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Edizioni Il Faggio Arte, poesia, narrativa

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"IL DENARO E GLI OGGETTI"Maurizio Cucchi, otto poesieWilliam Xerra, otto collageacquistabile al...
15/11/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"IL DENARO E GLI OGGETTI"

Maurizio Cucchi, otto poesie
William Xerra, otto collage

acquistabile al link:
https://ilfaggio.it/denaro-e-oggetti/

Me ne restavo muto al tavolo osservando
le buste bianche e le monete, la dicitura
“Caro Pane”. Aspettavo
la fine del gioco del sabato, mentre lui
era lì pronto, nero nella sua veste, come neri
erano i suoi bei capelli e gli occhi.
Aspettavo i residui, quei pochi avanzi
per qualche figurina. E poi nei prati,
Masciadri, il fisarmonicista, l’amico
che oggi vorrei tanto avere, dietro lo sguardo
franco sul testone e gli occhialini
apriva il borsellino sorridendomi e diceva
« Potrei comprarmi il mondo intero ».

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"IL DENARO E GLI OGGETTI"Maurizio Cucchi, otto poesieWilliam Xerra, otto collageacquistabile al...
11/11/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"IL DENARO E GLI OGGETTI"

Maurizio Cucchi, otto poesie
William Xerra, otto collage

acquistabile al link:
https://ilfaggio.it/denaro-e-oggetti/

Le otto composizioni affidate a "Il denaro e gli oggetti" attraggono subito sia per
la coesione propria di ciascuna, sia per la forza dell’orditura che le tiene insieme.
Possono essere divise in tre rubriche: nella prima, costituita dal testo di apertura,
il soggetto scrivente si pone due domande relative all’impiego delle parole di cui
avverte la responsabilità. Nella seconda rubrica lo stimolo inerente alle domande
iniziali si distende in ironia. Nella terza, infine, si succedono due componimenti, redatti come vere e proprie narrazioni, che accennano al rapporto denaro-oggetto, mentre un terzo ha funzione di commiato.
C’è una sintonia tematica tra il Cucchi di questi testi e lo Xerra delle tavole riprodotte: per entrambi il conflitto tra consumo da un lato e volontà aporetica dall’altro disincaglia la conoscenza dal giuoco delle conferme, entrambi rinverdiscono la profezia che distoglie l’"homo œconomicus" dal suo catastrofico destino.
Luigi Ballerini

IL TITOLO DELLA SETTIMANAVINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONESEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PR...
01/11/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONE

SEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA
EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2022

Giovanni Nacca
"IL TEMPO E LA CENERE"

Tredici dipinti di Adelchi Riccardo Mantovani
acquistabile al link: https://ilfaggio.it/il-tempo-e-la-cenere/

Come fanno i morti a essere morti
se ogni giorno sento le loro voci,
se li incontro in piazza e lenti
mi sorridono? Alcuni, gentili,
mi fanno segno e mi chiedono:

perché vuoi ancora sapere?
… non vedi che siamo nebbia
e non ci puoi trattenere?

Eppure quando li chiamo
sono puntuali. Sono loro
a tenermi compagnia nel vuoto
delle patetiche comparse di chi
accarezza l’illusione – oh, che incubo!
di non dover mai sparire.

IL TITOLO DELLA SETTIMANAVINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONESEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PR...
29/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONE

SEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA
EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2022

Giovanni Nacca
"IL TEMPO E LA CENERE"

Tredici dipinti di Adelchi Riccardo Mantovani
acquistabile al link: https://ilfaggio.it/il-tempo-e-la-cenere/

E tu?… che mi sorridi e mi saluti
come se ti avessi incontrato al mare
a Mondragone, al lido Peter Pan
dove col solito garbo mi chiedi
se tutto quel sole e la sua tragica
luce non rischi di accecarmi
impedendomi di vedere che stai
bene e che è ora di smetterla
di cercarti tra chi non sa di essere
meno di una mesta comparsa
nel più generale assedio finale?

