285 D.C., il "dies natalis Solis Invicti", il Natale del Sole Invitto, ovvero la rinascita sull'orizzonte del nuovo sole che era simbolicamente morto al solstizio d'inverno, cioè era giunto al punto più basso dell'orizzonte, ma che già il 25 era risalito percettibilmente sull'orizzonte, cioè era "rinato" e diventava "invincibile" (invictus) sulle tenebre.
Reinterpretando il senso della festività i cristiani avrebbero quindi cominciato a festeggiare il 25 dicembre come giorno della nascita di Gesù, il “nuovo sole” che illumina il mondo.
Secondo alcune testimonianze storiche, anche se per niente certe, la prima celebrazione della festa del Natale sarebbe avvenuta il 25 dicembre del 336.
Secondo la tradizione, La stella di Betlemme è quel fenomeno astronomico che, secondo il racconto del Vangelo secondo Matteo guidò i Magi a fare visita a Gesù appena nato. Notoriamente la stella è stata identificata come una cometa ma nel presunto e mai esistito anno zero non passò alcuna stella cometa nelle vicinanze della Terra.

Infatti la Cometa di Halley, la più accreditata secondo la tradizione cristiana, passò vicino alla Terra nel 12 a.C. e successivamente nel 66 d.C., il che farebbe anticipare o ritardare di molti anni la data della nascita di Cristo.
Altri identificano la stella con una triplice congiunzione di Giove, Saturno e Marte verificatasi nel 7 a.C oppure con l’esplosione di una supernova o addirittura di una ipernova avvenuta attorno al 5 a.C., in accordo con le datazioni ritenute più attendibili.

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