RadiOsa

RadiOsa RadiOsa+ è la voce di tuttə

❗Giovedì 20 aprile, Djamila Ribeiro arriva finalmente a Roma❗Appuntamento (ANTICIPATO!!) alle 17.30 alla Casa delle Lett...
19/04/2023

❗Giovedì 20 aprile, Djamila Ribeiro arriva finalmente a Roma❗
Appuntamento (ANTICIPATO!!) alle 17.30 alla Casa delle Letterature, Piazza dell’Orologio 3.
Djamila Ribeiro presenterà il "𝐏𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚" in dialogo con Igiaba Scego.

Lucha y Siesta NON È SALVA PER NIENTE. E SE LUCHA Y SIESTA NON CI FOSSE?Raccontaci cosa sarebbe il tuo mondo senza Lucha...
15/04/2023

Lucha y Siesta NON È SALVA PER NIENTE.
E SE LUCHA Y SIESTA NON CI FOSSE?
Raccontaci cosa sarebbe il tuo mondo senza Lucha con un video, un disegno, una foto o ciò che desideri, tagga lucha y siesta (su fb o ig) e aggiungi gli e .
Lucha siamo tutt3!

Dopo il rinvio dello scorso gennaio, il 26 aprile si terrà la prima udienza del PROCESSO PENALE a carico della Presidente dell’Aps Casa delle donne Lucha y Siesta, associazione che da 14 anni supporta le attività antiviolenza della comunità della Casa e che gestisce 4 centri antiviolenza a Roma.
Ma oltre a sostenere il peso del processo, la comunità di Lucha deve ancora fare i conti con la precarietà dello stabile. Nonostante tutto il lavoro e l’impegno di questi ultimi anni, nonostante i proclami che hanno riempito un po’ di bocche (ma mai la nostra), Lucha y Siesta NON È SALVA PER NIENTE. Lucha è invece ferocemente sotto attacco, priva di un riconoscimento formale nonostante un percorso partecipato come bene comune e una delibera di Giunta regionale, ma resiste agli sfiancanti tentativi di criminalizzazione, invisibilizzazione e neutralizzazione.

C’è processo e processo: se anche ci portano in tribunale, noi continuiamo a portare avanti il nostro processo di creazione di una comunità di cura, sorellanza* e bellezza di cui fai parte anche tu.

Spieghiamo insieme a tribunale e istituzioni perché l’antiviolenza non si processa e perché la comunità di Lucha y Siesta non è disposta a rinunciare alla sua Casa, rispondendo a una semplice domanda: E SE LUCHA Y SIESTA NON CI FOSSE?

Raccontaci cosa sarebbe il tuo mondo senza Lucha con un video, un disegno, una foto o ciò che desideri, tagga lucha y siesta (su fb o ig) e aggiungi gli e .
Lucha siamo tutt3!

La Vivaia TFQ è aperta! UN NUOVO SPAZIO A BOLOGNASiamo entrat* oggi in questo spazio abbandonato all'incuria da anni per...
15/04/2023

La Vivaia TFQ è aperta!
UN NUOVO SPAZIO A BOLOGNA

Siamo entrat* oggi in questo spazio abbandonato all'incuria da anni per restituire alla città un luogo di incontro, mutualismo, condivisione di saperi e socialità slegata dalle logiche del consumo e della produttività. Abbiamo aperto questo spazio perché nel presente complesso che viviamo essere transfemminist*, froc*, pover*, migranti, persone razzializzate, persone con disabilità, in generale soggettività dissidenti è sempre più difficile, soprattutto in questa città guidata da tempo da logiche di pink-, green- e rainbowashing che strumentalizzano le nostre vite e le nostre lotte. Per questo vogliamo costruirlo e autogestirlo insieme a persone come noi, che ne vivono le difficoltà e le contraddizioni.

