Casa Musicale Sonzogno

Casa Musicale Sonzogno Benvenuti nella pagina ufficiale di Casa Musicale Sonzogno Durante queste quattro ore ho compreso più cose che non abitualmente in quattro settimane.
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EDOARDO SONZOGNO
Casa Sonzogno nacque nel 1874 come settore musicale della casa editrice omonima fondata nel 1804 da Giovanni Battista Sonzogno. Suo nipote Edoardo Sonzogno fu un protagonista della vita musicale italiana negli ultimi due decenni dell'Ottocento, sia come editore di alcuni dei più famosi operisti dell'epoca, sia come impresario in Italia e all'Estero, sia attraverso le riviste music

ali "Il Teatro illustrato" e "La Musica popolare". In un primo tempo stampò spartiti a prezzi popolari di opere famose ed acquisì i diritti in lingua italiana di numerosi titoli francesi, ottenendo il primo successo internazionale con Carmen di Bizet, che si affermò nel mondo nell'edizione da lui pubblicata, e solo in seguito nella versione originale francese. Così scrisse Friedrich Nietzsche ad un amico, dopo una rappresentazione di Carmen a Nizza nel 1887: “Carmen al Gran Teatro Italiano: per me un vero avvenimento. Onore al Signor Sonzogno!”
Nel 1882 Edoardo Sonzogno fu tra i fondatori della S.I.A.E., e attualmente la Casa Musicale Sonzogno è l'unica casa editrice ancora in attività a farne parte fino dalla nascita. Per costituire un repertorio italiano e scoprire nuovi talenti,bandì una serie di concorsi operistici, dal secondo dei quali (1890) uscì vincitore Pietro Mascagni con Cavalleria rusticana. L'esplosivo successo mondiale di quest'opera aprì la stagione del Verismo e della "Giovane Scuola Italiana", di cui Sonzogno fu il più attivo promotore, commissionando, pubblicando e allestendo anche all'estero numerose opere di altri compositori destinati al successo, come Ruggero Leoncavallo (Pagliacci, Zazà, ecc.), Umberto Giordano (Andrea Chénier, Fedora, ecc.) e Francesco Cilea (Adriana Lecouvreur, L'Arlesiana, ecc.). Proseguì anche la collaborazione con Mascagni, con la pubblicazione di L'amico Fritz, Lodoletta, Il piccolo Marat, e molti altri titoli. Nel 1894 ricostruì a Milano il vecchio teatro piermariniano della Cannobiana, mutandogli il nome in Teatro Lirico Internazionale, così che le sue produzioni potessero costituire un'alternativa a quelle del Teatro alla Scala, feudo di Ricordi. Al Lirico allestì memorabili stagioni lanciando cantanti in seguito divenuti leggendari, come Enrico Caruso. RICCARDO e LORENZO SONZOGNO
Nel 1909 Edoardo, scapolo e senza figli, lasciò la direzione ai nipoti Riccardo (1871-1915) e Lorenzo Sonzogno (1877-1920), che ampliarono il catalogo con nuovi titoli, tra i quali Fedra di Ildebrando Pizzetti, su libretto di Gabriele D'Annunzio, La rondine e l’Inno a Roma di Giacomo Puccini. Lorenzo fondò inoltre la Musical Film, una casa di produzione cinematografica pioniera nel campo del film-opera. Tra i titoli realizzati, il kolossal Excelsior diretto nel 1913 da Luca Comerio, con tutte le scene più suggestive dell'omonimo ballo di Luigi Manzotti e Romualdo Marenco, spettacolo simbolo del nuovo secolo. Oltre a un grande numero di mimi, ballerini e figuranti venne scritturato un intero circo, con ventisei leoni. PIERO OSTALI Sr. ed ENZO OSTALI
Dopo la prematura scomparsa degli ultimi Sonzogno, la Casa musicale attraversò un periodo di crisi, finché l’industriale Piero Ostali Sr. (1877-1961), anche musicista e compositore, la rilevò nel 1923 e la riportò agli antichi successi, rilanciando autori ingiustamente dimenticati, come Cilea, e pubblicando nuove opere di Giordano (La cena delle beffe e Il re, entrambe dirette da Toscanini alla Scala), Ermanno Wolf-Ferrari (Sly, La vedova scaltra, il Concerto per violino e orchestra e la Symphonia brevis), Ennio Porrino (I Shardana) e Felice Lattuada (Le preziose ridicole). Grande appassionato di voci, Piero Ostali Sr. fu tra i fondatori del concorso internazionale di canto dell’As.Li.Co., tuttora in fiorente attività. Fra i giovani da lui sostenuti ad inizio carriera si ricorda Giuseppe Di Stefano. Nell'agosto 1943 la storica sede di Via Pasquirolo fu completamente distrutta da un bombardamento, ma da questa calamità Piero seppe riprendersi con l'aiuto del figlio Enzo Ostali (1913-1984) che, messa da parte la laurea in Ingegneria, nel 1945 affiancò il padre alla guida della Casa, nei nuovi uffici di Palazzo Ponti in Via Bigli. Nella seconda metà degli anni '50, dopo qualche anno di calo in seguito alla scomparsa degli autori della "Giovane Scuola Italiana", una nuova generazione di formidabili cantanti (Maria Callas, Renata Tebaldi, Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco, Franco Corelli, Leonard Warren) riportò in auge in tutto il mondo le opere del Verismo. A partire dal 1961, divenuto amministratore unico, Enzo Ostali guardò al futuro e creò un nuovo settore dedicato ai compositori contemporanei, fra i quali Giulio Viozzi, Bruno Bettinelli, Roberto Hazon, Luciano Chailly, Jan Meyerowitz, Franco Mannino, Azio Corghi, Gino Negri, Armando Gentilucci, Ugalberto De Angelis, Giorgio Ferrari. Fra i librettisti si ricordano Dino Buzzati, Langston Hughes, Emanuele Luzzati, Luigi Malerba ed Eriprando Visconti. Inaugurò inoltre il settore librario della Casa, pubblicando fondamentali volumi monografici su Mascagni e Giordano, e molti metodi di didattica musicale, diversi dei quali ancora in uso nei conservatori. Nel 1961 Enzo fu tra i fondatori del festival Le Settimane Musicali di Stresa. Lo spettacolo più significativo di quegli anni fu la Cavalleria rusticana diretta da Herbert Von Karajan al Teatro alla Scala, con la regia di Giorgio Strehler: una produzione che per la sua eleganza ed essenziale raffinatezza segnò una svolta epocale nella storia dell'interpretazione dell'opera verista. NANDI OSTALI
