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Perché il Salone del Mobile, la Biennale di Venezia e il Vinitaly a Verona sono caduti tutti e tre nella stessa settiman...
24/04/2024

Perché il Salone del Mobile, la Biennale di Venezia e il Vinitaly a Verona sono caduti tutti e tre nella stessa settimana di aprile, perdendo occasioni e indotto? Di chi è la colpa?

Milano è una città razionalista. Un’estetica che diventa identità e definizione di Milano e di chi la abita: lo spirito ...
16/04/2024

Milano è una città razionalista. Un’estetica che diventa identità e definizione di Milano e di chi la abita: lo spirito milanese, quella dedizione laboriosa al risultato, all’innovazione, alla concretezza. Razionalismo. Una città borghese che non ha mai accettato lo snobismo legato ad alcuna tradizione. Un’estetica in architettura, matrice di ragionamento intellettuale – distante dal decoro e dal ghirigoro, dal convenevole, dalla chiacchiera, dal pettegolezzo.

Il fascismo fu abbattuto, così come infranto fu il delirio di un’Italia imperiale. L’estetica proletaria russa comunista affascinava chi aveva lottato per la libertà ma si ritrovava senza simpatia per gli americani. Il boom economico – chi poteva sentirsi agiato contava su una ricchezza che aveva superato gli anni della guerra senza esserne scalfitta, oppure elaborava una fortuna che proprio grazie alla guerra si era trasformata in un’attività proficua. Danni permanenti o impianti datati, brutti ricordi o fantasmi nelle stanze – in poche parole: tutti volevano una casa nuova. Una casa nuova, a Milano, che fosse moderna. Piuttosto che continuare a vivere in residenze ottocentesche, con cornicioni alle finestre e sui portali, i nuovi ricchi sognavano edifici in cemento armato.

I figli sembrano screanzati agli occhi dei genitori: com’è possibile? Al salotto affrescato, alle tele neoclassiche, si colonnati e alle scale in pietra – la nuova generazione preferisce i pilastri, pareti di vetro, piani in acciaio e pareti ruvide. L’identità di Milano si andava formando: incontrava il brutalismo internazionale che presto Ricardo Bofill avrebbe sviluppato in Francia come in Messico e allo stesso tempo liquidava le ultime espressioni di decorativismo di Portaluppi e di Gio Ponti. Comprendeva il minimalismo americano di Mies Van De Rohe, e quello che Le Corbusier aveva fatto in Francia.

La storia si ripete oggi, quando un ingegnere di quarant’anni, miglior campione di uno stereotipo milanese di successo, che va a colazione da Cipriani e indossa Audemars Piguet, cresciuto tra boiserie, tappeti persiani e maggiolini da antiquariato di prima scelta – si ritrova ad apprezzare i palazzi moderni degli anni Sessanta piuttosto che gli edifici di fine Ottocento delle zone limitrofe a Via Vincenzo Monti.

Qual è l’identità estetica e architettonica di Milano? Esiste un luogo che sa darne sintesi e racconto – da qui si può comprendere tutto

Erano le sere in cui le finestre rimanevano aperte, quando la luce alle otto di sera ci stupiva dopo i mesi di ora solar...
06/02/2024

Erano le sere in cui le finestre rimanevano aperte, quando la luce alle otto di sera ci stupiva dopo i mesi di ora solare. Le nuove zanzare, il profumo delle rose. Se il Festivalbar apriva l’estate, la primavera era già cominciata in anticipo a fine febbraio, subito dopo Sanremo.

Quando hai vent’anni le canzoni modificano la percezione della realtà, le ascolti a repeat come se potessero non stancare mai. I Millennial ascoltavano Elisa ben prima che arrivassero i ragazzi usciti dai talent. Per i Millennial, i cantanti usciti dai talent televisivi sono l’equivalente degli influencer: in inglese li chiamano wannabe, gente che appare ma che poco sostiene. C’è un’analisi razionale: in un programma televisivo, sia il cantante sia la canzone sono scelti in un’ottica di spettacolo e intrattenimento, non solo per la qualità musicale e discografica.

Per i Millennial, i cantanti che esplosero nei loro stessi anni - ovvero fine Novanta inizio Duemila - sono due: Elisa e Tiziano Ferro. Per i Millennial, rimane il rispetto per Battisti, per Celentano, Lucio Dalla – con meno entusiasmo, rimane Ligabue – mentre le pupille si illuminano per le sei dive: il velluto di Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo; il graffio di Mia Martini, Loredana Bertè, Gianna Nannini.

