Il Giornale della Finanza

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ANALISI & STUDI DI OTTOBRE 2024
25/11/2024

ANALISI & STUDI DI OTTOBRE 2024

LA RECESSIONE ORA È PIÙ PROBABILE Mentre gli ultimi dati economici forniscono segnali negativi la Federal Reserve Bank o...
06/08/2024

LA RECESSIONE ORA È PIÙ PROBABILE

Mentre gli ultimi dati economici forniscono segnali negativi la Federal Reserve Bank of America (FED) ha ignorato le attese e non ha abbassato i tassi, scatenando il panico sui mercati finanziari, che hanno chiuso una settimana molto negativa e ne hanno iniziato una addirittura peggiore. Il “sell-off” ha riguardato tutte le borse valori del pianeta ma si è concentrato sulle due categorie che fino a ieri erano sugli scudi: le tecnologie e la finanza. A complicare poi il quadro congiunturale si aggiunge la quasi certezza di un nuovo conflitto mediorientale che getta altra benzina sul fuoco del panico.

https://www.linkedin.com/pulse/la-recessione-ora-%25C3%25A8-pi%25C3%25B9-probabile-stefano-l-di-tommaso-caznf/

ATTERRAGGIO MORBIDO29 luglio 2024Lo sviluppo economico è già in deciso rallentamento nell’intero Occidente, con il risch...
29/07/2024

ATTERRAGGIO MORBIDO

29 luglio 2024
Lo sviluppo economico è già in deciso rallentamento nell’intero Occidente, con il rischio di una recessione nel prossimo anno, ma stavolta le banche centrali potrebbero prenderne atto per tempo. Se così fosse allora potrebbero consolidarsi le aspettative per un “atterraggio morbido” dell’economia, cosa che favorirebbe i mercati finanziari in generale e aiuterebbe a migliorare le aspettative di tutti gli operatori economici. Alcuni segnali peraltro lo stanno già anticipando…

https://www.linkedin.com/pulse/atterraggio-morbido-stefano-l-di-tommaso-ohief/

DEBITO E POLITICA FRENANO L’ECONOMIA22 Luglio 2024Il 2024 è un anno elettorale per buona parte delle nazioni dell’Occide...
29/07/2024

DEBITO E POLITICA FRENANO L’ECONOMIA

22 Luglio 2024
Il 2024 è un anno elettorale per buona parte delle nazioni dell’Occidente e i segnali che stanno emergendo dalle votazioni indicano tutti la voglia di cambiamenti profondi da parte degli elettori ma questa, per varie ragioni, è facile pronosticare che sarà in buona parte disattesa. Appare dunque probabile un prossimo futuro caratterizzato da molta confusione a livello politico, cosa che avrà al tempo stesso conseguenze negative e positive per l’economia. Conseguenze che riguardano il possibile rallentamento tanto dello sviluppo economico quanto della marcia a tappe forzate verso digitalizzazione e tutela dell’ambiente, nonché una più che probabile crescita ulteriore della spesa pubblica (e quindi anche del debito).

https://www.linkedin.com/pulse/debito-e-politica-frenano-leconomia-stefano-l-di-tommaso-rbjif/

IL PIVOT15 Luglio 2024La traduzione letterale di questo termine usato spesso sui mercati è il “picco”. I mercati finanzi...
29/07/2024

IL PIVOT

15 Luglio 2024
La traduzione letterale di questo termine usato spesso sui mercati è il “picco”. I mercati finanziari hanno cioè corso davvero tanto nella prima parte dell’anno e adesso sembrano però giunti al capolinea, non tanto in funzione di un quadro di fondo peggiorato (per il momento -almeno oltreoceano- non lo è affatto, mentre per l’Europa sicuramente c’è qualche problema in più) bensì per le normali prese di beneficio che rendono cicliche le oscillazioni dei mercati e per la sempre più instabile situazione politica dell’intero Occidente. I mercati inoltre scontano già i ribassi dei tassi d’interesse che le banche centrali, a partire da Settembre, dovrebbero praticare diffusamente, ma devono fare i conti con la resilienza dei tassi d’interesse a lungo termine, dominati dalla grande necessità di collocare titoli del debito pubblico un po’ dappertutto nel mondo.

https://www.linkedin.com/pulse/il-pivot-stefano-l-di-tommaso-yezhf/?published=t

COME SARÀ IL 2°SEMESTRE ?Il semestre che è appena terminato ha regalato all’Europa una parvenza di ripresa economica e l...
08/07/2024

COME SARÀ IL 2°SEMESTRE ?

