Giovane Avanti

Giovane Avanti Pagina ufficiale di Giovane Avanti!, supplemento online e cartaceo all'Avanti! curato da giovani di tutta Italia. Diamo voce alle nuove generazioni.
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Coordinato da Riccardo Imperiosi.

La papessa  per
05/06/2024

La papessa

per

12.718.641 sono i voti all’esito del Referendum del 2 giugno al quale furono chiamati gli italiani per scegliere tra “Re...
02/06/2024

12.718.641 sono i voti all’esito del Referendum del 2 giugno al quale furono chiamati gli italiani per scegliere tra “Repubblica” e “Monarchia”.
𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐥𝐚 #𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚.

Un voto fortemente partecipato 25 milioni di aventi diritto al voto su 28 milioni si recò alle urne.
L’Italia era un Paese diviso, spaccato tra Nord (orientato verso la Repubblica) e un Sud (orientato verso la monarchia).

Il referendum fu anche un momento di riunificazione di un Paese che, nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale si era trovano diviso tra il Sud già liberato e il Nord che ancora sotto l’occupazione nazi-fascista e dove la Resistenza fu molto forte.

Il 2 giugno é una data fondamentale per la nostra . Il referendum fu di fatto la prima elezione a a suffragio universale e le donne per la prima volta parteciparono al voto (anche se le prime elezioni a cui poterono partecipare furono le elezioni amministrative che si tennero qualche mese prima in alcuni comuni italiani).
Circa 13 milioni di donne si recarono alle urne.

Il socialista 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐍𝐞𝐧𝐧𝐢 fu uno dei maggiori sostenitori e fautori della Repubblica. Fu ministro per la Costituente. Un punto di riferimento nel lungo percorso di nascita della Repubblica italiana.
Famoso é il “𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚 𝐍𝐞𝐧𝐧𝐢” a testimonianza del suo lavoro
Saragat fu Presidente dell’Assemblea Costituente che si riuni il 25 giugno 1946.


Esattamente 100 anni fa, il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti tenne il suo ultimo discorso in Parlamento. Matteotti fu u...
30/05/2024

Esattamente 100 anni fa, il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti tenne il suo ultimo discorso in Parlamento.

Matteotti fu un socialista riformista che si oppose a Mussolini e al regime fascista.
Durante il suo ultimo discorso denunciò i brogli elettorali, le violenze, le illegalità e gli abusi da parte dei fascisti che erano avvenuti nelle ultime elezioni che si erano appena tenute e ne chiese l’annullamento. Con quelle “elezioni” venne consegnato il potere ai fascisti di Mussolini.

É stato un politico, segretario del Partito Socialista Unitario nato dalla scissione de Partito Socialista al congresso di Roma del 1922. Matteotti fu un riformista, era chiamato dai compagni di partito con il soprannome di “Tempesta” proprio per il suo carattere battagliero

Matteotti denunciò i brogli e le violenze, attaccó Mussolini “firmando” così la sua condanna a morte. Infatti, appena dieci giorni dopo fu rapito da squadristi fascisti su ordine di Mussolini e ucciso.

Quello del 30 maggio fu uno dei discorsi che è rimasto impresso nella storia. L’ultimo.

“Io il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me”

50 anni fa la strage in Piazza della Loggia a Brescia. 8 morti, oltre 100 feriti a causa di una bomba esplosa durante un...
28/05/2024

50 anni fa la strage in Piazza della Loggia a Brescia.
8 morti, oltre 100 feriti a causa di una bomba esplosa durante una manifestazione antifascista.

Un vile attentato contro lo Stato e i suoi cittadini, contro la democrazia.

Come detto oggi dal Presidente Mattarella “gli ideatori, gli esecutori, i complici di quell’attacco volevano riportare il tempo indietro: a una stagione oscura, segnata dall’arbitrio della violenza, dalla sopraffazione, sfociata nella guerra. In Italia c’era chi tramava e complottava per instaurare un nuovo regime autoritario. Contro la Repubblica, nata dalla Resistenza, che aveva indicato le sue ragioni fondanti nella democrazia, nella libertà, nel pluralismo, nella solidarietà, principi scolpiti nella Carta costituzionale”.


