RumoreBianco_RadioStatale

RumoreBianco_RadioStatale Trasmissione radio di cui non hai bisogno, un programma superficiale, ma nonostante tutto una trasmissione impegnata. Il giovedì dalle 21:00 alle 22:00
(1)

La quarantena prosegue senza intoppi! Vi ricordiamo di restare a casa e di ascoltare Rumore Verde, per sollevarvi un po'...
21/03/2020

La quarantena prosegue senza intoppi!
Vi ricordiamo di restare a casa e di ascoltare Rumore Verde, per sollevarvi un po' il morale in questi giorni difficili!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

18/03/2020
Nuovo mese, nuova ricevuta indesiderata.Comunque ragazzi anche questa settimana, causa 👑 vàirus, salterà il nostro appun...
02/03/2020

Nuovo mese, nuova ricevuta indesiderata.

Comunque ragazzi anche questa settimana, causa 👑 vàirus, salterà il nostro appuntamento settimanale!

Nel frattempo date un'occhiata ai podcast!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

2021. Piazza del Duomo, Milano.Mentre siete a casa al sicuro, non dimenticate che potete ascoltare i nostri podcast per ...
26/02/2020

2021. Piazza del Duomo, Milano.

Mentre siete a casa al sicuro, non dimenticate che potete ascoltare i nostri podcast per tirarvi su il morale! 🎙️😷
Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

Vi informiamo che purtroppo questa settimana non ci sarà la puntata, causa chiusura delle università.Nel frattempo, sdra...
23/02/2020

Vi informiamo che purtroppo questa settimana non ci sarà la puntata, causa chiusura delle università.
Nel frattempo, sdrammatizziamo!

Sorcini e sorcine! Tra poco in onda su TuneIn e sul sito di 🎙️🔥Oggi parleremo dell'impatto del settore della moda!      ...
20/02/2020

Sorcini e sorcine! Tra poco in onda su TuneIn e sul sito di 🎙️🔥
Oggi parleremo dell'impatto del settore della moda!

Oggi si è parlato di microplastiche!Che impatto hanno? Quanto siamo a rischio?                                          ...
13/02/2020

Oggi si è parlato di microplastiche!
Che impatto hanno? Quanto siamo a rischio?

@ Università degli Studi di Milano

Tra poco in diretta su TuneIn! Oggi grande ospite  per parlare dell'impatto ambientale di internet!🎙️🤖🌐                 ...
06/02/2020

Tra poco in diretta su TuneIn!
Oggi grande ospite per parlare dell'impatto ambientale di internet!🎙️🤖🌐

Tra poco in diretta su TuneIn! Oggi parleremo degli incendi che hanno colpito l'Australia 🔥🔥🌱                           ...
30/01/2020

Tra poco in diretta su TuneIn!
Oggi parleremo degli incendi che hanno colpito l'Australia 🔥🔥🌱

Tra poco in diretta su  !!🔥Cercheremo di fare un po' di chiarezza sulla qualità dell'aria che respiriamo nelle nostre ci...
23/01/2020

Tra poco in diretta su !!🔥
Cercheremo di fare un po' di chiarezza sulla qualità dell'aria che respiriamo nelle nostre città.🛵😷

Siamo tornati dopo le vacanze! Oggi parleremo di mobilità! Seguiteci su   🙌🔥                                            ...
16/01/2020

Siamo tornati dopo le vacanze! Oggi parleremo di mobilità!
Seguiteci su 🙌🔥

Un recente studio ha stimato che il 90% dei bambini britannici sa usare il computer e solo il 50%sa far bollire un uovo....
29/12/2019