IL TITOLO DELLA SETTIMANAVINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONESEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PR...
28/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONE

SEGNALAZIONE DELLA GIURIA AL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA
EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2022

Giovanni Nacca
"IL TEMPO E LA CENERE"

Tredici dipinti di Adelchi Riccardo Mantovani
acquistabile al link: https://ilfaggio.it/il-tempo-e-la-cenere/

“La notte quando sogno – se dormo – spesso mi rivedo a scrivere versi. Non lo sa
nessuno, eppure compongo, costruisco piccole palafitte su cui, non si sa mai, possotrovare riparo in caso di improvvise mareggiate”. Così Giovanni Nacca nel Prologo, ma è il senso del tempo che scorre a tenere insieme le poesie di questa raccolta e l’ineluttabilità di tale flusso ci attraversa senza sosta alcuna, in maniera silenziosa, spietata. Di fronte alla voracità del tempo che tutto e tutti ingoia, ognuno compie lo sforzo di recuperare, di mettere in salvo immagini, ricordi, gesti, frammenti della propria e dell’altrui esperienza che si pensavano sepolti per sempre, ma che prepotentemente riaffiorano dal buio del passato per brillare ancora in un’infinita malinconia.

IL TITOLO DELLA SETTIMANA TACCUINI DI ARIELE"Migrazioni"a cura di Giorgio Luzziacquistabile al link:https://www.ilfaggio...
25/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

TACCUINI DI ARIELE
"Migrazioni"
a cura di Giorgio Luzzi

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/taccuini-migrazioni/

Enrico Piergallini

GLI OSPITI

II
Non si riesce a riempire fino all’orlo
un’anima fallata senza fondo
per questo suo malgrado è condannata
disperata Didone abbandonata
eppure Iopa pensaci un momento
tu che hai percorso i crepacci dell’essere
tu che hai cantato di Dario e di Adele
come può una giovane regina
imprenditrice ricca e di successo
la passera più ambita della Libia
come ha fatto a impazzire per quel cencio
sfilacciato dal mare e dagli dei?
perché lo ha messo a parte del potere?
gli ha trasfuso coraggio e intraprendenza?
Non è un’ingenua Elissa ma una vedova
navigata femminista convinta
esperta delle scorie dell’amore
e delle sue virtù come strumento
di raggiro rimprovero e difesa
che ha usato i maschi per i suoi progetti
trattandoli da servi o da nemici.
D’altronde aveva già considerato
l’indotto di un’unione di interesse
con Iarba: un regno vasto un’iniezione
di liquidi alle casse impoverite
un patto tutelato da un contratto
che prevedesse un indennizzo equo
in caso di infrazione o di divorzio.

Perché un troiano allora per le storie
che racconta? Per essere seconda
in un impero edificato in sogno?
Troppo simili sono per amarsi
hanno bisogno solo di se stessi
di divorare il prossimo altrimenti
mangerebbero i figli e i genitori
persino il loro corpo per sfamarsi.
Il percorso del potere è un cunicolo
che stringe le pareti a poco a poco
costringe chi va avanti ad ingobbirsi
a respingere indietro tutti gli altri
fino a quando non resta più nessuno
di fronte e intorno a te di cui nutrirti.
Ma Enea ha un’altra dote senza prezzo
per questa Didone lo desidera
carezza Ascanio assorto nel suo grembo
il bello Ascanio il figlio mai avuto
« riposa dolce Iulo non temere
l’ombra della notte che ci avvolge
ho rabboccato l’olio delle torce
il mio sussurro afferralo nell’incubo
che agita i tuoi occhi sotto palpebra
che ti digrigna le mascelle e il cuore ».
Invece Ascanio sogna la sua casa
la madre Creusa che gli annoda i lacci
gli dice « guarda quanto sei cresciuto
non serve più la piega al pantalone »
mentre dorme sul seno di Didone
i Lemuri gli sfiorano le braccia.