Il 23 maggio 1992 veniva assassinato Giovanni Falcone. Insieme a lui la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sco...
23/05/2024

Il 23 maggio 1992 veniva assassinato Giovanni Falcone. Insieme a lui la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.
Falcone morì ucciso da 500 kg di tritolo che hanno, letteralmente, sventrato l’autostrada.

Claudio Martelli, appena nominato Ministro della Giustizia, chiamò Falcone a Roma il 2 febbraio 1991 e lo nominò Direttore degli Affari Penali (il ruolo più importante al ministero).
Come ha sottolineato l’onorevole Martelli, “lo chiamai al ministero perché a Palermo non poteva più lavorare. Era letteralmente perseguitato dai suoi colleghi”.
Infatti Falcone, come ricordano tutti quelli che gli furono vicini, in primis Paolo Borsellino, fu spesse volte vittima di invidie e giochi di potere interni a quello che è stato definito “il palazzo dei veleni”.

All’estero era il giudice più famoso al mondo, in Italia un uomo non compreso o, ancor peggio, attaccato pubblicamente sui giornali e in televisione. Falcone era consapevole della pericolosità dell’azione volta a screditarlo e a isolarlo, ed è per questo che, quando il ministro di giustizia lo chiamò a lavorare al ministero, intravide in quella possibilità un’importante opportunità per debellare più efficacemente Cosa Nostra.

Ricorda Martelli “Che cosa fosse la mafia e quali fossero i mezzi opportuni per combatterla lui ne sapeva cento volte più di me; di come fare le leggi e farle approvare dal Parlamento e rendere la lotta alla mafia una priorità di governo glielo dovevo insegnare io”.

parla dell’esistenza di “un’azione parallela contro Falcone volta a isolarlo e a depotenziarlo”: da una parte Cosa Nostra, dall’altra alcuni suoi colleghi del Csm e della Corte di cassazione. Come ha affermato infatti anche Borsellino qualche giorno dopo la morte di Falcone, “la magistratura, che forse ha più colpe di ogni altro, cominciò proprio a farlo morire il primo gennaio del 1988”, quando il CSM nominò Meli al posto di Falcone come successore di Antonino Caponnetto. Era un’azione atta a isolare Falcone che come lui stesso ritenne l’isolamento era il preludio della morte in Sicilia.

#1992

il 22 maggio 1978 entrava in vigore la legge n. 194 conosciuta da tutti come la legge che ha depenalizzato e regolarizza...
22/05/2024

il 22 maggio 1978 entrava in vigore la legge n. 194 conosciuta da tutti come la legge che ha depenalizzato e regolarizzato l’interruzione volontaria di gravidanza.
La legge 194 ha rappresentato un passo importante per il riconoscimento di un che era negato alle donne costringendole a compiere azioni clandestine e dannose e pericolose per la loro e talvolta per la loro .

Un diritto conquistato grazie manifestazioni di piazza e alle per ottenere il riconoscimento di civili che nel nostro Paese negli anni ‘70 erano ancora negati.
Un diritto che ha resistito al referendum abrogativo voluto dal Movimento per la vita nel 1981.

Oggi, nel 2024, dobbiamo continuare a lottare per i diritti, quei diritti vogliono negare alle donne.
E’ in corso un violento attacco alla libera scelta delle donne, ai diritti che per anni sono stati un ancora, un punto di riferimento.
La destra, il governo e la Roccella, con colpi di mano, stanno dando via libera ai c.d. pro vita di entrare nei consultori, nei luoghi presso i quali le donne si recano per chiedere informazioni, per essere seguite in percorsi che portano a scelte, che non vengono prese a cuor leggero, ma che rappresenta una libera scelta della di decidere sul proprio corpo.

Oggi come allora sappiamo da che parte stare. Dalla parte dei diritti, della loro garanzia e della loro tutela perché sul proprio corpo decidono le donne.


Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera al Al Act.La legge sull’intelligenza artificiale é la prima norma...
21/05/2024

Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera al Al Act.
La legge sull’intelligenza artificiale é la prima norma al mondo in materia. L’obiettivo della legge é promuovere lo sviluppo e l’adozione di sistemi sicuri oltre che affidabili che possano garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione.
L’Al Act prevede l’introduzione di requisiti e obblighi per i sistemi di intelligenza artificiale considerati ad alto rischio (esempio riconoscimento biometrico,
infrastrutture critiche).
Sono state previste delle categorie di rischio: rischio inaccettabile, rischio elevato, rischio limitato oltre a un livello di rischio relativo ai sistemi di intelligenza artificiale ad uso generale.
La legge vieta il ricorso all’intelligenza artificiale per la polizia predittiva basata su sistemi di profilazione e proibisce anche l’utilizzo di sistemi che utilizzano dati biometrici per classificare le persone in base a categorie specifiche (razza, religione, orientamento sessuale).
Queste nuove regole potranno essere applicate a due anni dalla applicazione della normativa, mentre entreranno in vigore venti giorni dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale dell’UE. Saranno però previste alcune eccezioni per specifiche disposizioni.
Così come avvenne per il , anche per l’Al Act sono state previste sanzioni che potranno essere irrogate in base percentuale del fatturato mondiale
totale annuo dell’esercizio precedente.

Oggi ricorre l’anniversario dello Statuto dei Lavoratori, formalmente conosciuto come Legge 300 del 20 maggio 1970. La l...
20/05/2024

Oggi ricorre l’anniversario dello Statuto dei Lavoratori, formalmente conosciuto come Legge 300 del 20 maggio 1970. La legge è una pietra miliare nella storia dei diritti dei lavoratori italiani.
Promulgata durante un periodo di intense lotte sindacali e sociali, la Legge 300 ha rappresentato un cambiamento fondamentale nel panorama lavorativo del nostro Paese, garantendo una serie di diritti che hanno rafforzato la tutela e la dignità del lavoratore.
Lo Statuto dei Lavoratori è stato fortemente voluto e promosso dal Partito Socialista Italiano (PSI) e dal suo leader di allora, il ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Giacomo Brodolini.
Brodolini, ha avuto un ruolo chiave nella concezione e nell’elaborazione della legge, impegnandosi fermamente per migliorare le condizioni lavorative e garantire i diritti dei lavoratori.
La redazione del testo finale è stata affidata a Gino Giugni, giuslavorista e accademico, uno dei principali artefici dell’impianto giuridico della legge. ha coordinato il lavoro della commissione che ha redatto lo Statuto, traducendo le istanze sindacali e le necessità dei lavoratori in norme giuridiche concrete.
Purtroppo, Giacomo Brodolini, non ha potuto vedere l’approvazione finale della legge (morí l’11 luglio 1969).
Il suo contributo rimane fondamentale e viene ricordato con grande rispetto e riconoscenza.

Lo ha introdotto significative innovazioni: l’istituzione delle rappresentanze sindacali aziendali (RSA) per assicurare ai lavoratori una voce forte e organizzata all’interno delle aziende. Le RSA hanno permesso ai lavoratori di eleggere i propri rappresentanti , facilitando così il dialogo e la negoziazione tra i e la direzione aziendale.

Si ricorda la tutela contro i licenziamenti arbitrari, il diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo, e la garanzia di libertà sindacale, l’introduzione di norme precise per la sul e ha promosso la professionale continua.

Le celebrazioni di oggi non sono solo un’occasione per ricordare le lotte e i sacrifici del passato, ma anche per riflettere sulle sfide attuali del mondo del lavoro.

🔴 Il Presidente iraniano Ebhraim Raisi è morto dopo essere rimasto coinvolto in un incidente in elicottero.Teheran ha co...
20/05/2024

🔴 Il Presidente iraniano Ebhraim Raisi è morto dopo essere rimasto coinvolto in un incidente in elicottero.

Teheran ha confermato la morte di Raisi definendolo un “martire del servizio”. Dopo ore di ricerche anche con l’aiuto di droni é stato individuato Il velivolo che è precipitato in una zona impervia dell’Azerbaigian orientale dopo aver incontrato il Presidente azero Aliyev per l’inaugurazione dei una diga.

Insieme a Raisi è morto anche il ministro degli esteri iraniano.

Un incidente causato con molta probabilità dalle cattive condizioni climatiche. Tutti coloro che viaggiavano sull’elicottero di Raisi sono morti.

