IUSVEducation

IUSVEducation “Iusveducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione” è espressione dello IUSVE. “IUSVEducation.

Pubblicata con cadenza semestrale la rivista è nata nel 2013 in diretta continuità con il patrimonio editoriale e culturale accumulato dalla “Rivista ISRE” Rivista interdisciplinare dell’educazione” è espressione dello IUSVE, Istituto Universitario Salesiano di Venezia, aggregato all’Università Pontificia Salesiana di Roma e membro dello IUS Education Group (la rete mondiale delle IUS, Istituzioni

Universitarie Salesiane), con corsi di laurea in Psicologia, Pedagogia, Comunicazione. Pubblicata con cadenza semestrale (marzo/aprile e ottobre/novembre), la rivista è nata nel 2013 in diretta continuità con il patrimonio editoriale e culturale accumulato nel ventennio precedente dalla “Rivista ISRE” (le cui pubblicazioni sono cessate nel 2012). Dapprima apparsa in forma digitale nel sito dello Iusve e, almeno per un numero all’anno, anche in forma cartacea, ora si presenta con il proprio sito open access, in una veste che sviluppa la grafica e l’impaginazione con cui è stata pubblicata a partire dal numero 17 del 2021. Se da questo punto di vista c’è discontinuità rispetto al passato, l’identità culturale della rivista resta invece la medesima: educazione e interdisciplinarità sono i suoi assi portanti. L’educazione, e le relative scienze, sono infatti il connettivo fra le tre Aree dello Iusve rispetto alle tre missioni dell’Università: insegnamento, ricerca, connessione con il territorio, nella convinzione che ogni professionista formato è prima di tutto un cittadino e può contribuire con la propria persona e la propria attività (pedagogica, psicologica o comunicativa), con le proprie conoscenze e competenze, a lavorare per il miglioramento della società. Nel contempo è nella natura della rivista, come dello Iusve, l’approccio interdisciplinare ai problemi e all’interpretazione della realtà, in modo che la riflessione pedagogica e i processi educativi ne risultino rafforzati e contaminino ogni area disciplinare. In questa direzione un impulso importante proviene dal progetto Iusve “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, che fa propria l’impostazione epistemologica della enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: «Tutto è connesso», sottolinea il Papa, di contro all’iper-specialismo antropocentrico della univoca razionalità tecnico-scientifica. Anche l’apertura alla dimensione internazionale è parte integrante dell’identità di “IUSVEducation”, che ospita studiosi stranieri non solo nel Comitato scientifico, ma anche con i loro stessi contributi, secondo un’impostazione che si potrebbe definire “glocal”, nella misura in cui non assume come ambito di intervento esclusivamente il “territorio” del Nordest d’Italia, ma si propone di incidere positivamente sui propri contesti di esperienza in una prospettiva internazionale.

Call for papersIUSVEducation. Interdisciplinary Journal of Education invites academics, researchers, teachers and practi...
05/11/2025

Call for papers
IUSVEducation. Interdisciplinary Journal of Education invites academics, researchers, teachers and practitioners to send contributions to the Call dedicated to:

VIOLENCE AND BONDS: MULTIDISCIPLINARY PERSPECTIVES BETWEEN PSYCHE, EDUCATION, POLITICS AND CULTURE

Violence is a pervasive and multifaceted phenomenon, manifesting itself in diverse contexts and deeply affecting subjective and collective experience, psychic and relational development, educational processes, as well as social and institutional dynamics. This issue aims to provide a space for multidisciplinary reflection and dialogue, questioning violence not only as an enacted act, but also as an outcome and form of the bonds that structure the subject and contemporary culture.