Nel 1984 la moglie Nandi Ostali gli successe al vertice della società, dopo averlo affiancato a partire dal 1971. Dopo un paio di decenni di ostracismo da parte di certa musicologia e di molti dirigenti teatrali nei confronti delle opere del Verismo, Nandi Ostali negli anni '90 fu tra i principali artefici del ritorno sulle scene internazionali dei maggiori titoli del catalogo ma anche di opere meno conosciute, come Fedora, Madame Sans-Gêne, Siberia, La cena delle beffe, Il re, Sly e La rondine di Giacomo Puccini, da molti anni assente dai cartelloni. Fra i maggiori interpreti si ricordano i direttori Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Bruno Bartoletti, i cantanti Placido Domingo, Mirella Freni, José Carreras, Raina Kabaivanska, Luciano Pavarotti, Renata Scotto, Piero Cappuccilli, Katia Ricciarelli, Juan Pons, i registi Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Beppe de Tomasi, Lamberto Puggelli, Mario Monicelli, Mauro Bolognini. Nandi Ostali fu anche curatrice di mostre dedicate ai compositori della Casa, tra le quali una al Museo teatrale alla Scala di Milano e una al Teatro San Carlo di Napoli, e organizzò convegni internazionali di studi sul Verismo, di cui pubblicò i volumi degli atti. Nandi Ostali fu inoltre per molti anni Vicepresidente con incarichi di Direzione generale del Concorso di Canto As.Li.Co., che aveva avuto il suocero fra i suoi fondatori, ed è stata membro di numerosissime giurie di concorsi di canto, del consiglio di amministrazione della Fondazione Dragoni, oltre che Presidente Onorario degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala. PIERO OSTALI Jr. Nel 1989 era entrato in azienda Piero Ostali Jr., figlio di Enzo e Nandi. Attento alle nuove tendenze della musica, del teatro e della danza, dai primi anni '90 ha pubblicato compositori già affermati quali Flavio Testi, Franco Battiato, Francesco d'Avalos, Marco Tutino, Carlo Galante, Carlo Pedini e scoperto giovani e innovativi talenti, come Giovanni Sollima, Carlo Boccadoro, Marco Betta, Cristian Carrara, instaurando collaborazioni con autori quali Robert Wilson, Peter Greenaway, Patti Smith, Carlos Saura, Jean-Claude Carrière, Anatolij Vasil'ev, Carolyn Carlson, John Turturro, Alda Merini, Andrea Camilleri, Vincenzo Co***lo, Letizia Battaglia, Stefano Benni, Alessandro Baricco, Marco Tullio Giordana, Mariangela Gualtieri, Patrizia Valduga, Michele Serra, Attilio Bolzoni, Roberto Alajmo, Stefano Bartezzaghi, Tiziano Scarpa. Nel 1996 ha progettato il sito web, il primo in Europa e il terzo in assoluto per quanto riguarda le edizioni musicali. Nel 2001 è stato tra i fondatori della F.E.M.-Federazione Editori Musicali, della quale è membro del Consiglio Direttivo. È stato inoltre per molti anni l’amministratore in Italia dei diritti di Philip Glass, Michael Nyman e Andrew Lloyd Webber. Nel 2007 ha inaugurato il settore audiovisivo: il video di Lasse Gjertsen Daydream, su musica di Giovanni Sollima, è stato presentato al Festival di Cannes e al Festival di Torino, e in poche settimane ha stabilito un record in ambito non pop/rock, superando il milione e mezzo di visualizzazioni in YouTube. Nel 2009, lasciando alla madre la carica di Senior President, Piero Ostali Jr. ridisegna completamente organico e profilo della Casa, per affrontare i nuovi tempi. Dal 2012 al 2018 è tra gli artefici dell'orchestra itinerante dei “100 Cellos” che, nel corso della sua Presidenza, "invade" le città di Roma, Milano, Budapest, Torino, Ravenna, Lucca e Como. Nel 2015 pubblica la musica di Lamberto Curtoni per Bersabea, primo video immersivo nell’ambito della musica contemporanea internazionale. Nel 2019 crea con Cristian Carrara e la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, in collaborazione con il direttore d'orchestra Beatrice Venezi e la Warner Music Italy, il Time Machine Ensemble, un innovativo gruppo strumentale ideato con l’obiettivo di realizzare nuove forme di spettacolo dedicate alla musica della grande tradizione italiana riproposta in chiave moderna da giovani compositori. Nell'ambito della S.I.A.E.-Società Italiana degli Autori ed Editori, dal 2002 ha ininterrottamente ricoperto importanti cariche. Dal 2013 al 2018 è stato membro del Consiglio di Sorveglianza e dal 2018 è il Presidente della Commissione Lirica e Danza.

