L'undicesima copia

L'undicesima copia l'undicesima copia è una giovane casa editrice dichiaratamente interessata alla scrittura di genere.

19/02/2025

Le 40 regole di Umberto Eco per scrivere bene in italiano: dalla grammatica alla struttura, in una stesura beffarda dove ogni singola regola contraddice se stessa 👇🏻

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto.
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.

✍🏻 Umberto Eco

10/02/2025

Una volta dissi a mia moglie che uscivo a comprare una busta.

“Oh,” mi disse, “non sei povero. Perché non vai online e ne compri cento, così le metti in un cassetto e non ci pensi più?”

E così finsi di non sentirla. Uscii a comprare una sola busta, perché mi diverto un sacco nel fare quella semplice commissione. Incontro un sacco di gente. Vedo dei bei bambini. Passa un camion dei pompieri e gli faccio il pollice in su. E magari chiedo a una donna di che razza è il suo cane. E insomma, non so…

La morale della storia è che siamo qui sulla Terra per bighellonare un po’.

E, ovviamente, i computer ci stanno portando via anche questo. E quello che i tecnici informatici non capiscono, o non vogliono capire, è che siamo animali che danzano. A noi piace muoverci, girare. E invece sembra che non ci sia più spazio per ballare.

Alziamoci tutti e muoviamoci un po'… o almeno balliamo.

[Kurt Vonnegut]

02/01/2025
24/11/2024

"Quando i genitori invecchiano...
Lasciateli invecchiare con lo stesso amore con cui vi hanno fatto crescere...
Lasciateli parlare e raccontare più volte le stesse storie, con la stessa pazienza e interesse con cui ascoltavano le vostre quando eravate bambini...
Lasciateli vincere, come spesso loro lasciavano vincere voi...
Lasciateli godere delle conversazioni con i loro nipoti, perché in loro vedono voi...
Lasciateli vivere con gli oggetti che li hanno accompagnati a lungo, perché soffrono nel sentire che gli strappate pezzi della loro vita...
Lasciateli sbagliare, come voi avete sbagliato tante volte...
Lasciateli vivere e cercate di renderli felici nell’ultimo tratto del cammino che gli resta da percorrere, così come loro vi hanno tenuto per mano quando voi iniziavate il vostro..."

Pablo Neruda

07/11/2024

A 6 mesi dalla pubblicazione e dopo oltre 💯 copie distribuite, arriva la seconda edizione del libro!!! 😎 Nuova copertina, 🤩 nuova impaginazione e 😲 tanti nuovi (incredibili) contenuti.

💥 Già disponibile su Amazon.it e nelle prossime presentazioni. https://amzn.eu/d/ihV58Ys 🎶

01/11/2024

Be', ritrovare Un tipo elettrosensibile (edito da Oltre Edizioni) tra i libri raccomandati da Claudio Ciccarone nella su...
24/10/2024

Be', ritrovare Un tipo elettrosensibile (edito da Oltre Edizioni) tra i libri raccomandati da Claudio Ciccarone nella sua adorabile rubrica Il Leggilibri della Tgr Campania mi fa un piacere enorme. Almeno per questa volta non vale il detto nemo propheta in patria...

Oggi il Leggilibri racconta dell’incredibile storia di un cuore che ha battuto nel torace di tre persone, e di altri casi medici

Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue.Scrivi col sangue e allora imparerai che il sangue è...
19/10/2024

Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue.
Scrivi col sangue e allora imparerai che il sangue è spirito.

Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1885.

Sentire uno scienziato che dichiara candidamente d'aver posto nella cameretta della figlia il modem e, subito dopo, rich...
16/10/2024

Sentire uno scienziato che dichiara candidamente d'aver posto nella cameretta della figlia il modem e, subito dopo, richiamarsi al principio di precauzione, fa ve**re i brividi...

5G: progresso o minaccia per la salute? - Giù la maschera - Il 5G è una tecnologia di ultimissima generazione che mira a migliorare l'efficienza e la qualità di molti servizi utili all'uomo; ma c'è una corrente di pensiero che ritiene dannoso o comunque da studiare attentamente l'impatto sulla s...

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