Claudio Michelizza

Claudio Michelizza CU Specialist e CEO Bufale.net Claudio Michelizza nasce a Castellanza (VA) nel 1978 e sin da piccolo si appassiona al giornalismo e alla storia.

Entrambe le passioni lo portano a sviluppare uno spirito critico che, negli anni, diventerà la sua missione: dare il suo contributo alla corretta informazione sposando la causa del fact-checking, del debunking e della lotta alla disinformazione. In rete è conosciuto come “Lo Sbufalatore” e nel mondo del lavoro è un Data Analyst, SEO, Social Specialist ed esperto in Tag Container (Google Analytics,

Act Commander, AT Internet, Trackingbox, Google Tag Manager, Adform, Data Studio), capacità che oggi gli consentono di vivere il mondo social con le sue facoltà di debunker, una passione che nel 2014 si è tradotta con l’apertura di Bufale.net (il più importante servizio in Italia contro le fake-news e scuola di debunking), una realtà gratuita di verifica delle fonti alla quale collaborano, nel tempo libero, altri liberi cittadini che condividono la stessa passione al di là di ogni appartenenza politica e sociale. Oggi Claudio Michelizza ha una rubrica fissa su 5 radio nazionali, regionali e locali, fra le quali Radio24, RaiRadio Due e altre. Insieme allo Zoo di 105 ha lanciato la prima rubrica radiofonica sulle fake news seguita da tutti gli italiani a livello Nazionale. Nel suo impegno con Bufale.net si occupa anche di formazione di nuovi debunker presso le scuole ed è spesso ospite di convegni sul tema. Tra questi, si ricorda il Publisher Day di Milano, il Conosciamoci Meglio della Bayer, l’Hackaton di Rimini, l’After Festival di Reggio Emilia, il di Roma e il Controtempo di Sommariva del Bosco (CN). L’1 dicembre 2018 ha partecipato al settimanale Insieme/Juntos del TGCom24 per parlare di fake news. Il suo impegno come debunker ottiene spesso un riconoscimento da parte delle testate ufficiali e dalle agenzie di stampa, che nei loro articoli menzionano il servizio Bufale.net quasi ogni giorno come fonte che smaschera le bufale e la disinformazione (Giornalettismo, AGI, La Repubblica). In altri ambiti social è fondatore delle pagina Facebook Blastometro e admin della community Adotta anche tu un analfabeta funzionale. In passato è stato admin del team originale di Commenti Memorabili e oggi è fondatore di Copia Originale, il primo portale sulla Comunicazione Non Verbale (CNV).

15/05/2024

Tutti gli influencer e giornali che hanno condiviso il video avvenuto presso un distributore con volto in chiaro della persona o cercando di fare i furbi facendo video "La mia reazione al video....".

Sappiate che siete solo dei 🤬🤬🤬🤬.

Ho segnalato e segnaleró al garante tutti i vostri post e video per farvi chiudere profili e pagine e per farvi dare il massimo delle multe. E fidatevi che saranno belle alte.

Se vi chiedete di cosa parlo, siete fra i fortunati che non hanno visto questo nuova gogna social su una povera persona.

09/05/2024
30/04/2024

Sapevi che gli astronauti sperimentano la "febbre spaziale" a causa degli spostamenti dei fluidi nella microgravità? Nell'ambiente spaziale privo di peso, i fluidi corporei degli astronauti si spostano verso l'alto, causando congestione, mal di testa e una sensazione di pienezza alla testa. Questo fenomeno, noto come “febbre spaziale” o “sindrome di adattamento allo spazio”, in genere scompare dopo alcuni giorni mentre il corpo si adatta alla microgravità.

26/04/2024

Sapevi che, il vero nome per un hashtag è octothorpe? Il termine "octothorpe" è effettivamente un nome alternativo per il simbolo " #" comunemente noto come hashtag. Non è così ampiamente usato come "hashtag", ma è una curiosità interessante!