Il semestre che è appena terminato ha regalato all’Europa una parvenza di ripresa economica e l’ennesimo record dei listini di borsa. Ma come sarà quello che è iniziato ? Molte previsioni sono state smentite e molti pronostici elettorali sono stati beffati. Sarà così anche per il resto dell’anno? L’Europa appare in politicamente in subbuglio e la campagna elettorale americana divide la nazione. La Russia appare sempre più vicina alla Cina e insieme questi due paesi sono sempre più presenti in Africa. Anche l’India prende le distanze dall’Occidente mentre si consolida la prospettiva di un nutrito numero di paesi pronti a fare un fronte alternativo all’ordine mondiale imposto dagli anglosassoni. L’economia ovviamente non è immune da questi profondi cambiamenti e, almeno in Occidente, appare sempre più finanziarizzata. Il che non lascia dormire sonni tranquilli perché l’ultima volta che era successa una cosa simile è poi arrivata la grande crisi di fiducia del 2008…

https://www.linkedin.com/pulse/come-sar%25C3%25A0-il-2semestre-stefano-l-di-tommaso-f3zrf/

https://lacompagnia.it/analisiestudi/2024/il-trionfo-delle-big-tech/
08/07/2024

https://lacompagnia.it/analisiestudi/2024/il-trionfo-delle-big-tech/

INDICE: 1. IL TRIONFO DELLE BIG TECH 2. CRESCE IL RISCHIO DI UNA CRISI DI FIDUCIA IN EUROPA 3. SINDROME FRANCESE 4. VERSO UNA NUOVA RIPRESA ? TRADING: 1. APPUNTI DI TRADING N. 82 - 29/06/2024 2. APPUNTI DI TRADING N. 81 - 22/06/2024 3. APPUNTI DI TRADING N. 80 - 15/06/2024 4. APPUNTI DI

CRESCE IL RISCHIO DI UNA CRISI DI FIDUCIA IN EUROPA La scorsa settimana abbiamo osservato le prime avvisaglie della cris...
24/06/2024

CRESCE IL RISCHIO DI UNA CRISI DI FIDUCIA IN EUROPA

La scorsa settimana abbiamo osservato le prime avvisaglie della crisi di fiducia che può cogliere gli investitori sui mercati europei a seguito di importanti sommovimenti politici. Il caso della Francia ha fatto scuola. Ma i mercati non hanno ancora affrontato seriamente la sostenibilità del debito pubblico, che riguarda più o meno tutto l’Occidente e in particolare quello americano il quale, dagli attuali quasi 40mila miliardi (al debito “ufficiale” di circa 34mila ci sono da aggiungere ancora 4 Mila miliardi di dollari), si stima che correrà verso i 50mila miliardi in soli quattro anni (cioè gli anni di mandato del prossimo inquilino della Casa Bianca), mentre il prodotto interno lordo degli USA per la stessa data è stimato a 33mila miliardi dai 28mila miliardi di dollari di PIL previsti per la fine di quest’anno.

https://www.linkedin.com/pulse/cresce-il-rischio-di-una-crisi-fiducia-europa-stefano-l-di-tommaso-ippff/

SINDROME FRANCESE La bufera che ha investito nell’ultima settimana i mercati finanziari europei, nonostante sia partita ...
16/06/2024

SINDROME FRANCESE

La bufera che ha investito nell’ultima settimana i mercati finanziari europei, nonostante sia partita dal risultato elettorale francese, sembra aver colpito l’intera Eurozona e soprattutto l’Italia, che insieme alla Francia sta per ricevere la notifica ufficiale dell’apertura della procedura d’infrazione per eccesso d’indebitamento. Lo spread con i Bund tedeschi è risalito e il cambio dell’euro ne ha risentito. Ma soprattutto com’era prevedibile molto capitali hanno lasciato le sponde orientali dell’Atlantico per affluire a Wall Street.

https://www.linkedin.com/pulse/sindrome-francese-stefano-l-di-tommaso-iqnxf/

VERSO UNA NUOVA RIPRESA ?È sempre più difficile comprendere l’attuale momento congiunturale: molti dati mostrano element...
10/06/2024

VERSO UNA NUOVA RIPRESA ?

