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L'assemblea regionale del Molise ha approvato una mozione molto importante che impegna il governo regionale a fare le se...
16/01/2025

L'assemblea regionale del Molise ha approvato una mozione molto importante che impegna il governo regionale a fare le seguenti cose:

Sensibilizzare, nelle scuole, contro il bullismo verso le persone LGBTQ+ attraverso percorsi di formazione per il personale scolastico e i genitori.
Realizzare politiche di pari opportunità per prevenire le discriminazioni legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
Aderire gradualmente alla rete Ready, ovvero la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.

Si tratta di una mozione, e non di una legge (che sarebbe stata immediatamente applicabile), ma è un primo passo che testimonia come tutte le forze politiche possano prendere decisioni importanti quando il tema dei diritti civili viene affrontato al di fuori della contesa elettorale.

Il Molise non è la prima Regione italiana a compiere progressi su questo tema: hanno già approvato leggi contro l'omo-bi-transfobia Campania, Puglia, Piemonte, Toscana, Marche, Emilia-Romagna, Umbria e Sicilia.

Quello che manca ora è l'approvazione di una legislazione nazionale, condivisa da tutte le forze politiche, che permetta all'Italia di compiere un passo avanti verso una società più aperta e rispettosa.

***r

La Camera dei deputati ha approvato la separazione delle carriere dei  , un tema che ha radici profonde e attraversa dec...
16/01/2025

La Camera dei deputati ha approvato la separazione delle carriere dei , un tema che ha radici profonde e attraversa decenni di dibattiti e riforme. Il tema della risale già al 1946, durante i lavori dell'Assemblea Costituente. È da allora che si discute se sia opportuno distinguere nettamente tra i magistrati inquirenti e giudicanti.

Un passo significativo si compie nel 1988, quando il ministro della Giuliano Vassalli introduce una riforma che sancisce una netta separazione delle funzioni tra magistratura inquirente e giudicante. È una prima risposta alle richieste di maggiore chiarezza tra i due ruoli.

La separazione delle carriere entra nel dibattito pubblico nel 1994, con il programma elettorale di Silvio Berlusconi. Il tema diventa uno dei punti cardine del suo progetto politico, contribuendo a polarizzare il confronto sul tema. Nel 1998, la commissione bicamerale presieduta da Massimo D’Alema affronta l’idea di introdurre nella Costituzione una separazione formale delle carriere, ma non si arriva a una riforma definitiva.

Il min. della giustizia Roberto Castelli, nel 2004, propone una modifica che consente ai magistrati un solo cambio di carriera nei primi 5 anni di servizio per limitare i passaggi di ruolo e garantire maggiore coerenza professionale.
Tre anni dopo, il ministro Clemente Mastella interviene aumentando a 4 il numero massimo di passaggi di funzione consentiti durante la carriera di un magistrato.

Il governo di Silvio Berlusconi, nel 2008, approva una riforma che prevede la netta separazione delle carriere. Tuttavia, il testo non riesce a ottenere l’approvazione parlamentare, rimanendo così una proposta incompiuta.

Nel 2022, si tiene un referendum che, tra le altre questioni, propone di abrogare le norme che consentono ai magistrati il passaggio di funzione. Il referendum, però, non raggiunge il quorum richiesto.

Nello stesso anno, entra in vigore la riforma promossa dalla ministra Cartabia, che limita a un solo cambio di carriera, consentito entro i primi nove anni di servizio. Questa normativa rappresenta, ad oggi, l’ultimo capitolo di una lunga storia di riforme e dibattiti.

16/01/2025
Dopo 15 mesi Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza. A riportarlo sono stati alcuni m...
15/01/2025

Dopo 15 mesi Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza. A riportarlo sono stati alcuni media israeliani, come il Times of Israel, e anche internazionali, come Reuters, Axios e BBC, che hanno citato funzionari coinvolti nei negoziati tra Israele e Hamas.