Per noi della Generazione X – e anche per chi prima di noi - non si trattava solo di musiche diverse. A chi piaceva Baglioni non piaceva Vasco. La differenza era simile a quella che Gianni Boncompagni suggeriva ad Ambra tramite l’auricolare: il diavolo sta con Occhetto, Il Padreterno sta con Berlusconi. Ascoltare Baglioni o ascoltare Vasco significava definirsi, se non addirittura schierarsi – tutto questo sparisce per un Millennial: «Tra Baglioni e Vasco?» - gli chiedo. «Baglioni è trascorso» mi risponde, «Vasco, magari, resiste».

(estratto da un articolo molto più esteso online Lampoonl.it)



Testo: Carlo Mazzoni

Una conversazione con chi ha dieci anni meno di me: dal Festivalbar a Sanremo – i millennial, le canzoni per un’estate e le canzoni che rimangono per sempre

Cos’è una tempesta solare e cosa accadrebbe se si verificasse?Anche il Sole ha buoni propositi per il 2024. Ci si aspett...
25/01/2024

Cos’è una tempesta solare e cosa accadrebbe se si verificasse?

Anche il Sole ha buoni propositi per il 2024. Ci si aspetta che le eruzioni solari, le esplosioni sulla superficie del Sole e le macchie solari aumentino e si intensifichino nel corso di quest’anno. La stella gialla entra nel suo periodo di maggiore attività degli ultimi due decenni. Potrebbero verificarsi spettacoli aurorali in molte parti del mondo, ma anche black-out radio e interruzioni satellitari. Come riportato dal Washington Post, Mark Miesch, membro del team di modellazione solare presso il NOAA’s Space Weather Prediction Center, afferma che l’attuale livello di attività solare è il più elevato dal 2003. Gli scienziati prevedono che il picco di attività solare avverrà tra gennaio e ottobre 2024, con un’alta probabilità che l’attività rimanga elevata fino al 2025 o forse al 2026.

Se il Sole ripeterà il suo comportamento del 2003, la Terra potrebbe essere testimone di nuovi fenomeni celesti, ma potrebbero insorgere anche problemi per gli abitanti della Terra. Gli ‘Halloween Storms’ del 2003, sebbene abbiano portato a visioni dell’aurora verde, rossa e viola fino in Australia, hanno causato danni a oltre la metà dei satelliti in orbita intorno alla Terra, con problemi di comunicazione per aerolinee e gruppi di ricerca in Antartide.

Fenomeni come le tempeste solari ricordano la meraviglia e la fragilità della nostra connessione con il cosmo. Gli apparecchi tecnologici su cui abbiamo basato la nostra esistenza potrebbero da un momento all’altro non funzionare più. Con un duplice esito.

Le tempeste solari attese per il 2024 ricordano la meraviglia e la fragilità della nostra connessione con il cosmo – e se gli apparecchi tecnologici su cui abbiamo basato l’esistenza smettessero di funzionare?

«Less is more», il meno e di più, è il concetto a cui il regista Wim Wenders si è ispirato per il film Perfect Days. Nel...
25/01/2024

«Less is more», il meno e di più, è il concetto a cui il regista Wim Wenders si è ispirato per il film Perfect Days. Nella cultura buddista zen esiste un concetto ‘wabi sabi’ che è traducibile con “il limite dell’essenziale”, il concetto zen di vivere in maniera essenziale. Il termine “wabi” e “sabi” erano originariamente due concetti distinti. “Wabi” si riferiva alla solitudine e alla semplicità, mentre “sabi” indicava la bellezza che arriva con l’età. Questo concetto può essere applicato a diverse forme d’arte, design, architettura e anche al modo di vivere. Il ‘wabi-sabi’ abbraccia l’idea della bellezza imperfetta, transitoria e modesta.

Gli elementi chiave del wabi-sabi includono la semplicità che può riflettersi nella scelta di materiali grezzi, colori naturali e design minimalista; le imperfezioni sono viste come parte integrante della bellezza, come le crepe nella ceramica, rughe nel legno o altre caratteristiche che mostrano l’invecchiamento e l’usura. Il wabi-sabi incoraggia la modestia e la sobrietà, evitando l’eccesso e l’ostentazione. Nel wabi-sabi si ritrova la connessione con la natura, gli elementi naturali, come le pietre, il legno e le foglie, che aiutano a riflettere sulla ciclicità della vita. Soprattutto il wabi-sabi sottolinea l’importanza di apprezzare il momento presente e accettare il fluire naturale del tempo.

