Iperborea Casa Editrice

Iperborea Casa Editrice Casa editrice indipendente fondata a Milano nel 1987.
(346)

«Il corvo vegliò su di me finché non giunse la luce del giorno. Non sapeva che non era dall’oscurità che avrebbe dovuto ...
24/01/2025

«Il corvo vegliò su di me finché non giunse la luce del giorno. Non sapeva che non era dall’oscurità che avrebbe dovuto proteggermi, ma dalla luce.»

Da «La valle dei fiori» di Niviaq Korneliussen (trad. Francesca Turri), il primo romanzo groenlandese a vincere il Premio del Consiglio Nordico, un'opera di potente poesia che va dritto al cuore del dibattito odierno sull'identità e dà voce ai giovani inuit del XXI secolo.

Anarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati,...
23/01/2025

Anarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell’inviolabilità dell’individuo, Stig Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, intraprende molto giovane una folgorante carriera letteraria bruscamente interrotta dalla tragica morte, lasciando quattro romanzi, quattro drammi, poesie, racconti e articoli che continuano a essere tradotti e ristampati. Iperborea ha pubblicato «Il viaggiatore», «Il nostro bisogno di consolazione», «Bambino bruciato», «I giochi della notte», «La politica dell’impossibile», «Autunno tedesco», «Il serpente», la raccolta di poesie «Breve è la vita di tutto quel che arde».

Da qualche giorno è disponibile, in tutte le librerie, «L’uomo che non voleva piangere», curato e tradotto da Fulvio Ferrari.

Avete letto i suoi libri?

«Gli stati Uniti vanno avanti veloce, come si faceva con le videocassette, sia quando si ergono che quando sprofondano: ...
21/01/2025

«Gli stati Uniti vanno avanti veloce, come si faceva con le videocassette, sia quando si ergono che quando sprofondano: e tra una puntata e l‘altra cambiano più di quanto possa farci intuire tutto il loro content. Una volta un politico americano disse che ci sono le cose che sappiamo di sapere e quelle che sappiamo di non sapere; poi ci sono le cose che non sappiamo di non sapere. Era una frase contorta ma vera».

Dall’editoriale di Francesco Costa, che apre «Ogni quattro anni», il numero di «COSE Spiegate bene» dedicato alla politica americana.

«Si alzò il vento. La nebbia scomparve e si portò via le ombre più dense. Allora non erano abeti. Forse erano alci. Guar...
20/01/2025

«Si alzò il vento. La nebbia scomparve e si portò via le ombre più dense. Allora non erano abeti. Forse erano alci. Guardò la foresta paziente sotto il vento di nordovest. La superficie lacerata dell’acqua. Le finestre coperte di lacrime della baita. Cercare un rifugio. Accovacciarsi. Sgattaiolare dentro. Prima o poi deve arrivare.»

Da «Il buio scese sull’acqua» di Kerstin Ekman (trad. Carmen Giorgetti Cima).

«Se uno non è un giocoliere – e chi è davvero un giocoliere, in fin dei conti? – è impossibile tenere in equilibrio più ...
18/01/2025

«Se uno non è un giocoliere – e chi è davvero un giocoliere, in fin dei conti? – è impossibile tenere in equilibrio più di un’illusione alla volta.»

Da «L’uomo che non voleva piangere» di Stig Dagerman (trad. Fulvio Ferrari).

«Il libro dell’estate» di Tove Jansson (trad. Carmen Giorgetti Cima) diventa un film.Diretta da Charlie McDowell, la pel...
17/01/2025

«Il libro dell’estate» di Tove Jansson (trad. Carmen Giorgetti Cima) diventa un film.

Diretta da Charlie McDowell, la pellicola vanta tra le sue protagoniste anche l’attrice Glenn Close, otto volte candidata al premio Oscar.

Il trailer originale è disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=Wzn7SAIXBkA

«Il suo romanzo selvatico ha uno stile narrativo epico, strutturato su una serie di onde ritmiche; ogni capitolo promett...
17/01/2025

«Il suo romanzo selvatico ha uno stile narrativo epico, strutturato su una serie di onde ritmiche; ogni capitolo promette un’immersione sensoriale in lande sconosciute e una buona dose di suspense. L’autore procede dal campo largo – le immense foreste percorse sfoggiando un alto grado di resistenza fisica – fino al punto focale, rappresentato dal gufo stesso, magari di un suo nido, trovato nella cavità laterale di un albero. Fra le righe, si legge sempre la passione e l’entusiasmo di uno studio dal vivo, che quasi ipnotizza il ricercatore ogni volta che si materializza il suo agognato incontro, anche in quel frullìo di possenti ali che rompe l’incantesimo di una foresta apparentemente piombata in uno stato letargico.»

