03/05/2024
Ho trovato il cv mio che mandavo e mando alle aziende, e me so commossa pensando “ammazza però quanta robba che ho fatto, un profilo di un lavoratore poliedrico, che ha spaziato tra 1000 esperienze, poi oh robba de qualità, lavori grossi”. Me so commossa a vedè quanto ero brava e versatile. Poi però me so ricordata che erano tutte cazzate. La verità è che non trovavo un c***o e non me rispondeva nessuno. Comunque io mandavo un botto de sti cv, e su questa attività se incardinava la grande ambivalenza esistenziale in cui oscilla la mia vita. Da na parte io ero depressa e me sentivo na fallita perché non me rispondeva nessuno, come è ovvio, e infatti me convincevo che sta cosa che se trovava lavoro mandando i cv era sostanzialmente una grande menzogna che serviva a non facce sbroccà tutti e facce fa le stragi. Forse era vero in passato, ma mò sto paese s’è incancrenito, per lavorà devi aspettà che tu madre, tu zio, un amico, te presentano al capo loro, e se vede che c’hai quelle caratteristiche antropomorfe vagamente richieste, allora capisce se te po’ parcheggià là, se non te stai troppo sul c***o co l’altri colleghi. Ma io essendo una sociopatica con amici inutili, discendente da una dinastia di sociopatici non c’avevo nessuno che me rimediava un lavoro, e quindi aspettavo che la luce dell’arcangelo interinale se poggiasse su di me. L’altro lato del grande pendolo ambivalente era quado in effetti qualcuno me richiamava e tu dici, vebbè almeno te ridà fiducia dovresti esse euforica, e invece no! Io ero disperata perché mò che m’avevano risposto ce dovevo annà! E pure sorridendo, che fai non sorridi bestiaccia ingrata?! Solo che erano tutti lavori de cui non me fregava un c***o. In pratica io cercavo lavoro perché me serviva per campà ma quando lo trovavo me volevo ammazzà piuttosto che annaccè, che poi è la grande sintesi de come campano 3 mld de persone a sto mondo.