07/02/2024
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Carissimi Cittadini,
abbiamo appreso da diverse fonti che sarebbe alla firma del Ministro dell’Interno l’atto riguardante l’invio della Commissione d’accesso presso il Comune di Pompei.
Riteniamo auspicabile tale notizia dopo due interrogazioni parlamentari (una a firma del Sen. per la LEGA e la seconda a firma del Sen. ed altri per il Movimento 5 STELLE) e diverse note prodotte a Sua Eccellenza il Prefetto di Napoli, al Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torre Annunziata e di Napoli (in tale ultimo caso per vicende di competenza della DDA), e in alcuni casi direttamente al Sig. Ministro dell’Interno e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
La Commissione d’accesso ha il compito di verificare quanto scritto in tante informative, e note, tutte commentate con riferimento ad atti amministrativi (anche allegati).
Chi ha paura del controllo sa che ha sbagliato oppure ha grossi dubbi sul suo operato e, in entrambi i casi, ben venga la Commissione!
La democrazia vive di consenso, ma anche di controllo da parte degli Organi dello Stato a ciò deputati. Il tutto al fine di verificare se chi governa una città lo fa nel solco della legge, dell’interesse pubblico, del corretto impiego delle risorse pubbliche, piuttosto che per altre finalità e, soprattutto, lontano da condizionamenti di ambienti opachi.
Ecco perché è importante l’arrivo a Pompei della Commissione d’accesso: capiremo finalmente come stanno le cose e a dirlo non sarà il sindaco o l’opposizione, ma un organo dello Stato “super partes”, che ha poteri importanti, visto che a Pompei sono state limitate le garanzie e offuscati i poteri di controllo dei Consiglieri comunali (evidentemente, un motivo ci sarà?) …
In questi giorni a Pompei è in corso la sul , giovane Giudice ucciso dalla mafia. Bellissima iniziativa e complimenti agli organizzatori, tra questi il Liceo “Ernesto Pascal” di Pompei, la Pastorale Giovanile della Prelatura pompeiana e l’Associazione “Libera” contro le mafie.
Ai giovani dico che e uomini come lui (Falcone, Borsellino per citare i più noti) non sono stati uccisi solo dalla mafia. Questo non lo dobbiamo mai dimenticare!
Si può dire che la mafia fa il lavoro sporco, quello di eseguire un omicidio.
In realtà, dietro ogni omicidio di un magistrato, di uomo delle istituzioni, c’è sempre la complicità diretta e indiretta di uomini che usano (e non servono lealmente) le istituzioni, che le sporcano e creano un ambiente di miseria politica ed umana dove il potere mafioso o camorristico trovano terreno fertile.
Pompei vive negli ultimi anni con istituzioni cittadine ad uso e consumo di determinati personaggi: dalle cose più banali, come l’uso improprio delle auto pubbliche, fino all’utilizzo dell’ufficio tecnico comunale ad uso di qualche tecnico, con evidenti ricadute elettorali, per non parlare di gestione assurda delle risorse pubbliche e dei lavori pubblici eseguiti in modo mediocre e senza alcun controllo.
Ecco perché occorre la Commissione d’accesso a Pompei.
Auspichiamo che tutti a Pompei, i gruppi consiliari, le forze politiche e sociali, Sua Eccellenza il Vescovo, la Pastorale Giovanile della Prelatura pompeiana e l’Associazione “Libera” contro le mafie, siano al fianco del Ministro e del Prefetto per l’invio della Commissione d’Accesso al Comune di Pompei per un doveroso ed opportuno controllo di legalità.
Capiamo l’atteggiamento del sindaco nel non gradire la Commissione, ma non comprenderemo mai eventuali atteggiamenti ostativi di altri, che devono solo volere ed auspicare il bene della nostra comunità.
Il bene collettivo parte solo dalla gestione legale della “Cosa Pubblica”!
Domenico Di Casola
Capogruppo consiliare di opposizione