Su il manifesto, Arianna Di Genova scrive di «Il gufo dei ghiacci orientali» di Jonathan C. Slaght (trad. Luca Fusari).

Jonathan Slaght

Da oggi in libreria, «L’uomo che non voleva piangere» di Stig Dagerman (trad. Fulvio Ferrari).Maestro del racconto reali...
15/01/2025

Da oggi in libreria, «L’uomo che non voleva piangere» di Stig Dagerman (trad. Fulvio Ferrari).

Maestro del racconto realistico ma anche visionario frequentatore del fantastico, erede della grande tradizione della narrativa sociale svedese e insieme originale ammiratore di Kafka: Stig Dagerman fu tutto questo. Sperimentatore e innovatore, nei suoi romanzi alterna l'adesione alla realtà a una poetica dell'assurdo dove gli universi narrativi assumono forti connotazioni simboliche. E questa versatilità emerge anche nei suoi numerosi racconti, che furono in parte pubblicati in vita e in parte raccolti solo dopo la prematura morte dello scrittore. Racconti tra loro assai diversi, e tuttavia in ciascuno ritornano i temi che caratterizzano nel complesso la sua scrittura: il terrore senza nome e senza apparente ragione che attanaglia il protagonista dei Vagoni rossi, la topografia onirica e gli ossessivi sensi di colpa nell'Uomo di Milesia, ma anche il flusso di coscienza in cui – in Dov'è il mio maglione islandese? – il narratore costruisce con un linguaggio duro, cattivo e disperato una versione menzognera e illusoria della propria esistenza per poi, reso confuso e inerme dall'ubriachezza, smontarla e rivelare tutta la propria infelicità, il proprio bisogno d'amore. Dagerman come sperimentatore, dunque, ma il suo sperimentare non è mai fine a se stesso: è piuttosto l'incessante ricerca di mezzi espressivi che permettano di presentare in modo vivo, quasi violento, le grandi questioni dell'esperienza umana. Anzitutto il senso della sofferenza e poi la costante ricerca di un amore che è allo stesso tempo indispensabile e irraggiungibile.

«Non annoverare tra le devastazioni anche l’essere umano è sempre più difficile. Al pianeta erano occorsi milioni di ann...
14/01/2025

«Non annoverare tra le devastazioni anche l’essere umano è sempre più difficile. Al pianeta erano occorsi milioni di anni per accumulare l’energia fossile che abbiamo sfruttato nell’ultimo secolo e mezzo, e averla bruciata in pochi decenni sta causando e causerà ricadute drammatiche. Gli effetti di questo consumo sfrenato toccheranno gli aspetti più importanti della nostra vita più a fondo di quanto immaginiamo, sia nel futuro prossimo sia, probabilmente, in epoche ancora più lontane. Alla luce di questo, è quasi insopportabile constatare che la resa dei conti tra gli umani e l’anidride carbonica industriale sta solo muovendo i primi
passi, e che per le generazioni a ve**re sarà un fardello più pesante di quanto lo sia per noi. La consapevole e ostinata incapacità di seguire le raccomandazioni dei climatologi è imperdonabile; recriminare è lecito, ma non servirà a nulla. In questo caso, a livello planetario, non sarà fatta giustizia; il castigo colpirà tutti, ma in particolar modo i giovani, gli innocenti, chi ancora non è nato. Nel frattempo la vita andrà avanti, e noi con lei.»

Da «L’età del fuoco» di John Vaillant (trad. Luca Fusari), una storia vera da un mondo sempre più caldo.

«Il desiderio di Dio è il bisogno che esista qualcosa della cui esistenza non vi è alcuna prova e di cui nessuno, in ter...
13/01/2025

«Il desiderio di Dio è il bisogno che esista qualcosa della cui esistenza non vi è alcuna prova e di cui nessuno, in termini concreti, ha mai avuto esperienza. Chiamiamo questa condizione invisibilità, e intendo non solo l’impossibilità di vedere, ma anche di sentire, annusare, toccare e in effetti anche riconoscere e localizzare una determinata cosa da parte di qualsiasi forma di intelligenza artificiale.

Quindi la mia equazione è: desiderio + invisibilità = Dio.»

Da «Il desiderio di Dio» di David Baddiel (trad. Fabio Cremonesi).

