Utopia Editore

Utopia Editore La più giovane delle case editrici, un catalogo di alta letteratura. In tutte le librerie.
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Il terzo romanzo di Grazia Deledda a entrare in catalogo, dopo "Cenere" ed "Elias Portolu", è "Il vecchio e i fanciulli"...
22/11/2023

Il terzo romanzo di Grazia Deledda a entrare in catalogo, dopo "Cenere" ed "Elias Portolu", è "Il vecchio e i fanciulli", un'opera che da molto tempo non torna in libreria. La copertina, ancora una volta, è di Marta Signori.
Cosa ve ne pare?

Protagonista fin dai primi mesi del nostro catalogo, torna con un terzo volume Grazia Deledda, scrittrice da Nobel che n...
21/11/2023

Protagonista fin dai primi mesi del nostro catalogo, torna con un terzo volume Grazia Deledda, scrittrice da Nobel che non si legge mai abbastanza.
Presto il titolo del romanzo. Quale vi piacerebbe leggere?

Il vecchio e i fanciulli Grazia Deledda “Per la sua ope­ra di ispi­ra­zio­ne idea­li­sti­ca che raf­fi­gu­ra con pla­sti­ca chia­rez­za la vita del­la sua iso­la nati­va e affron­ta con pro­fon­di­tà ed empa­tia le vicis­si­tu­di­ni uni­ver­sa­li dell’uomo.” (Mot...

Da oggi "La distanza" di Ivan Vladislavić è in libreria.
10/11/2023

Da oggi "La distanza" di Ivan Vladislavić è in libreria.


01/11/2023

Il primo romanzo del sudafricano Ivan Vladislavić ad arrivare in Italia, il 10 novembre, è "La distanza", nella traduzione dall'inglese di Carmen Concilio.
Il nostro Giovanni Cavalleri ha realizzato il collage della copertina, raccontando per immagini la storia dei narratori del libro, due fratelli che ricostruiscono la propria infanzia rievocando il mito sportivo di Muhammad Ali. Presto tutti i dettagli!
Cosa ve ne pare?


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«A volte temo che i dettagli della quotidianità, così insignificanti per chi li vive da vicino – la fantasia di un magli...
30/10/2023

«A volte temo che i dettagli della quotidianità, così insignificanti per chi li vive da vicino – la fantasia di un maglione da tempo nel cassetto; il colore del marmo di una scala che per tanti anni si è scesa e salita distrattamente; la pronuncia di una certa lettera nella dizione amata di chi un giorno non avrà più voce – quegli stessi dettagli che solo a distanza di anni svelano la propria singolarità e si ripropongono alla memoria velati di malinconia... Ecco, a volte temo di smarrirli inconsapevolmente e, nel perderli, di ridurre al minimo la coscienza che ho di me e di quanto mi è più caro. Ma non è tutto. Quando un’associazione improvvisa di idee restaura nella memoria un dettaglio perduto, che improvvisamente si rivela necessario, adesso che la prospettiva sul passato e la fortuna di averlo ricordato convergono in una sola, preziosa tensione, è in quell’istante che mi scopro, biasimandomi, per quel che sono: una collezione di vuoti e di assenze.
A questo ho pensato, un paio di anni fa, quando ho letto per la prima volta le opere di uno scrittore pressoché inedito in Italia, una voce cardinale della letteratura sudafricana che, per la propria generazione, rappresenta ciò che Nadine Gordimer e J.M. Coetzee significano per le due precedenti. E che ho il piacere di presentare con questa breve lettera. Ivan Vladislaviċ, col quel cognome che ne tradisce un’antica discendenza croata, è un raffinato cultore della memoria, di quell’aneddotica, di quel lessico famigliare che ognuno custodisce gelosamente, e tramanda ai figli, nella speranza che possa sopravvivere ancora per una generazione, che possa sfuggire, di mente in mente, di lingua in lingua, alla condanna che l’uomo teme più di tutte. L’oblio. Il proprio oblio, si intende, ma attraverso la graduale disattenzione a quei dettagli che intessono cautamente la vita, mentre la frivola magniloquenza della storia li condanna al silenzio.
Ecco, Ivan Vladislaviċ, da uomo accorto, ha consegnato i suoi dettagli alla letteratura, l’assicurazione più affidabile contro la precarietà e, assieme ai propri, ha consegnato i miei – e spero i vostri – perché, sublimandole, quelle memorie personali diventino le memorie di ogni donna, di ogni uomo, e integrino l’assenza che ognuno si porta dentro. Per questo – e per molto altro – sono grato a Ivan e credo proprio che i suoi libri, a distanza di decenni, continueranno a custodire ciò che ciascuno di noi, per natura, è condannato a dimenticare.
Grazie a chi, tra voi, vorrà unirsi a questo viaggio nel ricordo.»