Un recente studio ha stimato che il 90% dei bambini britannici sa usare il computer e solo il 50%
sa far bollire un uovo. C’è una mancanza di educazione alimentare in generale che è
essenzialmente determinata dalla “distanza” tra i luoghi della produzione e i luoghi del consumo
del cibo. Questa distanza è una distanza fisica, distanza fisica tra le città e le campagne, tra i
condomini e le aziende agricole, tra le persone e le piante o gli animali.
Eppure, in molte città italiane, ci sono realtà che eliminano questa distanza consentendo alle
persone di produrre gli alimenti all’interno del contesto urbano : è la pratica dell’agricoltura
urbana.
L’agricoltura urbana si definisce come pratica dell’agricoltura o dell’allevamento in un contesto
urbano. La pratica quindi non si riferisce esclusivamente agli orti, ma include anche produzione di
piante ornamentali, mangimi per animali o animali stessi; ma anche legna, oli per produzione di
bio-carburanti.
L’agricoltura urbana in Italia è un fenomeno in forte crescita; importanti porzioni dei territori
comunali di alcune tra le più importanti città italiane sono destinate a questa attività.
E’ importante distinguere tra le aziende agricole che operano nel contesto urbano e che svolgono
un’attività con finalità economica e associazioni e enti non-profit che non hanno scopo di lucro.
Sono diverse le motivazioni che spingono le persone a dedicarsi all’attività di agricoltura urbana:
sicurezza alimentare, reddito, condizioni della città , necessità di spazi dove svolgere attività di
socializzazione. Infatti, i benefici di una diffusione dell’agricoltura urbana sono molteplici. Essa
può costituire un efficace strumento per garantire la sicurezza alimentare delle fasce più deboli
della popolazione creando un’offerta di prodotti sani e allo stesso tempo creando cultura
alimentare; può inoltre garantire un’occasione di reddito per le suddette fasce deboli. Inoltre,
mediante la creazione di orti urbani è possibile rivalutare zone dismesse, abbandonate e
degradate di cui le nostre aree metropolitane purtroppo abbondano. Infine, l’orto urbano è uno
spazio di socializzazione, in cui le comunità dei vari quartieri possono vivere momenti di socialità.
L’agricoltura urbana offre dei benefici anche dal punto di vista ambientale.
A livello locale, una diffusione del verde nelle città può migliorare la qualità dell’aria e ridurre
l’inquinamento e combattere il fenomeno delle isole di calore.
A livello sistemico, non è chiaro quanto una maggiore diffusione degli orti urbani possa
contribuire significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura tradizionale.
Per saperne di più, ascolta il podcast!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

Buon NataLiSsImo a tutti gli ascoltatori di Rumore Verde!!1!1!!uno!!1🥳👶❄️
24/12/2019

Buon NataLiSsImo a tutti gli ascoltatori di Rumore Verde!!1!1!!uno!!1
🥳👶❄️

Pronti and andare in onda!🌊Come al solito dalle 21:00 su
12/12/2019

Pronti and andare in onda!🌊
Come al solito dalle 21:00 su

Auto elettriche : il futuro?Elon Musk è un’icona dei nostri tempi. La sua simpatica faccia appare con regolarità sulle p...
11/12/2019

Auto elettriche : il futuro?

Elon Musk è un’icona dei nostri tempi. La sua simpatica faccia appare con regolarità sulle pagine
dei giornali e sopratutto nei meme su Instagram. Come quando ha provato un tiro di un joint
(senza inspirare) ospite da Joe Rogan. L’ultima visita del sig. Musk sui rotocalchi digitali è dovuta
alla fallimentare presentazione del Cybertruck, il controverso pickup lanciato sul mercato qualche
settimana fa Tesla.

Una delle principali mission di Tesla è di produrre auto-elettriche con prestazioni e costi tali da
renderle un prodotto di massa, contribuendo a rendere il settore dell’automotive privato
ecologicamente sostenibile. Seguendo la scia di Tesla tutte le principali case automobilistiche
stanno preparando dei modelli di auto elettriche e nei prossimi 2-3 anni avranno immesso sul
mercato la loro versione.

Cos’è un auto elettrica ? Come funziona?
Le auto elettriche sono alimentate da un motore a induzione il quale , semplificando, è più
efficiente del cugino endotermico perché subisce meno perdite di energia; produce un moto
rotatorio più facilmente trasmissibile ai pneumatici rispetto al moto lineare alternato dei pistoni il
quale necessita di varie componenti meccaniche per esser trasformato. Inoltre, il motore a
induzione inventato da Tesla ( lo scienziato) consente di trasformare l’energia che si sviluppa in
frenata in energia elettrica che viene utilizzata per ricaricare le batterie.
Piccola curiosità : le batterie di una Tesla sono in realtà composte da blocchi di circa 7000 piccole
pile.

Spesso l’auto elettrica viene presentata come una importante soluzione al problema del
riscaldamento globale: il motore elettrico non funziona con la benzina e quindi non inquina!
In verità non è cosi semplice. Primo perché produrre le componenti dell’auto , in particolare le
batterie agli ioni di litio, comporta l’emissione di diverse sostanze inquinanti, inclusi i gas serra; in
secondo luogo, l’energia elettrica che alimenta il motore può essere stata prodotta mediante la
combustione di idrocarburi fossili. Alcuni studi hanno comparato l’impatto ambientale di auto
elettriche e auto con motori endotermici tradizionali, stimando che considerando l’electricity mix
medio europeo , le auto elettriche comportano una riduzione del 25 % dell’emissione di gas serra
in un arco di vita di 150.000 km. Il punto fondamentale è che il differenziale aumenta quanto
maggiore è la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non inquinanti.

