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Annunciato un nuovo libro di Francesco Benozzo per Edizioni La Vela𝐋𝐎 𝐒𝐂𝐈𝐀𝐌𝐀𝐍𝐄𝐒𝐈𝐌𝐎𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐢, 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞Un pic...
02/09/2024

Annunciato un nuovo libro di Francesco Benozzo per Edizioni La Vela
𝐋𝐎 𝐒𝐂𝐈𝐀𝐌𝐀𝐍𝐄𝐒𝐈𝐌𝐎
𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐢, 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞
Un piccolo libro di sintesi sullo sciamanesimo, indagato nella sua essenza arcaica di 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞-𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐬𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐥'𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨. Ben prima delle recenti distinzioni tra naturale e soprannaturale, tra corpo e anima, e della stessa separazione tra vita e morte, le sciamane e gli sciamani del Paleolitico si fecero interpreti di 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐢𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐬𝐦𝐨 nella sua complessa e non separabile unità. Le diverse tradizioni sciamaniche presenti oggi in comunità a interesse etnografico (dal Nepal a Tuva, dai territori ugro-finnici a quelli boreali, dalle regioni dei nativi amerindiani a quelle centro-africane) vivono in una continuità ininterrotta con questa preistoria remota, di cui recano traccia anche le nostre culture occidentali, tanto nelle loro attestazioni scritte più antiche (greco-latine, celtiche, germaniche) quanto soprattutto nella dimensione orale di concezioni, gesti e parole che persistono nei dialetti, nel folklore e nelle nostre percezioni più intime e oniriche. Nel mondo che cambia e che ci vorrebbe allineate, omologate e inermi tessere del cambiamento, la sciamana e lo sciamano costituiscono una persistente e tangibile forma di diserzione e di dissidenza, che incarna e dà voce, proprio oggi, al nostro 𝐚𝐧𝐞𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐦𝐚𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐢𝐭𝐨 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐬𝐞𝐥𝐯𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢, verso i milioni di anni della nostra evoluzione in cui i nostri sguardi e le nostre parole furono alberi, furono montagne e furono potenti maree sotto cieli di stelle arborescenti.

“Quando era disperato… saliva sulla moto e sfidava la nebbia dei viottoli di campagna… perché la testata scoppiettante e...
30/08/2024

“Quando era disperato… saliva sulla moto e sfidava la nebbia dei viottoli di campagna… perché la testata scoppiettante e calda della Guzzi era l’unica consolazione contro il gelo dell’inverno e l’ostilità imperscrutabile del mondo”.
(Edmondo Berselli)

Il 60,7% degli italiani sopra i 6 anni nel 2022 non ha letto neanche un libro, il peggior dato registrato negli ultimi d...
28/08/2024

Il 60,7% degli italiani sopra i 6 anni nel 2022 non ha letto neanche un libro, il peggior dato registrato negli ultimi due decenni.
L’unica fascia d'età sotto il 50% è quella dei 10-17enni, mentre sopra i 75 anni meno di un italiano su quattro legge almeno un libro all’anno.
Se pensiamo che escono poco meno di 300 titoli al giorno; se pensiamo che le vetrine delle librerie sono destinate automaticamente ai soliti noti, ovvero i grandi gruppi editoriali; se pensiamo che anche le vendite (già poche) stanno diminuendo (-2,5% nel primo semestre del 2024), allora si può concludere che solo un f***e (a meno che non sia ricco di famiglia) può decidere, oggigiorno, di fare l'editore.

