La Conca

La Conca Mensile gratuito d'informazione sulla zona del Municipio 5 di Milano (ex Zona 5). Si trova gratis nelle edicole e nei centri di aggregazione sociale.

La versione online è liberamente consultabile e disponibile per il download su www.laconca.org La Conca è il mensile indipendente e gratuito nato nel 1993 per stimolare la coscienza sociale degli abitanti del quartiere della Baia del Re, dove il nostro giornale è nato. Da allora siamo cresciuti: ora il giornale esce regolarmente ogni mese, si occupa di società, cultura, sicurezza, arte e ambiente

dell’intero Municipio5 e ha una diffusione capillare in edicole, centri di aggregazione, negozi, edicole, mercati ma si scarica anche da www.laconca.org

La Conca è la voce di una periferia che con orgoglio non vuole restare ai margini della grande città ma ne entra a pieno titolo. Ieri come oggi, La Conca si affida a due strumenti: il lavoro volontario e gratuito dei giornalisti e la pubblicità dei negozianti della zona, che copre le spese di stampa e di distribuzione. Sostieni La Conca e l’informazione veramente indipendente con un contributo tramite IBAN: IT85A0503401643000000001323 oppure procuraci inserzioni pubblicitarie

18/09/2024

L'edizione di settembre de Il SUD Milano racconta le metro M4 e M6, le comunità cattoliche e Lgbt+, Chiaravalle chiama Unesco e tanto altro

https://www.ilsudmilano.it/2024/04/09/da-mercoledi-10-aprile-e-in-distribuzione-il-nuovo-numero-de-il-sud-milano-ricco-d...
10/04/2024

https://www.ilsudmilano.it/2024/04/09/da-mercoledi-10-aprile-e-in-distribuzione-il-nuovo-numero-de-il-sud-milano-ricco-di-interviste-servizi-articoli-e-storie-esclusive-sul-nostro-territorio/?fbclid=IwAR0O2OmPZ7EuHAREyYgFx5a3L984blKj-yuqse3TfrpO_qCqSX0KF6Ansjg_aem_AUdqtoYYC5kHb1C0N0_mz3YSaOL25m9w23jXb3V2IOuvf0WO-3usiMAVt8773Cb5G0vi9RGCIPIgEYL7FCblNyNH

Numero di aprile de il SUD Milano pieno di notizie e belle storie. La prima pagina si apre celebrando il primo anno di vita del nostro giornale, con una foto di gruppo della redazione, scattata da Lucia Sabatelli. Accanto, Valeria Venturin spiega con dati alla mano perché gli autovelox salvano la v...

10/04/2024

Numero di aprile de il SUD Milano pieno di notizie e belle storie. La prima pagina si apre celebrando il primo anno di vita del nostro giornale, con una foto di gruppo della redazione, scattata da Lucia Sabatelli. Accanto, Valeria Venturin spiega con dati alla mano perché gli autovelox salvano la v...

12/03/2024

Edizione primaverile de il SUD Milano ricca di notizie e approfondimenti. La prima pagina è dedicata alla |Giornata internazionale delle donne. Si apre con la bella foto di Lucia Sabatelli di una ragazza alla manifestazione dell’8 marzo e con i rimandi alla recensione di Monica Macchi del libro ....

04/03/2024

È da martedì 13 in distribuzione il numero di febbraio de il SUD Milano. L’apertura del giornale è dedicata a Emergency e ai suoi ambulatori mobili in città, scritto a quattro mani da Castiglione e Ferri e foto di Sabatelli. Condividono la parte alta del giornale l’editoriale del vicediretto...

14/11/2023
20/06/2023

Cari lettori, abbiamo deciso di partire sulla rete pur essendoci ancora alcuni particolari tecnici da migliorare o sistemare (utilizzo con la versione smartphone e con alcuni browser, tipo Safari) grazie a Jacopo, il nostro webmaster. Troverete quasi tutti gli articoli del periodico il SUD Milano us...

16/05/2023

🗞 ilSUDMilano🗞
Cari lettori, domani mercoledì 1️⃣7️⃣ maggio 2023, uscirà il secondo numero de 🗞ilSUDMilano, il nuovo periodico freepress di informazione, approfondimento e opinioni, nato dall'unione di Milanosud e La Conca.

Dal 👉Corvetto al 👉Lorenteggio, raccontiamo la cronaca, le iniziative della pubblica amministrazione, le attività del terzo settore e dei comitati, gli eventi culturali e di partecipazione, che accadono in questa parte di città.