SUBMISSION DEADLINES

• Article proposal: by May 31, 2026;
• Peer review and communication of results: within 30 days of receipt;
• Publication of contributions: fall 2026 or early 2027.
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Call for papers
IUSVEducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione invita docenti universitari, ricercatori, insegnanti e professionisti a inviare contributi alla Call dedicata a:

VIOLENZA E LEGAMI: PROSPETTIVE MULTIDISCIPLINARI TRA PSICHE, EDUCAZIONE, POLITICA E CULTURA

La violenza è un fenomeno pervasivo e multiforme, che si manifesta nei contesti più diversi e tocca in profondità l’esperienza soggettiva e collettiva, lo sviluppo psichico e relazionale, i processi educativi, le dinamiche sociali e istituzionali. Accanto a fenomeni eclatanti come i femminicidi, le stragi familiari, le guerre e i razzismi, esistono forme di violenza meno visibili ma altrettanto pervasive: quelle che abitano le relazioni quotidiane, le istituzioni educative, il linguaggio politico, i dispositivi tecnologici e il mondo del lavoro. Il malessere contemporaneo si situa all’incrocio tra l’inconscio e la cultura, e investe tanto lo spazio intrapsichico quanto quello intersoggettivo. IUSVEducation propone uno spazio di riflessione e confronto multidisciplinare per interrogare la violenza non solo come atto agito, ma come esito e forma dei legami che strutturano il soggetto e la cultura contemporanea.

TIMELINE

• Proposta articolo: entro il 31 maggio 2026;
• Referaggio e comunicazione degli esiti: entro 30 gg dal ricevimento;
• Pubblicazione dei contributi: autunno 2026 o inizio 2027.



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05/11/2025

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IUSVEducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione invita docenti universitari, ricercatori, insegnanti e professionisti a inviare contributi alla Call dedicata a:

VIOLENZA E LEGAMI: PROSPETTIVE MULTIDISCIPLINARI TRA PSICHE, EDUCAZIONE, POLITICA E CULTURA

La violenza è un fenomeno pervasivo e multiforme, che si manifesta nei contesti più diversi e tocca in profondità l’esperienza soggettiva e collettiva, lo sviluppo psichico e relazionale, i processi educativi, le dinamiche sociali e istituzionali. Accanto a fenomeni eclatanti come i femminicidi, le stragi familiari, le guerre e i razzismi, esistono forme di violenza meno visibili ma altrettanto pervasive: quelle che abitano le relazioni quotidiane, le istituzioni educative, il linguaggio politico, i dispositivi tecnologici e il mondo del lavoro. Il malessere contemporaneo si situa all’incrocio tra l’inconscio e la cultura, e investe tanto lo spazio intrapsichico quanto quello intersoggettivo.
IUSVEducation propone uno spazio di riflessione e confronto multidisciplinare per interrogare la violenza non solo come atto agito, ma come esito e forma dei legami che strutturano il soggetto e la cultura contemporanea.

• Proposta articolo: entro il 31 maggio 2026;
• Referaggio e comunicazione degli esiti: entro 30 gg dal ricevimento;
• Pubblicazione dei contributi: autunno 2026 o inizio 2027

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IUSVEducation. Interdisciplinary Journal of Education invites academics, researchers, teachers and practitioners to send contributions to the Call dedicated to:

VIOLENCE AND BONDS: MULTIDISCIPLINARY PERSPECTIVES BETWEEN PSYCHE, EDUCATION, POLITICS AND CULTURE

Violence is a pervasive and multifaceted phenomenon, manifesting itself in diverse contexts and deeply affecting subjective and collective experience, psychic and relational development, educational processes, as well as social and institutional dynamics.
This issue aims to provide a space for multidisciplinary reflection and dialogue, questioning violence not only as an enacted act, but also as an outcome and form of the bonds that structure the subject and contemporary culture.

• Article proposal: by May 31, 2026;
• Peer review and communication of results: within 30 days of receipt;
• Publication of contributions: fall 2026 or early 2027



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CONFLITTO. L’inquietudine dell’animaMostra aperta fino al 17 gennaio 2026 – h 10.00-17.00Biblioteca Campus IUSVE di Mest...
05/11/2025

CONFLITTO. L’inquietudine dell’anima
Mostra aperta fino al 17 gennaio 2026 – h 10.00-17.00
Biblioteca Campus IUSVE di Mestre

Attingendo alla realtà per distaccarsene, il fotografo la fissa in immagini che hanno una forza espressiva e perfino una matericità molto più potenti dell’originale.