La Vivaia TFQ è uno spazio autorganizzato e autogestito esclusivamente da donne, frocie, persone q***r transfemministe, attraversabile da tutt*, anche da maschi eterocis.
Questa scelta nasce dal nostro bisogno e desiderio di costruire lo spazio per noi a partire da noi, uno spazio a cui tutte, tutt* e tutti potranno proporre attività o prenderne parte, tenendone presente i presupposti di base.
Sentiamo il bisogno di un luogo per crescere tutt* insieme, nella cura e nell'ascolto reciproco, mettendoci in gioco nel quotidiano, scambiandoci saperi dal basso, uno spazio che sia un'autoformazione permanente dove immaginare altri futuri e strategie per sabotare l'esistente, dove riappropriarci delle tecniche e liberarle dalla strumentalizzazione capitalista e patriarcale.
Dare vita a uno spazio transfemminista q***r non vuol dire essere persone già completamente liberate, ma rigettare i dettami del sistema eterocispatriarcale partendo da noi e voler continuare a crescere in questa direzione.
Vogliamo condividere collettivamente uno spazio in maniera alternativa: ci posizioniamo al di fuori delle leggi del mercato e delle logiche delle politiche istituzionali dello Stato, nucleo fondamentale di riproduzione patriarcale di ogni forma di autoritarismo.
Siamo transfemministe q***r, antifasciste, anticapitaliste, antirazziste, antiabiliste e antiproibizioniste.
Vogliamo costruire una consultoria autogestita, laboratori popolari grautiti, spazi per crescere insieme tra bambin*, anzian* e persone di tutte le età, una cucina e un bar popolari, momenti d'incontro e tanto altro: ciò che ci preme è poter pensare insieme a come abitare il quartiere e come dare vita, tutt* insieme, alle attività che vogliamo.
Se come dice Audre Lorde "Non possiamo distruggere la casa del padrone con gli strumenti del padrone", vogliamo costruirci una casa nostra dove poter trovare assieme nuovi strumenti, un luogo di ascolto e sorellanza, dove i margini fisici, politici, sociali e immaginari diventino il centro.
Rituali magici, pozioni, sabbah notturni, cinema sotto le stelle e tanta altra frocialità in uno spazio che vuole essere in contatto con ciò che lo circonda, il quartiere e chi lo vive.
Vogliamo metterci in dialogo con chi ci sta attorno per animare questo luogo a partire dai bisogni di tutt*: incontriamoci, parliamoci e costruiamo insieme piccoli pezzi di mondi imprevisti all'altezza dei nostri desideri!
Secondo i piani del Comune, ad oggi ben lontani da un avvio concreto, questo spazio dovrebbe essere adibito come "abitazioni singole permanenti e temporanee, bed and breakfast, affittacamere". In una città in cui la speculazione sugli affitti, in particolare affitti brevi, compromette il quotidiano di molt* in un costante impoverimento collettivo, abbiamo deciso appena sarà possibile di rendere questa occupazione anche abitativa.
Vogliamo stare in relazione con questo luogo, sottraendoci alle dinamiche di sfruttamento della biodiversità e consapevoli dei danni che la gentrificazione e la retorica della riqualificazione hanno portato anche alle aree verdi. Quando pensiamo a un luogo di cura, libertà e rigenerazione per tutt*, lo pensiamo anche affianco agli animali non umani e alla vegetazione che ci circonda, che come noi stanno subendo nell'indifferenza la cementificazione brutale della città e in generale le pesanti conseguenze del cambiamento climatico.
Nell'ultimo decennio abbiamo visto un inasprimento repressivo che ha sottratto alla città socialità, possibilità di incontro, luoghi di elaborazione di sapere critico collettivo, spazi di mutualismo e resistenza. Un tentativo di riassetto urbano progettato meticolosamente negli anni. Dal 2016 in poi abbiamo assistito al crescente protagonismo della Fondazione Innovazione Urbana, incaricata formalmente di progettare e orientare i cosiddetti percorsi collaborativi, diventando il baluardo progressista del governo della città.
Le proposte offerte dal Comune prevedono un rigido controllo delle progettualità e una forte competizione per la cessione degli spazi, in una dinamica fortemente escludente. Come se non bastasse, questo processo dall'alto crea una forte ricattabilità tale per cui il Comune accede preventivamente al lavoro collettivo delle realtà che partecipano, le quali troppo spesso si devono poi sentir dire dallo stesso che i fondi stanziati non bastano.