26/04/2024

Sapevi che, i bradipi possono trattenere il respiro più a lungo dei delfini? I bradipi hanno un tasso metabolico molto lento, il che significa che richiedono meno ossigeno rispetto agli animali con tassi metabolici più elevati come i delfini. Questo permette loro di conservare l'ossigeno e trattenere il respiro per periodi prolungati. I delfini sono mammiferi acquatici e dipendono da frequenti risalite in superficie per respirare aria. Hanno evoluto sistemi respiratori specializzati e muscoli per facilitare una respirazione rapida ed efficiente in superficie dell'acqua. Al contrario, i bradipi trascorrono la maggior parte del loro tempo sugli alberi e non hanno lo stesso bisogno di respirare frequentemente come fanno i delfini.

22/04/2024

Tra le tante convinzioni errate che circolano, c'è quella legata ai colori. Spesso, chiedendo a un bambino di disegnare un paesaggio, il Sole appare come una sfera gialla nel cielo, talvolta anche arancione, mentre il mare viene raffigurato come una vasta distesa blu.

In realtà, se vogliamo attribuire un colore al Sole, dovremmo considerarlo come una luce abbagliante e candida, con tutte le sfumature di colore mescolate insieme, come si vede nelle foto dallo spazio. Il picco di questa luce è nelle frequenze legate al verde, non al giallo.

La ragione per cui percepiamo il Sole come giallo è dovuta all'atmosfera terrestre, che filtra meglio la luce blu rispetto a quella rossa. Quindi, ciò che vediamo è il risultato del predominio della luce rossa, che ci fa percepire il Sole come una sfera gialla.

Inoltre, ci sono influenze culturali: ad esempio, un bambino giapponese potrebbe disegnare il Sole come una sfera rossa.

Anche per quanto riguarda il colore del mare, spesso rappresentato come azzurro, vi sono motivazioni simili. Il mare appare azzurro perché riflette il colore del cielo, ma spesso viene disegnato in questo modo anche per motivi culturali, nonostante possa presentare altre sfumature a causa delle alghe o di detriti.

13/04/2024

Nell'ordine di 24 ore hanno aggredito mia moglie ed è morto mio zio (lutto). Mi domando che c***o vado avanti a fare fact checking, sto mondo è sempre peggio.

10/04/2024

Vi ricordate i supermercati amazon che erano completamente automatizzati (SENZA PERSONALE UMANO, MA CON MIGLIAIA DI TELECAMERE) e gli influencer italiani ci hanno fatto video entusiastici?

Bene pare che dietro all'automatismo ci fossero 1000 persone assunte in india che gestivano il tutto. Ora sto semplificando, ma qui AI più he intelligenza artificiale mi sa che è AMICO INDIANO.

04/04/2024

Avete mai utilizzato app di realtà aumentata? Quali?

03/04/2024

Sette membri dello staff dell'organizzazione non governativa americana World Central Kitchen sono tragicamente deceduti a seguito di un bombardamento aereo israeliano. Il fondatore dell'ONG ha espresso il suo dolore: "Sono profondamente addolorato, chiedo ad Israele di arrestare queste azioni". L'ex primo ministro israeliano Netanyahu ha descritto l'incidente come "un tragico errore in cui le forze armate hanno accidentalmente colpito civili a Gaza". In serata, una folla di manifestanti si è radunata presso l'abitazione del primo ministro a Gerusalemme.

Quante volte avete usato e vorrete usare la parola "accidentale " ministro?

01/04/2024

Un aneddoto meno conosciuto riguarda una falsa notizia durante l'epoca vittoriana riguardante un presunto ritrovamento di un'antica civiltà sottomarina al largo delle coste inglesi.

La storia raccontava di una spedizione scientifica che, durante esplorazioni oceaniche, aveva scoperto i resti di una civiltà sommersa, completa di rovine di città, templi e statue. Le notizie dell'eccezionale scoperta si diffusero rapidamente attraverso vari giornali e riviste dell'epoca, suscitando un enorme interesse pubblico.

Tuttavia, in seguito emerse che l'intera storia era una frode orchestrata da un gruppo di truffatori che avevano creato falsi reperti archeologici e documenti per sostenere la loro narrazione. Questi reperti vennero falsificati abilmente in modo da sembrare antichi e vennero presentati come prove della presunta civiltà sottomarina.