È il caso di questa serie di fotografie intitolata “Conflitto. L’inquietudine dell’anima”. Il riferimento alla drammatica attualità delle guerre che in questo momento attraversano il mondo è scontato, anche se il nucleo originario di alcune delle rielaborazioni di Gaetano De Faveri risale alla guerra in Bosnia-Erzegovina (1992-1995). A dire che la storia non insegna ad evitare che si ripetano le nefandezze del passato, ma che l’essere umano è inopinatamente e ostinatamente recidivo, «altrettanto idoneo all’antropofagia quanto alla critica della ragione pura», come scriveva Robert Musil. Purtroppo, oggi la ragione pura non assolve il proprio compito, vittima di una ragione empirica dedita a tessere strategie di potere al quale è funzionale la morte.

L’umano, anzi l’in-umano, diventa allora dis-umano: il male, che è nella natura umana, finisce col negare ogni barlume di bene. Così è dei lampi di luce delle immagini di De Faveri, che non illuminano, ma vengono inghiottiti dal nero catrame di una materia melmosa in cui sparisce la debole traccia dell’umano, lacerato, ferito, spappolato. È una traccia, per quanto mutila, che richiama l’umanità più perfetta, quella della rappresentazione scultorea rinascimentale e neoclassica, delle grandi opere dell’intelletto.

Mostra: Conflitto. L'inquietudine dell’anima INAUGURAZIONE 3 NOVEMBRE 2025 - ORE 17.30 BIBLIOTECA CAMPUS IUSVE MESTRE La mostra sarà aperta fino

E’ online il numero  #27 di IUSVEducation- Rivista interdisciplinare dell'educazione, espressione dello IUSVE - Istituto...
05/11/2025

E’ online il numero #27 di IUSVEducation- Rivista interdisciplinare dell'educazione, espressione dello IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia

L’editoriale di questo numero di IUSVEducation sarà diverso dalla consueta riflessione di presentazione degli articoli ospitati nelle pagine successive.
La drammatica situazione che il mondo sta vivendo impone di rivolgere lo sguardo all’umanità ferita e lacerata. Allora, non argomenti in forma di parole, ma parole che attraversino la mente e il cuore, e immagini, che siano emblema della condizione umana, dis-umana, del nostro tempo, al di là delle rappresentazioni, pure struggenti, che descrivono quanto sta accadendo a Gaza o in Ucraina o negli oltre cento conflitti che attraversano il pianeta.

EDITORIALE
Michele Marchetto

PARTE 1 – IL “SENTIRE” E LA TEOLOGIA DELL’EDUCAZIONE

PRESENTAZIONE
Il “sentire” e la teologia dell’educazione
Lorenzo Biagi

I sensi come via al senso
Lorenzo Biagi

Tu mi senti? Sul sentire di dio e dell’uomo
Loris Benvenuti

Non ce la farò mai! L’impresa della tenera accettazione di se stessi, tra fede e analisi esistenziale
Gabriele Quinzi

Per un sentire compassionevole in medicina
Mara Giglio

La tenerezza nella teologia dell’educazione, tra fondamento antropologico e sfida pedagogica
Emad Matta

Empatia e perdono
Brian Vanzo

FOTO-GRAFIE

Conflitto. L’inquietudine dell’anima. Conversazione con il fotografo Gaetano De Faveri
Michele Marchetto

PARTE 2 – SAGGI

Educare alla fraternità nell’era del narcisismo sociale: una critica al paradigma neoliberista
Ferruccio Cavallin

Competenze inedite per il futuro dell’educazione
Cristiano Chiusso

Intercultura e povertà educativa: storie per crescere insieme
Margherita Cestaro

L’orientamento consulenziale in ordine alle scelte universitarie e lavorative
Annalisa Isdraele Romano

I racconti del guardaroba: uno studio su pratiche e significati dell’abbigliamento tra i giovani
Michela Drusian, Alice Tessari