🗞 ilSUDMilano sarà distribuito nelle edicole, nelle biblioteche e in tantissimi esercizi pubblici dei Municipi 4, 5 e 6 (in fondo l'elenco dei distributori che lo garantiscono tutto il mese) e sarà pubblicato sul nuovo sito in costruzione.

📰 Questo mese parliamo di , a partire dallo sgombero della ex Cederna, di , di , di , del , dell'antica strada per Bagnolo e Chiaravalle (la 5° puntata, In occasione del 150° dell’annessione dei Corpi Santi e del centenario della Grande Milano), del con l'intervista a Gisella Borioli.
🌳 Alla "Grande sete", al verde pubblico e alla abbiamo dedicato alcuni articoli, come anche al paesaggio artistico dei pittori dei Navigli.

📌 Completano il giornale le rubriche con le novità su libri, dischi dl mese, serie e film tv, Fuoriporta…

📌 Da non dimenticare il box con gli indirizzi utili del vicinato: si allaga la casa? preventivi per ristrutturazioni o tende da sole/ zanzariere (sta arrivando l'estate, forse…); dentisti, parrucchieri, fisioterapisti.

📍DOVE CI TROVI TUTTO IL MESE 📍

🔘Edicole di:
• via Neera • via Feraboli 25 • via Giulio Romano 31 • via Val di Sole 22 • via Antonini 50 • via Castelbarco 5 • via Bacchiglione 1 • via Saponaro 54 • via Nicola Romeo 10 • via De Nicola 8 • via S. Rita da Cascia 35 • via Giacomo Watt 2.
🔘Biblioteche:
• Sant’Ambrogio, via S. Paolino 18 • Tibaldi, viale Tibaldi 41 • Fra Cristoforo, via Fra Cristoforo 6 • Chiesa Rossa, S. Domenico Savio 3
🔘Altri punti di distribuzione:
•Cose Nostre, via Della Chiesa Rossa 71 • Marnini Immobiliare, via Medeghino 10 • Serra Lorenzini, via De Andrè • Libreria caffè Lapsus, via Meda 38 • Parrocchia Madre Teresa alle Terrazze, via Fratelli Fraschini • La Boutique della Pizza, via Voltri 4 • A&O, via Faenza 2 • Arosio Macelleria, viale Famagosta 2/ via Voltri • Tabaccheria c/o Conad Tre Castelli, via della Ferrera 18 • Majuda Bistrot, via Dei Missaglia 13 • Cartoleria Il Piazzale, piazza Abbiategrasso • Macelleria Mercato Rionale, via Montegani 35.


Da domani, mercoledì 19 aprile in distribuzione nelle edicole, nelle biblioteche e in tantissimi esercizi pubblici dei M...
18/04/2023