«In quei luoghi dai nomi insoliti provavo una strana paura, nonostante le notti estive fossero luminose. Tutta quella va...
12/01/2025

«In quei luoghi dai nomi insoliti provavo una strana paura, nonostante le notti estive fossero luminose. Tutta quella vastità era inquietante e sentivo una presenza che non riuscivo a definire. La vastità era infinita e la pista si snodava in un paesaggio brullo e aspro. I fiumi in piena erano di un grigio bruno e i loro mulinelli sembravano gobbe, come se sotto la corrente si
nascondessero dei serpenti giganteschi. Erano troppo pericolosi per essere interessanti. Quando c’era da guadare un fiume mamma e papà erano tesi e dovevamo tenere aperti i finestrini
anteriori. Quelli dietro non si potevano aprire, ma loro ci dicevano di slacciare le cinture e alzavamo le gambe quando l’acqua gelida filtrava dal fondo dell’auto. Allora pensavo a cosa avrei fatto se l’automobile fosse stata trascinata dalla corrente: chissà se sarei riuscita ad arrampicarmi sul tettuccio, o a uscire a nuoto se fossimo finiti in un gorgo o in una cascata. Mi immaginavo scenari in cui l’auto era ribaltata su un fianco e l’unico modo per uscirne era strisciare sotto i sedili e passare dal portello posteriore. Pensavo alle centinaia di varianti di un possibile incidente in cui l’auto veniva portata via dal fiume e in alcune riuscivo a salvare mio fratello, in altre no.»

Da «La pietra del gigante» di Andri Snær Magnason (trad. Silvia Cosimini).

Intervistato da Silvia Veroli per il manifesto, John Vaillant paragona gli incendi in California al disastro ambientale ...
10/01/2025

Intervistato da Silvia Veroli per il manifesto, John Vaillant paragona gli incendi in California al disastro ambientale di Fort McMurray, in Canada. Alla catastrofe del 2016, Vaillant ha dedicato un libro, «L’età del fuoco» (trad. Luca Fusari): un reportage narrativo che ripercorre la parabola del Petrocene, l’età del petrolio, per provare a immaginare il futuro di un mondo sempre più caldo.

«L’età del fuoco» è in tutte le librerie.

L’intervista, invece, è in edicola, di seguito un estratto:

«Il disastro ambientale in California ha caratteristiche simili a quello di Fort McMurray, il fuoco è divampato molto velocemente anche stavolta; sono state necessarie rapide evacuazioni di massa, quest’area però è molto più densamente popolata di quella che devastò allora, prima di tutto, la foresta boreale. Anche se già purtroppo si contano vittime è un miracolo che il numero sia così contenuto: abbiamo visto immagini da Santa Monica e Malibù di auto imbottigliate, gente in fuga anche a piedi a intasare strade, la ricetta per la catastrofe.»

A gennaio in libreria:«L’uomo che non voleva piangere», Stig Dagerman (trad. Fulvio Ferrari)«Filosofia minima del pendol...
09/01/2025

A gennaio in libreria:

«L’uomo che non voleva piangere», Stig Dagerman (trad. Fulvio Ferrari)
«Filosofia minima del pendolare», Björn Larsson (trad. Andrea Berardini)

Vi aspettiamo.

Pietro Biancardi, editore di Iperborea, parteciperà anche quest’anno al workshop di editoria, «Lavorare con i libri», or...
08/01/2025

Pietro Biancardi, editore di Iperborea, parteciperà anche quest’anno al workshop di editoria, «Lavorare con i libri», organizzato dalla Scuola del libro e pensato per chi vuole lavorare avvicinarsi o approfondire il lavoro editoriale. Insieme a lui, Marco Cassini, editore di SUR.

Maggiori informazioni qui: https://www.scuoladellibro.it/corsi/lavorare-con-i-libri/

Vi aspettiamo.

A Fahrenheit, su Rai Radio3, Anna Prandoni e Dario Bressanini raccontano «Quello che mangiamo», il numero di «COSE Spieg...
08/01/2025

A Fahrenheit, su Rai Radio3, Anna Prandoni e Dario Bressanini raccontano «Quello che mangiamo», il numero di «COSE Spiegate bene» dedicato al cibo.

La puntata è disponibile qui:

Quale Europa ci aspetta - Fahrenheit - I libri e le idee. Con Susanna Tartaro 15.00 Quale Europa ci aspetta, con Cinzia Sciuto direttrice del mensile Micromega. | 15.30 Cosa non sanno i giovani, con Raffaele Simone, linguista e con Cecilia Pellizzari direttrice del mensile Scomodo. | 16.00 Quello ch...

Gli eBook in promozione su Amazon nel corso del mese di gennaio:«Piccoli suicidi tra amici», Arto Paasilinna, trad. Mari...
07/01/2025

Gli eBook in promozione su Amazon nel corso del mese di gennaio:

«Piccoli suicidi tra amici», Arto Paasilinna, trad. Maria Antonietta Iannella e Nicola Rainò, € 3,99
«The Passenger – Giappone», AA.VV., € 4,99

Vi aspettiamo.

Indirizzo

Via Vico 16/A
Milan
20129

Telefono

+390287398098

Sito Web

http://www.flickr.com/photos/42574837@N07/, http://www.youtube.com/user/IperboreaMultimedia

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Iperborea Casa Editrice pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Video

Condividi

Digitare