Il termine giapponese “Ikigai” combina le parole “iki” (che significa “vita”) e “gai” (che significa “valore” o “merito”). Il concetto dell’Ikigai è spesso descritto come il motivo per cui ci si sveglia al mattino, la ragione per cui si affronta ogni giorno. È diventato popolare come approccio per scoprire e perseguire il proprio scopo di vita. Il nostro scopo è interpretato come il perfetto equilibrio tra ciò che amiamo fare, ciò in cui siamo bravi, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui siamo disposti a essere pagati. Trovare ciò che si trova all’intersezione di queste domande porta ad una vita significativa e appagante.

L’Ikigai è rappresentato come un diagramma a quattro cerchi sovrapposti che rappresentano le seguenti quattro dimensioni: Ciò che ami (la passione), Ciò in cui sei bravo (le competenze), ciò di cui il mondo ha bisogno (la missione), ciò per cui sei disposto a essere pagato (la vocazione). L’intersezione dei quattro cerchi è il proprio ikigai, il punto in cui tutti questi elementi si uniscono. Trovare il proprio Ikigai può aiutare le persone a individuare un senso di scopo e direzione nella vita, promuovendo il benessere e la realizzazione personale.

Testo: Domiziana Montello

Wabi sabi, metodo ikigai e cerimonia del tè, la filosofia giapponese per un'esistenza appagante e felice: da Perfect Day di Wenders ai i libri di Héctor García e Francesc Miralles e Noriko Morish*ta

Tra le cose da non fare a tavola: non commentare, in positivo o in negativo, quel che si sta mangiando. Rimane noioso, c...
30/12/2023

Tra le cose da non fare a tavola: non commentare, in positivo o in negativo, quel che si sta mangiando. Rimane noioso, con buona pace degli chef stellati star mediatiche, disquisire di cotture, ricette, ingredienti

L’ultima imperatrice d’Europa, Elisabetta d’Austria fu assassinata a Ginevra da un anarchico italiano: una donna tanto f...
30/12/2023

L’ultima imperatrice d’Europa, Elisabetta d’Austria fu assassinata a Ginevra da un anarchico italiano: una donna tanto fragile quanto in vista, in un ritratto di Luchino Visconti con Romy Schneider.

L’ultima imperatrice d’Europa, Elisabetta d’Austria fu assassinata a Ginevra da un anarchico italiano: una donna tanto fragile quanto in vista, in un ritratto di Luchino Visconti con Romy Schneider

Usciva nel 1993 il videogioco Doom – trent’anni fa i Millennials erano i primi a sperimentare la fuga della realtà, e an...
30/12/2023

Usciva nel 1993 il videogioco Doom – trent’anni fa i Millennials erano i primi a sperimentare la fuga della realtà, e ancora oggi sono i maggiori fruitori di videogiochi. Sogno a occhi aperti di un passato perduto.

Usciva nel 1993 il videogioco Doom – trent’anni fa i Millennials erano i primi a sperimentare la fuga della realtà, e ancora oggi sono i maggiori fruitori di videogiochi. Quel desiderio impossibile di tornare indietro

Simile al cotone, il Crabyon di Pozzi Electa è utilizzato in medicina e nel tessile. Brevettato in Giappone, riconverte ...
30/12/2023

Simile al cotone, il Crabyon di Pozzi Electa è utilizzato in medicina e nel tessile. Brevettato in Giappone, riconverte gli scarti dell’industria alimentare, trattiene l’umidità e aiuta le ferite a cicatrizzare

Simile al cotone, è utilizzato in medicina e nel tessile. Brevettato in Giappone, riconverte gli scarti dell’industria alimentare, trattiene l’umidità e aiuta le ferite a cicatrizzare. Si decompone come una foglia

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An intellectual collision of the speculative research for fine craftsmanship. Above the highest. Chronicles and imagery featuring sophisticated contexts and storytelling on luxury.

«I found the word Lampoon while reading a book by Orson Welles. There was a talk of The Harvard Lampoon, a magazine edited by college students, a voice of the erce, fast, Ivy League young people. In the American vernacular, Lampoon means magazine — an ironic magazine. Stinging. A world of brains, sweat, and love — so in my notes I wrote: The Fashionable Lampoon». Carlo Mazzoni, Editor in Chief