Orthotes Editrice

Orthotes Editrice Casa editrice indipendente, plurale e democratica. Napoli. Orthotes, casa editrice indipendente, plurale e democratica. Questa è l’"e-videnza" dell’ente.
(5)

Si occupa prevalentemente di saggistica filosofica, considerando il "filosofico" nella sua accezione più semplice e caratteristica, e cioè come uso del sapere a vantaggio degli esseri umani, donne e uomini. La casa editrice opera nella convinzione che ogni lavoro culturale ben sviluppato e argomentato sia un lavoro filosofico, inerisca esso alle scienze teoretiche (filosofia, critica, analisi), a

quelle pratiche (etica, politica, società), o poietiche (arti musicali, figurative, tecniche). In funzione di questi principi operativi Orthotes definisce il proprio orientamento, indipendente e non programmatico, cercando di volgere lo sguardo verso la "retta direzione" di un sapere che rischiara e illumina perché di se stesso insegna l'uso. Tutto dipende dalla orthotes, dalla correttezza dello sguardo. In virtù di questa correttezza, il vedere e il conoscere diventano retti, cosicché alla fine si rivolgono direttamente all’idea suprema e si fissano in questa "direzione". Così dirigendosi l’apprensione si conforma a ciò che deve essere veduto. Per effetto di questo adeguarsi dell’apprensione in quanto idein all’idea, si costituisce una omoiosis, una concordanza del conoscere con la cosa stessa. In questo modo dal primato dell’idea e dell’idein sull’aletheia nasce un mutamento dell’essenza della verità. Martin Heidegger, Dell'essenza della verità

Maurizio Giani, La sublime illusione. Sul teatro di Richard Wagner https://is.gd/MxWjdh
16/12/2024

Maurizio Giani, La sublime illusione. Sul teatro di Richard Wagner https://is.gd/MxWjdh

Lev Tolstoj, La schiavitù del nostro tempo. Scritti su lavoro e proprietà https://is.gd/ADzXDQ
16/12/2024

Lev Tolstoj, La schiavitù del nostro tempo. Scritti su lavoro e proprietà https://is.gd/ADzXDQ

Lo spazio dell’abitare e la genesi della metropoli nel pensiero filosofico da Kant al Novecento, R. Morani (cur.) https:...
15/12/2024

Lo spazio dell’abitare e la genesi della metropoli nel pensiero filosofico da Kant al Novecento, R. Morani (cur.) https://is.gd/gBQ5cb

Sono trascorsi quarant’anni dalla scomparsa di Michel Foucault. Da allora, il corpus foucaultiano e i suoi utilizzi non ...
14/12/2024

Sono trascorsi quarant’anni dalla scomparsa di Michel Foucault. Da allora, il corpus foucaultiano e i suoi utilizzi non hanno fatto che moltiplicarsi, diffondersi e diffrangersi, incontrando sulla loro strada movimenti sociali, studi post-coloniali e di genere, letterature e torsioni filosofiche inattese.
Questo volume, dal respiro internazionale, si propone di tracciare un bilancio e di esplorare alcune tra le frontiere più vivaci del foucaultismo contemporaneo.

Saggi di: Pietro Barbetta, Jean-François Bayart, Renato Busarello, Judith Butler, Eleonora de Conciliis, Jurandir Freire Costa, Ruby Faure, Paola Gandolfi, Béatrice Hibou, Orazio Irrera, Daniele Lorenzini, Giovanni Mascaretti, Lorenzo Petrachi, Arianna Sforzini, Mohamed Tozy, Enrico Valtellina, Federico Zappino

***r
https://www.orthotes.com/prodotto/foucault-40/

Luca Viglialoro, Origine dell’arte. Studi sull’estetica di Croce https://is.gd/RpNHsk
14/12/2024

Luca Viglialoro, Origine dell’arte. Studi sull’estetica di Croce https://is.gd/RpNHsk

Circolo AnarchicoPonte della GhisolfaViale Monza 255 (M1 | Precotto)Venerdì 20 dicembre 2024, ore 18.30Crisi ecologica, ...
14/12/2024

