16/01/2025
Palermo. VI PRESENTIAMO LA CRONACA DEL NOSTRO DIRETTORE PAOLO BOGNANNI SU:
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "MAZARIS, IL GRANO E LE IDENTITA' CULTURALI" A BASE DELLA CANDIDATURA DELLA CITTA' DI MAZZARINO A CAPITALE DELLA CULTURA 2027.
ECCO COSA E' SUCCESSO IERI NELLA SALA GIALLA "PIERSANTI MATTARELLA" DEL PALAZZO DEI NORMANNI.......
Il prof. Roberto Grossi durante una conferenza tenutasi, ieri mattina, a Palermo, nella Sala Gialla “Piersanti Mattarella” del Palazzo dei Normanni ha presentato ufficialmente la candidatura di Mazzarino a Capitale della Cultura 2027, illustrando il dossier “Mazaris, il grano e le identità plurali”.
Il progetto, estremamente ambizioso, vedrĂ Mazzarino, unica cittĂ siciliana, competere con altre 16 cittĂ italiane, tra cui figurano Alberobello, Brindisi, Gallipoli, Fiesole, Reggio Calabria, La Spezia, Pompei, Savona.
Il 31 gennaio sarà annunciato se la cittadina della provincia di Caltanissetta riuscirà ad entrare tra le prime 10 città classificate ed accedere così alla fase finale del concorso che si svolgerà a Roma presso il Ministero della Cultura il prossimo 18 marzo. E' prevista l'assegnazione di un finanziamento di un milione di euro alla città che otterrà l'ambita nomina al fine di realizzare il progetto presentato.
A causa di impegni istituzionali imprevisti, il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana on. Gaetano Galvagno non ha potuto partecipare al convegno, all'ultimo momento. In sua vece ha preso la parola il dott. Filippo Palmeri capo di gabinetto.
Al tavolo dei relatori erano presenti il sindaco di Mazzarino Domenico Faraci, l’on. Totò Scuvera, l’assessore comunale alla Cultura Filippo Alessi, il direttore del progetto Roberto Grossi e Andrea Mineo dirigente dell’Ufficio di gabinetto dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture della Sicilia.
Nella sala, invece, gremita di persone, erano presenti numerose altre autoritĂ , tra cui i sindaci del comprensorio e anche al di fuori di esso, vari rappresentanti delle amministrazioni locali, imprenditori e altre significative personalitĂ .
Il sindaco Domenico Faraci nell'esprimere sincera gratitudine verso quanti hanno sostenuto con dedizione la candidatura di Mazzarino a Capitale della Cultura 2027 ha sottolineato con orgoglio come “la storia del grano sia un elemento fondamentale dell'identità culturale di Mazzarino, tema portante del dossier di candidatura intitolato Mazaris il grano e le identità plurali”. Ha inoltre chiarito che “la candidatura non riguarda solo l'ambito culturale ma si configura come un piano di sviluppo sostenibile volto a promuovere e valorizzare l'intero territorio del comprensorio, auspicando che Mazzarino possa rientrare nella selezione finale delle dieci città ”. “Progetti di questo tipo - ha evidenziato l'on. Totò Scuvera - possono avere un impatto positivo non solo sul singolo territorio ma sull'intera Regione, creando nuove opportunità economiche e di crescita per le comunità locali”.
L'assessore alla Cultura Filippo Alessi dal canto suo ha ribadito che “la candidatura non è solo un'occasione per aumentare la visibilità di Mazzarino a livello nazionale ma anche un mezzo per favorire lo sviluppo culturale, sociale e, soprattutto, economico del territorio”.
Successivamente sono intervenuti Carmelo Nicotra per l’Ente Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, Daniela Vullo Soprintendente dei Beni culturali di Caltanissetta, Corrado Figura, sindaco di Noto, per l'tinerario della Val di Noto, Silvano Arcamone direttore generale Agenzia del Demanio e Andrea Mineo dirigente dell’Ufficio di gabinetto dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture della Sicilia. Tutti hanno concordato sul fatto che Mazzarino ha tutte le carte in regola per essere designata Capitale della Cultura 2027. La parte finale della conferenza è stata dedicata al prof. Roberto Grossi, direttore dell'intero progetto culturale, che ha illustrato, in modo sintetico e chiaro il contenuto del dossier: “Con l'occasione della candidatura - ha detto - abbiamo dimostrato che la sfida della rigenerazione territoriale e sociale è possibile. Grazie alla matrice dei sedici progetti del dossier abbiamo disegnato non solo le linee del rilancio economico ed occupazionale ma anche la crescita della consapevolezza e delle responsabilità di ogni individuo e la sua comunità , con la propria storia, la natura e il suo ecosistema. Progetti ambiziosi e concreti centrati sull'interculturalità , quale veicolo del progresso nei processi storici, e del grano come alimento per la vita, e valore di civiltà e cultura”.
Paolo Bognanni