Imagomachia. Iconografie belliche contemporanee. Primo campo, la guerra vista dalle donne
Milena Cordioli, Arianna Novaga

PARTE 3 – ESPERIENZE

L’apprendimento del lessico tra flashcard illustrate e lista di parole: uno studio di caso
Jessica Tramontina Salar

PARTE 4 – DISCUSSIONE DI LIBRI

Il pensiero decoloniale come sfida ecumenica
Alexandre Marques Cabral, Marco Dal Corso, Edson Fernando de Almeida

Magnoni, W. (2025). Abitare la terra senza calpestarla. A dieci anni dalla Laudato si’. Castelvecchi
Enrico Orsenigo

RECENSIONI E SEGNALAZIONI
a cura di Enrico Orsenigo
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Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it

Rivista completa in formato PDF: IUSVEducation_ #27.pdf EDITORIALEMichele Marchetto(pp. 4-6) PARTE 1 - IL “SENTIRE” E LA TEOLOGIA DELL’EDUCAZIONE PRESENTAZIONEIl “sentire”

E' online il terzo numero di IUSVEducation Spin-off, la versione junior di IUSVEducation. Rivista interdisciplinare dell...
22/10/2025

E' online il terzo numero di IUSVEducation Spin-off, la versione junior di IUSVEducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione.

EDITORIALE di Enrico Orsenigo

REPORT >>>

Il mondo addosso. Un report-racconto della 31ª Festa dei Popoli – GiaveraFestival di Maria Valentini

Interviste (im-)possibili >>>

Intervista a Ugo Morelli di Enrico Orsenigo

Voci su carta >>>

Quando il silenzio parla di Raffaella Cappelletto

La speranza contro ogni speranza. Voci dalla fine

Tenere-a-mente >>>

Tenere a mente per continuare a pensare: riflessioni psicoanalitiche sul tema del lutto e della guerra di Alessandra Mozzon

Kit di R.Esistenza >>>

L’artropocene come fenomeno di pratiche post-antropocentriche. Un esercizio di lettura attraverso l’espressione artistica di Vincenzo Zappia

Non è il “nostro” momento, per ora di Marco Moretto

Esoscheletro. Una prova di critica progettuale per un’architettura del post-antropocentrismo di SPAZIO 191

[...] «Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace», questo diceva Maria Montessori. [...]

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IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia

IUSVEducation Junior SpinOff - 3 - ottobre 2025 Rivista completa in formato PDF: IUSVEducation_Junior_n3_ottobre_2025.pdf EDITORIALEEnrico Orsenigo(pp. 4-6)   REPORT Il

E' online IUSVEducation Junior SpinOff –  #3 - Ottobre 2025Questo è il terzo numero di IUSVEducation Spin-off, la versio...
20/10/2025

E' online IUSVEducation Junior SpinOff – #3 - Ottobre 2025

Questo è il terzo numero di IUSVEducation Spin-off, la versione junior di IUSVEducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione.

La relazione tra esseri viventi. Un tema tanto evidente quanto, oggi, di nuovo in discussione. In un’epoca segnata da profondi cambiamenti climatici, conflitti, distrazioni, nuove forme di relazione e, talvolta, da una carenza di relazioni con gli altri viventi, sentiamo l’urgenza di fermarci a riflettere. È questo il nucleo del terzo numero di Spin Off IUSVEducation.
Abbiamo sentito il bisogno di approfondire questa questione restando dentro un quadro di complessità, in un tempo in cui, come ci ricorda Papa Francesco con il concetto di rapidación, tutto sembra tendere verso l’accelerazione generalizzata e l’eccessiva semplificazione. Ma abitare la complessità significa accettare le sfide della contemporaneità.