“Una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di ...
28/08/2024

“Una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie e i nervi, in realtà non abbiamo più diritti. Cedere occhi, orecchie e nervi a interessi commerciali è come consegnare il linguaggio comune a un’azienda privata o dare in monopolio a una società l’atmosfera terrestre”.
(Marshall McLuhan, 1911-1980)

"Noi non assistiamo alla fine naturale di una grande civiltà umana, ma alla nascita di una civiltà disumana che potrebbe...
27/08/2024

"Noi non assistiamo alla fine naturale di una grande civiltà umana, ma alla nascita di una civiltà disumana che potrebbe stabilizzarsi solo grazie a una vasta, a un’immensa, a un’universale sterilizzazione di tutti gli alti valori della vita".
(Georges Bernanos, "La Francia contro la civiltà degli automi", 1944)

IN USCITA IL 12 SETTEMBRE"La comunicazione sui temi dei cambiamenti climatici è ormai improntata a un catastrofismo molt...
26/08/2024

IN USCITA IL 12 SETTEMBRE
"La comunicazione sui temi dei cambiamenti climatici è ormai improntata a un catastrofismo molto spesso del tutto ingiustificato dalla realtà dei fatti. Questa situazione ha determinato la diffusione di varie informazioni in netto contrasto con i dati disponibili; su alcune di tali informazioni l’Autore ironizza, proprio per portare in modo leggero il lettore a capirne l’assurdità".

LA PRIMA USCITA DI SETTEMBREIl dibattito pubblico sul clima ha preso corpo nell’ultimo decennio dello scorso secolo, a s...
23/08/2024

LA PRIMA USCITA DI SETTEMBRE
Il dibattito pubblico sul clima ha preso corpo nell’ultimo decennio dello scorso secolo, a seguito della crescente attenzione verso il riscaldamento globale in atto. Inizialmente, l’argomento centrale era appunto quello dell’innalzamento delle temperature e della relativa valutazione del contributo antropico ad esso, ma assai rapidamente si è passati a discutere di concetti ben più articolati, espressi dai termini di “cambiamento climatico” e poi di “crisi climatica”. Si è infatti imposta l’idea che si siano già verificati degli sconvolgimenti tali da comportare pesanti conseguenze sulle società umane e sull’ambiente. Tutto ciò ha innescato una sorta di bulimia di catastrofismo, con l’effetto di determinare la frequente diffusione di informazioni prive di reali riscontri scientifici, ma in grado di colpire l’immaginario dell’opinione pubblica.
Questo libro, redatto con un taglio molto spesso ironico, è proprio rivolto a mettere in evidenza – in modo quindi volutamente leggero – alcune delle assurdità che circolano nel sistema dei media e non poche volte pure nell’ambito di settori della scienza, troppo desiderosi di confermare certi scenari drammatici.

Sergio Pinna è professore ordinario di Geografia all’Università di Pisa, ateneo nel quale tiene anche corsi di Climatologia e di Storia del Clima. I suoi principali interessi di ricerca sono rivolti alle variazioni spaziali e temporali del clima, ad alcuni aspetti della bioclimatologia umana e alla valutazione dei rischi naturali.

Sono stato qualche giorno “fuori” (anche se molto vicino a dove abito), senza computer, senza social e senza televisione...
23/08/2024

Sono stato qualche giorno “fuori” (anche se molto vicino a dove abito), senza computer, senza social e senza televisione. La mia ultima “vacanza” risaliva all’epoca pre-Covid, che in effetti, ormai, sembra distante qualche era geologica, almeno considerando le mie personali “esperienze di vita”. Nel mio caso, comunque, “fare vacanza” aveva un significato ben preciso: “staccare la spina”, e non in senso figurato. Staccarla proprio. Ho tenuto attivo, e solo per un quarto d’ora al giorno, il telefono. Devo dire che la lontananza dal frastuono impetuoso dei media e dalla cascata ininterrotta di “informazioni” ha giovato molto alla mia salute. Purtroppo, anche e soprattutto a causa del lavoro che faccio, la “connessione” è inevitabile. Con tutte le controindicazioni che, in qualche maniera, vanno gestite. Se un giorno potrò permettermelo (anche solo per qualche ora, prima dell’ultimo viaggio), vivrò in questo modo: da eremita della modernità.
Nel frattempo, questa manciata di giorni ha portato qualche buona notizia. I nostri “Padri del Deserto” sono stati recensiti da un noto quotidiano e, di conseguenza, hanno avuto modo di iniziare a circolare.