L’Italia è pronta alla transizione verso la mobilità privata elettrica? Probabilmente ancora no. Uno
dei problemi è il numero ancora ridotto delle colonnine di ricarica presenti sul territorio.
Considerando il numero di stazioni di ricarica per abitante e km quadrato l’Italia risulta tra gli ultimi
posti nella classifica europea. E’ noto però che diversi milioni di euro sono stati stanziati per
questo importante progetto infrastrutturale : ad esempio Enel X ha dichiarato che entro il 2022 in
Italia saranno presenti 28.000 punti di ricarica, contro le circa 10000 operative oggi sul nostro
territorio.

Per saperne di più ed essere degnamente intrattenuti , ascoltate il podcast!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

Auto elettriche sì o auto elettriche no? Questo è il problema.Non dimenticate di ascoltare i nostri podcast per risponde...
07/12/2019

Auto elettriche sì o auto elettriche no? Questo è il problema.

Non dimenticate di ascoltare i nostri podcast per rispondere alle domande più scottanti del momento!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

I Termovalorizzatori bruciano rifiuti e producono energia. Ma, negli ultimi anni in Italia, hanno prodotto soprattutto p...
02/12/2019

I Termovalorizzatori bruciano rifiuti e producono energia. Ma, negli ultimi anni in Italia, hanno prodotto soprattutto polemiche.
Una grossa parte dell’opinione pubblica, coadiuvata da alcune componenti della politica nazionale, ritiene che i termo-valorizzatori siano vecchi, inefficienti, pericolosi per l’ambiente e per la salute umana.

Ma è davvero cosi?

In Italia nel 2018 sono state destinate alla termovalorizzazione circa 6 milioni di tonnellate di rifiuti, pari al 18% per cento della produzione di rifiuti urbani nazionale , distribuite nei 45 impianti operativi presenti nel nostro paese.
Una percentuale importante, percentuale che addirittura aumenta sensibilmente se si prendono in considerazione paesi come la Germania e la Danimarca, noti tra le altre cose per la loro sensibilità alle questioni ambientali.

L’EPA (l’agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense ) ha definito la gerarchia delle modalità di smaltimento dei rifiuti, ponendo al primo posto il riciclo e stabilendo che la termo-valorizzazione sia preferibile solamente allo stoccaggio in discarica. Notiamo che sfortunatamente non tutti i rifiuti sono riciclabili, fatto che pone la necessità di smaltire questa enorme quantità di rifiuti non designabili alla filiera del riciclo.

Una buona parte dell’opinione pubblica del nostro paese è avversa alla termovalorizzazione ; spesso questa avversità si declina nell’atteggiamento del “non nel mio cortile”, ma questo è un altro discorso.
Le critiche vertono essenzialmente sull’inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti e dagli effetti di quest’ultimo sulla salute delle persone.
Stando ai dati presenti nel report sull’attività del termovalorizzatore di Brescia , il più grande in Italia e tra i più grandi in Europa, l’impatto dell’impianto relativo a tutte le diversi componenti dell’inquinamento atmosferico ( monossido di carbonio, metalli pesanti, diossine, biossido di zolfo et cetera) è minimo, ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge. Notiamo inoltre che considerando le determinanti dell’inquinamento atmosferico del comune di Brescia suddiviso nelle suddette componenti, l’attività di termovalorizzazione è responsabile al massimo del 5 % delle emissioni.

Riguardo alle conseguenze sulla salute umana delle emissioni degli impianti, il tema è dibattuto e controverso. I risultati degli studi epidemiologici sono vari e contrastanti. Probabilmente è ancora presto per stimare con accuratezza l’effetto delle emissioni sulla incidenza di determinate patologie.

Se l’argomento vi interessa e la lettura vi ha un po’ annoiato, valorizzate il vostro tempo e ascoltate il podcast!

Anchor: https://bit.ly/2WBtJS2
Spotify: https://spoti.fi/30jF5fQ

Avranno ragione? Scopritelo dalle 21 su  !!
28/11/2019

Avranno ragione? Scopritelo dalle 21 su !!

Oggi dalle 21 su   parleremo di carne!La sua produzione, il suo consumo ed il suo impatto ambientale!                   ...
14/11/2019

Oggi dalle 21 su parleremo di carne!
La sua produzione, il suo consumo ed il suo impatto ambientale!

Indirizzo

Via Festa Del Perdono 7
Milan
20122

Orario di apertura

21:00 - 22:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando RumoreBianco_RadioStatale pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a RumoreBianco_RadioStatale:

Video

Condividi

Digitare

Società Di Media nelle vicinanze


Altro Stazione radio Milan

Vedi Tutte