Da domani, mercoledì 19 aprile in distribuzione nelle edicole, nelle biblioteche e in tantissimi esercizi pubblici dei Municipi 4, 5 e 6, a Rozzano e Opera.
Un nuovo giornale con un grande passato alle spalle
Carissimi lettori, da domani 19 aprile 2023, il periodico freepress il Sud Milano sarà distribuito nelle edicole, nelle biblioteche e in tantissimi esercizi pubblici dei Municipi 4, 5 e 6 (in fondo l'elenco dei distributori che lo garantiscono tutto il mese) e sarà pubblicato sul nuovo sito in costruzione.
il Sud Milano nasce dall’unione delle forze e delle competenze delle redazioni di Milanosud e La Conca, due pubblicazioni che da quasi trent’anni hanno fatto informazione e raccontato questa parte della città, con passione e competenza.
L’Editore è Freemedia sc, uno studio associato in forma cooperativa, composto da professionisti del mondo dell’informazione e della comunicazione, che realizza iniziative editoriali in proprio o in partnership con altri editori.
Il giornalismo di qualità e il territorio di riferimento sono al centro del piano editoriale de il Sud Milano. Raccontiamo la cronaca, le iniziative della pubblica amministrazione, le attività del terzo settore e dei comitati, gli eventi culturali e di partecipazione, che accadono in questa parte di città.
Punteremo l’attenzione sulle realtà e sugli eventi più interessanti, faremo approfondimenti, confronteremo opinioni e, quando sarà necessario, prenderemo posizione sulle questioni più importanti, che di volta in volta la vita cittadina porterà alla ribalta. Senza esimerci di trattare anche temi di rilevanza nazionale, quando questi hanno ricadute evidenti sulla vita dei nostri lettori.
Tutto questo nella profonda convinzione che democrazia e sviluppo economico e sociale non possono prescindere da un giornalismo attento a quanto accade nelle strade, nelle parrocchie, nelle scuole, sui mezzi pubblici, nei Municipi, tra i commercianti e le attività produttive.
Per distribuire gratuitamente il periodico cartaceo, il Sud Milano ha rivolto un appello a commercianti, attività produttive e culturali, a cui offre la possibilità di fare inserzioni e annunci, accompagnati da un progetto innovativo, pronto a crescere insieme al territorio che racconta.
Buona lettura!
Stefano Ferri, Direttore
DOVE TROVI TUTTO IL MESE “IL SUD MILANO”
Edicole di:
• via Neera • via Feraboli 25 • via Giulio Romano 31 • via Val di Sole 22 • via Antonini 50 • via Castelbarco 5 • via Bacchiglione 1 • via Saponaro 54 • via Nicola Romeo 10 • via De Nicola 8 • via S. Rita da Cascia 35 • via Giacomo Watt 2.
Biblioteche:
• Sant’Ambrogio, via S. Paolino 18 • Tibaldi, viale Tibaldi 41 • Fra Cristoforo, via Fra Cristoforo 6 • Chiesa Rossa, S. Domenico Savio 3
Altri punti di distribuzione:
Marnini Immobiliare, via Medeghino 10 • Serra Lorenzini, via De Andrè • Libreria caffè Lapsus, via Meda 38 • Parrocchia Madre Teresa alle Terrazze, via Fratelli Fraschini • La Boutique della Pizza, via Voltri 4 • A&O, via Faenza 2 • Arosio Macelleria, viale Famagosta 2/ via Voltri • Tabaccheria c/o Conad Tre Castelli, via della Ferrera 18 • Majuda Bistrot, via Dei Missaglia 13 • Cartoleria Il Piazzale, piazza Abbiategrasso • Macelleria Mercato Rionale, via Montegani 35.



Il link per il PDF:https://www.ilsudmilano.it/wp-content/uploads/2023/04/01_16-ILSUDMILANO-APRILE-23-WEB.pdf

Atelier Carlo Colla e Figli di via Montegani, 200 anni di storiaDi Matteo MaruccoFranco Citterio è il presidente dell’As...
05/04/2023

