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Rai Cultura Stas Gawronski intervista Katerina Gordeeva
08/12/2024

Rai Cultura Stas Gawronski intervista Katerina Gordeeva

06/12/2024

La recensione del libro "La lunga caduta" di Walter Mosley, pubblicato nel 2024 da 21lettere nella traduzione di Andrea Russo

05/12/2024
04/12/2024

Non c'è solo il mitico Easy Rawlins, a Los Angeles, come protagonista dei libri di Walter Mosley, ma anche Leonid McGill, investigatore ne "La lunga caduta"

E fanno 5! 5 anni intensissimi! Pieni di avventure e soddisfazioni. 5 anni in vostra compagnia. Grazie a tutti voi che l...
04/12/2024

E fanno 5! 5 anni intensissimi! Pieni di avventure e soddisfazioni. 5 anni in vostra compagnia. Grazie a tutti voi che lo rendete possibile!
In occasione di PiùLibriPiùLiberi festeggeremo il nostro quinto compleanno, insieme anche a Katerina Gordeeva, giornalista russa, vincitrice del Premio Anna Politkovskaja.
Un grazie sentito a tutti coloro che hanno contribuito.

03/12/2024

Katerina Gordeeva giornalista indipendente, Premio internazionale di giornalismo Anna Politkovskaja, dall'invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022, ha viaggiato tra centri profughi, ha dialogato con rifugiati, dissidenti, volontari russi e cittadini europei che hanno accolto i profughi, offrendo un quadro completo e toccante delle loro esperienze. Ventiquattro sconvolgenti resoconti umani di persone unite dallo strazio dell’esperienza diretta della guerra e dall’evidenza della sua insensatezza.

Maggiori informazioni sul nostro portale: https://tinyurl.com/5747at2x

Culture Roma Biblioteche di Roma

30/11/2024

“NOI SIAMO UNA PICCOLA OASI SU UN CHICCO DI SABBIA PERSO IN UN IMMENSO OCEANO DI VUOTO.”

Bentornati a Melvile, la città immaginaria nata dalla matita del celebre fumettista belga Romain Renard e dove avevamo lasciato il tormentato scrittore Samuel Beauclair, edito da 21lettere.

La misteriosa valle di Melvile è il luogo dove, le anime tormentate dal passato, vi fanno ritorno, come per Samuel Beauclair, anche Saul Miller decide di ritornare tra quei boschi della sua giovinezza, con la pensione da professore universitario, e finalmente trovare un po’ di pace. Attorno a lui, pochi veri amici e soprattutto la piccola Mia affascinata dalle stelle e dagli insegnamenti di Saul. A turbare questo idillio, due taglialegna che minano più volte la fragilità del professore.

Le atmosfere cupe, immerse nei paesaggi brulli della vallata volgono lo sguardo all’immensità e all’ignoto, dove aleggia imperituro il mistero e le leggende che da sempre si respirano a Melvile.

I tratti distintivi dell’autore nel far emergere la cupezza dei paesaggi, che si mescolano all’oscurità e all’abisso dell’animo umano, rendono più che realistico e ansiogeno questo secondo volume, ancora più dettagliato e torvo oscillando tra il genere western story e il thriller noir.

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https://wp.me/p7HnNe-2wl

In libreria da oggi!Il primo volume della serie di Leonid McGill La lunga cadutadalla penna di Walter Mosley******Ero al...
20/11/2024

In libreria da oggi!
Il primo volume della serie di Leonid McGill
La lunga caduta
dalla penna di Walter Mosley

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Ero alla scrivania quando sentii il cicalino della porta principale. L’immagine sullo schermo nel cassetto della scrivania mi confermò che la mia decisione di rimanere fuori dalla vita di Aura era quella giusta.
Tony “The Suit” Towers stava ciondolando là fuori, bighellonava nell’atrio come faceva sui gradini davanti alle case di Hell’s Kitchen quando quell’area di Manhattan era ancora all’altezza del suo nome.
Andai alla porta e aprii al delinquente di medio livello.
Era un bianco alto di un’indeterminata mezza età. Magro e con gli occhi verdi, Tony affermava di possedere duecentoquarantotto completi eleganti, da cui il soprannome “The Suit”, e un paio di scarpe diverso per ognuno. Non erano molto raffinati o costosi, ma in pochi lo vedevano indossare lo stesso abbinamento due volte.
Quella mattina aveva stracci blu cielo con una camicia nera e una cravatta gialla. Le scarpe erano avorio, il cappello a tesa corta blu marino. Quando mi vide lasciò cadere la sigaretta che stava fumando e la schiacciò col piede.
I denti moderatamente dritti erano macchiati di giallo e poco invitanti.
“Ciao, LT” disse. C’era una sorta di graffio in più rispetto alla solita voce da criminale, una spiacevole asprezza.
“Tone”.
La cosa che mi infastidì di più era che Towers fosse venuto da solo. Di solito era accompagnato da due tirapiedi di nome Lucas e Pittman. Se fossero venuti anche loro avrei saputo che si trattava dei soliti affari: un ritiro o magari qualche semplice domanda. Quando Tony si spostava da solo era uno squalo a caccia, e questo voleva dire che c’era già sangue in acqua.
Ci stringemmo la mano e sorridemmo educatamente.
Presi in considerazione l’idea di chiedergli lì sulla porta il motivo della visita, dicendogli senza esprimerlo a parole che non era più il benvenuto nel mio mondo.
Ma spingere via Tony Towers in quel modo sarebbe stato come infilare un serpente a sonagli sotto al letto prima di andare a dormire. Non era al livello più alto della criminalità di New York, ma da quando avevo lasciato il mio posto da investigatore privato per criminali e gang, non avevo difese naturali contro gli uomini come lui.