L’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema del paese, ha assicurato che non ci saranno vuoti di potere e il governo continuerà ad operare “senza interruzioni” dopo la morte di Raisi.

Questo incidente è avvenuto in un momento storico molto particolare soprattutto per le vicende geopolitiche sta stanno interessando l’area mediorientale. e soprattutto in un periodo in cui i rapporti tra Iran e Israele sono ridotti ai minimi termini, come possiamo ricordare, dopo gli attacchi ordinati dall’Iran con i droni contro Israele.

Anche l’UE, su richiesta dell’Iran, aveva attivato il sistema satellitare Copernicus a supporto delle ricerche.

La Rai si perde in un bicchier d’acqua.  per
18/05/2024

La Rai si perde in un bicchier d’acqua.

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Il rapporto annuale dell’ISTAT è l’ennesima doccia fredda per l’Italia.É vero cresce il PIL, ma non crescono gli stipend...
16/05/2024

Il rapporto annuale dell’ISTAT è l’ennesima doccia fredda per l’Italia.

É vero cresce il PIL, ma non crescono gli stipendi, anzi il potere d’acquisto crolla: -4.5% in di 10 anni. Viene registrata una forte a monte delle filiere produttive.
Ciò che lascia attoniti é il numero di poveri: 5,7 milioni di italiani vivono in povertà (9,8% della popolazione).
Tra gli oltre 5 milioni dì italiani poveri vi sono anche lavoratori (8,2%) e operai (14,6%).
Un altro dato che fa paura è rappresentato dal numero dei disoccupati: 4,2 milioni di cittadini.
Viene certificato un’aumento della povertà e senza reddito di cittadinanza l’incidenza della povertà sarebbe stata ancora maggiore.

Potenziali che non cercano attivamente lavoro perché scoraggiati da questo mercato del lavoro che non fornisce garanzie e non da tutele.
Di questa ampia fetta di fanno parte donne e giovani, persone con titoli di studio bassi, principalmente cittadini che vivono nel Italia.
Abbiamo un altro dato che dovrebbe far riflettere la classe politica e il : circa 1,5 milioni di lavoratori con a tempo determinato hanno un’età inferiore ai 24 anni.
I con età compresa tra i 18 e 34 anni sono quelli che subiscono, involontariamente, queste condizioni dovendo fare delle scelte come ad esempio continuare a vivere con i . Questi dati sono peggiorati rispetto al 2022.
Dice che “il peso dell’occupazione a tempo parziale é cresciuto quasi ininterrottamente, é aumentata l’occupazione femminile e quella delle fasce più anziane, in relazione all’allungamento della vita e al posticipo dell’età pensionabile, mentre si è ridotta quella delle fasce più giovani. […]”

Una situazione di incertezza sul piano (una situazione grave) con pesanti ripercussioni anche a livello demografico. Nell’arco di trent’anni (1994-2024) si è registrato un -32,3% di .
-3 milioni di giovani rispetto al 2004.
Il 2023 ha fatto registrare il minimo storico in termini di . Un vero e proprio inverno che il nostro sta attraversando.

In Georgia il Parlamento ha approvato, in terza lettura, quella che viene definita la “legge russa”.E’ la legge sui cosi...
15/05/2024

In Georgia il Parlamento ha approvato, in terza lettura, quella che viene definita la “legge russa”.
E’ la legge sui cosiddetti “agenti stranieri” che impone ai media, alle ONG e ad altre organizzazioni non profit di registrarsi come “perseguenti gli interessi di una potenza straniera” qualora ricevano più del 20% dei loro finanziamenti prevedendo anche pesanti sanzioni per chi contravviene a queste norme.
L’opposizione ha coniato la dicitura “legge russa” perché richiama la legge che era stata approvata in Russia nel 2012 per reprimere il dissenso, per ostacolare i media indipendenti e tutt’oggi in vigore.

Da settimane in Georgia i cittadini protestano contro l’approvazione di questa legge che inizialmente era stata ritirata. Così come lo scorso anno avevano protestato e la proposta di legge era stata ritirata
Ora invece quella proposta è diventata legge.
Il presidente del Consiglio della Georgia è vicino alla Russia di Putin.