Atelier Carlo Colla e Figli di via Montegani, 200 anni di storia

Di Matteo Marucco

Franco Citterio è il presidente dell’Associazione Grupporiani, (che prende nome dalla sua prima sede in Via Oriani a Milano, appunto). L’associazione nasce nel 1984 dal desiderio dei giovani marionettisti di esplorare culturalmente tutto il teatro di animazione, sotto la direzione artistica di Eugenio Monti Colla, ultimo erede della famiglia Carlo Colla e figli. Era un professore di lettere alle medie e fin da subito, diede uno scopo didattico all’associazione composta allora da giovani allievi, molti dei quali sono ancora oggi componenti della stessa, portando avanti la sua eredità.
Nel 1986 lo spazio attiguo alla chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, allora occupato dallo Spazio Bocciofila Campoverde, attraversava un momento di crisi. L’allora Parroco Don Giulio Greco diede tutto lo spazio alle marionette. Lo spazio è di 210 mq open space. Inizialmente c’erano laboratori e una sala teatrale da 50 posti. I laboratori di realizzazione sono stati trasferiti poi negli spazi ex Ansaldo.
Oggi la Compagnia Carlo Colla e Figli, continua la sua attività di compagnia in Italia e all'estero e la presenza nella città di Milano è quasi un sodalizio basato sulla fedeltà nell'Atelier Carlo Colla e Figli che l'Associazione Grupporiani ha trasformato, assumendone i costi, da laboratorio a spazio teatrale che oggi ha duecento posti.
Fra le produzioni più importanti degli ultimi trent’anni troviamo "La leggenda di Pocahontas", "La lampada di Aladino", "Il Pifferaio magico", "Il principe Igor", "Sheherazade/Petruschka", “Aida”, "Il trovatore", “Nabucco”, Il sogno di Scipione”, "La bella addormentata nel bosco", “Mefistofele” e “Il cavaliere della Violetta”. Nel 2007, in coproduzione con il Chicago Shakespeare Theater, viene realizzato “Macbeth”, presentato per tre settimane a Chicago e per due settimane al New Victory Theater di New York.
Nel 1996 la Compagnia è stata insignita dell’”Ambrogino d’Oro” del Comune di Milano e, nel 2003, del “Sigillo Longobardo” della Regione Lombardia. È stato fatto anche un gemellaggio con il Piccolo Teatro Grassi per l’inserimento in cartellone per due periodi all’anno: Durante le vacanze di Natale con progetti riguardanti le fiabe e Giugno – Luglio per progetti più significativi. Le rappresentazioni allestite hanno riguardato tematiche differenti e sono state portate in molti paesi esteri.
L’Atelier Carlo Colla e figli di via Montegani è il punto di riferimento per la creazione di tutte le opere. La sala principale è la base in cui si allestiscono le nuove scenografie e si provano tutti gli spettacoli prima di intraprendere le tournée sia in Italia che all’estero.
Al Teatro Gerolamo vengono allestiti gli antichi lavori, sono spettacoli di repertorio con voci registrate di grandi artisti.
Tra le grandi rappresentazioni c’è “La Bella Addormentata” realizzato in Italiano, Inglese, Arabo, Russo, con musicisti dal vivo e rientrante anche in “Milano è viva”. Le repliche sono state fatte 8 volte. Lo Schiaccianoci è andato in scena a New York e al Piccolo Teatro.
La compagnia punta sul radicamento territoriale in periferia e sugli spettacoli per le scuole.
Gli spettacoli sono accessibili a tutti, da 0 a 99 anni. Lo spettatore stimolato può completare la storia col suo bagaglio di vita personale. Con la Divina Commedia, ad esempio, le marionette hanno reso accessibile l’universo dantesco.
La marionetta ha un grande potere evocativo.
La marionetta di riferimento della compagnia è la maschera di Gerolamo.
Ma chi erano i Colla?
Dai registri del ‘700-‘800 si evince che erano commercianti milanesi che commerciavano in foraggi e legna; Hanno trattato con Austriaci e Francesi. Dopo il Congresso di Vienna, gli Austriaci vennero a Milano. I Colla lasciano Milano ed avevano nel loro mobilio un teatrino. Scappano in Piemonte e iniziano a praticare attività teatrale che viene commentata e registrata, come era uso dei commercianti.
Ad esempio, viene scritto che nel 1906 vengono annotati avvenimenti sociali, oppure che nel 1943 una recita sia stata sospesa per attacco aereo.
Nel 1861 muore Giuseppe Colla, capostipite della famiglia Colla. I 3 figli Carlo, Antonio e Giacomo, fondano tre compagnie.
Carlo da vita alla Compagnia Carlo Colla e figli con le Marionette a filo, Antonio si dedica al Teatro Meccanico, Giovanni, il cui figlio Giacomo fonda la Primaria Compagnia Marionettistica Giacomo Colla e Famiglia che diventerà poi, con il figlio Giovanni, la compagnia Gianni e Cosetta Colla specializzandosi nel teatro marionettistico con la particolarità dell’interazione con le persone.
La compagnia è formata da 14 persone fisse più indotto di attori e musicisti; i marionettisti sono 12.
Le nuove creazioni vengono realizzate dagli artigiani.
L’età media del gruppo oggi è di 60 anni, ci sono dei 25enni che sono prodotto dei rapporti di tirocinio.
Il lavoro di realizzazione delle rappresentazioni consta lo studio su soggetti e testi, studio e composizioni musiche originali ad hoc.
L’attività dell’Atelier Carlo Colla e figli rappresenta un’eccellenza per la città di Milano, per la Lombardia, l’Italia e per tutto il Municipio 5. La storia, il teatro, l’artigianato, la progettazione, la musica, la scrittura e gli adattamenti unendosi, creano l’arte vera e propria alla quale abbiamo l’onore di partecipare. Negli anni Ottanta veniva realizzato un festival di marionette alle Cascine Rosse. Da qualche anno è stata introdotta una attività laboratoriale di spettacolazione a scopo didattico. La bellezza dell’arte marionettistica portata avanti è il forte legame che unisce più generazioni, grandi e piccoli in dialoghi continui tra il nuovamente antico e l’anticamente nuovo.

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Il cantiere della nuova centrale idroelettrica a basso salto sul Lambro, all’incrocio con il canale deviatore dell’Olona...
03/04/2023

Il cantiere della nuova centrale idroelettrica a basso salto sul Lambro, all’incrocio con il canale deviatore dell’Olona. La centrale sfrutterà il piccolo dislivello esistente in quel punto per produrre energia elettrica pulita.
Il termine dei lavori è previsto entro ottobre di quest’anno.