Tutti i numeri sono disponibili online e scaricabili, in formato pdf, al sito iusveducation.it

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IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia
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IUSVEducation Junior SpinOff - 3 - ottobre 2025 Rivista completa in formato PDF: IUSVEducation_Junior_n3_ottobre_2025.pdf EDITORIALEEnrico Orsenigo(pp. 4-6)   REPORT Il

E' online IUSVEducation Quaderni n. 1 – settembre 2025MASSMEDIOPOLICittà contemporanea e comunicazione di massaMarcello...
12/09/2025

E' online IUSVEducation Quaderni n. 1 – settembre 2025

MASSMEDIOPOLI
Città contemporanea e comunicazione di massa
Marcello Mamoli

Da sempre la città si forma, si sviluppa e si conserva come un potente medium comunicativo nei confronti della comunità che – nel tempo – la genera, la costruisce, la abita e la fa vivere. Lo stesso vale, agli occhi dei forestieri, ai quali la comunità stessa si manifesta, materializzandosi come città, presentandosi in una prima percezione d’insieme, con i suoi valori, le sue bellezze e i particolari caratteristici del suo genius loci. Il neologismo massmediopoli si capisce subito e suona bene, ma a rigore sembrerebbe una ripetizione concettuale che attribuisce alla città un precipuo ruolo comunicativo, cioè mediatico, che le appartiene già per sua natura.

Massmediopoli sarebbe perciò una espressione ridondante, se non fosse che oggi la città contemporanea, di cui ci occupiamo, raccoglie e diffonde simultaneamente un intreccio di messaggi diversi, in larga parte ereditati dalla sua storia e dalle successive stratificazioni materiali delle sue componenti ed aggregazioni permanenti, ed in parte non minore costituiti da messaggi nuovi, recenti e recentissimi, che cambiano di giorno in giorno. Questi messaggi pubblicizzano di tutto: idee, modelli di vita, prodotti di largo consumo, spettacoli e tanto altro, dando il senso di moderna vitalità agli insediamenti urbani del nostro tempo.

Massmediopoli riguarda dunque la città contemporanea, perché include tutta la sua storia con le sue memorie materiali e culturali più importanti, ma anche si presenta ai cittadini ed ai visitatori ammantata da una onnipresente messaggistica, sia permanente sia cangiante, secondo un “doppio registro” mediatico intrecciato, che solo accidentalmente può risultare coerente, mentre in generale è soprattutto una distonica babele di intenti, di messaggi, di forme e colori, ove tutti i messaggi cercano di farsi notare e prevalere nel caos generale, senza mai ordinarlo né qualificarlo. C’è e basta. Con queste premesse, possiamo qui anticipare che il nostro ragionamento cerca di sbrogliare il “doppio registro” mediatico della città contemporanea e di valutare criticamente l’opportunità o meno di accostamento tra valori culturali, spirituali, sociali ed identitari da un lato e valori di ogni altro genere dall’altro, per tentare una riqualificazione armonica di entrambi i “registri mediatici” a tutto favore della qualità urbana contemporanea. Qualità che oggi, diversamente che in altre epoche storiche, postula in primo luogo la conservazione e valorizzazione delle eredità della storia e, di conseguenza, propone forme di sviluppo della società nel contesto moderno e dei costumi contemporanei in rapida evoluzione.

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IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia

Rivista completa in formato PDF - pagine affiancate: IUSVEducation_MASSMEDIOPOLI - Città contemporanea e comunicazione di massa - MARCELLO MAMOLI -

IUSVEducation  #26 Special issueTitolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’e...
06/09/2025

IUSVEducation #26 Special issue
Titolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’emploi ?
Autrice: Éléonore Lepers

