Dwarves Gold Slots 06064

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13/07/2022

Notizie dal CPR di Torino: sciopero della fame!
.. Da una serie di telefonate ricevute da dentro il Cpr, apprendiamo che tutte le 35 persone detenute in una delle aree del centro sono entrate in sciopero della fame a partire da questo lunedì. Hanno rifiutato pranzo e cena e intendono continuare:
“Qua è un disastro. Qua succede un macello perché la gente non mangia e beve e continuerà così finché non ci sarà una soluzione.” ...

>>> https://gabrio.noblogs.org/post/2022/07/12/solidarieta-ai-reclusi-in-sciopero-della-fame-nel-cpr-di-torino/

Dopo la rivolta del 9 maggio nel CPR di via Corelli, scattata a causa del solito cibo marcio e per la mancata assistenza...
27/05/2022

Dopo la rivolta del 9 maggio nel CPR di via Corelli, scattata a causa del solito cibo marcio e per la mancata assistenza sanitaria, in particolare a un ragazzo con un grave disagio psichico, uno degli ustionati che non riceveva farmaci per un intero giorno, è stato portato al Niguarda e poi riportato di nuovo, nella notte, dentro al CPR.
Per la stessa rivolta qualcuno dei reclusi ha già ricevuto l'avviso di apertura delle indagini per danneggiamento (art.635 cp) e danneggiamento seguito da incendio (art.424 cp).
Qualche giorno dopo è scoppiata un'altra protesta per la mancanza di cure mediche (non vengono rispettati nemmeno gli appuntamenti di visite mediche prenotate da settimane) ed è stata fatta entrare la celere dentro il CPR per sedarla.
Venendo a conoscenza di questi episodi è intervenuto il garante dei detenuti, il quale è riuscito a ottenere almeno la liberazione per un ragazzo che soffre di epilessia.
A fronte di queste e altre segnalazioni è sempre più importante tornare sotto il CPR ed esprimere tutta la solidarietà ai reclusi.
Domenica 19 giugno- Presidio sotto il CPR di Milano !!!!

PRESIDIO AL CPR DI MILANO - DOMENICA 19 GIUGNO 2022 - ORE 18:00 In solidarietà a chi è processato con l'accusa di devast...
19/05/2022

PRESIDIO AL CPR DI MILANO - DOMENICA 19 GIUGNO 2022 - ORE 18:00

In solidarietà a chi è processato con l'accusa di devastazione e saccheggio per le rivolte al CAS Serena di Treviso del 2020 e per portare un saluto a chi è recluso dentro il CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio).

link evento: https://www.facebook.com/events/544294510617620/?active_tab=discussion

RITROVO: ci troviamo al parcheggio davanti al Centro sportivo F. Scarioni in via Tucidide, 10 a Milano
Porta pentole e fischietti per fare più rumore.

Da settembre 2020 a Milano ha di nuovo aperto il CPR, minaccia costante per chi vive senza documenti regolari e luogo dove ogni aspetto della vita viene calpestato.
Al suo interno le condizioni sono terribili: dal cibo di scarsa qualità - e spesso scaduto - alla prescrizione di farmaci psicotropi, dalla mancanza di cure mediche e supporto legale a standard igienici inaccettabili.
Il CPR rappresenta solo l'ultimo anello della catena mortifera di selezione e sfruttamento costituita dalla gestione delle migrazioni.
Nel 2020 nel CAS Serena di Treviso è scoppiata una protesta legata alla totale assenza di tutela della salute nel momento di diffusione del COVID-19, acuita dalle strutturali condizioni di sovraffollamento, cure mediche assenti e collaborazione tra operatori sanitari e polizia. Il 30 giugno 2022 si terrà a Treviso il processo per la rivolta al CAS Serena, che vede gli imputati accusati di sequestro di persona e devastazione e saccheggio.
L'accusa di devastazione e saccheggio viene sempre più spesso utilizzata a sproposito, non solo in occasione di manifestazioni e proteste di piazza, ma anche per reprimere duramente le rivolte nei luoghi chiusi e controllati, come è accaduto anche per le proteste che hanno infiammato le carceri nel marzo 2020.
Nei CAS, nei CPR, nelle prigioni, così come nelle strade e nelle piazze, la gestione della pandemia è stata l'occasione per accelerare su controllo e repressione, su esclusione e sacrificio.
Perciò vi invitiamo a un presidio davanti al CAS di via Aquila e al CPR di via Corelli a Milano, per portare un saluto a chi è rinchiuso e in solidarietà con chi è processato per le rivolte.

Proseguono le proiezioni del video "Il CPR: un posto da chiudere", prossimi appuntamenti:- venerdì 27 maggio, dalle ore ...
19/05/2022

Proseguono le proiezioni del video "Il CPR: un posto da chiudere", prossimi appuntamenti:

- venerdì 27 maggio, dalle ore 21:00 a Saronno al Circolo della teppa: proiezione del video e discussione su CPR e carcere

- venerdì 10 giugno dalle ore 20:30 al Kinesis a Tradate (via Carducci, 3): proiezione del video, discussione e intervento di Daniele Ratti sulle politiche neo colonialiste europee e italiane tra il Mediterraneo e l'Africa.