L'inganno fu scoperto quando esperti di archeologia marina analizzarono attentamente i reperti e i documenti e riconobbero le incongruenze e gli anacronismi presenti. L'intera vicenda dimostra come la sensazionalizzazione e la falsificazione di notizie non siano fenomeni esclusivamente moderni e come il desiderio di fama e profitto possa portare alla creazione di storie completamente false anche in epoche passate.

Il pesce d'aprile è una tradizione che ha perso il suo significato originario di scherzo innocente e divertente, sopratt...
31/03/2024

Il pesce d'aprile è una tradizione che ha perso il suo significato originario di scherzo innocente e divertente, soprattutto considerando il panorama del giornalismo contemporaneo in Italia. Negli ultimi anni, la qualità del giornalismo ha subito un declino evidente, con sempre più casi di notizie false, manipolazioni e sensazionalismo sfrenato. Questo contesto rende difficile apprezzare il pesce d'aprile come una semplice giornata di scherzi leggeri e inoffensivi.

Il problema delle fake news è diventato sempre più diffuso nel panorama mediatico italiano, con molti giornali caduti nella trappola della corsa alla notizia sensazionale piuttosto che alla ricerca della verità e dell'accuratezza. Ecco alcuni esempi di fake news che hanno fatto scalpore nei media italiani:

**"L'onda anomala che colpirà le coste italiane"**: In passato sono state diffuse notizie false riguardanti eventi naturali catastrofici, come onde anomale o terremoti imminenti, senza alcuna base scientifica. Queste notizie hanno creato panico tra la popolazione e dimostrato la mancanza di verifica delle fonti da parte dei giornalisti.

**"Il politico corrotto che si è arricchito illegalmente"**: Le fake news nel campo politico sono diventate sempre più comuni, con accuse infondate e diffamazioni nei confronti di politici o figure pubbliche. Queste notizie possono influenzare l'opinione pubblica e danneggiare la reputazione delle persone coinvolte.

**"La scoperta di una nuova cura miracolosa per il cancro"**: In campo medico e scientifico, le fake news possono avere conseguenze gravi sulla salute pubblica, diffondendo informazioni non verificate o addirittura pericolose. Questo genere di notizie alimenta la disinformazione e mette a rischio la vita delle persone.

**"La guerra imminente tra nazioni vicine"**: Le fake news riguardanti questioni geopolitiche e conflitti internazionali possono avere un impatto destabilizzante sulle relazioni internazionali e alimentare la paura e l'insicurezza tra la popolazione.

Il pesce d'aprile diventa un'occasione per riflettere sulla necessità di un giornalismo responsabile e etico, basato sulla ricerca della verità e sull'obiettività dei fatti.

29/03/2024

Un caso famoso di fake news prima dell'avvento di Internet è la cosiddetta "Grande truffa della Luna" perpetrata dal giornale nel 1835. Il giornale pubblicò una serie di articoli che affermavano l'esistenza di vita sulla Luna, inclusi unicorni, castori bipedi e persino civiltà aliene avanzate. Questi articoli furono attribuiti a Sir John Herschel, un famoso astronomo dell'epoca, e presentati come risultati di osservazioni reali attraverso un potente telescopio.La serie di articoli divenne nota come "The Great Moon Hoax" e attirò l'attenzione di un vasto pubblico. Molti lettori credettero alle storie, nonostante fossero completamente inventate. L'intento era quello di aumentare la tiratura del giornale, e funzionò: la popolarità del New York Sun crebbe enormemente a seguito di questa serie di pubblicazioni.Questo episodio è un esempio di come le fake news non siano un fenomeno esclusivo dell'era digitale, ma abbiano radici storiche profonde. Insegna l'importanza di verificare le fonti e di non credere ciecamente a tutto ciò che viene pubblicato, anche quando sembra provenire da autorità rispettabili

27/03/2024

L'idea che i post sui social media possano essere letti come cartelle cliniche per comprendere l'evoluzione di una patologia trova fondamento in diversi studi. Ad esempio, uno studio ha esplorato la tendenza alla pubblicazione di casi clinici (CRs) nelle riviste di patologia e ha proposto un'alternativa attraverso le piattaforme di comunicazione digitale, rappresentata dai 'social media case report'[1]. Questo suggerisce che i social media possono essere utilizzati come un mezzo per documentare e discutere casi clinici, simili a cartelle cliniche tradizionali.