Secondo una bozza trapelata e pubblicata da diversi media internazionali, l'accordo di cessate il fuoco sarebbe articolato in tre fasi. La prima prevederebbe il rilascio graduale di 33 ostaggi israeliani (tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti) nell'arco di sei settimane in cambio di 50 prigionieri palestinesi, tra cui 30 militanti condannati all'ergastolo. Durante questa fase dovrebbe iniziare il ritiro dell'esercito israeliano dai centri abitati di Gaza e il rientro dei palestinesi nelle loro case nel nord di Gaza.

Contemporaneamente, Israele dovrebbe consentire un aumento del volume degli aiuti umanitari che possono entrare nella Striscia. Secondo la bozza dell’accordo, in questa prima fase sono previsti dei negoziati per dare inizio alla seconda fase, che avrebbe l’obiettivo di portare alla liberazione di tutti gli ostaggi israeliani rimasti e il ritiro completo dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza.

La terza fase prevederebbe la realizzazione di un piano di ricostruzione e una struttura di governance per Gaza. L'accordo non includerebbe, però, garanzie scritte sul fatto che il cessate il fuoco debba proseguire fino al raggiungimento di un accordo per la seconda fase. Questo lascerebbe a Israele la possibilità di riprendere la campagna militare al termine della prima fase.

L'esercito israeliano ha distrutto o danneggiato oltre il 60% degli edifici della Striscia, provocando 2 milioni di sfollati interni e oltre 45mila vittime palestinesi. A novembre del 2023 Israele e Hamas si accordarono per un cessate il fuoco di quattro giorni, poi esteso fino a durare dal 24 novembre al 1° dicembre. Durante la tregua 240 detenuti palestinesi erano stati liberati in cambio di 105 ostaggi israeliani. Il cessate il fuoco si era interrotto dopo un'accusa reciproca di aver violato i termini dell'accordo.

15/01/2025
15/01/2025

Nel 2024, un italiano su cinque ha richiesto l’ISEE, uno strumento essenziale per accedere a bonus e agevolazioni. In questo video ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere sull’ISEE 2025: cos’è, come si calcola, quanto costa e come ottenerlo, anche grazie alla nuova app INPS Mobile che rende tutto più semplice e veloce.

Parleremo delle novità introdotte quest’anno, come l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro dal calcolo e le opportunità offerte dall’Assegno Unico. Scopri come ottenere sconti su bollette, tasse scolastiche, mutui prima casa e molto altro

Segui , lo spazio per i curiosi del mondoQuarant'anni fa mezza Italia si svegliava sotto una nevicata che probabilmente ...
15/01/2025

Segui , lo spazio per i curiosi del mondo

Quarant'anni fa mezza Italia si svegliava sotto una nevicata che probabilmente il nostro Paese non vedrà più a causa della crisi climatica.

A gennaio del 1985 l'Italia fu attraversata da un'ondata di gelo e neve che colpì soprattutto le città del Nord, e in particolare Milano, che registrò la sua più grande nevicata del Novecento. Ancora oggi chi l'ha vissuta, e non solo, la ricorda come la "nevicata del secolo".

Segui , lo spazio per i curiosi del mondoDalla scorsa settimana, una serie di incendi ha circondato Los Angeles, formand...
14/01/2025

Segui , lo spazio per i curiosi del mondo

Dalla scorsa settimana, una serie di incendi ha circondato Los Angeles, formando una sorta di anello di fuoco attorno alla città. Al momento, le vittime sono 24, le persone disperse 23, e oltre 12.000 edifici sono stati divorati dalle fiamme. L'incendio più vasto è quello di Palisades, lungo la costa della California, che ha coinvolto diverse zone, tra cui Pacific Palisades, Malibu e Santa Monica. Fino a lunedì sera, aveva bruciato oltre 96 km quadrati ed era stato contenuto solo in una piccola parte. A est, nelle montagne di San Gabriel, a nord di Pasadena, si trova un altro incendio, quello di Eaton. Questo incendio ha devastato oltre 56 km quadrati, distruggendo migliaia di abitazioni e costringendo decine di migliaia di persone a evacuare.