Gerardo Masuccio
Editor di Utopia

Abbiamo iniziato con "Gente nel tempo" tre anni fa. Oggi arriva "L'amante fedele", il quarto titolo di Bontempelli in ca...
20/10/2023

Abbiamo iniziato con "Gente nel tempo" tre anni fa. Oggi arriva "L'amante fedele", il quarto titolo di Bontempelli in catalogo.

A settant'anni dalla vittoria del premio Strega, il 20 ottobre torna "L'amante fedele", uno dei libri più celebri di Mas...
12/10/2023

A settant'anni dalla vittoria del premio Strega, il 20 ottobre torna "L'amante fedele", uno dei libri più celebri di Massimo Bontempelli.
Presto i dettagli, ma intanto ecco la copertina, firmata da un maestro del dadaismo, Raoul Hausmann.
Cosa ve ne pare?


Torna una colonna portante del nostro catalogo, il primo autore che abbiamo pubblicato. Siete pronti per il suo quarto t...
10/10/2023

Torna una colonna portante del nostro catalogo, il primo autore che abbiamo pubblicato. Siete pronti per il suo quarto titolo?


Donnarumma all’assalto Ottiero Ottieri “Resta come uno sco­glio a par­te nel­la let­te­ra­tu­ra del secon­do nove­cen­to, non solo del­la nostra.” (Andrea Zanzotto) Sco­pri di più sul­l’au­to­re Acqui­sta Sister Deborah Scholastique Mukasonga “Una scrit­tri­ce straor....

Da oggi "Donnarumma all'assalto" è in libreria.
29/09/2023

Da oggi "Donnarumma all'assalto" è in libreria.

20/09/2023

Accogliamo nel nostro catalogo un classico del novecento, "Donnarumma all'assalto", il libro più noto di Ottiero Ottieri. È ancora il maestro Enzo Gagliardino a firmare la copertina, con le sue consuete finestre. Dal 29 settembre in libreria.
Cosa ve ne pare?