20/11/2024

La storia del luogotenente James Reese Europe -detto Jazz Lieutenant - musicista completo, grande nome del jazz, all'incrocio fra impegno civile e musicale.

In libreria da domani 20 novembreIl primo volume della serie di Leonid McGill La lunga cadutadalla penna di Walter Mosle...
19/11/2024

In libreria da domani 20 novembre
Il primo volume della serie di Leonid McGill
La lunga caduta
dalla penna di Walter Mosley

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“E il sogno?” domandò dopo che le avevo raccontato di aver trovato il corpo di Norman Fell.
La sua domanda aveva un duplice significato. Da un lato mi stava dicendo che accettava la mia storia ed era dalla mia parte. E dall’altro, dato che sembrava che io l’avessi accolta ancora più in profondità nella mia vita, voleva saperne di più.
“Sono in un edificio” dissi, sollevato di poter finalmente tradurre in parole l’incubo. “È in fiamme, tutto in fiamme, e sto correndo da una stanza all’altra. Penso che forse sono l’unico uomo rimasto in vita, ma non ha importanza perché presto sarò morto anch’io...” Le raccontai della finestra e della lunga caduta. “È come se la mia vita fosse un lungo ruzzolone giù per il pendio di una montagna. Sto precipitando e sono certo di stare per morire. Non c’è modo di salvarmi. Nessun cuscino o imprevisto che tenga”.
Aura mi prese una mano e la strinse.
“Ti amo, Leonid McGill”.
“Non lo capisco”.
“Non sai cos’è l’amore?”
“Forse sì, forse no. Ma quello che non capisco è, com’è possibile che tu ascolti tutto questo e abbia ancora dei buoni sentimenti per me. Ti ho lasciato per un’altra. Ho causato la morte di almeno due uomini. E sai che ho fatto ben di peggio in passato”.
Il sorriso di Aura era in un altro luogo rispetto a quello a cui mi stavo rivolgendo. Annuì a qualcosa, non a quello che avevo detto, poi aspettò mentre questa tacita consapevolezza si consolidava intorno a noi.
Prese l’altra mia mano, si sporse in avanti e mi diede un bacio leggero sulle labbra.
“Tu non scappi dalla strada” mi disse.
“Cosa vuol dire?”
“Mio padre uccise molti uomini nel suo Paese. Ma gli avrei voluto bene comunque se solo avesse affrontato quello che aveva fatto. Invece mentì e incolpò altre persone per i suoi crimini. Scappò dalla strada, lontano dal sole. Ma tu te ne stai lì in piena luce. È tutto quello che voglio dal mio uomo”.
Il suo uomo.
Feci un respiro ma non funzionò. Ne feci un altro.

In libreria da mercoledì 20 novembreIl primo volume della serie di Leonid McGill La lunga cadutadalla penna di Walter Mo...
18/11/2024

In libreria da mercoledì 20 novembre
Il primo volume della serie di Leonid McGill
La lunga caduta
dalla penna di Walter Mosley

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Il telefono squillò e risposi senza nemmeno pensarci.
“Pronto?”
“Allora, qual è la risposta, LT?” domandò Tony The Suit.
“A quale domanda?” risposi.
Sapevo che non avrebbe mai parlato apertamente di una questione così seria al telefono. Forse mi sentivo un po’ cattivo in quel momento e, non avendo una mosca a cui poter staccare le ali, decisi di torturare Tony.
“Lo sai di cosa parlo”.
“Certo che sì, Tony. Stai cercando un immobile e io una nuova professione”.
“Già” disse. “Già. Sto cercando una casa, eccome. Me ne puoi trovare una?”
“Volentieri, amico mio. Solo per te”.
Tony rimase in silenzio per un momento, senza comprendere appieno il significato dietro al mio atteggiamento spensierato.
“Ma mi devi fare un favore, Tone” dissi.
“Ovvero?”
“La mia segretaria mi ha detto che sei stato un po’ brusco con lei al telefono”.
“Quella st***za non voleva farmi parlare con te”.
“Se la tratti di nuovo male il nostro accordo salta. Intesi?”
“È più di una segretaria per te, eh?”
“Per me è più importante lei di tutta la tua famiglia di merda” dissi, usando tutta l’aggressività che avevo in corpo.
Volevo vedere quanto Tony fosse davvero intenzionato a trovare A Mann. Se, come diceva, era solo per parlare di vecchi registri contabili, non mi avrebbe permesso di parlargli in quel modo.
“D’accordo, LT” disse. “Non serve scaldarsi tanto. Mi dispiace. Lascerò in pace la ragazzina. Parola di scout”.
Fu allora che capii cosa aveva in mente. Ordinaria amministrazione, nel mio mondo.

18/11/2024

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Modena

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Martedì 09:00 - 18:00
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