In che modo e in quale misura la crisi climatica influisce su quanto sta accadendo in California? La scienza dell'attribuzione non si è ancora espressa riguardo a questo specifico evento. Tuttavia, sappiamo che il "fire weather", cioè l’insieme delle condizioni meteorologiche che favoriscono gli incendi, si sta intensificando in diverse aree del pianeta, con aumenti di probabilità e di superficie bruciata attribuibili ai cambiamenti climatici nel sud dell’Europa, nell’Eurasia settentrionale, negli Stati Uniti, in Australia e nel sud della Cina. Sappiamo anche che queste condizioni favoriscono il cosiddetto "colpo di frusta climatico", un fenomeno che si verifica quando un periodo di piogge intense è seguito da condizioni secche e calde. L'umidità iniziale favorisce la crescita della vegetazione, che successivamente si secca, diventando combustibile per gli incendi. Inoltre, sappiamo che i forti venti hanno accelerato la propagazione delle fiamme, rendendo più difficile un rapido contenimento.

Si stima che i danni causati da una settimana di incendi ammontino a 275 miliardi di dollari, una cifra vicina a quella annuale concordata alla COP 29, da stanziare ogni anno entro il 2035 per aiutare i Paesi più vulnerabili a rispondere alla crisi climatica. Questo dato ci ricorda che prevenzione e adattamento non sono solo necessari, ma anche vantaggiosi.

14/01/2025
Il Portogallo ha approvato una riforma fiscale innovativa per contrastare la fuga dei giovani dal Paese e incentivare l'...
14/01/2025

Il Portogallo ha approvato una riforma fiscale innovativa per contrastare la fuga dei giovani dal Paese e incentivare l'occupazione. La misura, introdotta nella Legge di Bilancio 2025, estende e migliora il regime "Irs Jovem", pensato per i giovani lavoratori, siano essi cittadini portoghesi o stranieri.

Ma come funziona? La riforma introduce un’esenzione fiscale decrescente per i redditi da lavoro dipendente e autonomo:

- 100% di esenzione fiscale nel primo anno.
- 75% di esenzione dal secondo al quarto anno.
- 50% di esenzione dal quinto al settimo anno.
- 25% di esenzione dall'ottavo al decimo anno.

Il regime ha una durata complessiva di 10 anni, estesa rispetto ai 5 anni precedenti, e permette di beneficiare dell'esenzione fino ai 35 anni di età. Per accedere non è più necessario aver completato un ciclo di studi, e il limite massimo di reddito su cui applicare l'agevolazione è stato fissato a 28 mila euro. Potrebbe sembrare una cifra bassa, ma in Portogallo lo stipendio medio lordo si aggira intorno ai 22 mila euro annui. La misura è valida anche per giovani stranieri che decidono di trasferire la residenza in Portogallo per lavorare.

Con questa riforma, il Portogallo punta a trattenere i propri giovani lavoratori, attrarre nuovi talenti dall'estero e rafforzare il proprio sistema economico, rendendolo più competitivo.

13/01/2025
JPMorgan Chase, la banca più grande degli Stati Uniti, e tra le più importanti istituzioni finanziarie del mondo, ha dec...
13/01/2025

JPMorgan Chase, la banca più grande degli Stati Uniti, e tra le più importanti istituzioni finanziarie del mondo, ha deciso che i suoi dipendenti dovranno tornare in ufficio cinque giorni a settimana a partire da marzo. La decisione, comunicata attraverso un memo interno, ha suscitato molte critiche da parte dei dipendenti, che finora avevano potuto lavorare con modalità ibride, alternando giorni in ufficio e da remoto.

Secondo il CEO Jamie Dimon, lavorare in presenza è fondamentale per migliorare la collaborazione, l’apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi. Nel memo, Dimon e i dirigenti hanno scritto: "Sappiamo che non tutti saranno d’accordo con questa decisione, ma crediamo che lavorare insieme in ufficio sia il modo migliore per gestire l’azienda". La banca ha promesso ai dipendenti almeno 30 giorni di preavviso per organizzarsi e ha aggiunto che ci saranno alcune eccezioni per motivi personali, previa approvazione dei manager.