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18/09/2023

«Tra i libri essenziali del novecento italiano, sulla stessa mensola che ospita "Fontamara" di Silone, "La luna e i falò" di Pavese e "Ferito a morte" di La Capria, accanto ai romanzi di Landolfi, Morante, Ortese e Manganelli, da tanti anni conservo un vecchio tascabile di "Donnarumma all'assalto". Sono nato e cresciuto nel sud del paese, e devo buona parte dei miei rudimenti letterari alle variazioni creative di validi insegnanti sul programma base di italiano.
Credo di aver letto per la prima volta un passo di Ottiero Ottieri nell'antologia delle scuole medie, l'immagine devastante del candidato che, vedendo allontanarsi l'opportunità dell'assunzione, si lancia sotto la macchina del direttore della fabbrica. Un uomo che si lascia investire per ricordare a tutti che esiste.
Ottieri era morto quell'anno, o l'anno prima. Per me, poco più che bambino, la morte aveva un volto sfocato, la memoria prenatale di un domani antico. Ero emozionato: i grandi scrittori non erano tutti morti da sempre. Qualcuno aveva condiviso una parentesi di tempo con me, nella vita. E qualcuno doveva essere certamente ancora vivo.
Quello stralcio di "Donnarumma all'assalto" mi parlava a voce alta. Parlava a me soltanto e cercavo di dimenticare che il curatore dell'antologia l'avesse tratto da un libro capitale della letteratura contemporanea. Ero il primo a leggerlo, Ottieri l'aveva scritto per me.
Non mi sono più dimenticato di lui, di quell'assonanza brillante tra un nome e un cognome che, finché la lezione non si interiorizza, aiuta tanto uno studente in tensione per l'interrogazione alla cattedra.
La mia consuetudine con Ottieri - seria, costante, devota - risale invece agli anni del liceo, quando la sua poesia mi è entrata dentro e le sue storie, tra industria e malessere esistenziale, sono diventate mie (e stavolta avrei potuto generosamente usare anche un "nostre"). Piano piano ho collezionato tutti i suoi volumi: quelli introvabili, quelli ristampati e, comunque, sempre lontani dalle librerie.
Quando è nata Utopia, uno dei miei primi pensieri è stato tornare dalla sua famiglia per raccoglierne la fiducia necessaria per un nuovo progetto di pubblicazione, costante e coerente. Progetto che è iniziato lo scorso anno, con un romanzo denso e raffinato, "Contessa". Pochi hanno raccontato il dolore di chi ha tutto come Ottiero Ottieri. Pochi hanno indagato con quella lucidità la fuga dal dolore verso un dolore nuovo, l'alienazione, lo smarrimento dell'uomo contemporaneo. Lavorare ai libri di Ottieri è una delle fortune della mia vita. E raccomando a chiunque abbia a cuore la letteratura italiana, ma non abbia mai avuto occasione di leggerlo o non lo rilegga da tempo, di avvicinarsi a "Donnarumma all'assalto". A me parla ancora, sempre, e mi commuove. Il ragazzino che l'ha conosciuto a scuola e l'editor di oggi sono, davanti a quelle parole, la stessa, identica persona.»

Gerardo Masuccio
Editor Utopia

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Da oggi "Sister Deborah" è in libreria ed è il trentesimo capitolo della nostra Utopia, quindi festeggiamo due volte!
08/09/2023

Da oggi "Sister Deborah" è in libreria ed è il trentesimo capitolo della nostra Utopia, quindi festeggiamo due volte!

E se la nuova salvatrice dell'umanità, il messia che tutti attendono, fosse una donna? E se fosse nera?L'8 settembre tor...
30/08/2023

E se la nuova salvatrice dell'umanità, il messia che tutti attendono, fosse una donna? E se fosse nera?
L'8 settembre torna in libreria Scholastique Mukasonga.
La copertina del suo nuovo romanzo è un'opera dell'artista sudafricano Ayanda Mabulu.

28/08/2023

«Dalla prima volta in cui ho incontrato Scholastique Mukasonga sono passati molti anni. Ero un lettore acerbo che sapeva poco della narrativa africana, e solo per aver amato i grandi maestri del novecento: Chinua Achebe, Wole Soyinka, Ngūgī wa Thiong'o, Nuruddin Farah e pochi altri.
Nel corso di questi anni, tuttavia, a mano a mano che mi affezionavo alla poetica di Scholastique, il suo successo internazionale andava consolidandosi. Buona parte della critica, dalla Francia ai paesi scandinavi, dagli Stati Uniti all'est, la descrive come una delle migliori narratrici africane in attività, un punto di riferimento per l'intera francofonia.
La sua voce nitida è in grado di coniugare potenza e leggerezza. Dote rara, specie per una scrittrice tutsi come lei, scampata a un genocidio in cui buona parte della sua famiglia ha perso la vita.
Chi segue Utopia sa che "Kibogo è salito in cielo", pubblicato nel maggio del 2022, è stato uno dei libri di maggior successo internazionale dello scorso autunno, specie nella sua traduzione americana. È arrivato a un passo dal National Book Award, collezionando consensi in molte aree linguistiche. È stata la prima traduzione italiana di Mukasonga a entrare nel catalogo della casa editrice, ma nel frattempo Billy Allegri ha continuato a tradurre le sue opere. Una è ormai in arrivo.
Nel rileggere i libri di Mukasonga, trascrizioni di un'oralità millenaria, ci si ritrova al cospetto di una contastorie, seduti attorno al fuoco di un villaggio degli anni trenta, in Ruanda, dove la spiritualità e l'immaginazione sono le ultime armi contro la prepotenza della natura e l'arroganza dei colonizzatori europei. Non c'è mai un aggettivo di troppo, mai un sinonimo di maniera.
La narrativa di Scholastique ferisce accarezzando: a ciascuno il suo, sembra dire, perché al mondo non esistono carnefici e vittime. In ciascuno di noi coesistono nature contraddittorie.
Ecco, se vi va di scoprire una voce originale, o di leggerne una seconda prova, la prossima opera che Utopia pubblicherà è proprio un romanzo di Mukasonga. Affacciata al perimetro dell'umanità, Scholastique ne descrive il centro con grazia e fermezza».