Domenica scorsa più di 50.000 persone hanno protestato a Tiblisi, capitale della Georgia sventolando bandiere della loro nazione, ma soprattutto ciò che colpisce è la presenza delle bandiere europee.

Perchè le bandiere europee? Perché dallo scorso anno la Georgia è uno dei Paesi candidati a diventare membri dell’Unione Europea e l’approvazione di questa legge renderebbe di fatto impossibile il suo ingresso.
Eppure i cittadini georgiani sventolando questa bandiera a sfondo blu con stelle gialle dimostrano quanto per loro sia importante potersi considerare europei, perché loro già si sentono europei.
Proprio il sogno europeo che si sta infrangendo in questo Paese insieme con lo status di Paese candidato fa sì che questi cittadini siano sempre più determinati a far sentire la loro voce nonostante le minacce di arresti e processi per aver manifestato le loro idee, per credere in un altro futuro: un futuro di libertà e democrazia.

Queste proteste riportano alla mente quelle del novembre 2013 a Kiev quando il governo di allora decise di sospendere le trattative per il perseguimento di un accordo tra l’Unione Europea e l’Ucraina che sarebbe dovuto diventare un accordo di libero scambio.

Foto: ANSA

Il 12-13 maggio 1974 in Italia i cittadini furono chiamati alle urne per votare il referendum che tutti noi conosciamo c...
12/05/2024

Il 12-13 maggio 1974 in Italia i cittadini furono chiamati alle urne per votare il referendum che tutti noi conosciamo come “il referendum sul divorzio”.

Sono trascorsi 50 anni da uno dei referendum che cambiarono l’Italia. Una conquista civile e politica. Un momento storico e cruciale al contempo che rappresentó il cambiamento che il Paese stava attraversando.

Con quel voto i cittadini votarono per respingere la volontà di una parte politica di abrogare la legge n. 898/1970 (nota anche come legge Fortuna-Baslini).
Una legge, come é possibile leggere sull’Avanti dell’epoca, che “non disgrega la famiglia, ma risolve situazioni compromesse dannose per gli individui e per la società”.
Una legge che avrebbe consentito al Paese di compiere un passo in avanti sul piano dei diritti civili.

Pietro Nenni affermò: “Hanno voluto contarsi, hanno perduto. Questa è la sorte comune dei comitati civici dei fascisti. Questa è la sorte della chiesa. Questa è politicamente la sorte della democrazia cristiana. La vittoria dei NO è un grosso fatto storico che si inscrive positivamente nella nostra vita nazionale da un secolo in qua. È una vittoria non soltanto della legge sul divorzio, ma dello spirito laico su quello confessionale, con conseguenze che andranno lontano nel tempo.
Il risultato per noi è un motivo di profonda soddisfazione. Deve diventare per tutti un motivo di rimeditazione.”

Due facce della stessa emittente.  per
11/05/2024

Due facce della stessa emittente.

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Il 9 maggio 1950 Robert Schuman presentò il piano di cooperazione economica nella famosa Dichiarazione Schuman, che di f...
09/05/2024

Il 9 maggio 1950 Robert Schuman presentò il piano di cooperazione economica nella famosa Dichiarazione Schuman, che di fatto segnò l’inizio del processo d’integrazione europea con l’obiettivo di una futura unione federale.
Oggi, 74 anni dopo bisogna evidenziare la necessita di una maggiore partecipazione e responsabilità degli Stati membri, serve una maggiore diffusione delle opportunità che l’Europa mette in campo, serve una riforma istituzionale della stessa affinché le iniziative legislative non si perdano tra i gangli delle più che ramificate istituzioni europee. 

Alle porte delle più importanti elezioni, quelle europee, che si terranno a giugno occorre ridisegnare l’Europa.

Un’Europa dei popoli e degli Stati che abbia le gambe per camminare e non l’Europa di oggi che al momento parrebbe azzoppata, ma che nei fatti può davvero essere quell’attore politico fondamentale negli equilibri tra le varie polarizzazioni geopolitiche che, complice anche il conflitto in Ucraina che dura da più di due anni, sono tornate in auge dopo decenni di relativa calma, quantomeno dal punto di vista commerciale.

Un’Europa unione economico-finanziaria, ma che consenta al contempo lo sviluppo dei Paesi attualmente in espansione economica.