In questa retorica di "finta partecipazione" è ben facile scovare l'intento di sottrarre sempre più spazio di agibilità politica a tutt* coloro che desiderano un modello alternativo ed autentico di partecipazione dal basso, non competitivo, accessibile in tutti i sensi e che rispecchi davvero i bisogni di chi questa città la vive.
Rifiutiamo questa "finta partecipazione" richiesta dall'alto, rilanciando un'autogestione dal basso, fatta di cura, ascolto, sperimentazione e orizzontalità. Non vogliamo erogare servizi in maniera assistenziale, ma costruire e condividere strumenti, eventi e attività che rispondano ai nostri bisogni e a quelli di chi ci circonda.
Ci siamo immaginat* di aprire presto uno spazio bimb*, per sollevare tutte quelle persone che quotidianamente sono impegnate nel lavoro di cura, ancora troppo spesso invisibilizzato; un'aula studio libera dalle logiche dell'accademia, un infopoint ricco di materiali sulla gentrificazione cittadina,sull'IVG, sui percorsi di fuoriuscita dalla violenza; di creare momenti di autocoscienza, laboratori di serigrafia, un orto popolare, letture collettive, ma anche musica, aperitivi, performance e serate kinkfriendly.
Sappiamo bene che nei contesti di attivismo e socialità frocia transfemminista che viviamo sono spesso presenti alcol e droghe. Ci autodefiniamo uno spazio antiproibizionista perchè riscontriamo ancora oggi un forte stigma su coloro che consumano queste sostanze, che si manifesta soprattutto nei pochi "luoghi del divertimento" rimasti in questa città.
Avere uno spazio autogestito non proibizionista, dove l’uso di sostanze non viene stigmatizzato, uno spazio dove poter usare sostanze in modo consapevole e non autodistruttivo, non deve confondersi con l'incentivo al consumo e all’estetica di droga e alcol. Lo spazio che desideriamo costruire è capace di essere accogliente e piacevole a prescindere dal tipo di rapporto che si ha con le sostanze, anche per chi ha con esse un rapporto problematico o in generale non consuma.
In questo senso cercare di lavorare assieme alle realtà che fanno riduzione del danno dal basso ci sembra importantissimo sia come autoformazione che a livello politico e di condivisione di pratiche di cura.
La Vivaia é uno spazio autogestito ed autorganizzato dove nessuna forma di violenza e discriminazione é tollerata. Come transfemministe sappiamo bene che la violenza patriarcale é sistemica, multidimensionale e attraversa le nostre vite in tanti modi diversi. Proprio per questo, siamo consapevoli del fatto che non esistono spazi completamente safe e liberati da ogni forma di violenza. Ci impegnamo quindi collettivamente a creare uno spazio il piú sicuro ed accogliente possibile, che possa essere attraversato da tutt*, dove discutere ed immaginare insieme, strategie di autodifesa per autodeterminare le nostre vite.
Alla Vivaia sarà possibile trovare materiale informativo e contatti dei CAV (centri antiviolenza) attivi sul territorio che supportano i percorsi di uscita dalla violenza.
Sappiamo che la lotta alla violenza eterocispatriarcale è quotidiana. Le basi da cui vogliamo partire nella gestione di questo spazio sono l'osservazione consapevole delle dinamiche relazionali di chi ci circonda, del linguaggio verbale, non verbale e del corpo che utilizziamo, l'ascolto e il supporto di chi ha vissuto qualsiasi tipo di violenza o molestia, dando spazio a emozioni e sensazioni senza sminuirle o giudicarle. Desideriamo costruire e condividere pratiche per individuare le dinamiche di potere più sottili e assodate del quotidiano, per metterle in costante discussione e ribaltarle!
Il consenso è il principio guida della nostra pratica politica e delle nostre relazioni e vogliamo che venga rispettato in ogni contesto.
Queste sono le prime basi per fare della Vivaia un luogo safer, inteso non solo come spazio di cura e vicinanza, ma anche come luogo per diventare più forti insieme, dove imparare a dire no, ad agire, ad abbattere tabù, stereotipi e pregiudizi.
E come la vegetazione libera e rigogliosa che ci circonda, cresciuta negli anni nonostante tutto, la Vivaia TFQ è arrivata oggi per prendersi spazio!
Organizziamoci insieme, immaginiamo altri modi di vivere in cui bisogni e desideri siano al centro, mostriamoci con tutta la nostra energia e bellezza e coi nostri corpi.