Gerardo Masuccio
Editor Utopia

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"NESSUN PORTO ADESSONell’antica lotta del respirocontro la morte, un sonno in più fu concesso.Abbiamo accettatoun’offert...
24/08/2023

"NESSUN PORTO ADESSO

Nell’antica lotta del respiro
contro la morte,
un sonno in più fu concesso.
Abbiamo accettato
un’offerta per la casa.
Nella somma delle parti
che ne è delle parti?
In silenzio (lì) foglie e finestre aspettano.
Il nostro stendibiancheria vuoto
taglia in due la spiovente notte.
E levando il loro lamento per un perduto abito di luce celestiale
angeli e detriti incalzano scorrendo oltre
il nostro cancello ancora chiuso".

Anne Carson

Ogni volta un colore diverso e una ricerca iconografica che coinvolge illustratori, pittori, scultori e artisti di ogni ...
07/08/2023

Ogni volta un colore diverso e una ricerca iconografica che coinvolge illustratori, pittori, scultori e artisti di ogni tipo. Trasporre in linee e colori la forza della parola.
Abbiamo dato importanza e riconoscibilità alla nostra veste grafica perché tutto parte da una copertina.

«Uno non sa mai se il presente sia per lui la fine d'un passato o il principio d'un futuro: una conclusione o un antefat...
24/07/2023

«Uno non sa mai se il presente sia per lui la fine d'un passato o il principio d'un futuro: una conclusione o un antefatto.»

Massimo Bontempelli

Lo scaffale virtuale con tutti i titoli dei nostri primi tre anni.
11/07/2023

Lo scaffale virtuale con tutti i titoli dei nostri primi tre anni.

Inizia un lungo mese di promozione sugli e-book a soli 4,99 euro su tutte le piattaforme. Si parte oggi con il romanzo d...
02/07/2023

Inizia un lungo mese di promozione sugli e-book a soli 4,99 euro su tutte le piattaforme. Si parte oggi con il romanzo di Sigrid Undset.

Questo romanzo multiforme è costruito intorno al diario di un giovane rivoluzionario filippino, Raymundo Mata, coinvolto...
23/06/2023

Questo romanzo multiforme è costruito intorno al diario di un giovane rivoluzionario filippino, Raymundo Mata, coinvolto, a fine ottocento, nei moti di liberazione del suo paese dalla dominazione sp****la. La sua è una testimonianza non sempre attendibile. Ai fatti storici si affianca il racconto di un ragazzo come molti, anche se a volte piuttosto eccentrico, dall’infanzia agli studi a Manila, tra amori e passioni, colpi di testa e bizzarrie. Il diario, nel contempo, è uno squadernato documento di apprendistato e clandestinità, tra fatti e finzione, che racconta le vicende della rivoluzione filippina. Tra episodi storici, crimini efferati e un autentico culto degli eroi – uno su tutti, il padre putativo del patriottismo filippino, José Rizal – la scrittrice Gina Apostol accompagna il lettore in un’analisi divertente e spietata della grande storia di un paese lontano, cui si intrecciano le vicende personali e i sentimenti di un uomo come tanti. Il diario di Raymundo, in un’operazione metaletteraria e poliglotta, è arricchito da un sorprendente paratesto. Tra prefazioni, note a piè di pagina e glosse, tre personaggi – una traduttrice, una psicanalista e un’accademica – commentano il testo originale e lo arricchiscono vitalmente. È un battibecco comico tra chiosatori che Gina Apostol mette in scena, sotto l’egida di Nabokov, Borges e Bolaño, donando nuova energia alla metaletteratura postmoderna.
Da oggi in tutte le librerie.