Un’Europa che sia unione nei diritti, perché un vero progetto federalista parte sì con il rispetto delle peculiarità e dell’identità di ogni singolo Stato membro, ma lo fa tenendo bene a mente che l’identità collettiva non deve essere in alcun modo confusa con quella personale.

Serve quindi un’Europa federata, un’Europa che non lasci indietro nessuno, un’Europa a portata di mano dei cittadini, nella quale loro stessi siano i primi a riconoscersi come tali.

Serve recuperare il sentimento unitario di Spinelli e di tanti altri convinti europeisti.

Buona Festa dell’Europa a tutti!

Un’altra strage sul lavoro. L’ennesima. Notizia di oggi e la morte di altri 5 operai a Casteldaccia in provincia di Pale...
06/05/2024

Un’altra strage sul lavoro. L’ennesima.

Notizia di oggi e la morte di altri 5 operai a Casteldaccia in provincia di Palermo.
Continua a salire inesorabilmente il numero di lavoratori morti sul posto di lavoro.
Quasi quotidianamente ascoltiamo e leggiamo queste notizie.

É necessario e doveroso intervenire, é fondamentale.
Lacrime? Non ci sono più.
C’è tanta rabbia e dolore.

Ci stringiamo al dolore delle famiglie dei lavoratori morti sul lavoro e per il lavoro.

Spada di Damocle su Salvini. per
06/05/2024

Spada di Damocle su Salvini.

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🔴 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐍𝐔𝐌𝐄𝐑𝐎 🔴📰 É disponibile il nuovo numero di aprile-maggio di Giovane Avanti! in formato digitale!❌ 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫...
04/05/2024

🔴 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐍𝐔𝐌𝐄𝐑𝐎 🔴

📰 É disponibile il nuovo numero di aprile-maggio di Giovane Avanti! in formato digitale!

❌ 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐨𝐧𝐢.
Tra la necessità di misure che regolino il mercato e la globalizzazione dei diritti al ribasso, tra l’AD di Stellantis e le delocalizzazioni delle aziende tech in India: i cortocircuiti del capitalismo.
Leggi l’articolo di 𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢.

🚺 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚
Parleremo delle donne in politica, del loro ruolo, di come lo Stato e la politica abbiano tradito i loro corpi.
Leggi gli articoli di 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐢, 𝐂𝐚𝐩𝐩𝐚, 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨𝐬𝐚𝐧𝐭𝐨.

🇮🇹 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
In occasione del 25 aprile, una sezione dedicata ai socialisti che hanno avuto ruoli centrali nella Resistenza - come Paolo Fabbri - e nella riorganizzazione del partito socialista, come Giuseppe Faravelli.
Leggi gli articoli di 𝐅𝐥𝐨𝐫𝐢𝐧𝐝𝐢 e della 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

❗️Israele, Iran e il Medio Oriente in generale: una continua escalation. Quali impatti avrà?
Leggi l’articolo di 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐢.

📅 Verso le elezioni europee di giugno: il diritto di voto per gli studenti fuorisede.
Leggi l’articolo di 𝐂𝐚𝐩𝐩𝐚.

Leggi il nuovo numero 👇🏻
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UIL - Unione Italiana del Lavoro | Terzo Millennio | Fondazione Nenni | Giovani Reporter | Federazione dei Giovani Socialisti - FGS | Claudio Martelli

Il 3 maggio è la Giornata internazionale per la libertà di stampa. Si tratta di una ricorrenza a livello mondiale e in p...
03/05/2024

Il 3 maggio è la Giornata internazionale per la libertà di stampa. Si tratta di una ricorrenza a livello mondiale e in particolare oggi è fondamentale evidenziare e rimarcare l’importanza di avere una informazione libera. Purtroppo stando all’indice mondiale sulla libertà di stampa che viene redatto da Reporter senza Frontiere viene rilevato come l’Italia, nella classifica mondiale, sia scesa di 5 posizioni rispetto ad un anno fa. Oggi si colloca al 46esimo posto su 180. Viene anche rilevato come, a livello mondiale, la libertà di stampa sia minacciata da coloro che dovrebbero esserne invece i garanti.