La Vivaia tfq è arrivata e non potrai più farne a meno!
NO MACHI
NO FASCI
NO SBIRRI
NO OMOLESBOBITRANSAFOBIA
NO SESSISMO
NO ABILISMO
NO RAZZISMO

Questa sera condividiamo da Sui Generis, trasmissione di Radio Popolare  che parla di donne e altre stranezze, una inter...
14/04/2023

Questa sera condividiamo da Sui Generis, trasmissione di Radio Popolare che parla di donne e altre stranezze, una intervista di Elena Mordiglia con Lea Melandri

Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti.

13 aprile 2023Bye Bye Mary  Quant 💜::::The Mary Quant Beauty bus, 1971Image © INTERFOTO Alamy Stock Photo
14/04/2023

13 aprile 2023
Bye Bye Mary Quant 💜
:
:
:
:
The Mary Quant Beauty bus, 1971
Image © INTERFOTO Alamy Stock Photo

EVENTO ANNULLATOLa presentazione di oggi martedì 4 aprile del libro FEMMINUCCE di Federippi  a Zalib  è stata rimandata,...
04/04/2023

EVENTO ANNULLATO

La presentazione di oggi martedì 4 aprile del libro FEMMINUCCE di Federippi a Zalib è stata rimandata, a presto dunque.

Cose di Casa ci porta fuori dal Raccordo Anulare. Abbiamo raccolto il racconto di Laura Bettini, 76 anni, femminista di ...
01/04/2023

Cose di Casa ci porta fuori dal Raccordo Anulare. Abbiamo raccolto il racconto di Laura Bettini, 76 anni, femminista di lungo corso e attuale presidente della Casa delle donne di Padova. Dirige una scuola di formazione in Psicomotricità Relazionale e si occupa di disagio infantile.

Ascoltiamola

Laura c'è ❣️Buon anniversario Laura Conti ❣️Laura Conti era nata il 31 marzo 1921 a Udine. Partigiana, ambientalista, po...
31/03/2023

Laura c'è ❣️
Buon anniversario Laura Conti ❣️
Laura Conti era nata il 31 marzo 1921 a Udine. Partigiana, ambientalista, politica, scrittrice, fondatrice di Lega per l'Ambiente e pioniera dell'ecologismo italiano, Medica e scienziata militante,

La ricordIamo con Barbara Bonomi Romagnoli e Turi, due 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐎𝐬𝐞 di RadiOsa e il loro libro 𝑳𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒄'𝒆̀. 𝑫𝒊𝒂𝒍𝒐𝒈𝒉𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊 𝒄𝒐𝒏 𝑳𝒂𝒖𝒓𝒂 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒊.
"Una donna pungente, divertente e con ancora tante cose da dire al mondo. Perché nonostante Laura Conti sia scomparsa dai grandi discorsi ambientalisti ed ecologisti della sinistra italiana degli ultimi trent'anni, le sue parole, il suo pensiero e le sue riflessioni sono ancora qui, a disposizione di tutte e tutti.
Un libro fatto di dialoghi impossibili che diventano reali grazie alla forza della narrativa e dell'immaginazione. Sette incontri con altrettante donne con le quali affrontare i temi a lei cari: la pandemia e il lavoro, i disastri ambientali, la vita e la salute delle donne, l'ecologia, la caccia e l'ab**to.
Un libro che ci permette di conoscere una delle pensatrici più importanti del nostro paese, considerata a ragione la fondatrice dell'ambientalismo scientifico in Italia che per ragioni incomprensibili non ha trovato posto nei libri di storia e nel nostro patrimonio culturale." da un post di Sara Sesti