12/06/2023

Il primo romanzo di Gina Apostol ad arrivare in Italia, il 23 giugno, è "La rivoluzione secondo Raymundo Mata". Presto tutti i dettagli, ma intanto eccone la copertina, firmata da Maia Cruz Palileo, artista di origine filippina.
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«La prima volta che ho letto Gina Apostol, cinque o sei anni fa, Utopia non esisteva. Ero un giovane appassionato di let...
07/06/2023

«La prima volta che ho letto Gina Apostol, cinque o sei anni fa, Utopia non esisteva. Ero un giovane appassionato di letterature sperimentali, di quelli che hanno amato così tanto Bolaño e Foster Wallace da riconoscerli come il termine di paragone più alto per ogni nuova espressione letteraria. Un amico mi segnalò che negli Stati Uniti, dopo il successo eclatante in patria, ossia nelle Filippine, la critica stava spendendo molti superlativi per quest'autrice di cui non conoscevo neppure il nome.
La mia prima reazione è sempre la stessa, lo confesso: come mai mi sono perso le sue storie? Perché non la conosco già? Dovevo rimediare subito. Un paio di giorni dopo avevo tra le mani le opere di punta di Gina, forse la prima autrice filippina che abbia letto dai tempi di José Rizal e F. Sionil José.
Non credo di poter dimenticare l'impressione che mi lasciò quella lettura. Chi, come me, è sempre alla ricerca di letteratura nutre una sola, costante speranza: non essere deluso dallo scrittore che gli sta parlando. E a me capita davvero di rado di chiudere un libro con entusiasmo. Mi sento di dire che con Gina Apostol è accaduto. È una delle migliori autrici che io abbia letto negli ultimi anni. Raffinata, potente, innovativa. Una romanziera che addomestica il delirio e l'assurdo, che sa ricondurre le stonature della realta all'unisono della sua rappresentazione letteraria. E con spontaneità. Ha uno sguardo spietato sulla storia delle Filippine e del mondo, uno sguardo che sa riconoscere – senza mancare di rispetto – la dolcezza del carnefice e la crudeltà della vittima, il dolore della memoria divisa, la fallacia delle fonti storiche.
Per non parlare della sua lingua. Gina scrive in inglese, ma le sue opere sono un'autentica Babele di carta. Tra le righe convivono lo spagnolo e il tagalog, il cebuano e il waray. E perfino il chabakano. Un labirinto di parole da cui si esce con molte consapevolezze in più.
Inutile dirlo... Nessun editore, tra quei quattro o cinque con cui riuscii a parlarne, volle approfondire. C'era da sorprendersi? Quando è nata Utopia, perciò, il mio pensiero è tornato a Gina, a quella prima impressione.
Ad Alessandro Raveggi, che da anni si dedica al multilinguismo letterario, si deve questa prima traduzione italiana. Un lavoro che per mesi ha richiesto uno sforzo congiunto del traduttore e della redazione, perché al lettore italiano fosse restituita ogni sfaccettatura della ricerca originale di Gina.
Qual è la prima opera in arrivo? Tra poche ore anche su queste pagine ne saranno condivisi il titolo e la copertina. Siete pronti per un viaggio a Manila? Per un bel piatto di lugao e un sorso di lambanog? La rondalla sta già suonando delle note malinconiche, le sue corde portano alla periferia del mondo, sulla strada di una verità.» (Gerardo Masuccio, Editor di Utopia)


Nel suo prosimetro dedicato alla morte del figlio Carl, la nostra Naja Marie Aidt cita, tra gli altri, Anne Carson. C'è ...
02/06/2023

Nel suo prosimetro dedicato alla morte del figlio Carl, la nostra Naja Marie Aidt cita, tra gli altri, Anne Carson. C'è una connessione poetica tra i libri del nostro catalogo, tutti capitoli di un progetto unico, di un solo, più grande, volume.