Per l’Italia perdere in un solo anno 5 posizioni nella classifica mondiale significa che è stato inferto un duro colpo all’informazione libera.
Il nostro Paese è scivolato sotto la Mauritania, la Macedonia del Nord, la Namibia.
Quindi di fatto è fuori dal gruppo di Stati in cui la libertà di stampa viene definita “abbastanza buona”.
Del resto essere ‘retrocessi’ in questo modo rappresenta una sconfitta per tutti e soprattutto ‘certifica’ che lo stato di salute della nostra democrazia non è dei migliori pur essendo previsto in Costituzione all’articolo 21 che recita così “[…] La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.[…]”.

Purtroppo, ci troviamo in una “situazione problematica” come rilevato nel Report ‘in compagnia’ di Polonia, Ungheria, Bulgaria e altri stati dell’est Europa.

#2024

Il Primo Maggio dei lavoratori. Ma quali lavoratori? Quelli precari? Quelli che ricevono stipendi da fame? Quelli che so...
01/05/2024

Il Primo Maggio dei lavoratori.
Ma quali lavoratori? Quelli precari? Quelli che ricevono stipendi da fame? Quelli che sono costretti a lavorare senza tutele?

L’Italia del 2024 “regala” l’ennesimo spaccato di un Paese sofferente.

É l’Italia delle stragi sul lavoro, più di 1000 morti nel 2023, ben 200 dall’inizio del 2024 (sono trascorsi appena 4 mesi).
Suviana, Firenze e tanti altri luoghi da nord a sud dell’Italia.

Non si può morire sul lavoro e per il lavoro in Italia nel 2024.

É l’Italia delle discriminazioni nelle retribuzioni salariali tra donne e uomini ed é l’Italia del divario tra Nord e Sud.

Buon (non) Primo Maggio!



Lo scorso 20 marzo si è insediato il nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’AIFA. Perché è così importante saperlo? Dire...
29/04/2024

Lo scorso 20 marzo si è insediato il nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’AIFA. Perché è così importante saperlo? Direte voi. Ovviamente non è solo una questione di coscienza civica dato che l’Agenzia Italiana del Farmaco è il più importante ente pubblico a regolare tutto ciò che riguarda i medicinali nel nostro paese; ma soprattutto è importante osservare la composizione di questo nuovo CDA. Come si può apprendere dal sito web dell’AIFA il CDA è composto da quattro membri, più altri due che nonostante lo presenzino non ne fanno parte. La cosa sconvolgente è che tra questi membri nessuna è donna...

Un’altra storia di come, nel nostro Paese, il gender gap sia diffuso a tutti i livelli.

🖊️ di



Nel 2024 è impossibile pensare ad una Italia in cui la disabilità diventa fattore discriminatorio.Le classi separate ric...
28/04/2024

Nel 2024 è impossibile pensare ad una Italia in cui la disabilità diventa fattore discriminatorio.
Le classi separate ricordano gli anni bui della storia italiana e non solo, che ha visto l’ apartheid delle cosiddette minoranze.
Questa idea va contro tutti i progressi nei diritti civili e in direzione opposta alle normative vigenti.
Al contrario di quanto esternato, abbiamo bisogno di un’Italia che ripudia ogni forma di ghettizzazione nei confronti delle diversità, perché esse sono un valore aggiunto e non “freno”, nei confronti di qualcosa e/o di qualcuno.
La società a cui dobbiamo guardare è costruita sulle relazioni umane, sulla reciprocità, sul valore della diversità. La scuola è la roccaforte di tutto questo, in quanto luogo “privilegiato” di incontro tra realtà fra loro eterogenee.
È dovere di ciascuno e ciascuna di noi alimentare un vento empatico, volto a spazzare via la “paura del diverso” e ad abbattere quell’intollerabile “muro del noi e loro”, bloccando così la tempesta di odio, in atto, nei confronti di alcune persone.

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Quando il Presidente del Consiglio non riesce a dirlo, ci pensiamo noi: Viva l’antifascismo!  per
27/04/2024

Quando il Presidente del Consiglio non riesce a dirlo, ci pensiamo noi: Viva l’antifascismo!

per

“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle...
25/04/2024

“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”.