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02/04/2023

📢📢SPORTELLO DI ORIENTAMENTO

Quale futuro dopo la scuola superiore? Università? Lavoro? Formazione post diploma?

👉Dal 4 aprile apre lo Sportello di Orientamento presso il Municipio 5 - Comune di Milano in cui un orientatore esperto sarà a disposizione per accogliere i/le giovani e supportarl* nella scelta.

L'iniziativa è realizzata dal ALA Milano in partnership con Zero5 Laboratorio di Utopie Metropolitane e il patrocinio del Municipio 5.

Un ringraziamento speciale a Fondazione di Comunità Milano che sostiene e supporta il progetto.

Alimentazione artificiale: rischi e conseguenzedi Manuel RomaniniSiamo portati, per istinto, ad approcciare gli animali ...
31/03/2023

Alimentazione artificiale: rischi e conseguenze

di Manuel Romanini

Siamo portati, per istinto, ad approcciare gli animali sfruttando il cibo come anello d’intesa. Briciole in un parco per i piccioni, avanzi del pic-nic in una riserva, pane dato a cigni o anatre in zone lacustri. Sono numerose le scene di questo tipo che possono rievocarci alla memoria episodi abbastanza comuni per chi, anche per poco, si avventura in natura. La pratica di dare da mangiare agli animali selvatici potrebbe sembrare innocua o positiva, in fondo li stiamo nutrendo. In realtà nasconde numerose insidie. Gli animali selvatici hanno una dieta specifica e l'introduzione di cibi estranei può causare loro problemi. Se gli animali si abituassero a un’alimentazione artificiale, potrebbero diventare dipendenti dal cibo fornitogli interferendo con il loro comportamento naturale. In condizioni ottimali vengono a svilupparsi sistemi equilibrati che è sempre meglio evitare di sbilanciare. Gli animali che si abituano a dipendere dal cibo umano possono perdere l'istinto di cacciare e/o raccogliere il cibo necessario alla propria sopravvivenza.
La dieta degli animali selvatici è composta da una vasta gamma di alimenti e nutrienti, e l'introduzione di cibi estranei può causare problemi digestivi o malattie come problemi al tratto gastrointestinale, disfunzione metaboliche, obesità, malattie cardiache e renali, alterazioni del sistema immunitario, carenze nutrizionali.
Oltre a ciò, nei parchi e nelle riserve naturali nutrire gli animali selvatici è vietato poiché potrebbe portare all’avvicinamento di animali esterni che potrebbero interferire ulteriormente con gli equilibri di cui parlavamo poco fa. Quando si tratta di interagire con la fauna selvatica, è importante essere consapevoli dei rischi e delle conseguenze legate alle nostre decisioni. Rispettare le regole locali e le raccomandazioni delle autorità può aiutare a proteggere gli animali e a preservare l'ambiente naturale in cui vivono.
Ci sono modi sicuri e responsabili per godere della vista degli animali selvatici senza interferire con la loro vita naturale. Ad esempio, si può portare un binocolo o una macchina fotografica per scattare foto di animali a distanza, evitando di avvicinarsi troppo interferendo così con il loro ciclo di vita naturale.
Inoltre, è sempre utile e interessante partecipare a tour guidati con esperti locali che possono offrire una conoscenza approfondita della fauna selvatica, le loro abitudini. Possiamo diventare realmente partecipi di una realtà nuova senza inquinarla e stravolgerla.

L’articolo lo potete scaricare con il PDF del numero di marzo su www.laconca.org


Mobilità dolce, un’opportunità da svilupparedi Valeria VenturinIn città, oggi, circolano diverse biciclette pensate e co...
29/03/2023