Annuncio RadiosoSiamo costrette a prendere una pausa. Il direttivo della Cidd, in difficoltà economiche, ci ha comunicat...
30/03/2023

Annuncio Radioso

Siamo costrette a prendere una pausa. Il direttivo della Cidd, in difficoltà economiche, ci ha comunicato la decisione di utilizzare in altro modo i fondi già destinati al progetto di RadiOsa. Sospendiamo le trasmissioni ma sui social rilanciamo da oggi i nostri podcast prodotti finora per amplificare le nostre onde (e magari soddisfare anche la curiosità di chi non ha avuto ancora modo di ascoltarci).

Ferme comunque non sappiamo stare: per questo abbiamo il piacere di invitarvi al nostro primo incontro in presenza. Il 4 aprile saremo da Zalib, centro giovani, in via della Penitenza 35, Roma, con Federica Fabrizio, il suo libro "Femminucce" e Giulia Blasi. Vi aspettiamo alle 18.30!

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-sottosopra/

Il centro antiviolenza della Casa delle Donna di Pisa compie 30 anni. "Un traguardo importante, un percorso lungo, anche...
28/03/2023

Il centro antiviolenza della Casa delle Donna di Pisa compie 30 anni. "Un traguardo importante, un percorso lungo, anche complesso, ma portato avanti con passione dalle tante donne che hanno contribuito a far diventare il centro quello che è oggi", racconta Giovanna Zitiello, socia fondatrice e coordinatrice.

La puntata di oggi di Cose di Casa è a cura di Eleonora De Nardis

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-cose-di-casa/

Non è la nostra Europa, è la nostra vita.Per tutte, in tutto il mondo, nessuna condanna sui nostri corpi! Oggi, come OOb...
27/03/2023

Non è la nostra Europa, è la nostra vita.
Per tutte, in tutto il mondo, nessuna condanna sui nostri corpi!
Oggi, come OObiezione Respinta vogliamo provare a raccontarvi cosa significa quel “helping”, urlare la nostra solidarietà a Justyna e a tutte le donne e persone con utero, polacche e in tutto il mondo. Non sarà una condanna a fermarci perché è la nostra vita che non può fermarsi.
Abortion Dream Team nasce nel 1993 in supporto a tutte le persone che vogliono abortire; dal 2019 entra a far parte del network “Abortion Without Borders” (abortion.eu), che riunisce Abortion Dream Team (Polonia), Abortion Network Amsterdam (Paesi Bassi), Abortion Support Network (Regno Unito), Ciocia Basia (Germania), Kobiety w Sieci (Polonia), e Women Help Women. Queste organizzazioni sono quelle che più agiscono in Polonia per permettere a chi lo desidera di interrompere una gravidanza. Al loro fianco c’è anche Women on Web, un’altra ONG che si occupa di fornire assistenza e supporto alle IVG in telemedicina in quasi tutto il mondo.
La condanna per “helping” in Polonia assume inoltre un significato ancora più profondo.

https://www.dinamopress.it/news/non-e-la-nostra-europa-e-la-nostra-vita/

Oltre l'America , sono molti i paesi europei in cui si discute di interruzione volontaria di gravidanza, la pandemia ha accentuato la limitazione di questa scelta delle donne sul proprio corpo. In Polonia è praticamente vietata e considerata illegale, condannata chi la compie e chi presta supporto ...

È stata la prima associazione a rivendicare per le donne diritti di voto, ma anche di parità salariale – e diritti per i...
27/03/2023

È stata la prima associazione a rivendicare per le donne diritti di voto, ma anche di parità salariale – e diritti per i bambini e le bambine discriminati perchè nate e nati fuori dal matrimonio o sfruttati sul lavoro. È un drappello di donne nuove, di pioniere che progettavano di sfidare gli schemi patriarcali che le inchiodavano a posizioni passive e subalterne e di costruire diritti per chi ne era senza.