Con queste parole Sandro proclamò lo sciopero generele a il 25 aprile 1945.
Il Comitato di Liberazione Nazionale presieduto anche da Pertini proclamò l’insurrezione generale di tutti i gruppi combattenti in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, dando anche l’indicazione alle forze partigiane di attaccare l’invasore e imporre loro la resa.
Pertini era a capo del comando partigiano che liberò la città di Milano.

Il 25 aprile rappresenta la data in cui si pose fine alla dittatura fascista e a 5 anni di una drammatica e devastante guerra.
Il passaggio da una Resistenza caratterizzata dalla clandestinità armata alla dimensione di un movimento collettivo nel quale si sarebbe riconosciuto il popolo italiano.

Le città italiane, principalmente, quelle del nord Italia, furono liberate grazie anche alle azioni dei partigiani, alle donne (le staffette partigiane).
La guerra fatta dai partigiani a casa loro che a casa loro non ci possono più stare. Le hanno abbandonate per fare la Resistenza.

Come diceva Pietro : “Alle giovani generazioni il compito di potare aventi gli ideali della Resistenza. […] La generazione che ebbe una funzione dirigente nella Resistenza impresse il suo, quello di una lotta vittoriosa per la libertà[…] Tocca ora ai giovani raccogliere il messaggio della Resistenza portando più avanti e più in alto la bandiera di libertà che il 25 aprile splendette qui a Milano nella luce di una primavera che non era soltanto la primavera della natura, era la primavera della rinnovata coscienza democratica del nostro popolo, era la primavera della Patria finalmente libera […].

"È guerra aperta in Puglia dopo che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha fatto saltare le primarie del camp...
15/04/2024

"È guerra aperta in Puglia dopo che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha fatto saltare le primarie del campo largo in vista delle elezioni comunali di Bari. Ciò, a detta dell’ex Presidente del Consiglio, sarebbe stato causato dal proseguimento dell’inchiesta aperta poche settimane fa a carico di alcuni esponenti del Partito Democratico locale, rei di aver comprato dei voti in due elezioni di piccoli centri del barese." [...]
Insomma, osservando bene la situazione pugliese possiamo renderci conto di come i possibili, e ora concreti, rischi del campo largo non deriverebbero dal suo, perdonate il gioco di parole, allargamento ai liberali e ad AVS, come qualcuno immaginava; ma il suo più grande pericolo sarebbe proprio la competizione, che oggi sembra implacabile, tra PD e M5S.

🖊 di Marco Cappa

👉 Leggi l'articolo: https://www.giovaneavanti.org/giovaneavanti/in-puglia-e-guerra-aperta-il-campo-progressista-si-sfalda

Toccherà studiare il codice penale… per
13/04/2024

Toccherà studiare il codice penale…

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Ci sono un socialista, un liberale e un conservatore. Il primo spinge da anni per l’integrazione europea del proprio pae...
10/04/2024

Ci sono un socialista, un liberale e un conservatore. Il primo spinge da anni per l’integrazione europea del proprio paese e del suo popolo. Il secondo tiene così tanto all’idea di Unione che organizza una convention per andare verso una federazione continentale. Il terzo invece, a causa del suo irrefrenabile nazionalismo, è ostico all’idea di “UE” e sabota gli altri due. Quanto detto non è una barzelletta ma la realtà dei fatti, la situazione osservabile alla convention del 24 febbraio denominata: “Verso gli Stati Uniti d’Europa, con Emma Bonino”. [...]

Insomma, gli Stati Uniti d’Europa per alcuni sono un sogno, per altri una necessità e per altri ancora mera strategia politica. Quel che è certo è che se si vuole andare veramente nella direzione tracciata da Emma Bonino e Riccardo Magi, cioè l’alleanza tra liberali e socialdemocratici, non è detto che tutti possano rimanere sulla stessa barca. Forse la simil-barzelletta con cui si è aperto questo articolo (quella del socialista, del liberale e del conservatore) non è del tutto esatta: non è detto che gli avversari del federalismo siano solo conservatori.

🖊 di Marco Cappa

👉https://www.giovaneavanti.org/giovaneavanti/la-strada-verso-gli-stati-uniti-deuropa-passa-per-lalleanza-tra-socialisti-e-liberali-forse

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