Abstract
Soutenu dans les Hauts-de-France par le conseil régional, le « Service d’intérêt économique général compétences clés 2018-2022 » vise, à terme, l’employabilité des publics peu qualifiés, en difficulté, par la remise à niveau des savoirs de base et par l’accompagnement à l’orientation professionnelle. Destinés à lever les freins liés à l’accès à la formation et à l’emploi, les programmes instaurés jouent un rôle de tremplin dans le processus de professionnalisation des stagiaires. Ils s’appuient sur une démarche d’autoformation accompagnée qui prend en compte les besoins de la personne. Cette contribution cherche donc à comprendre les mécanismes de l’accompagnement opéré ainsi qu’à identifier l’évolution des représentations que se font les stagiaires de leur formation et de leur avenir professionnel. L’enquête qualitative par entretiens semi-directifs et par observations directes, conduite auprès de formateurs et de stagiaires de deux centres, a permis de mettre au jour la nature polymorphe de cet accompagnement, ses enjeux, ainsi que la reprise de confiance, la réflexivité qu’il apporte aux stagiaires dans leur processus de professionnalisation et dans la (re)construction de leur identité professionnelle. Il s’avère qu’en matière de formation, les étapes à franchir pour leur réinsertion sont plus complexes que celles des salariés maîtrisant mieux l’employabilité.
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Key competences training: a “springboard” to qualification and employment?

Abstract
Supported in the Hauts-de-France by the French regional council, the “Service of General Economic Interest: Key Competences 2018-2022” aims, in the long term, to improve the employability of low-skilled groups, who are experiencing various problems, by upgrading basic knowledge and by providing support for career guidance. Intended for facilitating the access to training and employment, the established programmes play a springboard role in the trainees’ professionalization process. To that end, they rely on a self-guided training approach that takes into account the person’s needs. Therefore, this contribution seeks to understand the mechanisms of the support given and to identify the evolution of the way these learners perceive their training and their future career. The qualitative survey, based on semi-structured interviews and direct observations, conducted with both trainers and trainees from two centres, reveals the polymorphic nature of this support, its challenges. It also points out how trainees improve their self-confidence and reflexivity, contributing to their professionalization process and to the (re)construction of their professional identity. It appears that, in terms of training, the steps to be taken for their reintegration are more complex than the ones other workers, more familiar with employability, need to take.
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La formazione alle competenze chiave: «un trampolino di lancio» verso la qualificazione e l’occupazione?

Abstract
Sovvenzionato dal Consiglio Regionale dell’Alta Francia, il «Servizio di interesse economico generale competenze chiave 2018-2022» mira a lungo termine a migliorare l’impiegabilità dei gruppi poco qualificati o in difficoltà, tramite il ripasso delle conoscenze di base e un orientamento professionale accompagnato. Destinati a rimuovere gli ostacoli presenti all’accesso alla formazione e all’occupazione, i programmi istituiti svolgono un ruolo di trampolino di lancio nel processo di professionalizzazione dei tirocinanti. Si basano su un approccio di autoformazione accompagnato, che tiene conto delle esigenze di ogni persona. Questa ricerca cerca quindi di comprendere i meccanismi dell’accompagnamento effettuato, nonché di identificare l’evoluzione delle rappresentazioni che i tirocinanti si fanno della loro formazione e del loro futuro professionale. L’indagine qualitativa con interviste semistrutturate e osservazioni dirette, condotta presso formatori e tirocinanti di due centri, ha permesso di mettere in luce la natura polimorfa di questo accompagnamento, le sue sfide, nonché il ripristino della fiducia, la riflessività che porta ai tirocinanti nel corso del loro processo di professionalizzazione e nella (ri)costruzione della loro identità professionale. Risulta che in materia di formazione, le tappe da superare per il loro reinserimento sono più complesse di quelle per i lavoratori che gestiscono meglio la propria impiegabilità.
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Titolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’emploi ? Tipo di pubblicazione: articoloAnno

Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de...
23/08/2025

Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de travail lors de reconversions professionnelles
- Catherine Négroni

