04/10/2024
Recensione:
Madre Atena
Di Mlies Cameron
Marca Nbaro fugge dall'Orfanotrofio nel quale è crescita per via di una minaccia e, grazie a un hacker, sale su una delle navi madre, delle enormi astronavi dalla forma di spada appuntita, come guardiamarina.
Da qui inizia Madre Atena, il primo libro della space opera scritta da Miles Cameron e portata in Italia da Gruppo Editoriale Fanucci
Il romanzo inizia subito con la fuga della protagonista quindi con un ritmo incalzante che cattura il lettore e la prima ventina di pagine si legge senza neanche accorgersene. Questo è uno degli aspetti migliori del romanzo, non si perde mai troppo neanche nei momenti di transizione e fa del ritmo un suo punto forte. Ciò è aiutato dalla narrazione che all'inizio si dispiega attraverso piccoli episodi che portano di poco avanti la trama più ampia del libro che esploderà nella secondo parte: la distruzione di una di questa gigantesche Navi Madre dà il via alla storia vera e propria. Chi sarà stato? Come avrà fatto?
Le navi e le sue parti sono descritte nel dettaglio, possono essere immaginate quasi come la sequenza di un film, e così anche le scene di navigazione spaziale che aiutano a immergersi nella finzione raccontata.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è che Miles Cameron usa la fantascienza per raccontare la società di oggi e i suoi problemi come disparità, crisi economiche, politiche e sociali, terrorismo, inflazione e altro.
Un romanzo fantascientifico perfetto per gli appassionati, ma anche di facile acceso per chi vuole per la prima volta immergersi nel genere, grazie anche a un piccolissima sottotrama romantica.
Non vediamo loro che esca il sequel!
4½/5⭐
- L. Zenigata