Circolo Anarchico
Ponte della Ghisolfa
Viale Monza 255 (M1 | Precotto)

Venerdì 20 dicembre 2024, ore 18.30
Crisi ecologica, oligarchia digitale, tecnologie di liberazione
Presentazione della nuova edizione di Post-scarcity Anarchism di Murray Bookchin (Orthotes 2024)
Con Federico Scirchio (autore dell'introduzione della nuova edizione)
Cecilia Galli (Ponte Ghisolfa)
Alex Foti (World
https://www.orthotes.com/events/circolo-anarchico-ponte-della-ghisolfa-presentazione-di-post-scarcity-anarchism/

Le domande che Fallot si pone in questo libro mirano all’individuazione delle leggi sociali che regolano la concezione e...
13/12/2024

Le domande che Fallot si pone in questo libro mirano all’individuazione delle leggi sociali che regolano la concezione e l’uso della scienza in quanto questione di classe che, all’interno di una situazione determinata, ricava (e può trasformare) il proprio significato materiale. Per questa via, non speculativa bensì politica, accade che il marxismo non si ponga come «filosofia del dominio della natura per mezzo della tecnica, ma della trasformazione dei rapporti sociali di produzione per mezzo della lotta di classe». Perché, come dice Marx, è partendo da qui (e dai compiti rivoluzionari relativi) che «le scienze naturali comprenderanno la scienza dell’uomo così come la scienza dell’uomo comprenderà le scienze naturali», cosicché «non ci sarà più che una scienza».
Il comunismo che altro sarà – se saprà esserlo – se non questa sintesi che dovrà rendere non più antagonistiche le contraddizioni, ancora ben presenti e sempre più visibili, fra umanità e natura? Tuttavia va segnalato che Fallot non arriva a questo finalismo non ultimativo con una proiezione utopistica basata sulle speranze di riscatto del proletariato dolente e bistrattato, bensì attraverso l’uso del marxismo come scienza, e quindi come critica della scienza “borghese” del nostro tempo, nei suoi presupposti teorici e nei suoi svolgimenti pratici.


https://www.orthotes.com/prodotto/marx-e-la-questione-delle-macchine/

13/12/2024

Vi segnaliamo la presentazione del volume di Federico Zilio “Persone oltre la mente. Neuroetica dei disordini della coscienza”. Dialogherà con l’autore la prof.ssa F. Marin.

L’evento si terrà giovedì 19 dicembre alle ore 17,00 presso la
Sala Biblioteca del centro di Studi e Ricerche F. Franceschi, Via del Seminario 5/A, Padova.

Qui il link al sito dell’organizzatore dell’evento: https://shorturl.at/0oZs5.
La partecipazione è libera, ma è richiesta la registrazione.

Ulteriori informazioni nella locandina qui sotto ⬇️

Pensatrice eclettica, nota al grande pubblico prevalentemente come romanziera, Iris Murdoch (1919-1999) rappresenta una ...
13/12/2024

Pensatrice eclettica, nota al grande pubblico prevalentemente come romanziera, Iris Murdoch (1919-1999) rappresenta una tra le voci più originali e significative del dibattito filosofico-morale britannico del secondo Novecento, soprattutto in ragione del suo tentativo di promuovere uno studio ampio dell’etica, che esulasse il rigorismo formale e normativo della metaetica analitica allora imperante in area anglosassone. Difficilmente ascrivibile a una specifica corrente speculativa, la riflessione morale di Murdoch è oggetto di una meritata riscoperta a partire da primi anni Duemila, con una ricca proliferazione interpretativa che il presente volume si propone di illustrare e discutere alla luce del concetto di libertà. L’obiettivo è fare luce sul contributo dato da Murdoch a una sostanziale ridefinizione della libertà intesa come “pellegrinaggio” sempre in atto per la fioritura personale e per mezzo del quale rifondare anche il piano formale della libertà.


https://www.orthotes.com/prodotto/iris-murdoch-filosofa/

Indirizzo

Naples
80122

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Orthotes Editrice pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Orthotes Editrice:

