20/11/2024
Decidere di affrontare il tema della morte in questi giorni non è stato facile, perché la morte spaventa. Tuttavia, vita e morte sono due facce della stessa medaglia, indissolubilmente legate. Prima o poi, tutti siamo chiamati a confrontarci con questa realtà, inclusi i bambini. C’è chi potrebbe pensare che sarebbe meglio proteggerli, racchiudendoli in una sorta di bolla, affinché il dolore della perdita non li sfiori. Eppure, questo nobile intento può portarci a commettere un errore: considerarli diversi dagli adulti, come se fossero incapaci di comprendere emozioni che, invece, vivono pienamente, proprio come ogni altra persona. La nostra scelta oggi è ricaduta su un albo illustrato dal titolo L’anatra, la morte e il tulipano di Wolf Erlbruch, edito da Edizioni E/O. Questo libro si distingue per l’impatto immediato che suscita nei lettori, già a partire dalla copertina, dove la parola “morte” è ben visibile. Tuttavia, non è solo il titolo a colpire: l’intera narrazione si sviluppa attraverso un dialogo tra i due protagonisti, uno dei quali è proprio la morte. Ciò che abbiamo trovato affascinante è come il senso di disagio iniziale sembri attenuarsi nel corso della storia, trasformandosi quasi in una forma di amicizia. Un rapporto tanto temuto diventa, pagina dopo pagina, qualcosa di meno spaventoso. Questo libro, che ha tra i suoi protagonisti la morte, si rivela essere anche un’opportunità per riflettere sulla vita. È un testo adatto sia agli adulti che ai bambini. Bambini che hanno il diritto di conoscere la verità, raccontata con parole semplici ma chiare, non ambigue, affinché possano dare un senso agli eventi che vivono e che, talvolta, li travolgono. Certo, una storia da sola non può fornire tutte le risposte, ma una buona narrazione condivisa con gli adulti di riferimento può aiutarli a crescere, arricchendo il loro bagaglio personale. Ogni lettura aggiunge un tassello a quel grande e complesso mosaico che è la vita.