Per realizzare tutto questo avevano bisogno di riunire in un'unica sede le associazioni di donne già operative a Milano.

Ne parla con noi Eleonora Cirant: giornalista e mediattivista, si occupa in particolare di salute e diritti delle donne. In tema di biopolitica, salute di genere e scelte riproduttive ha scritto nel 2005 per Editori Riuniti - Non si gioca con la vita. Una posizione laica sulla procreazione assistita, e nel 2012 per le edizioni Franco Angeli - Una su cinque non lo fa. Maternità e altre scelte.

Oggi lavora come documentalista all’Unione femminile nazionale di Milano.

a cura di Marina Turi

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-movimentate/

Frammenti è un podcast femminista della Casa Internazionale delle donne di Roma e ospita la terza puntata del Laboratori...
26/03/2023

Frammenti è un podcast femminista della Casa Internazionale delle donne di Roma e ospita la terza puntata del Laboratorio Femminile Esorbitante di Rossana Campo, scrittrice nata a Genova nel 1963 da una famiglia di origine napoletana, che da anni tiene laboratori di scrittura autobiografica.

I racconti di questa settimana sono "Come tonni nella rete" di Giulia Salemi e "Cattiveria" di Nadia Bertazzoni.

A cura di Barbara Bonomi Romagnoli

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-frammenti/

Fabio Rampelli Fratelli D’Italia Vicepresidente della Camera dei deputati dichiara: "Coppie gay spacciano bambini per fi...
25/03/2023

Fabio Rampelli Fratelli D’Italia Vicepresidente della Camera dei deputati dichiara: "Coppie gay spacciano bambini per figli".
Federico Mollicone Fratelli D’Italia presidente della commissione Cultura della Camera dichiara: la gpa è “più grave della pedofilia”.
Lucio Malan Fratelli D’Italia capogruppo in Senato dichiara: “le coppie omogenitoriali non esistono”.
Eugenia Roccella, Fratelli d’Italia, ministra famiglia natalità e parti opportunità, dichiara: “La maternità surrogata in Italia è proibita e bisogna chiamarla col suo nome: utero in affitto”.

Di cosa parliamo quando parliamo di due mamme e due papà.
Ma anche di tante famiglie etero, che nei fatti sono la maggioranza di quelle che volano all’estero dove è consentito fare quello che in Italia non si può.

a cura di Barbara Bonomi Romagnoli

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-fermenti/

Una lettura attenta e appassionata di Donata Columbro  del libro "La Rete Non Ci Salverà", di Lilia Giugni.“𝐌𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈...
20/03/2023

Una lettura attenta e appassionata di Donata Columbro del libro "La Rete Non Ci Salverà", di Lilia Giugni.

“𝐌𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐭𝐨𝐥𝐥𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚” al vertice della classifica delle categorie più odiate online nel 2022 ci sono le donne (43,21%), seguite da persone disabili (33,95%), persone omosessuali (8,78%), migranti (7,33%), ebrei (6,58%) e islamici (0,15%).

Continua qui 👉https://www.lastampa.it/rubriche/data-storie/2023/03/07/news/internet_odia_le_donne_e_le_minoranze-12680608/

Pamela Marelli  bibliotecaria, storica, è autrice di Archivi dell’Acqua Salata. Stragi di migranti e culture pubbliche [...
20/03/2023

Pamela Marelli bibliotecaria, storica, è autrice di Archivi dell’Acqua Salata. Stragi di migranti e culture pubbliche [futura edizioni], un testo importante e prezioso, soprattutto in questi giorni in cui il Mediterraneo è di nuovo sotto i riflettori per l’arrivo di migliaia di persone sulle coste italiane. E la morte.

Marelli ci restituisce il racconto dei maggiori naufragi avvenuti fra il 1990 e il 2020 attraverso testimonianze, film, romanzi, reportage accanto a saggi e testi storici. Una tessitura interdisciplinare per una storia che ci riguarda tutte e tutti.