Video

Condividi

Digitare

La nostra storia

Orthotes è una casa editrice indipendente, plurale e democratica. Si occupa prevalentemente di saggistica filosofica, considerando il "filosofico" nella sua accezione più semplice e caratteristica, e cioè come uso del sapere a vantaggio degli esseri umani, donne e uomini. La casa editrice opera nella convinzione che ogni lavoro culturale ben sviluppato e argomentato sia un lavoro filosofico, inerisca esso alle scienze teoretiche (filosofia, critica, analisi), a quelle pratiche (etica, politica, società), o poietiche (arti musicali, figurative, tecniche). In funzione di questi principi operativi Orthotes definisce il proprio orientamento, indipendente e non programmatico, cercando di volgere lo sguardo verso la "retta direzione" di un sapere che rischiara e illumina perché di se stesso insegna l'uso. Orthotes nasce come idea nel 2010. La casa editrice è stata l’approdo, per certi versi la soluzione, a cui ha portato il dialogo tra un gruppo di studiosi di filosofia, poi amici, che si sono incontrati per la prima volta a Torino nel marzo del 2010. Quelle discussioni ruotavano attorno ad alcune questioni poste dal pensiero di Severino, di Lacan, di Žižek e Stiegler, e in genere alle direzioni tracciate dalla filosofia contemporanea. Ci accorgemmo però quasi subito che prepotente tornava in superficie un’esigenza, poi convertita in desiderio: quello di capire se ci fosse, e se sì quale fosse, il luogo ideale per fare filosofia, considerandola come sapere irriducibile alle quattro mura dell’accademia, o a una necessaria individuazione geografica e strumentale (come il laboratorio per lo scienziato, o il tribunale per l’avvocato). Eravamo quindi alla ricerca di uno spazio topologico, che potesse funzionare come luogo (al tempo lo definimmo virtuale) altro dall’Università, in cui il sapere filosofico potesse muoversi con maggiore libertà, non informato e intossicato cioè dalle istanze del potere politico ed economico (ci parve un dato di fatto sommamente criticabile perché ineludibile).

Convergemmo infine (eravamo alla fine del 2010) che lo spazio di cui andavamo alla ricerca non era già presente e da occupare, ma che avremmo dovuto crearlo noi. Una casa editrice (non stavamo ancora considerando gli aspetti operativi, il lavoro era tutto da fare) era il luogo che avrebbe potuto costituire una stazione meteorologica di analisi del sapere filosofico – e più in generale della cultura contemporanea (storiche rimangono nella mia mente le ore passate a parlare del ruolo del capitalismo o della democrazia a partire da film come RoboCop e 300 o della musica di Cage e delle avanguaride).

Il passaggio fu repentino: individuata la casa editrice come base del nostro comune lavoro di ricerca sullo statuto del sapere, e poi facendo di essa la traccia silenziosa della nostra frequentazione, delle letture, delle proposte, fummo in grado di trasformare questo sapere (di cui la casa editrice era il luogo d’origine e di emanazione) in un saper fare qualcosa (di questo sapere).

A inizio 2011 Luisa Muraro accettò di lasciarci pubblicare un suo libro (che aveva visto la luce molti anni prima e solo come dispensa), e stampammo in una micro tiratura di sole 50 copie Tre lezioni sulla differenza sessuale (il primo libro pubblicato da Orthotes). Era un libro ancora solo per noi e pochi altri. Un tentativo di orientamento. In breve seguì una ristampa di 300 copie. E di lì a qualche mese vennero le prime traduzioni (Il resto indivisibile di Žižek e Emancipazione/i di Laclau). Poi nel febbraio 2012, soddisfatti di quanto stavamo facendo, Orthotes venne ufficialmente fondata. Da quei primi anni a oggi il passo è stato breve. Ci siamo semplicemente lasciati trascinare dall’onda su cui eravamo saliti. Quella che continua a srotolarsi potente sotto di noi.

Società Di Media nelle vicinanze