È sempre più difficile comprendere l’attuale momento congiunturale: molti dati mostrano elementi contraddittorii e fattori geopolitici completamente nuovi come la spaccatura sempre più profonda tra Oriente e Occidente alimentano infinite minacce e grandi opportunità. Per questo motivo è sempre più difficile parlare di andamento dell’economia globale. Il commercio internazionale però non ha subìto un crollo e pertanto la competizione resta forte, mentre l’economia dei Paesi Emergenti prosegue la sua corsa sotto la spinta demografica, tecnologica e militare..-

https://www.linkedin.com/pulse/verso-una-nuova-ripresa-stefano-l-di-tommaso-7jghf/?trackingId=t0hc%2FKeyQmKQrmU2Wmp4uA%3D%3D

I TASSI SCENDERANNO?In settimana la Banca Centrale Europea taglierà il suo tasso di sconto di un quarto di punto (dal 4,...
03/06/2024

I TASSI SCENDERANNO?

In settimana la Banca Centrale Europea taglierà il suo tasso di sconto di un quarto di punto (dal 4,5% al 4,25%). Oramai lo ha fatto intendere e non può più tirarsi indietro, venendo incontro alle molteplici istanze che provengono dall’industria e dalla politica, a pochi giorni dalle elezioni europee. Ma a questo taglio ne seguiranno degli altri? Contribuirà in maniera decisiva a far scendere il costo del denaro (e magari anche i tassi dei titoli di stato)? Questa decisione cambierà qualcosa e potrà contribuire a rilanciare la sofferente economia della zona Euro?

https://www.linkedin.com/pulse/i-tassi-scenderanno-stefano-l-di-tommaso-day8e/

LA BOLLA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE Per fare una premessa adeguata al difficile argomento (siamo davvero al culmine d...
27/05/2024

LA BOLLA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Per fare una premessa adeguata al difficile argomento (siamo davvero al culmine di una bolla speculativa?) aiuta rispolverare la leggenda del lustrascarpe di New York: una volta che J. P. Morgan sedette da lui e il lustrascarpe iniziò a chiacchierare di titoli in borsa, il magnate -compreso che l’umile lavoratore vi aveva investito i suoi pochi spiccioli- fu colto dal terrore e corse a liquidare tutte le proprie posizioni azionarie, salvando così il suo patrimonio dal crollo finanziario del 1929. Il suo ragionamento cinico ma realistico: se anche il lustrascarpe si ritrovava a investire in azioni, forse c’era troppo ottimismo!

https://www.linkedin.com/pulse/la-bolla-dellai-stefano-l-di-tommaso-os7if/

BORSE, RAME E INFLAZIONE20 maggio 2024Il prezzo del rame è aumentato del 29% da inizio anno (una performance da moltipli...
20/05/2024

BORSE, RAME E INFLAZIONE

20 maggio 2024

Il prezzo del rame è aumentato del 29% da inizio anno (una performance da moltiplicare quasi per tre se vogliamo annualizzarla) raggiungendo gli attuali livelli record a causa delle prospettive crescenti di domanda della materia prima. Dobbiamo preoccuparci? La risposta che diamo è: “non troppo”. Nel senso che la probabilità di un ritorno dell’inflazione è inversamente proporzionale alla probabilità dell’arrivo di una recessione. La br**ta notizia dunque si accompagnerebbe ad una bella prospettiva. Le borse poi non è affatto detto che ne risentiranno negativamente. Anzi!

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P. Za Belgioioso 2
Milan
20121

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