Grazie anche a Giusi Fasano del Corriere della Sera per la sua testimonianza da Cutro.

A cura di Barbara Bonomi Romagnoli

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-movimentate/

𝐔𝐬𝐚, 𝐖𝐲𝐨𝐦𝐢𝐧𝐠 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐞 𝐚𝐛𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐞.𝐼𝑙 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑀𝑎𝑟𝑘 𝐺𝑜𝑟𝑑𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 ...
20/03/2023

𝐔𝐬𝐚, 𝐖𝐲𝐨𝐦𝐢𝐧𝐠 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐞 𝐚𝐛𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐞.
𝐼𝑙 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑀𝑎𝑟𝑘 𝐺𝑜𝑟𝑑𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑠𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑏𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑜, 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑟𝑜, 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜.

Continua 👉 https://www.lastampa.it/esteri/2023/03/18/news/usa_wyoming_e_il_primo_stato_americano_a_vietare_le_pillole_abortive-12701268/

“Mi è sempre piaciuto portare in quello che scrivo qualcosa di non addomesticato, in lotta contro ‘la letteratura’ come ...
19/03/2023

“Mi è sempre piaciuto portare in quello che scrivo qualcosa di non addomesticato, in lotta contro ‘la letteratura’ come te la insegnavano a scuola. Qualcosa che è legato alla mia storia, credo, e alla lingua che si parlava in quello che è stato il mio mondo fino ai vent’anni. La scrittura e la lettura sono entrate nella mia vita come enormi possibilità. Come un dono, e un atto politico (nel senso bello del termine, ovvio)”.

Così scrive Rossana Campo, scrittrice, nata a Genova nel 1963 da una famiglia di origine napoletana, che da anni tiene laboratori di scrittura autobiografica.

Ospitiamo la seconda puntata del Laboratorio Femminile Esorbitante.

I racconti di questa settimana sono due, il primo di Giorgia Davanzo dal titolo La mia vita quasi bella e Io sono te di Elisa Crisci. Buon ascolto!

A cura di Barbara Bonomi Romagnoli

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-frammenti/

Dalla parte dei bambini e delle bambine tutte. ✍️🏳️‍🌈
19/03/2023

Dalla parte dei bambini e delle bambine tutte. ✍️
🏳️‍🌈

«Celebro l’insegnamento che rende possibili le trasgressioni per poter pensare, ripensare e creare nuove visioni. È quel...
18/03/2023

«Celebro l’insegnamento che rende possibili le trasgressioni per poter pensare, ripensare e creare nuove visioni. È quel movimento che rende l’educazione la pratica della libertà».
Sono le parole della filosofa afroamericana bell hooks, dal suo lavoro Insegnare Comunità
è da qui che è tratto il titolo dell'incontro che si è tenuto per una intera giornata all'interno di Feminism la fiera dell'editoria femminile giunta alla sua sesta edizione.

«Insegnare comunità. Le scuole luoghi di desiderio, differenzee relazione.», questo il titolo completo scelto dalle organizzatrici – la Società Italiana delle Letterate, il gruppo “Cara Prof” della rivista Leggendaria, Indici Paritari, l'Associazione Orlando e Manifestolibri, giornata che ha visto la partecipazione del Gruppo scuola di Archivia, dell'associazione Le Altre e di Proteo fare sapere.

Il fermento di oggi è lo sguardo femminista sui saperi per raccontare una scuola che va verso un’idea di intimità, diconnessione, di pedagogia, di speranza contro l’uniformità e la logica della prestazione e dell’aziendalismo. Contro l'idea di merito introdotta da un ministro conservatore per una formazione non erogata dall’alto, ma condivisa.

a cura di Marina Turi

https://radiosa.casainternazionaledelledonne.org/podcast/ascolta-fermenti/

Indirizzo

Magnano In Riviera

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando RadiOsa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a RadiOsa:

Video

Condividi

Società Di Media nelle vicinanze