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Ieri sera è andata in onda su Radio3 la registrazione del concerto che lo scorso 6 ottobre GIOVANNI SOLLIMA ha tenuto con l'ORCHESTRA FILARMONICA della SCALA, eseguendo alcuni "Canti scozzesi" e il "Secondo Concerto per violoncello e orchestra" di Haydn e chiudendo con il brano sinfonico di propria composizione "THE FOLKTALES", ispirato all'omonimo libro di Italo Calvino.

Filarmonica della Scala - Radio3 Suite - Il Cartellone - Filarmonica della Scala - direttore e violoncello, Giovanni Sollima / Franz Joseph Haydn Estratti da 150 Canti Scozzesi Hob.###Ia; Franz Joseph Haydn Concerto per violoncello e orchestra n. 2 in re maggiore; Giovanni Sollima Folktales per viol...

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25 ottobre h. 20.30 - 27 ottobre h. 15.30
Fondazione Teatro di Pisa

Direttore Francesco Pasqualetti
Regia Andrea Cigni
Scene Dario Gessati
Costumi Chicca Ruocco

Personaggi e interpreti
(ruoli principali):
Andrea Chénier: Angelo Villari
Maddalena: Maria Teresa Leva/Federica Vitali
Gérard: Angelo Veccia/ Kim Gangsoon
Bersi: Shay Bloch
La Contessa di Coigny/Madelon: Alessandra Palomba
Roucher: Alessandro Abis
Mathieu/Fléville: Fernando Cisneros
Un incredibile/L’abate poeta: Marco Miglietta

Coproduzione dei Teatri di Pisa, Como, Brescia, Pavia, Cremona, Rovigo, Lucca

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Direttore d'orchestra Francesco Cilluffo, regia di Stefano Ricci.