Antonio Berni, ‘Pan y trabajo’, 1934

IL TITOLO DELLA SETTIMANA TACCUINI DI ARIELE"Migrazioni"a cura di Giorgio Luzziacquistabile al link:https://www.ilfaggio...
22/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

TACCUINI DI ARIELE
"Migrazioni"
a cura di Giorgio Luzzi

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/taccuini-migrazioni/

Giovanni Pascoli

ITALY


Sacro all’Italia raminga

I
A Caprona, una sera di febbraio,
gente veniva, ed era già per l’erta,
veniva su da Cincinnati, Ohio.

La strada, con quel tempo, era deserta.
Pioveva, prima adagio, ora a dirotto,
tamburellando su l’ombrella aperta.

La Ghita e Beppe di Taddeo lì sotto
erano, sotto la cerata ombrella
del padre: una ragazza, un giovinotto.

E c’era anche una bimba malatella,
in collo a Beppe, e di su la sua spalla
mesceva giù le bionde lunghe anella.

Figlia d’un altro figlio, era una talla
del ceppo vecchio nata là: Maria:
d’ott’anni: aveva il peso d’una galla.

Ai ritornanti per la lunga via,
già vicini all’antico focolare,
la lor chiesa sonò l’Avemaria.

Erano stanchi! avean passato il mare!
Appena appena tra la pioggia e il vento
l’udiron essi or sì or no sonare.

Maria cullata dall’andar su lento
sembrava quasi abbandonarsi al sonno,
sotto l’ombrella. Fradicio e contento

veniva piano dietro tutti il nonno.

Raffaello Gambogi, 'Emigranti', 1894

IL TITOLO DELLA SETTIMANA TACCUINI DI ARIELE"Migrazioni"a cura di Giorgio Luzziacquistabile al link:https://www.ilfaggio...
21/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

TACCUINI DI ARIELE
"Migrazioni"
a cura di Giorgio Luzzi

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/taccuini-migrazioni/

Se il tema prescelto è la “migrazione”, non può non tornare irresistibile l’attrazione per il pascoliano poemetto Italy.
La capacità di seduzione di questo celebre poemetto risiede in parte non trascurabile nell’uso della lingua su vari livelli e registri: se il modello metrico è la terzina dantesca, scelta come ideale narrativo in poesia, gli impasti tra italiano letterario, gergo regionale toscano inserti di un inglese elementare appreso da emigranti, l’americano parlato dai lavoratori stranieri, questi impasti dunque sono di un fascino incomparabile e letterariamente profetico.

Gilberto Isella (1943), italiano della Svizzera ossia luganese, è uno degli autori meglio definiti e conosciuti della sua generazione. Il poemetto che ci propone non è di facilissima né immediata comprensione. Intenzionalmente privo di riferimenti naturalistici, lontano da ogni inutile convenienza mimetica, irto di paradossi e di situazioni simboliche, combina in sperimentazioni linguistiche i registri del grottesco, del farsesco, dell’invettiva, della requisitoria intellettuale: incalzante caricatura, avviata per cunicoli bui, in una claustrofobia appunto infernale.

Parte da un classico, un classico antico quanto universale, il poemetto di Enrico Piergallini (1975): si riferisce a una situazione quasi iniziale dell’Eneide di Virgilio, quando il migrante protagonista approda alla città di Didone mentre la cena d’onore sta per essere allietata dalle sottolineature
squisite del cantore Iopa. Il poemetto vira bruscamente dall’idillio della seduzione all'allegoria dell’inestirpabile potere dell’uomo sull’uomo, alla miseria spesso servile, alla volgarità e all’ipocrisia, che dominano le relazioni.

Renato Guttuso, 'La partenza del vapore', 1966

IL TITOLO DELLA SETTIMANA Zinaida Nicolaevna Gippius"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"A cura di Paolo GalvagniVenti dipinti...
18/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

Zinaida Nicolaevna Gippius
"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"
A cura di Paolo Galvagni

Venti dipinti di Andrey Remnev

acquistabile al link:
https://ilfaggio.it/non-credete/


FINO IN FONDO

Ti saluto, mia sconfitta,
amo te e la vittoria in ugual misura;
al fondo del mio orgoglio c’è l’umiltà,
gioia e dolore sono sempre una cosa sola.