Un altro studio ha discusso l'uso delle immagini di patologia sui social media, sottolineando come queste possano essere condivise per scopi educativi, aumentando la comprensione delle malattie e del ruolo dei patologi nella cura dei pazienti [2]. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che è possibile prevedere le condizioni mediche dalle pubblicazioni sui social media, il che implica che i post possono riflettere l'evoluzione della salute di un individuo [3].

Questi studi confermano che i post sui social media possono effettivamente fornire informazioni preziose sull'evoluzione delle condizioni mediche e patologiche, fungendo da moderni sostituti delle cartelle cliniche tradizionali. Tuttavia, è importante notare che la privacy del paziente e le considerazioni etiche devono essere sempre al centro di tali pratiche.

7 miti popolari sulle VPN: cosa è vero e cosa è falsoLa VPN (Virtual Private Network) è un sistema che cifra il traffico...
05/03/2024

7 miti popolari sulle VPN: cosa è vero e cosa è falso

La VPN (Virtual Private Network) è un sistema che cifra il traffico Internet e l’identità digitale dell’utente. Offre numerosi vantaggi, come la protezione da accessi esterni, il trasferimento sicuro dei dati e l’oscuramento della posizione del dispositivo utilizzato. Tuttavia, le VPN sono avvolte da numerosi miti, che andrebbero sfatati. In questo articolo, quindi, scopriremo le credenze errate sulle VPN online e perché è meglio affidarsi a un servizio a pagamento.

Una VPN gratuita vale quanto una a pagamento

Gli utenti, spesso, si affidano a servizi VPN gratuiti credendo che siano performanti quanto quelli a pagamento. Questo è il primo mito da sfatare. Tutte le VPN devono sostenere determinati costi per garantire la manutenzione e la funzionalità dei server. Nonostante inizialmente si possa pensare di riuscire a risparmiare denaro installando una VPN gratuita, vi sono altri prezzi nascosti da pagare. Infatti, i servizi gratuiti prevedono la raccolta e la vendita dei dati degli utenti, cosa che contrasta con il concetto di privacy alla base delle VPN. Non solo, anche per quanto riguarda la sicurezza informatica, le VPN online gratuite presentano numerose mancanze. Infatti, solo i servizi premium investono in sistemi di sicurezza avanzati per proteggere gli utenti dalle minacce informatiche. Al contrario, i servizi gratuiti spesso contengono malware e pubblicità dannose.

La VPN è solo per nerd

Nonostante la crescente diffusione dell’utilizzo di VPN online, tanti credono che questo strumento sia solo per nerd o per esperti del settore IT. Questo perché si associano tali servizi all’enorme difficoltà di utilizzo, ma si tratta di un altro mito. Infatti, le VPN sono semplicissime da usare: basta installarle e iniziare a navigare. Tuttavia, bisogna saper scegliere la VPN più adatta alle proprie esigenze. È indispensabile, quindi, affidarsi a servizi premium, in quanto garantiscono livelli elevati di sicurezza e privacy.

La VPN rallenta la velocità di Internet

Usando una VPN aggiungiamo un ulteriore passaggio alla navigazione, cosa che effettivamente potrebbe rallentarla. Tuttavia, la velocità della connessione garantita dal fornitore Internet dell’utente continua a essere alla base, anche con l’utilizzo di una VPN. Inoltre, l’ampia disponibilità di server (migliaia in tutto il mondo) permette di trovare la connessione ottimale. Non solo, le migliori VPN sono in grado di ottimizzare i propri processi, in quanto utilizzano protocolli moderni che funzionano rapidamente, assicurando così la piena fruibilità di Internet senza interruzioni.

La VPN ti permette di guardare contenuti streaming internazionali

È noto che, con l’utilizzo di una VPN online, le restrizioni territoriali vengono bypassate, dal momento che questo strumento consente di connettersi a server localizzati in altre parti del mondo. Questo, però, non vale per tutti i contenuti multimediali. Ad esempio, i maggiori fornitori di streaming online al mondo (come Netflix, Amazon Prime Video, Disney + e così via), siglano accordi che limitano la distribuzione di determinati contenuti in specifiche aree geografiche, al fine di tutelare il proprio catalogo. Questo fa sì che risulti praticamente impossibile accedere a cataloghi diversi da quelli previsti per il proprio Paese, nonostante si utilizzi un servizio VPN.