Abstract

De récents travaux du CEREQ (2021) montrent que le recours au CPF (compte personnel de formation) dans le cadre de la loi de 2018 un an après sa mise en œuvre, semble être une réalité pour toutes les catégories de salariés, puisque 63% des bénéficiaires sont employés, ouvriers ou techniciens. Cependant le déficit majeur d’accès à la formation des salariés les moins qualifiés au sein des entreprises françaises se révèle toujours important. (Pagoni et al. 2019; Negroni 2022). Or à l’ère de la transition professionnelle (Kaddouri 2019; Perez-Roux 2016; Negroni 2019), la question des compétences (Le Boterf 1997) et en particulier l’articulation des compétences transversales et des compétences différentielles en situation de travail se fait majeure. Aussi l’acquisition de ces compétences dites transférables pourrait nécessiter d’articuler l’engagement des individus et la responsabilité de l’entreprise. Nous avons choisi de questionner les compétences transversales (Duc et al. 2018), et les qualités différentielles (Le Floch 2005) afin de comprendre comment les compétences sont appropriées dans le cadre d’une ré-insertion ou d’une reconversion professionnelle par les formés et de quelle manière elles contribuent à transformer le travail.

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Improving work through transversal skills and differential qualities: feedback on work situations during career transitions

Abstract
Recent work by the CEREQ (2021) shows that use of the CPF (personal training account) under the 2018 law one year after its implementation appears to be a reality for all categories of employee, since 63% of beneficiaries are employees, workers or technicians. However, there is still a major lack of access to training for the least qualified employees in French companies (Pagoni et al 2019; Negroni 2022). In the era of professional transition (Kaddouri 2019; Perez Leroux 2013; auteur, 2019), the question of skills (Le Boterf 1997) and in particular the articulation of cross-disciplinary skills and differential skills in the work situation is becoming a major issue. In addition, the challenge of employability is always present, and avoiding skill mismatch, seen as a mismatch between the professional skills acquired in training and those required in the workplace, is questionable. We have chosen to question transferable skills (Duc et al. 2018), transversal skills, and differential qualities in order to understand how skills are appropriated in the context of professional re-insertion or retraining by trainees and in what way they contribute to transforming work.
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Migliorare il lavoro attraverso le competenze trasversali e le qualità differenziali: feedback su situazioni lavorative nelle riconversioni professionali

Abstract
Un recente lavoro del CEREQ (2021) mostra che l’utilizzo del CPF (conto personale di formazione) ai sensi della legge del 2018, un anno dopo la sua attuazione, sembra essere una realtà per tutte le categorie di dipendenti, dal momento che il 63% dei beneficiari sono impiegati, operai o tecnici. Tuttavia, nelle aziende francesi permane una grave mancanza di accesso alla formazione per i dipendenti meno qualificati (Pagoni et al. 2019; Negroni 2022). Nell’era della transizione professionale (Kaddouri 2019; Perez Leroux 2013; Negroni 2019), la questione delle competenze (Le Boterf 1997) e in particolare l’articolazione delle competenze interdisciplinari e delle competenze differenziali nella situazione lavorativa sta diventando una questione importante. Inoltre, la sfida dell’occupabilità è sempre presente ed è discutibile evitare lo skill mismatch, inteso come mancata corrispondenza tra le competenze professionali acquisite nella formazione e quelle richieste sul posto di lavoro. Abbiamo scelto di interrogare le competenze trasferibili (Duc et al. 2018), le competenze trasversali e le qualità differenziali per capire come le competenze vengono fatte proprie dai tirocinanti nel contesto del reinserimento o della riqualificazione professionale e come contribuiscono alla trasformazione del lavoro.
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Titolo: Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de travail

For a work that educates: youth and competences for transitionsSerena MazzoliAbstractRecognizing the need to view educat...
22/08/2025

For a work that educates: youth and competences for transitions
Serena Mazzoli

Abstract
Recognizing the need to view education as both lifelong and lifewide underscores the importance of professional settings as spaces where people can discover their talents and inclinations, fostering both personal and social fulfillment. This aspect urges organizations of all types and sizes to equip individuals with the competences and ethical values needed to continually adapt work processes with a focus on sustainability, understood as a virtuous balance between environmental protection, economic productivity, and human well-being. In particular, the development of new professions in a rapidly changing job market, characterized by high levels of uncertainty, calls for a proper understanding of the relationship between young people and work. It also highlights the importance of the personal, intersubjective, and context-specific dimensions of learning, within a circular dynamic between theory and practice.
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Per un lavoro che educa. Giovani e competenze per le transizioni