Sopra le acque, placate nella serenità
della sera luminosa,– vaga sempre la nebbia;
nell’ultima crudeltà c’è l’immensità della soavità
e nella verità Divina – l’inganno Divino.

Amo la mia immensa disperazione,
ci è data della gioia l’ultima goccia.
E so per certo un’unica cosa:
bisogna bere ogni calice – fino in fondo.

1901

“IDILLI ROVESCIATI”Selezione di poesie di Gian Piero BonaCarignano, 1926 – Moncalieri, 2020La poesiaScrivere senza che t...
17/10/2024

“IDILLI ROVESCIATI”
Selezione di poesie di Gian Piero Bona
Carignano, 1926 – Moncalieri, 2020

La poesia
Scrivere senza che tu in me sia nata
ancora, illuminando le foreste
oscure dell’idea, naufragata
all’estuario popoloso e celeste
del mio sangue, dal remoto sentiero
del verso ridiscesa sulla terra,
plenilunio della parola, vero
riflesso dell’unica forma, serra
della rima totale, mio elicriso
virtuoso e fatale, cara poesia;
scrivere e qui non averti reciso
ancora sul lago dell’espressione,
è morire nella tua prosodia
del sospiro e della maledizione.

Lita Cabellut, ‘Senza titolo’, s.d.

IL TITOLO DELLA SETTIMANA Zinaida Nicolaevna Gippius"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"A cura di Paolo GalvagniVenti dipinti...
15/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

Zinaida Nicolaevna Gippius
"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"
A cura di Paolo Galvagni

Venti dipinti di Andrey Remnev

acquistabile al link:
https://ilfaggio.it/non-credete/

Il sorriso

Credetemi, no, non mi seduce la via
da tempo percorsa delle antiche amarezze.
Ahimè! L’anima mansueta ne preserva
la traccia amara, da nulla consumata.

Gli anni passano, ma il cuore è in eterno
lo stesso.
Nulla tornerà nuovamente per noi,
e ora mi è più caro di tutte le gioie
il mio amore non diviso.

Non c’è in esso né felicità, né terrore,
né vergogna.
Dove mi conduce – non lo so...
E la mia anima è certa di una sola cosa:
io cambio – ma non tradisco.

1897

IL TITOLO DELLA SETTIMANA Zinaida Nicolaevna Gippius"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"A cura di Paolo GalvagniVenti dipinti...
14/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

Zinaida Nicolaevna Gippius
"NON CREDETE ALL’ORA NOTTURNA!"
A cura di Paolo Galvagni

Venti dipinti di Andrey Remnev

acquistabile al link:
https://ilfaggio.it/non-credete/

Zinaida Gippius interpreta sicuramente un ruolo centrale nella vita spirituale russa degli inizi del ventesimo secolo: è ispiratrice, protettrice, correttrice della scrittura altrui. Diventa presto un’icona letteraria, la cui influenza è stata percepita da quasi tutti gli esponenti del simbolismo russo.
Il suo mondo poetico è estremamente mobile, si realizza come dialogo instancabile tra due poli contrapposti: da un lato la rivolta individualistica, l’egocentrismo, dall’altro il forte sentimento religioso. L’anticlericalismo e la necessità della fede, l’esaltazione della morte e l’aspirazione alla vita, l’indignazione e la mitezza: su questi contrappesi si regge la concezione di Zinaida.