Mobilità dolce, un’opportunità da sviluppare

di Valeria Venturin

In città, oggi, circolano diverse biciclette pensate e costruite per poter trasportare più bambini contemporaneamente. Molte scuole, alcune anche nel nostro Municipio, organizzano, una volta a settimana, la Massa Marmocchi. Genitori e bimbi si danno appuntamento e percorrono le strade in gruppo, rendendo di fatto molto più sicuro lo spostamento, con la musica ad alto volume e i bambini, colorati e festosi, accolgono altri partecipanti lungo la strada dimostrando che iniziare la giornata in un’atmosfera di allegria partecipata è possibile.
Andare a fare la spesa in bicicletta, anche per una famiglia di quattro persone, è più che fattibile, semplicemente attrezzandosi con i cestini in cui riporla. Così come tutte le altre attività che, per pessima abitudine, allo stato attuale vengono organizzate utilizzando le automobili.
La questione dell’età e degli eventi atmosferici, argomenti utilizzati dai detrattori della mobilità dolce, sono in realtà superate dai fatti. Andare in bici fa bene ad ogni età, aiuta a mantenersi in forma ma quando gli acciacchi ne impediscono l’utilizzo, una città con meno traffico - grazie a tutti quelli che hanno dismesso l’auto privata per mezzi alternativi- diventa più vivibile negli spostamenti per chi ha la necessità imprescindibile di muoversi con l’auto. Il meteo di Milano, purtroppo, grazie al cambiamento climatico in atto, vede temperature meno rigide e meno pioggia ma, anche nelle giornate di freddo e acqua, i paesi del nord Europa lo testimoniano da anni, con la giusta attrezzatura si possono affrontare tranquillamente in bici, monopattino, pattini a rotelle per i più atletici.
Dall’inizio dell’anno, due mesi scarsi quindi, nella sola Lombardia si contano 10 pedoni e 6 ciclisti ammazzati sulla strada (fonte https://www.asaps.it nella sezione osservatori si possono scaricare le mappe relative agli incidenti). Un qualsiasi discorso sulla mobilità non può prescindere dal tema della sicurezza, dell’esposizione che gli utenti, cosiddetti deboli, hanno sulle strade della nostra città.
Le motivazioni che ci hanno portato, oggi, a immaginare alternative dinamiche di spostamento, partono sicuramente dalle attuali circostanze negative, derivanti da inquinamento e occupazione dello spazio pubblico. Purtroppo, la lentezza e la difficoltà di applicazione delle soluzioni, ci pongono in una situazione di ritardo e rincorsa.
Il cambiamento del mondo, nei prossimi anni, vede l’urbanizzazione in crescita, trend a cui va affiancata una trasformazione con indirizzo ecologico rispetto a tutti gli aspetti del vivere. A partire dai consumi, passando per la tavola e mettendo in primo piano le modalità e i mezzi per gli spostamenti, siano essi urbani o no.
In Italia, in particolare, molti centri urbani superano i valori soglia di PM2,5 e NO2 che, notoriamente, hanno un impatto fortemente negativo sulla salute dei cittadini. Milano, come spesso accade, è in prima fila nell’ intercettare i cambiamenti che contraddistinguono le città europee, cercando di declinarli e adattarli alle caratteristiche specifiche della nostra.
L’evoluzione dei costumi e delle abitudini rispetto al modo di spostarsi deve essere qui e ora, la gradualità va superata perché il cambiamento climatico, in tutta la sua velocità e prepotenza, ci sta dimostrando che non è più tempo di tentennare.
La spinta dei cittadini che chiedono di rimodulare l’offerta di mobilità alternativa, sia essa il mezzo pubblico, lo sharing, le ciclabili capillari e sicure deve essere intercettata e messa a terra da interventi mirati per sostenere la transizione verso una mobilità urbana più sostenibile.
È chiaro che il modo di spostarsi ha un impatto importante sulla vita dei cittadini, ma è altrettanto lampante che solo il cambiamento del paradigma delle abitudini consolidate, con una migrazione verso un modo di vedere collettivo e non individuale, può risultare efficace nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
A Milano migliaia di persone ogni giorno si spostano in bicicletta per andare a lavorare, fortunatamente non è necessario spingere sui pedali come se si fosse in gara e arrivare in ufficio puzzando come capre. Non si sta in fila, non ci si aliena guardando il telefonino e, quando si arriverà a un parco mezzi meno inquinante - e ad un minor impatto di traffico di mezzi a motore - si potrà persino pensare di respirare durante il tragitto.

L’articolo lo potete scaricare con il PDF del numero di marzo su www.laconca.org


NOI DEL VARALLISiamo la classe 5° FT dell’ISS Varalli di via Ulisse Dini.             All’interno di questa rubrica ci o...
27/03/2023

NOI DEL VARALLI
Siamo la classe 5° FT dell’ISS Varalli di via Ulisse Dini. All’interno di questa rubrica ci occupiamo di raccontare vicende e fatti che riguardano il nostro istituto

Università, lavoro o corsi STEM?

