Aiko è una startup torinese fondata nel 2017, specializzata nello sviluppo di software avanzati basati su intelligenza artificiale e automazione per applicazioni spaziali. È stata la prima azienda europea a dimostrare l’utilizzo di algoritmi di deep learning in orbita. Recentemente, ha raccolto 3,5 milioni di euro in un round di finanziamento di Serie A, guidato da Deep Blue Ventures e Primo Space. Questo investimento è destinato a supportare l’espansione dell’azienda in Europa e negli Stati Uniti, nonché a potenziare lo sviluppo e la scalabilità delle sue soluzioni software. La missione “spaziale” insomma è quella di abilitare missioni spaziali autonome.
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Bentornati, oggi è mercoledì 5 febbraio e ogni mercoledì esce la newsletter dedicata a data science, data journalism e Ai. Questa settimana parliamo di longevity, space economy e chatbot cinesi. Non in questo ordine. Come sempre. Buona lettura
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Space economy e Ai: anche i satelliti possono essere intelligenti?
Aiko è una startup torinese fondata nel 2017, specializzata nello sviluppo di software avanzati basati su intelligenza artificiale e automazione per applicazioni spaziali. È stata la prima azienda europea a dimostrare l'utilizzo di algoritmi di deep learning in orbita. Recentemente, ha raccolto 3,5 milioni di euro in un round di finanziamento di Serie A, guidato da Deep Blue Ventures e Primo Space. Questo investimento è destinato a supportare l'espansione dell'azienda in Europa e negli Stati Uniti, nonché a potenziare lo sviluppo e la scalabilità delle sue soluzioni software. La missione "spaziale" insomma è quella di abilitare missioni spaziali autonome.
Siamo con Lorenzo Feruglio, ceo e fondatore di Aiko e voi siete su ThinkTallyTalk.
Bentornati, oggi è mercoledì 28 gennaio e ogni mercoledì esce la newsletter dedicata a data science, data journalism e Ai. Questa settimana parliamo di editing genetico, droni e startup cinesi tipo DeepSeek. Non in questo ordine. Come sempre. Buona lettura
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DeepSeek ai raggi X. La nostro prova. E il confronto con Google e OpenAi
Attualmente è uno dei modelli linguistici open source made in China più potenti, ha capacità di “ragionamento” avanzate e costa meno degli altri. Molto meno degli altri. Ma il motivo che ha messo in allarme mezza Silicon Valley è che ha superato, almeno così sostengono loro, o1 di OpenAI in diversi benchmark e test, tra cui il test di ragionamento matematico (AIME) e quello sul coding, cioè SWE-bench Verified. Lo proviamo in diretta per voi. Siete su #Ascanio.
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#ai #aigen #deepseek #intellugenzaartificiale #cina #openai
DeepSeek ai raggi X. Ecco come è fatto e come funziona #Ascanio
Attualmente è uno dei modelli linguistici open source made in China più potenti, ha capacità di “ragionamento” avanzate e costa meno degli altri.Quello che lo rende diverso è che è in grado di competere con i modelli di reasoning più avanzati di OpenAI. Non solo. Il loro modello più potente, DeepSeek V3, presentato a dicembre, è un LLM (modello linguistico di grandi dimensioni) da 67 miliardi di parametri. Non è gigante: GPT-4, quello di OpenAI, dovrebbe avere superato i 100 trilioni di parametri. Se leggete il suo paper scientifico, scoprite però che per realizzarlo ci hanno speso poco meno di 6 milioni di dollari, almeno un decimo di quanto sarebbe costato GPT-4. Inoltre, è stato addestrato in solo due mesi e con risorse di calcolo inferiori a quelle utilizzate da Meta e OpenAI. La settimana scorsa è stato rilasciato DeepSeek-R1 Zero. Si confronta con o1 di OpenAI oppure con il nuovo Gemini 2.0 Flash Thinking Experimental di Google, perché simula una catena di pensieri. Detta più semplicemente, riflette prima di rispondere, simulando così il ragionamento di un essere umano.
Il motivo che ha messo in allarme mezza Silicon Valley è che ha superato, almeno così sostengono loro, o1 di OpenAI in diversi benchmark e test, tra cui il test di ragionamento matematico (AIME) e quello sul coding, cioè SWE-bench Verified. Lo proviamo oggi in diretta per voi. Siete su Ascanio.
Bentornati, oggi è mercoledì 22 gennaio e ogni mercoledì esce la newsletter dedicata a data science, data journalism e Ai. Questa settimana parliamo di Titan, fabbisogno energetico e apocalisse. Non in questo ordine. Come sempre. Buona lettura
Bentornati, oggi è mercoledì 15 gennaio e ogni mercoledì esce la newsletter dedicata a data science, data journalism e Ai. Questa settimana parliamo di temperature record, qualità dell’aria e Governi instabili. Non in questo ordine. Come sempre. Buona lettura.
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Dalla ricerca approfondita di Deep Research all’integrazione dell’Ai nel browser Opera fino ai nuovi modelli di “reasoning” di OpenAi e Google. Torniamo a ragionare sul futuro dei motori di ricerca mettendo a confronto Perplexity.ai, SearchGpt e Deep Research il nuovo modello sperimentale reso disponibile oggi per gli abbonati a Gemini Advanced. Con l’anno nuovo torna Ascanio e le sue lezione di Ai Gen. Siamo alla puntata 33. In fondo un piccolo spazio per raccontare Opera.
Cosa è Ascanio? E’ un format video di Info Data dove si discute a ruota libera di giornalismo, attualità e dati rigorosamente senza una scaletta. Buona visione.
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