FINALISTA PREMIO CITTÀ DI COMO 2024Menachem M. Selinger"WIR SIND SO WEIT"Storia di una famiglia ebraica nell’Europa nazi...
14/10/2024

FINALISTA PREMIO CITTÀ DI COMO 2024

Menachem M. Selinger
"WIR SIND SO WEIT"
Storia di una famiglia ebraica nell’Europa nazista.
Ricordi e riflessioni dal 1939 al 1945

3 volumi in cofanetto

Acquistabile al link https://www.ilfaggio.it/wir-sind-gb/

Il racconto di Selinger è in grado di offrirci un quadro della politica nazista di annientamento che, pur essendo stato dipinto da chi è stato vittima della politica stessa, mostra con estremo rigore e obiettività anche l’atteggiamento di chi l’ha concepito e realizzato, ovvero i nazisti, e di coloro che, nella quasi totalità, sono stati a guardare, quando non ne hanno addirittura approfittato, e solo in casi eccezionali hanno aiutato e mostrato comprensione e solidarietà.
Wir sind so weit… è un’opera straordinaria. Subito dopo aver iniziato la lettura delle prime pagine, si ha immediatamente coscienza di trovarsi di fronte a un lavoro paragonabile a Sepolti a Varsavia, di Emanuel Ringelblum, o al Diario (1939-1942), di Adam Czerniaków.
Marcello Pezzetti
Storico della Shoah

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"I MIRMIDONI"Federico Italiano, poemetto in tre tempiAndrea Boyer, nove disegniacquistabile al ...
11/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"I MIRMIDONI"

Federico Italiano, poemetto in tre tempi
Andrea Boyer, nove disegni

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/mirmidoni/

III

La Cremosa, il taxi-Mercedes d’Automedonte,
s’è inceppata, proprio dietro Königsplatz
– diagnosticarono Maerten dai Ray Ban
lucenti e il vecchio Slocum.
L’altro non capiva, ma si fidava dei compagni.
S’era sgranato un pistone, clavicola
del motore. Pareva raffreddata,
La Cremosa, gorgogliava piuttosto
che rombare. « Da quando
investimmo il cinghialino, tra i boschi,
sulla statale per Moosburg,
devo pregarla per farla marciare,
come se la repellesse l’asfalto
e le dolessero i calli ai pneumatici. »
La sera si spalmava larga e rosa su Monaco
quel rosa saturo, à la big-bubble:
collisione autunnale,
troposferica, tra conversazioni
di sentinelle e azoto mercantile.
Maerten, gli specchi abbassati sul naso,
un pince-nez al pensiero:
« Rosa! La rosa è l’area d’espansione
dei pallini d’un fucile da caccia.
Mio nonno aveva un Browning, canna liscia,
con strozzatura e vivo di volata
per ridurre al colpo la dispersione. »

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"I MIRMIDONI"Federico Italiano, poemetto in tre tempiAndrea Boyer, nove disegniacquistabile al ...
08/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"I MIRMIDONI"

Federico Italiano, poemetto in tre tempi
Andrea Boyer, nove disegni

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/mirmidoni/

I

E intanto i loro cavalli brucavano il prezzemolo selvatico
che cresceva robusto tra le lastre del cortile
sotto i tavolini. Avevano
deposto gli archi dai corni di capro,
le gaudenti antenne dei monti,
alle vetrate del museo.
Le gambiere inutilizzate luccicavano al sole d’ottobre,
obliquo sulla Glittoteca del Klenze.
Ginocchiere e fucili, mortaretti e cinturoni,
spade scintillanti dall’elsa celtica
e scudi con riproduzioni di Bosch e Vermeer
occupavano numerati i guardaroba all’entrata.
Gli eroi riposavano ai tavolini, con i Ray Ban
di Cousteau e i Rolex cinesi. Discutevano
dell’attesa, i Mirmidoni dalle giacche di velluto,
della pax monacensis. L’inverno s’avvicinava
e non li avrebbe riscaldati
il sangue di Ilio sacra.
Alcuni si erano dati alla catalogazione,
altri giocavano a scacchi
e Maerten, figlio di Roman dai bei capelli,
studiava sui fogli della Zeit
l’assalto quadrettato.
Attendevano chi li avrebbe riscossi dall’ozio.