La VPN è utilizzata solo per attività illegali

Esiste questa credenza comune secondo la quale le VPN online vengono utilizzate per attività illegali, in quanto permettono di nascondere i dati dell’utente e crittografare la navigazione. Tante persone, infatti, credono che le VPN vengano usate per navigare nel dark web o per altre attività sospette. In realtà, non è così. I servizi VPN vengono utilizzati per garantire un ulteriore livello di privacy e sicurezza, ad esempio quando ci connettiamo a reti Wi-Fi pubbliche (al ristorante, in hotel, all’aeroporto e quant’altro) e vogliamo proteggere i nostri dati da occhi indiscreti.

La VPN ti protegge al 100% dagli attacchi degli hacker

Ecco un altro mito da sfatare! Le VPN non necessariamente garantiscono una protezione totale dagli attacchi degli hacker. I cybercriminali, infatti, si servono di tecniche molto sofisticate per estorcere informazioni sensibili all’utente. È vero che la VPN rappresenta un primo meccanismo di difesa contro i malintenzionati, ma da sola non basta, a maggior ragione se si utilizzano servizi gratuiti. A differenza di questi ultimi, infatti, le VPN a pagamento investono in rigorosi protocolli di sicurezza per tutelare l’utente. Ad esempio, permettono di rilevare malware e software dannosi durante i download. Tuttavia, per una maggiore copertura, dovresti integrare anche altri sistemi di sicurezza, come antivirus, gestore di password, crittografia, autenticazione a più fattori e quant’altro.

Le VPN sono il modo più sicuro per garantirti l’anonimato

È vero che le VPN ti permettono di nascondere l’indirizzo IP e di crittografare la connessione, nonché di proteggerti dai monitoraggi standard sul web. Tuttavia, non sono in grado di garantirti l’anonimato al 100%. Questo perché esistono molti modi per tracciare un utente, specialmente se lo fa un hacker esperto. Infatti, un abile malintenzionato potrebbe scovare l’impronta digitale del browser o analizzare gli account social della persona per raggiungere i propri scopi. Per questo, è opportuno associare la VPN ad altri strumenti che proteggono la privacy dell’utente, come la navigazione in incognito.

21/02/2024

Cari pollowes ricordatevi che i giornali vivono di visual...

più odiate e vi indignate più loro fanno soldi.

I GIORNALI TITOLANO "FEDEZ NULLATENENTE?" cazzate, leggete bene quello che ha detto. Se uno ti chiede hai immobili intestati a te e questo dice no, non è che non ha un euro...

I GIORNALI TITOLANO "LA FERRAGNI FA LA FURBA PAGA SOLO 1,2 % di TASSE?" cazzate, se rienvesto gli utili fatti nell'azienda questi non vengono tassati (sto semplificando)

Non voglio fare teorie di complotto, ma la notizia in merito all’inchiesta di Selvaggia Lucarelli (profilo pubblico) dov...
16/02/2024

Non voglio fare teorie di complotto, ma la notizia in merito all’inchiesta di Selvaggia Lucarelli (profilo pubblico) dove Hunziker e Bongiorno sentenziarono: “Falsità, fango e odio” con relativa querela che è stata Archiviata non meriterebbe più spazio invece di queste cazzate?

Per chi non ha seguito: Correva l’anno 2018 quando Selvaggia Lucarelli, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, portò avanti un’inchiesta in due puntate su "Doppia Difesa", la Onlus per la difesa delle donne fondata da Michelle Hunziker e dalla senatrice leghista Giulia Bongiorno. Ai tempi le due difesero la propria fondazione accusando l’opinionista di "falsità, odio e fango" e passando alle vie legali. A distanza di quasi sei anni, però, la verità è venuta a galla: il giudice ha riconosciuto "Doppia Difesa" come associazione "scarsamente operativa", archiviando la querela e dando di fatto ragione a Selvaggia Lucarelli. Scopriamo cos’è successo nel dettaglio.