CAST e BIGLIETTI: https://www.wexfordopera.com/programme/festival-programme/le-maschere

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Can’t wait to perform alongside Lorenzo Pellegrini and Andrea Beninati at the Kreuzkirche in Bonn.
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Nella foto GIOVANNA LOMAZZI (prima a sinistra) con Nandi Ostali (attualmente senior president di Casa Sonzogno), ospiti di Luciano Pavarotti a New York nel 1987.

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Da giovedì 30 maggio a sabato 11 giugno alla Royal Opera House di LONDRA Jonas Kaufmann è il protagonista della spettacolare messa in scena di David McVicar dell'epico melodramma storico di Umberto Giordano "ANDREA CHÉNIER", con la direzione di Antonio Pappano.
CAST, INFO E BIGLIETTI: https://www.roh.org.uk/.../andrea-chenier-by-david...

At a glittering party in 18th-century Paris, the poet Andrea Chénier delivers an impassioned denunciation of Louis XVI. Five years later, the Revolution has ...

Indirizzo

Via Bigli 11
Milan
20121

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Intorno alla metà del XIX sec. Edoardo Sonzogno, discendente di una famiglia di tipografi attiva a Milano dalla fine del Settecento, trasforma in un impero editoriale la casa editrice fondata dal nonno Giovanni Battista nel 1806. Fra gli artefici dell’alfabetizzazione nel nostro Paese, egli pubblica il quotidiano più diffuso, “Il Secolo”, di idee radicali, e periodici e libri di ogni genere e prezzo, diffondendo la cultura fra i ceti emergenti. Nel 1874 crea il settore musicale: stampa spartiti di opere famose ed acquista i diritti di numerosi titoli francesi, ottenendo il primo successo internazionale con la Carmen di Bizet, che si afferma nel mondo nella traduzione italiana da lui pubblicata, e solo in seguito nella versione originale in lingua francese. Così scrive Friedrich Nietzsche ad un amico, dopo una rappresentazione di Carmen a Nizza nel dicembre 1887: “Carmen al Gran Teatro Italiano: per me un vero avvenimento. Durante queste quattro ore ho compreso più cose che non abitualmente in quattro settimane. Onore al Signor Sonzogno!” Per costituire un proprio repertorio e scoprire nuovi talenti, bandisce una serie di concorsi: dal secondo (1890) esce vincitore Pietro Mascagni con Cavalleria rusticana. Si apre così la stagione del melodramma verista, con compositori come Leoncavallo (Pagliacci), Giordano (Andrea Chénier, Fedora) e Cilèa (L’Arlesiana, Adriana Lecouvreur). Costruisce inoltre a Milano il Teatro Lirico, dove allestisce memorabili stagioni e lancia cantanti in seguito divenuti leggendari, come Enrico Caruso. Nel 1909 cede le redini ai nipoti Lorenzo e Riccardo, che ampliano il catalogo con nuovi titoli, tra i quali Fedra di Pizzetti, su libretto di D’Annunzio, La rondine e l’Inno a Roma di Puccini. Dopo l’improvvisa scomparsa degli ultimi Sonzogno il settore librario viene ceduto. La Casa musicale attraversa un periodo di crisi, finché l’industriale Piero Ostali Sr., anche musicista e compositore, la rileva nel 1923 e la riporta agli antichi splendori, rilanciando autori dimenticati, come Cilèa, e pubblicando nuove opere di Giordano (La cena delle beffe, Il Re), Wolf-Ferrari (Sly, La vedova scaltra) e Porrino (I Shardana). I suoi successori (il figlio Enzo, dal 1945 al 1984, la nuora Nandi dal 1971, e il nipote Piero jr., dal 1989), continuano ad arricchire il repertorio con composizioni di Chailly, Negri, Testi, Hazon, Ferrari, d’Avalos, De Angelis, Corghi, Gentilucci, Battiato, Tutino, Galante, Pedini, Sollima, Boccadoro, Betta, Del C***o, Campogrande, instaurando collaborazioni con autori quali Dino Buzzati, Langston Hughes, Emanuele Luzzati, Bob Wilson, Peter Greenaway, Patti Smith, Jean-Claude Carrière, Carolyn Carlson, John Turturro, Carlos Saura, Anatolij Vasiliev, Alda Merini, Andrea Camilleri, Vincenzo Co***lo, Alessandro Baricco, Marco Tullio Giordana, Stefano Benni, Michele Serra, Roberto Alajmo, Patrizia Valduga, Stefano Bartezzaghi.

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