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"I MIRMIDONI"Federico Italiano, poemetto in tre tempiAndrea Boyer, nove disegniacquistabile al ...
07/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"I MIRMIDONI"

Federico Italiano, poemetto in tre tempi
Andrea Boyer, nove disegni

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/mirmidoni/

Presente, passato, futuro ruotano assieme in questo limpido, concentrato poema di Federico Italiano. La scena si svolge per vicendevoli e misteriosi tramiti visibili e invisibili, sullo sfondo della Glittoteca di Monaco, dove convivono il vivace scorrere esistenziale di più persone e più voci e le allusive sagome dei Mirmidoni, l’esercito di Achille – poeticamente ‘chiamato’. Di controcanto i disegni di Boyer, in cui è avvenuto un superamento che ha portato al realizzarsi di una poetica visiva suggestiva e inquietante. Le opere trasmettono dall’interno della loro ferma compiutezza formale la vertigine di uno straniato risveglio.

IL TITOLO DELLA SETTIMANA"PROSAE"Tiziano Rossi, due proseAttilio Steffanoni, cinque acquafortiacquistabile al link:https...
04/10/2024

IL TITOLO DELLA SETTIMANA

"PROSAE"

Tiziano Rossi, due prose
Attilio Steffanoni, cinque acquaforti

acquistabile al link:
https://www.ilfaggio.it/prosae/

" Ssss!"
L’altro ieri è stata ricoverata all’ospedale la giovane L. N., che da oltre quarantott’ore dorme senza interruzione: si tratta di una bellissima ragazza che martedì scorso, all’alba, è stata trovata immersa in un profondo sopore dentro un’aiuola di piazza Foscolo. Con grande riguardo molti uomini le si erano avvicinati, dimenticando gli obbrobri circostanti e covando nella testa l’immagine del principe azzurro e del suo bacio resuscitatore; ma le labbra di lei erano atteggiate come se bisbigliassero: « Ssss! », e la sua assorta vulnerabilità li aveva dissuasi dal toccarla. Trasportata all’ospedale, i sanitari hanno tentato, senza successo, di ridestarla. Ieri sera la giovane ha aperto gli occhi per qualche istante, si è guardata in giro stupita, ha agitato debolmente le mani bianche e poi è ricaduta nel suo sonno di piombo, in una posa di indecifrabile raccoglimento. Della bella addormentata si conoscono solo il nome e il cognome, desunti da un documento che aveva addosso, tra i capelli; e non si sa come e perché si trovasse distesa in quel praticello. Ora i medici stessi del reparto di rianimazione si raggruppano spesso attorno al suo letto componendo uno stravagante presepio, e a bocca chiusa formulano auguri per il suo risveglio.

“IDILLI ROVESCIATI”Selezione di poesie di Gian Piero BonaCarignano, 1926 – Moncalieri, 2020Cuore, martello strano che ba...
03/10/2024

“IDILLI ROVESCIATI”
Selezione di poesie di Gian Piero Bona
Carignano, 1926 – Moncalieri, 2020

Cuore, martello strano che batti
sovra incudine rovente e a colpi
mi rendi un suono quotidiano,
quali facce tu a me nascondi
che a capirti m’obblighi a seguirti
e a scoprire le tue mille tracce?
Vuoi dirmi che vivere fu bello
in questo caos misconosciuto
fino all’ordine di un gran bo****lo?
Ti sembrò il cosmo rassomigliare
a un piccolo specchio famigliare?
Sei solo una terrena povertà.
Come avresti potuto inventare
parole quali: eterno e realtà?
Chi entrò in te a fartele enunciare?
Un giorno una lapide dirà
che sei fermo, invece tu sarai
assente, bocciato da universi,
uscito dal petto e dai miei versi.
Mio cuore ridi, perché non tu
ma qui sepolto sarà il tutto,
ché prima d’esser nato sei già
stato.
Da ‘Detriti del fiume celeste’, (Interno Poesia Editore, 2024), a cura di Francesco Occhetto

Mario Schifano, ‘Cuori nella foresta’, 1964

Indirizzo

Largo Quinto Alpini 8
Milan
20145

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