Al giorno d'oggi sentiamo sempre più spesso parlare di post diploma in relazione alla scelta dell'università o del lavoro o di strade alternative. Ma quanto e come questa scelta influisce su noi studenti? Cosa scegliamo maggiormente di fare una volta finite le superiori?
In seguito alla pubblicazione dei dati pubblicati a riguardo dall'Istat a metà febbraio, anche Noi del Varalli abbiamo deciso di compiere una ricerca interna indipendente per capire qual è la situazione nella nostra scuola. Innanzitutto è bene precisare che il nostro istituto, facente parte del centro comprensivo Puecher, è composto dagli indirizzi turistico e linguistico, questo potrebbe pertanto aver condizionato le risposte dei sondaggi, data la grande differenza a livello formativo dei due indirizzi. Tendendo conto che per il sondaggio sono state prese in considerazione le classi del triennio (terze, quante e quinte) possiamo denotare che inaspettatamente il maggior numero di riscontri sono arrivati dalle classi quarte (41,3%), le quinte a seguire con il 34,9% delle risposte e infine, comprensibilmente, le classi terze hanno dato il minor responso con il 23,8%. Il primo quesito posto agli studenti riguardava le loro intenzioni di entrare subito nel mondo del lavoro in seguito al diploma; il 55% degli studenti preferisce continuare il percorso di studi mentre il 45% ha espresso la volontà di mettersi in gioco intraprendendo sin da subito un percorso lavorativo. A livello educativo la nostra nazione offre una vasta scelta di possibilità: le più gettonate sono sicuramente le università, con lo 82,5% di studenti che vorrebbe frequentare una di queste, mentre il 17,5% preferisce altre modalità di formazione. Tra chi vorrebbe frequentare l'università, poco più di tre quarti (76,7%) ha intenzione anche di lavorare per contribuire o mantenere direttamente la retta universitaria, mentre meno di un quarto (23,3%) non ha espresso questa volontà. Un'altra opportunità che offre il nostro paese è quella di frequentare un corso STEM (scienze, tecnologia, elettronica, matematica), che purtroppo però sembrano essere meno considerati dai nostri studenti con solo il 3,6% di studenti pronto ad aderire mentre il 96,4% preferisce intraprendere un percorso differente. Molti giovani oggigiorno optano anche per un percorso di studi o lavorativo all'estero, in particolare nell'UE. Nel nostro istituto infatti il resoconto degli alunni è chiaro: il 62,1% degli studenti preferisce rimanere nel Belpaese, mentre il restante 37,9% preferisce trasferirsi altrove. Di questi possiamo anche dire che l'81,6% favorisce comunque un percorso di studi e/o lavorativo all'interno dell'Unione Europea, il 45,5% di questi per motivi lavorativi e il 54,5% a fine educativo; d'altra parte il 17,4% degli studenti che hanno intenzione di crearsi un futuro all'estero favoriscono le nazioni extracomunitarie, di cui il 73,5% per lavoro e il 26,5% per studi.

Alcolisti Anonimi, una realtà da conoscere Otto milioni e 700mila i consumatori di alcolici a rischio, oltre 64.500 le p...
25/03/2023

Alcolisti Anonimi, una realtà da conoscere

Otto milioni e 700mila i consumatori di alcolici a rischio, oltre 64.500 le persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi alcologici (Ministero della Salute, Relazione al Parlamento su alcol e problemi alcologici anno 2021).