Il video è disponibile su you tube al link: https://www.youtube.com/watch?v=pzpr6mBIC3I&t=1s

7-05-2022, NOTIZIE DAL CPR DI MILANO-CORELLIDa un paio di mesi al Cpr di via Corelli hanno di nuovo i cellulari dopo il ...
07/05/2022

7-05-2022, NOTIZIE DAL CPR DI MILANO-CORELLI

Da un paio di mesi al Cpr di via Corelli hanno di nuovo i cellulari dopo il ricorso vinto da uno di loro a dicembre 2021.
Oggi finalmente hanno iniziato a chiamare e dare qualche notizia sulle condizioni all’interno.
Le sezioni attualmente attive sono due su quattro (le altre due sono state rese inagibili dalle rivolte). Le notizie arrivano da una delle sezioni, dove ci sono circa 22 ragazzi e provengono in prevalenza da Algeria, Tunisia, Marocco, Mali, Bosnia Erzegovina e Perù. Le espulsioni verso Marocco, Algeria e Tunisia sembra avvengano il mercoledì, giovedì e venerdì e che li prelevino intorno alle 2 o 3 di notte.
In una sezione a parte c’è un ragazzo in isolamento perché positivo al Covid-19.
Quello che lamentano è la mancanza di lavoro e di visite con i familiari. La cosa peggiore è, come dice uno di loro “che non abbiamo il diritto di essere visitati dalle nostre famiglie, non ci danno un solo libro da leggere. Stiamo tutto il giorno senza poter fare nulla che possa distrarre la nostra mente”. In molti dicono che è per questo che un ragazzo qualche giorno fa “ha perso un po’ la testa, parlava da solo e urlava”. Dato che non è stato soccorso nella sezione è scoppiata una protesta, hanno sbattuto finestre e porte perché era l’unica cosa che potevano fare. Nonostante questo, il ragazzo si trova ancora in cella senza aver ricevuto nessun tipo di assistenza medica o psicologica.
I ragazzi hanno parlato di lenzuola fatte di tessuto-non-tessuto, quasi di carta, che si strappano e danno allergie, lasciando scoperti i materassi malconci. Il cibo, fornito dal Progetto Mirasole della fondazione Arca Onlus, è come sempre di pessima qualità e proprio oggi è scoppiata una protesta dopo l’arrivo di cibo “che nemmeno i maiali mangerebbero, roba incredibile, fa schifo, puzza” […] “Abbiamo fatto sciopero e abbiamo gettato tutto a terra”.
Dicono che gli avvocati ci sono (d’ufficio o nominati da loro), ma che il consiglio che viene dato è sempre quello di aspettare e aspettare. Due o tre tra medici o infermieri presenti prescrivono solo terapie di base o psicofarmaci.

16/02/2022

Oggi a Treviso si è tenuta un'altra udienza del processo per la rivolta all'ex caserma Serena di giugno 2020. Le accuse contro Amadou, Mohammed e Abdourahmane sono devastazione e saccheggio e sequestro di persona. Quello di cui i tre sono accusati è di aver lottato contro le condizioni di vita imposte dentro il centro di accoglienza, la reclusione e la gestione iper violenta della situazione sanitaria da parte della cooperativa Nova Facility, gestionaria del Cas. Era l'estate 2020, e in tutti i luoghi di reclusione per migranti, dalle navi quarantena agli hotspot, dai centri di accoglienza ai Cpr e alle carceri, si susseguivano proteste, rivolte, resistenze individuali e collettive da parte delle persone costrette a viverci e ammalarsi. Rivolte che peraltro continuano, nonostante spesso rimangano isolate e senza eco né solidarietà anche di fronte alla repressione. A seguito della rivolta all'ex Caserma, il carcere ha ucciso Chaka, un fratello arrestato insieme a Abdou, Mohammed e Amadou.
La prossima udienza sarà il 30 giugno. Continuare a sostenere gli imputati è doveroso, per non lasciarli soli, per ricordare Chaka e per continuare a lottare contro Nova Facility e il sistema di accoglienza, lo Stato, i suoi confini, le sue leggi razziste e le sue prigioni.

IL CPR: UN POSTO DA CHIUDEREUn video autoprodotto sui CPR, le navi quarantena e le frontiere. Dedicato a tutte le reclus...
09/01/2022

IL CPR: UN POSTO DA CHIUDERE

Un video autoprodotto sui CPR, le navi quarantena e le frontiere.

Dedicato a tutte le recluse e tutti i reclusi, ai morti nei CPR e a chi continua a ribellarsi.

https://www.youtube.com/watch?v=pzpr6mBIC3I

[ringraziamo Foa Boccaccio per lo spazio su you tube]

“Il CPR: un posto da chiudere” A cura dell’Assemblea Punto di Rottura - Contro i CPR (Milano).Un video autoprodotto per ricordare che i campi di internamento...

Foa Boccaccio, via Timavo 12, Monza Noi ci siamo, che fai, non vieni?
12/12/2021

Foa Boccaccio, via Timavo 12, Monza
Noi ci siamo, che fai, non vieni?

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