22/09/2024
Voci insistenti danno Galliano fuori da Margiela e Glenn Martens al suo posto. La scelta non sarebbe sbagliata e Martens continuerebbe a stare in OTB con un ruolo forse più prestigioso e una libertà creativa maggiore. Questo però potrebbe vanificare lo straordinario lavoro che il designer belga sta facendo da Diesel, marchio che da lui è stato letteralmente reinventato. Sono sempre meno i progetti di rebranding che funzionano. Basta vedere il disastro di Maximilian Davis da Ferragamo. In questo caso invece Martens non solo è un perfect match per Diesel ma è anche riuscito ad aggiungere un piano narrativo che il brand non ha mai avuto. In questa collezione in particolare, una delle sue migliori, il tema era la distruzione e la conseguente rigenerazione. In senso letterale Glenn Martens ha accelerato una prospettiva sostenibile all’interno della produzione di denim che di per sé è una delle meno sostenibili al mondo. Ma lo ha fatto questa volta anche su un piano metaforico. Gli intensi cicli di stress che i capi della collezione hanno subito, insieme alle inquietanti lenti colorate dei modelli, rimandavano più che a un futuro distopico a un presente molto, molto malato in cui l’erosione delle ricchezze della terra è qualcosa che spesso si tende a dimenticare. I delavaggi eccessivi fino allo sfaldamento delle fibre non sembravano più ricordare la gozzovigliante atmosfera da primi anni 2000 ma un 2024 in cui non è facile trovare il giusto mezzo tra sviluppo e sopravvivenza. Il quadro dipinto da Martens è cupo anche se ottimista e oggi questa è decisamente la sua straordinarietà. Il lusso ha abbandonato le strade, le classi medie, il reality check e si è nascosto dentro inquietanti torri di gesso che all’inizio sembravano belle ma che si stanno sfaldando velocemente. Da Diesel invece la realtà risuonava chiara e non era nè musicale nè idilliaca. Esprimeva la coscienza della sparizione del senso, dell’allontanamento della moda dalla vita. Dovunque Glenn Martens vada, è necessario fare in modo che la sua voce rimanga forte e chiara per molti motivi tra cui uno fondamentale: ne abbiamo bisogno.