Non tutti però hanno accolto bene questa decisione. Subito dopo l’annuncio, più di 300 commenti critici sono comparsi sulla piattaforma interna dell’azienda, prima che venisse bloccata la possibilità di aggiungere nuovi messaggi. Tra le principali lamentele ci sono l’aumento dei costi per il pendolarismo e l’assistenza ai figli, oltre a preoccupazioni legate alla salute mentale e allo stress.

JPMorgan non è l’unica grande azienda a chiedere ai dipendenti di tornare in ufficio. Negli ultimi mesi, colossi come Amazon e Goldman Sachs hanno preso decisioni simili, sostenendo che il lavoro in presenza sia essenziale per rafforzare la cultura aziendale e la produttività. Durante la pandemia, molte aziende avevano adottato il lavoro da remoto per garantire la sicurezza, ma ora il trend sembra andare nella direzione opposta.

Uno studio condotto negli Stati Uniti ha confermato che cambiare spesso lavoro è un modo per ottenere stipendi più alti....
13/01/2025

Uno studio condotto negli Stati Uniti ha confermato che cambiare spesso lavoro è un modo per ottenere stipendi più alti.

È quanto riportato dall'istituto di ricerca americano ADP che analizzando il triennio 2023 ha visto aumentare del 15,2% gli stipendi di chi ha cambiato lavoro almeno una volta nel corso di due anni Al contrario chi è rimasto nello stesso luogo di lavoro e ha chiesto e ottenuto un aumento, ha visto il proprio stipendio aumentare in media del 7,7%, la metà.

La tendenza a cambiare lavoro più volte e a distanza di poco tempo viene spesso definita con il termine "job hopping".
Al momento non possiamo dire se in Italia cambiare lavoro porta ad avere uno stipendio più alto. Solo un lavoratore su 8 è stato in qualche modo interessato dal job hopping e per questo i dati a disposizione per fare un paragone sono ancora pochi per prevedere l'impatto sugli stipendi.

Secondo l'OCSE in media in Italia il lavoro viene mantenuto per una media di 12 anni, pratica molto diversa da quella del job hopping. Questo potrebbe anche essere influenzato dal fatto che la forza lavoro al momento è composta per lo più da persone non giovanissime che hanno vissuto un ingresso nel mondo del lavoro ben diverso da quello dei giovani d'oggi.

Inoltre secondo un sondaggio condotto da Deloitte, il 36% dei Millennials e il 53% dei Gen Z sarebbero disposti a cambiare lavoro entro due anni, se ricevessero un'offerta, e circa il 40% di Gen Z e Millennials accetta un nuovo lavoro sapendo che lo lascerà a breve e pianificando già quello successivo.

Tutti questi dati, letti insieme, suggeriscono che ai lavoratori il "job hopping" piace solo se offerto, cioè solo a fronte di una proposta ricevuta e non attivamente cercata. La stabilità lavorativa è ancora un obiettivo per molte persone appartenenti alle generazioni giovani e questo varia in base al settore lavorativo di riferimento, alla zona geografica in cui si vive e si lavora e a preferenze personali.

🧑‍💻 Di questo e molto altro abbiamo parlato anche su , il portale online di Generali Italia per formarsi e affrontare al meglio il proprio futuro professionale.

La teoria della città dei 15 minuti, coniata dall'urbanista franco-colombiano Carlos Moreno, è stata protagonista del di...
12/01/2025

La teoria della città dei 15 minuti, coniata dall'urbanista franco-colombiano Carlos Moreno, è stata protagonista del dibattito sulle trasformazioni urbane post-pandemia. Ora una nuova ricerca realizzata da Sony CSL permette di discutere potenzialità e limiti di questo modello a partire dai dati.