Domanda sincera
14/02/2024

Domanda sincera

13/02/2024

Sono 10 anni che non prendo posizione ed evito Sanremo. Davvero non ho mai seguito un festival, se non solo per i post social e i meme.

MA C***O:

Il comunicato che hanno fatto leggere a Mara Venier è qualcosa di talmente penoso E IPOCRITA CHE NON POSSO STARE ZITTO: Non vi dovete PERMETTERE di dire che "sono qualcosa che condividiamo tutti", ma dove sta SCRITTO?

E se pensate che questo mi faccia pendere da una parte o dall'altra non avete capito nulla...

12/02/2024

Ho appena aiutato una signora di 70anni ad evitare una banale truffa che per lei però sarebbe stata devastante e ad istruirla su come riconoscerle. Tutto in privato perché si vergognava, ma mi ha dato il permesso almeno di fare un post per invogliare la gente a scrivermi senza paura. Le chat saranno eliminate alla fine dell'"assistenza" quindi non fatevi problemi.

Puntiamo all'alfabetizzazione digitale di giovani e anziani.

Quando gli "esperti" capiranno che dire "Ma io devo perdere tempo con ste cazzate" rappresenta una grossa parte del problema forse i social miglioreranno.

p.s. però quando le "cazzate" sono abbastanza importanti da essere ripresi dai giornali allora ne parlate...ipocriti.

Il format che sta spopolando da 2 settimane del nuovo tiktoker https://www.tiktok.com/ e per il quale il 99% degli itali...
11/02/2024

Il format che sta spopolando da 2 settimane del nuovo tiktoker https://www.tiktok.com/ e per il quale il 99% degli italiani usa frasi come "hai creato un format geniale" o "che idea hai avuto" è UNA COPIA del format americano https://www.tiktok.com/ CHE GIRA DAL 2002 .ci rendiamo conte che in America lo facevano già a Giugno del 2022 e questo accorciaBRO ha solo portato l'idea in Italia
Comunque una differenza è presente...uno beve, l'altro dorme.

04/02/2024

Fa ridere vedere i giornali sparare articoli ca***ta per fare visual e mettere come firma "LA REDAZIONE" per non dire chi ha scritto quelle puttanate...per poi perculare i cittadini comuni sui social definendoli vigliacchi se vogliono usare uno pseudonimo o un nick per non esporsi.

Ovviamente parlo di cittadini comuni che espongono le proprie idee e pareri con rispetto e cortesia.

Per i violenti nessuna empatia.

Ma fa davvero ridere: in alcuni casi magari l'articolo ha la firma del/della giornalista e poi quando si scopre LA ca***ta ecco che cambia in "la redazione".

Su bufale il mio nome é bello chiaro a CARATTERI CUBITALI.

p.s. trovate anche pezzi con "redazione", ma é per proteggere le vite private dei factcheker dai noqualcosa che per attaccarli sul personale scrivono messaggi ai posti dove lavorano o alle famiglie.

Sono io che mi becco tutti gli attacchi, anche nella vita reale.

31/01/2024

Si spendono fiumi di parole sul caso Ilaria Salis, ma seriamente, qui sarebbe meglio il riserbo e ricordarsi che la giustizia e il generale concetto di umanità dovrebbero marciare a braccetto e tutti e due tenersi ben lontano dalle "ronde social" e da quel giustizialismo filibustiero che assegna sia torti e ragioni a tavolino.

Le scene, che non amiamo mostrarvi perché tanto le conoscete tutti, dell'imputata italiana trascinata in ceppi e catene davanti alla Corte le avete viste tutti ed hanno causato l'ennesimo terremoto politico, giudiziario e dintorni.

Cosa sappiamo del caso Ilaria Salis e perché ammonta a quello che possiamo dirne (poco)

Sappiamo in realtà non molto, circostanza denunciata dalla difesa della stessa.

Succede che l'11 Gennaio 2023 si teneva il "Giorno dell'onore", una giornata dedicata alla commemorazione delle gesta di un battaglione nazista che tentò di opporsi all’Armata Rossa nel 1945 in una delle pagine indubbiamente più oscure della storia di ogni tempo e che continua a gettare ombre e oscurità.