"Dialoghi in cielo" di Can Xue è arrivato in tutte le librerie.
27/05/2023

"Dialoghi in cielo" di Can Xue è arrivato in tutte le librerie.


Eccoci di nuovo al Salone Internazionale del Libro. Come lo scorso anno, ci trovate allo stand G28 al padiglione 2, vi a...
18/05/2023

Eccoci di nuovo al Salone Internazionale del Libro. Come lo scorso anno, ci trovate allo stand G28 al padiglione 2, vi aspettiamo!

17/05/2023

L'opera di Can Xue in uscita questo mese è "Dialoghi in cielo", una delle sue più celebri raccolte di racconti. Presto arrivano tutti i dettagli, ma nel frattempo ecco la copertina, firmata dall'artista Stefano Perrone.
Cosa ve ne pare?


La più giovane delle case editrici, un catalogo di alta letteratura. In tutte le librerie.

«La critica internazionale, da una decina di anni a questa parte, parla di Can Xue come di una delle pioniere della nuov...
15/05/2023

«La critica internazionale, da una decina di anni a questa parte, parla di Can Xue come di una delle pioniere della nuova letteratura cinese, accostandola, per la forza poetica, a scrittori del calibro di Mo Yan, Yan Lianke, Yu Hua e Su Tong.
A differenza di questi suoi conterranei, tuttavia, Can Xue non ha mai trovato la giusta accoglienza in Italia. Dopo la fugace e preziosa pubblicazione di un volume, oltre trent'anni fa, la sua narrativa non è mai tornata in libreria.
Per tanto tempo ho collezionato i suoi racconti e i suoi romanzi nella traduzione inglese. Il mio cinese claudicante, ahimè, non mi ha mai permesso di godere appieno delle edizioni originali.
Quando è nata Utopia, però, le ho scritto un messaggio. Desideravo che i suoi libri entrassero, uno dopo l'altro, nel catalogo della casa editrice, specialmente la narrativa breve, un genere in cui Can Xue ha pochi rivali.
Le sue opere restano sospese tra il battito d'ali di una farfalla e il segreto della condizione umana, salti semantici nell'assurdità di vivere, in cui la lingua rimane l'ultima testimonianza che qualcosa è accaduto per davvero. Can Xue si accosta alla pagina con la penna di un poeta e i suoi romanzi esplorano l'infinità millimetro per millimetro.
Non ho mai letto nulla di simile. Accostarla a Kafka, a Ortese, a Carrington, tradirebbe più di una forzatura. Ma la direzione è proprio quella.
Dall'altra parte del mondo, con grazia e disinvoltura, Can Xue mi ha risposto che, sì, la sua letteratura è pura utopia. Quale casa editrice avrebbe potuto riportarla all'attenzione dei lettori italiani, se non questa? Da allora, ho trovato in lei una corrispondente attenta. Stiamo lavorando insieme alle pubblicazioni dei suoi racconti e delle sue novelle, anno dopo anno, in italiano.
A Maria Rita Masci, una delle nostre maggiori sinologhe, devo un'attenta consulenza, quella mediazione che può avvicinare due culture così distanti che, improvvisamente, nella visione letteraria, si confondono alla perfezione.
Insomma, se siete pronti a lanciarvi in una lettura, breve e intensa, che non può ricordarvi nulla di già acquisito, che potrebbe essere il primo passo in una terra letteraria straniera, sospendete il giudizio e preparatevi. Tra qualche ora, su queste pagine, sarà rivelato il primo titolo del progetto dedicato a Can Xue. Una scrittrice superba. Uno specchio che riflette se stesso.»

Gerardo Masuccio
Editor di Utopia

Siamo felici di potervi annunciare che "Allah 99" è alla sua seconda ristampa, mentre "Il figlio di due madri" è alla su...
10/05/2023

Siamo felici di potervi annunciare che "Allah 99" è alla sua seconda ristampa, mentre "Il figlio di due madri" è alla sua terza ristampa. Grazie sempre del sostegno!