di Gabriele Cigognini

Sul numero di febbraio abbiamo pubblicato un comunicato di Alcolisti Anonimi, nel quale si descrivevano i connotati dell’associazione, i principi e le finalità perseguite.
La lettura del comunicato dà senz’altro conto di ciò che AA si prefigge e delle modalità a cui si attiene per realizzare quel “recuperarsi dall’alcolismo” che ne è lo scopo.
È utile ricordare che il servizio prestato è completamente gratuito, svincolato da ogni appartenenza politica, religiosa, sociale o istituzionale, e che è completamente autofinanziato.
Ma come è inevitabile che accada, nel comunicato non emergono quegli elementi che nessun comunicato potrà mai compiutamente rappresentare e che solo l’esperienza diretta e viva, “sul campo”, può dare. Lo scrivente è stato invitato a una riunione di alcolisti del Gruppo Barona, nell’occasione composto da una ventina di partecipanti, nel corso della quale ha appreso molte più cose di quante mai si sarebbe aspettato. La prima è che un alcolista non è mai un ex: anche se ha smesso di bere, un alcolista rimane un alcolista, perché l’alcolismo non è un vizio, ma una malattia cronica, progressiva e tendenzialmente recidivante, che si può curare arrestandone il decorso, ma non eliminare. Una secondo connotato che è stato subito messo in chiaro è che AA si autofinanzia, e l’autofinanziamento è inteso in senso stretto e rigoroso: sono gli alcolisti di ogni gruppo a contribuire liberamente alle spese e nessun altro: né invitati, ne ospiti a qualsiasi titolo, fossero anche parenti di membri del gruppo, possono farlo.
Un altro aspetto, rigorosamente applicato, è l’anonimato: benché il partecipante quando prende la parola, per prassi, dichiari il nome, non è fatto alcun obbligo che sia davvero il proprio nome: il nome dichiarato può essere fittizio. Di conseguenza non vi sono né elenchi, né registri, né anagrafiche. A ulteriore tutela dell’anonimato, è vietato scattare fotografie.
Le riunioni sono condotte, a rotazione, dagli alcolisti del gruppo. Si articolano attorno a una procedura che molto assomiglia a una liturgia, che ha comunque un senso che va molto al di là della mera forma. Quella a cui il sottoscritto ha partecipato è iniziata con qualche attimo di silenzio, per ricordare ai convenuti le ragioni che li hanno lì condotti. L’incontro era centrato sul primo dei “dodici passi”: dodici regole adottate da AA che tracciano un percorso verso la consapevolezza e il recupero individuale. Dodici “suggerimenti” che sono altrettante pubbliche (nell’ambito del gruppo) confessioni. È impossibile sfuggire all’analogia con le stazioni della via crucis, in particolare con la quindicesima, detta della Resurrezione. E in effetti, i dodici passi costituiscono un itinerario spirituale di autocoscienza che, “stazione” dopo “stazione”, è inteso condurre verso la decisione di smettere di bere e raggiungere così lo stato di sobrietà - che quando è raggiunto costituisce un ritorno alla vita, una resurrezione, appunto -, sciogliendo lungo il percorso i nodi che legano il soggetto all’alcol.
Il primo passo recita: “Noi abbiamo ammesso di essere impotenti di fronte all’alcol e che le nostre vite erano divenute incontrollabili”. Ed è immediatamente chiaro che si tratta di un passo difficile ma fondamentale che, se non compiuto, probabilmente precluderebbe il prosieguo del cammino verso la sobrietà. Infatti, i vari interventi che si sono succeduti dopo la sua lettura, hanno testimoniato le difficoltà e le resistenze a compierlo. Muoverlo impone di riconoscere senza remore le debolezze e le contraddizioni che incatenano l’alcolista all’alcol. In definitiva, per quanto duro possa essere ammetterlo, il primo passo non è che il necessario riconoscimento di una sconfitta di fronte a un avversario tanto forte da rendere vana ogni rivendicazione di fiducia in sé stessi e velleitaria ogni ribellione. Tuttavia, ognuno, pur con le proprie debolezze e contraddizioni, trova nel gruppo motivi di comprensione e sostegno che non ha trovato altrove. Non è un caso che alcuni partecipanti abbiano affermato di avere, in precedenza, abbandonato percorsi terapeutici condotti da medici perché “non parlano la mia stessa lingua”. Ed è a questo punto che emerge l’elemento specifico del gruppo: la sua forza coinvolgente e trascinante, dove, oltre a non sentirsi giudicati, si parla la stessa lingua; e persino i momenti di silenzio si percepiscono non come vuoti intervalli, ma istanti densi di ascolto e condivisione. L’aprirsi completamente davanti agli altri partecipanti, mettere a n**o il proprio animo, rinsalda nel gruppo un senso di condivisione e sostegno reciproco, nonché di amicizia, che fondano le basi su cui costruire il percorso verso la sobrietà. Percorso, come è intuibile, non facile né privo di insidie, ma il gruppo è a disposizione anche nei momenti bui: “Se ti viene voglia di bere un bicchiere, prima chiama uno del gruppo…perché è più facile smettere che cercare di controllare”. L’alcolista, anche quando ha raggiunto la sobrietà, non può mai dimettersi dalla propria condizione, può solo, in ogni occasione, ritrovare la forza di opporre un cortese, ma fermo: “No grazie, preferisco una gazzosa”.

Per contattare Alcolisti Anonimi
numero verde: 800 411 406
www.alcolistianonimiitalia.it

I gruppi in Zona 5
Gruppo Barona – Nuovi Orizzonti, via Zumbini 19, cell. 333 4326273
Ticinese, c/o Comunità S. Egidio, via degli Olivetani 3, cell. 334 3949766

L’articolo lo potete scaricare con il PDF del numero di marzo su www.laconca.org


Indirizzo

C/o Centro Culturale Conca Fallata, Via Barrili 21
Milan
20141

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