Circostanza che attira da sempre, per ovvie ragioni, neonazisti e antagonisti di opposto orientamento in scontri che continuano ad essere brutali.

Un gruppo di persone, legate ad un gruppo chiamato la "banda del martello" ha infatti aggredito a martellate delle persone nel corso di quelle manifestazioni, agendo in base a quanto ricostruito animata dal desiderio di punire i neonazisti. Queste persone hanno riscontrato gravi lesioni: ovviamente, a prescindere da ogni circostanza, non è una condotta lecita prendere chicchessia a martellate.

Credo che questo sia assodato. Il punto dolente della questione è che si parla, ricordiamo di accuse e non di condanne.

Accuse che prima di provvedere alle sanzioni dovranno tradursi in condanne, ma di fatto non sono arrivate neppure alla fase processuale.

Al momento infatti Ilaria è accusata per quattro aggressioni: due contestazioni sono già cadute, perché s’è dimostrato che in quei momenti la donna non era ancora arrivata in Ungheria.

I rilievi dell'accusa portano a ritenere che la donna, trovata in un taxi con un manganello retrattile, abbia partecipato alle aggressioni, sommando quindi un cumulo di pena potenziale per i reati di lesioni corporali aggravate e associazione a delinquere, individuando il legame con la "Gang del Martello".

La difesa nega tali addebiti (del resto nemo se detegere, non è scopo della difesa accusare la persona difesa di cose, specie se nega siano accadute), solleva dubbi sul fatto che la donna ritratta nei video (e quindi legata alle foto sanguinolente delle vittime diffuse sui social) sia lei e lamenta di non aver potuto visionare le immagini di quelle telecamere, quindi non solo sollevando quei dubbi, ma non potendo predisporre difese al riguardo (cardine questo di ogni giudizio: se mi accusano di qualcosa, devono mostrarmi gli elementi di accusa per cui possa difendermi). Inoltre mancherebbe la traduzione degli atti giudiziari in inglese e italiano, opponendo un un'ulteriore barriera di tipo linguistico alla conoscenza degli elementi di difesa e le perizie tecniche richieste.

Ora: non è nostro scopo rispondere a domande tipo

"Ma quella è la foto della vittima?"

"Ma Ilaria Salis ha fatto quello che dicono i giornali?"

Ovviamente non possiamo e non potrebbe nessun altro, neppure i giornali che ci citate.

Se il problema è che la difesa non ha avuto accesso agli elementi necessari a predisporre una difesa, se un processo al momento non si è celebrato, nessuno potrebbe ritenere possibile uno scenario in cui un "aspirante debunker" entra in Procura con caffé, cornetto e cellulare, fa copie di tutti i fascicoli che la difesa non ha avuto, butta tutto in uno scatolone e risponde alle domande del Popolo della Rete.

Il problema è evidentemente un altro: quelle immagini scioccanti, e l'attesa della celebrazione di un giudizio che al momento non può avere colpevoli o colpe da scontare perché non si celebrato.

29/01/2024

Sono molto, molto deluso dalla scelta di alcune testate di mostrare "Il momento dell'abbandono di un bambino". Il concetto di "ruota degli esposti" serve come ultimo atto di ca**tà perchè una madre che non può permettersi di prendersi cura del figlio ma non voglia ricorrere a soluzioni più estreme possa lasciarlo in sicurezza e senza il giudizio della gente tra le mani di chi potrà prendersene cura.

In una società in cui c'è gente che per molto meno trova un proprio diritto metterti alla gogna e esige a gran voce che stampa e fact checker gli diano nuovi bersagli, cosa pensate comporterà sapere che ora ogni donna che lascia un figlio in ospedale o dagli "esposti" rischia di essere gognata e brutalizzata da aspiranti piccoli Detective con la sua foto?

Che probabilmente si finirà ai cassonetti e gli aborti clandestini...

Indirizzo

Milan

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Martedì 13:00 - 14:00
Mercoledì 13:00 - 14:00
Giovedì 13:00 - 14:00
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