Che Calcio che fa

Che Calcio che fa Pagina dedicata alla trasmissione di calcio "Che Calcio che fa" su Silvermusicradio.it, ideata e condotta da Fulvio Floridia. Regia di Davide Cisini.

10/02/2025

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27/01/2025

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SPALLETTI, CI VOLEVANO SOLO POCHE IDEE, MA CHIARE...La deriva del calcio che fu ci porta all’attuale situazione che prev...
03/07/2024

SPALLETTI, CI VOLEVANO SOLO POCHE IDEE, MA CHIARE...
La deriva del calcio che fu ci porta all’attuale situazione che prevede solo giocatori muscolari con limitate nozioni calcistiche di base, molta tattica e tanta fisicità. I campioni di una volta sono scomparsi e quando vediamo un bel colpo o una sontuosa giocata ci stupiamo e ci risvegliamo dal torpore. Pertanto agli Europei di Germania, non è stato un caso che molte squadre nazionali di seconda e terza fascia si siano avvicinate a quelle di prima, grazie a questa congiuntura appiattita. Abbiamo visto la Georgia, la Slovenia, la Slovacchia, l’Austria e la stessa Svizzera, che non è una sorpresa, ma non ha mai vinto nulla nella sua storia, dare filo da torcere organizzandosi bene in campo e affidandosi a un’idea semplice di gioco e a tanta corsa.
Pertanto, e qui vengo all’Italia, sarebbe stato sufficiente avere una squadra fisica e contenitiva che avrebbe pensato prima a difendere per poi attaccare senza sbilanciarsi troppo. Specie a fronte di un reparto d’attacco veramente stitico e poco partecipativo al gioco. Della serie “Se non segno, almeno non le prendo”. E invece centrocampo di b***o e tiri da tutte le parti: Donnarumma aveva segnalato il problema... E questa impostazione sarebbe stata in fin dei conti in linea con la nostra tradizione, senza ovviamente scivolare nel puro catenaccio. Il Campionato Europeo è una competizione breve e pertanto non si deve dimostrare a tutti costi un bel gioco, bisogna vincere le partite ravvicinate. Poi se la vittoria viene con il conforto del bel gioco, tanto meglio. Spalletti ha pensato invece che la sua impostazione giochista di base fosse di forte personalità e fosse in grado di spiazzare gli avversari, affidandosi alla esasperante intercambiabilità dei vari ruoli dei giocatori. E invece il tecnico di Certaldo ha drammaticamente annullato le uniche certezze su cui invece avrebbe dovuto appoggiarsi, avendo poi preso in mano le redini della Nazionale da nemmeno un anno. Se ci fate caso l’Italia Campione d’Europa del 2021 aveva dei cardini importanti creati negli anni da Mancini: Donnarumma miglior giocatore dell’Europeo, i centrali affiatati Bonucci e Chiellini, più Acerbi e Bastoni di riserva, Spinazzola in grande spolvero fino all’infortunio, il centrocampo ultracollaudato con Jorginho, Verratti e Barella, Berardi molto bravo a destra e un Chiesa incontenibile a sinistra. A seconda delle partite, erano pure ottimi gli inserimenti di Locatelli e Pessina per dare più compattezza al centrocampo.

Pertanto, a questi Europei di Germana, bastavano poche idee ma chiare e lasciar giocare i giocatori nei propri ruoli. Mai vista una Nazionale così impalpabile e arrendevole!

La deriva del calcio che fu ci porta all’attuale situazione che prevede solo giocatori muscolari con limitate nozioni calcistiche di base, molta tattica e tanta fisicità. I campioni di...

L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifareE se lasciassimo perdere una volta per tutte le campagne “No Racism” e “No War” ...
29/03/2024

L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifareE se lasciassimo perdere una volta per tutte le campagne “No Racism” e “No War” legate al calcio? È ovviamente una provocazione, ma se effettivamente liberassimo il Calcio dalla funzione di ipotetico, e aggiungo io, fallimentare strumento di sensibilizzazione per argomenti così importanti? Domando se quelle campagne siano servite a qualcosa! Non mi pare. Siamo andati avanti per anni a esibire slogan antirazzisti e a inginocchiarci sposando la causa dei neri, ma in verità negli Usa e in altre parti del mondo le persone di colore continuano a morire in maniera raccapricciante. Abbiamo scritto dappertutto “No alla guerra”, ma che cosa è sortito se mai come in questo momento siamo vicini alla terza guerra mondiale? Qualcuno è forse andato da Putin vestito da calciatore con una bella scritta “No alla guerra” sul petto? Pertanto, evitiamo ipocrisie e facciamo un passo indietro. Alleggeriamo il Calcio riconducendolo a ciò che è sempre stato. Magari introduciamo nuove campagne sensibilizzatrici (è un’altra provocazione, eh) quali “No alla Maleducazione” e “Si, alle buone maniere”, prendendo per esempio spunto dal rugby con il suo tanto sbandierato “terzo tempo”.E in queste nuove campagne da coinvolgere, ci metto dentro tutti, dai presidenti cafoni, ai calciatori prepotenti, dal pubblico ignorante alle curve becere, dai giornalisti prezzolati ai media di parte.Saranno anche in questo caso altre battaglie p***e, ma magari un pò di civiltà e cultura sportiva in generale potrebbe far bene a tutti i livelli.Del resto che cosa è rimasto dopo che le multe e le sanzioni sono state comminate per i motorini buttati giù dagli spalti, per i razzi sulla testa dei giocatori, per i laser sugli occhi del rigorista, per le curve da daspo inutili, per le bestemmie e gli sputi in mondovisione, per i bei “figlio di put..ana” ai vari Materazzi di turno, ecc.? Niente.

19/02/2024

CheCalcioCheFa N° 1 - FULVIO FLORIDIA intervista MARCO D'AVANZO (Soccerdata) e SALVATORE LO PRESTI- ore 17 - 19/02/2024

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