Abstract
La consapevolezza circa la necessità di dover pensare l’educazione in termini lifelong e lifewide attribuisce rilevanza ai contesti professionali quali luoghi in cui le persone hanno la possibilità di fare emergere inclinazioni e talenti in vista di una piena realizzazione personale e sociale. Tale aspetto sollecita le organizzazioni, di ogni tipologia e dimensione, a dotare le persone di competenze e valori etico-morali idonei a una costante riorganizzazione del lavoro nella prospettiva della sostenibilità, da intendersi quale sintesi virtuosa tra tutela ambientale, produttività economica, benessere umano. In modo particolare, lo sviluppo di nuove professionalità in un mercato occupazionale caratterizzato da velocità di trasformazione ed elevate soglie di incertezza sollecita a semantizzare in modo appropriato il rapporto tra giovani e lavoro e attribuisce valore alle dimensioni personali, intersoggettive e concretamente situate dell’apprendimento, in un andamento circolare teoria-prassi.
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Titolo: For a work that educates: youth and competences for transitionsTipo di pubblicazione: articoloAnno di pubblicazione : 2025Autore: Serena MazzoliRivista:

Titolo: Formare all’inclusione lavorativa. L’esperienza torinese del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale ...
16/08/2025

Titolo: Formare all’inclusione lavorativa. L’esperienza torinese del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) in “Progettazione di interventi a sostegno del diritto al lavoro in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”
Autore: Davide Petruzzelli, Valeria Romano
Rivista: IUSVEducation #26 – Supplemento

Abstract
L’articolo illustra gli elementi caratterizzanti del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) in “Progettazione di interventi a sostegno del diritto al lavoro in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”, tenutosi a Torino nel secondo semestre dell’anno accademico 2023-2024. In particolare, interessa sottolineare il potere trasformativo della Convenzione ONU e conseguentemente del Corso Universitario, rispetto al lavoro degli operatori che si occupano di inserimenti lavorativi per persone con disabilità. Viene inoltre osservato come i contenuti del corso di formazione possano trasferirsi dagli operatori ai luoghi di lavoro, fino a investire la società nel suo insieme.

Un primo paragrafo è dedicato al cambio di paradigma proposto dalla Convenzione e a come questa intenda il lavoro per le persone con disabilità. Un secondo paragrafo è dedicato a illustrare l’esperienza del Corso di Formazione indicandone gli insegnamenti principali. Infine, un ultimo paragrafo intende soffermarsi sull’esperienza di formazione interna della Fondazione Casa di Ca**tà Arti e Mestieri promossa da due corsiste del Corso di Formazione Universitario.

Training for workplace inclusion: the experience of the University Professional Development Course (CUAP) in Turin on “Designing interventions to support the right to work in implementation of the UN Convention on the rights of persons with disabilities”
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Abstract
The article outlines the characterizing elements of the University Course of Professional Update (CUAP) in “Designing Interventions to Support the Right to Work in Implementation of the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities,” held in Turin in the second semester of the 2023-2024 academic year and sponsored by the Piedmont Region. In particular, it is of interest to emphasize the transformative power of the UN Convention, and consequently of the University Course, with respect to the work of employment placement workers for people with disabilities. It is also noted how the contents of the training course can transfer from the operators to the workplaces, to the point of investing society as a whole.

A first paragraph is devoted to the paradigm shift proposed by the Convention and how it understands work for people with disabilities. A second paragraph is devoted to illustrating the experience of the Training Course by indicating its main lessons. Finally, a last paragraph aims to dwell on the in-house training experience of the Arts and Crafts Charity House Foundation promoted by two female students of the University Training Course.
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Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it





Nel caso analizzato in questo contributo, l’istituzione regionale e l’ente formativo, in questo caso l’Università di Torino, hanno programmato un Corso di Formazione per implementare l’attuazione del paradigma della Convenzione rispetto agli inserimenti lavorativi. Compito dei corsisti sar....

Indirizzo

Via Del Salesiani 15
Mestre
30174

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