Con la sua vetrata in copertina, tra le laminature in rame e una scrittura raffinata, Kristin Lavransdatter da oggi torn...
28/04/2023

Con la sua vetrata in copertina, tra le laminature in rame e una scrittura raffinata, Kristin Lavransdatter da oggi torna in libreria. E vi aspetta, tra i grandi personaggi della letteratura europea.


Il primo romanzo della trilogia di Kristin Lavransdatter, a cent'anni dall'uscita in Norvegia, è stato tradotto per noi ...
19/04/2023

Il primo romanzo della trilogia di Kristin Lavransdatter, a cent'anni dall'uscita in Norvegia, è stato tradotto per noi da Andrea Berardini. La copertina, che raffigura una vetrata, con delle laminature in rame, è firmata da Jeugov. Siete pronti a tornare nel medioevo nordico di un premio Nobel come Sigrid Undset?
Cosa ve ne pare?


«Da quanto tempo non vi imbattevate in un’opera di Sigrid Undset, cercando un buon romanzo in libreria? Prima che Utopia...
17/04/2023

«Da quanto tempo non vi imbattevate in un’opera di Sigrid Undset, cercando un buon romanzo in libreria? Prima che Utopia ripubblicasse "La saga di Vigdis" nel 2021, intendo. A me non era mai capitato di trovarne una. Migliaia, migliaia di volumi, e non uno di questa scrittrice superba, un’autentica pioniera della letteratura internazionale, così stimata dalla critica e dal pubblico da ottenere, nel 1928, il premio Nobel. Terza tra le diciassette donne che, in centoventi e più anni, siano state premiate a Stoccolma. Una scrittrice che in buona parte dell’Europa (e non solo nella sua Norvegia), dell’America e dell’Asia è ancora considerata una colonna portante della biblioteca di un buon lettore.

Perché per tanti anni è stata trascurata in Italia? Non lo so. Ma "La saga di Vigdis" è certamente uno dei libri più apprezzati del catalogo della casa editrice. Così, tempo fa, ho pensato che fosse il momento di ritradurre pian piano tutte le sue opere dal norvegese, partendo dai capolavori. Libri che, cent’anni dopo, conservano una freschezza linguistica e una lucidità poetica rare.

Si sa, buona parte dei romanzi e delle saghe di questa autrice sono ambientati nel medioevo nordico, con protagoniste volitive e disinvolte che, meditando e agendo, aiutano il lettore a esplorare i meandri più oscuri della condizione umana.

Tra pochissimi giorni sarà condiviso su questi canali il titolo della prossima pubblicazione, un libro di Sigrid Undset che ha segnato una delle pagine più intense della letteratura europea. Sarà un viaggio lungo e appassionato che, iniziando adesso, potrebbe finire non prima di un paio di anni. Perché certa letteratura torna e ritorna, sfugge e riappare, senza chiedere il permesso. Non posso dire di più, ma vi chiedo di affidarvi ancora una volta alla penna di Sigrid. Ho letto raramente di meglio.»

Gerardo Masuccio
Editor di Utopia

Lunedì annunceremo l'autrice di aprile e sarà l'inizio di un grande viaggio. Intanto, qui i nostri titoli pubblicati fin...
15/04/2023

Lunedì annunceremo l'autrice di aprile e sarà l'inizio di un grande viaggio. Intanto, qui i nostri titoli pubblicati finora, tutti insieme.


Anne Carson ci sta accompagnando nel nostro percorso editoriale, fin dall'inizio. Oggi arriva in libreria, ancora una vo...
31/03/2023

Anne Carson ci sta accompagnando nel nostro percorso editoriale, fin dall'inizio. Oggi arriva in libreria, ancora una volta nella traduzione di Patrizio Ceccagnoli, il suo terzo volume in catalogo, "Decreazione".


