
12/09/2025
E' online IUSVEducation Quaderni n. 1 – settembre 2025
MASSMEDIOPOLI
Città contemporanea e comunicazione di massa
Marcello Mamoli
Da sempre la città si forma, si sviluppa e si conserva come un potente medium comunicativo nei confronti della comunità che – nel tempo – la genera, la costruisce, la abita e la fa vivere. Lo stesso vale, agli occhi dei forestieri, ai quali la comunità stessa si manifesta, materializzandosi come città, presentandosi in una prima percezione d’insieme, con i suoi valori, le sue bellezze e i particolari caratteristici del suo genius loci. Il neologismo massmediopoli si capisce subito e suona bene, ma a rigore sembrerebbe una ripetizione concettuale che attribuisce alla città un precipuo ruolo comunicativo, cioè mediatico, che le appartiene già per sua natura.
Massmediopoli sarebbe perciò una espressione ridondante, se non fosse che oggi la città contemporanea, di cui ci occupiamo, raccoglie e diffonde simultaneamente un intreccio di messaggi diversi, in larga parte ereditati dalla sua storia e dalle successive stratificazioni materiali delle sue componenti ed aggregazioni permanenti, ed in parte non minore costituiti da messaggi nuovi, recenti e recentissimi, che cambiano di giorno in giorno. Questi messaggi pubblicizzano di tutto: idee, modelli di vita, prodotti di largo consumo, spettacoli e tanto altro, dando il senso di moderna vitalità agli insediamenti urbani del nostro tempo.
Massmediopoli riguarda dunque la città contemporanea, perché include tutta la sua storia con le sue memorie materiali e culturali più importanti, ma anche si presenta ai cittadini ed ai visitatori ammantata da una onnipresente messaggistica, sia permanente sia cangiante, secondo un “doppio registro” mediatico intrecciato, che solo accidentalmente può risultare coerente, mentre in generale è soprattutto una distonica babele di intenti, di messaggi, di forme e colori, ove tutti i messaggi cercano di farsi notare e prevalere nel caos generale, senza mai ordinarlo né qualificarlo. C’è e basta. Con queste premesse, possiamo qui anticipare che il nostro ragionamento cerca di sbrogliare il “doppio registro” mediatico della città contemporanea e di valutare criticamente l’opportunità o meno di accostamento tra valori culturali, spirituali, sociali ed identitari da un lato e valori di ogni altro genere dall’altro, per tentare una riqualificazione armonica di entrambi i “registri mediatici” a tutto favore della qualità urbana contemporanea. Qualità che oggi, diversamente che in altre epoche storiche, postula in primo luogo la conservazione e valorizzazione delle eredità della storia e, di conseguenza, propone forme di sviluppo della società nel contesto moderno e dei costumi contemporanei in rapida evoluzione.
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IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia
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