Ne abbiamo parlato anche in Città, il podcast di Will che ogni lunedì esplora come cambiano le nostre città lungo gli assi spazio-tempo-bellezza.

In Italia, la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani delle persone anziane. Le famiglie guidate dai Baby Boomer, ...
11/01/2025

In Italia, la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani delle persone anziane. Le famiglie guidate dai Baby Boomer, nati tra il dopoguerra e i primi anni ’60, possiedono in media oltre 360mila euro, mentre quelle della Generazione X, nate tra il 1965 e il 1980, si attestano intorno ai 300mila euro. Le famiglie più giovani, ossia Millennial e Generazione Z, hanno invece una media di soli 150mila euro. Complessivamente, i Baby Boomer e la Generazione Silenziosa (coloro nati prima della Seconda Guerra Mondiale) controllano quasi il 60% della ricchezza del Paese.

Questa distribuzione è strettamente legata al calo delle nascite che l’Italia vive da decenni. Con meno giovani e quindi meno eredi, il patrimonio si concentra in gruppi sempre più ristretti. Rispetto al 2008, il numero di nascite annue è diminuito di circa 200mila unità, e oggi i giovani tra i 20 e i 39 anni rappresentano una percentuale molto più ridotta della popolazione rispetto al passato. Nel 2024, i giovani tra i 20 e i 29 anni costituiscono solo il 10,2% della popolazione, mentre quelli tra i 30 e i 39 anni rappresentano l’11,2%. Le proiezioni indicano che questo calo continuerà nei prossimi decenni.

Con un numero sempre minore di giovani, le eredità tenderanno a concentrarsi in poche persone. Questo potrebbe sembrare un vantaggio, ma porta con sé alcune conseguenze preoccupanti. La consapevolezza di essere destinati a ereditare un patrimonio potrebbe scoraggiare molti giovani dall’essere intraprendenti o dal correre rischi in ambito lavorativo o imprenditoriale. Potrebbero, infatti, sentirsi più simili a "rentier", ovvero persone che vivono di rendita, piuttosto che a creatori di valore.

Inoltre, questa situazione aggrava problemi già esistenti. Il mercato immobiliare rimane dominato dalle generazioni più anziane, rendendo difficile per i giovani l’acquisto di una casa. Gli stipendi più bassi e le condizioni lavorative meno stabili complicano ulteriormente la situazione. A ciò si aggiunge il peso di dover sostenere un sistema pensionistico che diventa sempre più oneroso, man mano che diminuisce il numero di lavoratori attivi.

10/01/2025

Perché TRUMP vuole la GROENLANDIA e il Canale di PANAMA?

Ormai ci siamo abituati. Donald Trump ne dice tante. Un giorno dice che i migranti mangiano i cani e i gatti, l’altro promette di essere un dittatore, e ora dice di voler comprare la Groenlandia, di prendere il controllo del canale di Panama e che il Canada dovrebbe diventare il 51esimo Stato degli Stati Uniti. Ma dato che ora è di nuovo l’uomo più potente del mondo, forse dovremmo ascoltarlo e chiederci seriamente: ma perché Trump vuole la Groenlandia e il Canale di Panama? E soprattutto: dobbiamo prenderlo sul serio?

10/01/2025

Sotto il nostro video sulle immagini che mostrano l'inseguimento alla fine del quale è morto Ramy Elgaml sono arrivati moltissimi commenti. Abbiamo provato a rispondere ad alcune delle questioni che sono state sollevate. A partire dalla pratica dell'inseguimento, della gestione dell'ordine pubblico e della pratica dello speronamento.

Abbiamo cercato di mettere ordine anche nella questione della morte di Ramy Elgaml in sé. Al momento ci sono solo indagini in corso, anche se è molto probabile che ci sarà un processo. Alcune cose le sappiamo già, soprattutto grazie al video che è stato pubblicato; altre invece non sono chiare e bisognerà chiarirle nel procedimento legale.

10/01/2025

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Milan

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