Riprendendo la riflessione di Simone Weil, Carson contempla la nozione di decreazione come tensione a disfare la creatur...
29/03/2023

Riprendendo la riflessione di Simone Weil, Carson contempla la nozione di decreazione come tensione a disfare la creatura che l'uomo ha dentro, racchiusa e definita dal sé. Per l'autrice, però, la decreazione non è soltanto il disfacimento della persona, ma anche delle forme letterarie tradizionali. In un sofisticato caleidoscopio e in una personalissima rilettura della cultura occidentale, Anne Carson presenta perciò opere diverse, eppure intricatamente correlate nello stile e nella poetica. Il suo modello rimane Montaigne, nume tutelare citato in esergo. E così, nel frammento che prelude all'assenza, si rivela l'intero.
Dal 31 marzo in libreria.
Siete dei nostri?


È possibile sottrarsi al proprio io senza sconfinare nel nulla? Tra versi, riflessioni filosofiche, narrativa e saggio, ...
22/03/2023

È possibile sottrarsi al proprio io senza sconfinare nel nulla? Tra versi, riflessioni filosofiche, narrativa e saggio, Anne Carson riflette sul concetto di decreazione, interrogando, tra gli altri, Saffo, Longino, Margherita Porete, Simone Weil e Monica Vitti. In copertina una foto dell'indiano Sohrab Hura.
Cosa ve ne pare?


Ogni volta lavorare a un suo libro è ragione di gioia. Tutto nella sua scrittura è slancio, tutto è  risposta, anche per...
20/03/2023

Ogni volta lavorare a un suo libro è ragione di gioia. Tutto nella sua scrittura è slancio, tutto è risposta, anche per chi non chiede. L'avete amata e, anche per questo, continuiamo a tradurre tutte le sue opere. L'autrice del mese è Anne Carson, che torna nel catalogo con un libro che The Economist ha definito "una delle più interessanti raccolte di scritti che un poeta abbia pubblicato a memoria d'uomo". Mercoledì sveleremo la copertina.


Il nostro Perumal Murugan, il primo romanziere tamil tradotto in Italia, è in corsa per l'International Booker Prize. Au...
14/03/2023

Il nostro Perumal Murugan, il primo romanziere tamil tradotto in Italia, è in corsa per l'International Booker Prize. Auguri, Perumal, e grazie!


Ancora carichi per tutte le belle chiacchierate di BOOK PRIDE, siamo felici di annunciarvi che sia "Entronauti" che "Ani...
13/03/2023

Ancora carichi per tutte le belle chiacchierate di BOOK PRIDE, siamo felici di annunciarvi che sia "Entronauti" che "Aniko" sono in ristampa. Grazie di cuore come sempre.


Da oggi al 12 marzo ci trovate a BOOK PRIDE, al Superstudio Maxi a Milano, stand G29.Vi aspettiamo!
10/03/2023

Da oggi al 12 marzo ci trovate a BOOK PRIDE, al Superstudio Maxi a Milano, stand G29.
Vi aspettiamo!

Il primo dei nostri libri, "Gente nel tempo", è arrivato alla terza ristampa. Massimo Bontempelli è ormai vivo nelle lib...
04/03/2023

Il primo dei nostri libri, "Gente nel tempo", è arrivato alla terza ristampa. Massimo Bontempelli è ormai vivo nelle librerie e nella mente di tutti voi che, in migliaia, lo avete accolto tra le vostre letture. Grazie di vero cuore.

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Utopia | Oltre la polvere

Utopia è una casa editrice europea di lingua italiana fondata a Milano nel gennaio del 2020. I suoi primi volumi saranno in libreria da settembre. La poetica editoriale di Utopia è improntata alla selezione rigorosa di letteratura di qualità. ll catalogo raccoglierà alcune tra le voci più rappresentative della narrativa e della saggistica contemporanee, europee e straniere, in traduzione italiana. La coerenza tra i singoli libri, capitoli di un unico volume, ossia il catalogo, è la pietra fondante di Utopia. Il valore letterario, la poetica e la grafica dei libri saranno espressioni concrete di questa coerenza. Ed è perciò che Utopia non proporrà libri che si vendono, ma venderà i libri che si devono proporre.


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