19/08/2024
I nostri "maledetti giovani" recensiti dal "Timone". Grazie a tutti.
18/08/2024

I nostri "maledetti giovani" recensiti dal "Timone". Grazie a tutti.

15 AGOSTO, IL GIORNO DEL “SORPASSO” MANCATONon è un caso che Dino Risi abbia scelto questa particolare data come cornice...
15/08/2024

15 AGOSTO, IL GIORNO DEL “SORPASSO” MANCATO
Non è un caso che Dino Risi abbia scelto questa particolare data come cornice “temporale” di un film maestoso, nella sua capacità di condensare in una pellicola non solo un’epoca, ma anche la sua fine. E la tragedia che ne sarebbe scaturita.
Fu accolto, all’epoca (era il 1962), abbastanza tiepidamente dalla critica, ma entusiasticamente dal pubblico. Ovvio. Perché al di là di una matrice simbolica importante, il film è un gioiello di ambientazione e recitazione. L’istrionico Gassman, soprattutto, ma con una “spalla” (il grande Trintignant) di primaria grandezza.
La sceneggiatura ispirerà il primo dei road movies americani, ovvero “Easy Rider”.
Non è un caso, dicevo, che Risi abbia scelto il “Ferragosto” per racchiudere in un “viaggio” tutto il fragore metaforico di un’epoca, quella del boom economico, del “miracolo” e dell’effervescenza positiva che si respirava in quegli anni. Un’epoca destinata a svanire presto, lasciando sul cammino (la via Aurelia, precisamente la scogliera di Calafuria) i rottami di una “felicità” indotta dai consumi sfrenati e dal desiderio di “oltrepassare” ogni limite (il “sorpasso”, appunto) grazie alle nuove possibilità che si stavano materializzando, alla portata di tutti o quasi. Troppo veloce, fu, quel miracolo. Non appena le luci del luna park iniziarono a spegnersi, fu il buio ad avvolgere le “tragedie di Stato” con i loro misteri, gli anni di piombo e la fine di un’illusione. Che non poteva essere altro, per un paese ormai snaturato dal cemento, dalla secolarizzazione e dall’arrampicata dell’Ego.

Le uscite di settembre (altre in arrivo)
14/08/2024

Le uscite di settembre (altre in arrivo)

In preparazione per settembre
14/08/2024

In preparazione per settembre

"Un singolare paradosso: la gente, quando agisce, pensa solo al più gretto interesse personale, ma al tempo stesso è più...
12/08/2024

"Un singolare paradosso: la gente, quando agisce, pensa solo al più gretto interesse personale, ma al tempo stesso è più che mai condizionata nel suo comportamento dagli istinti della massa. E ora più che mai gli istinti di massa sono divenuti insensati ed estranei alla vita".
(Walter Benjamin, 1892-1940)

IN PREPARAZIONE PER SETTEMBRE"Democrazia surrogata e libertà obbligatorie sono le declinazioni surrettizie degli attuali...
09/08/2024

IN PREPARAZIONE PER SETTEMBRE
"Democrazia surrogata e libertà obbligatorie sono le declinazioni surrettizie degli attuali governi occidentali: la cifra di benessere apparente millantata dal globalismo liberista. Siamo di fatto marionette di un pianeta detenuto dalle lobbies. Neo-schiavi della caverna platonica, illusi dalle ombre del Capitale.
Il pianeta agonizza e sembra che la faccenda interessi poco. Il segno palese dell’ignavia dei tempi. Per le moltitudini addomesticate è più naturale credere al potere salvifico di vaccini sedicenti, o che Vladimir Putin sia Lucifero in persona. Da una politica globale focalizzata strumentalmente su Nemici e Terrore, discende insomma una platea di cittadini attoniti, ipnotizzati dagli effetti piuttosto che interessati alle cause degli accadimenti. Il cogito cartesiano è bandito dalle millantate democrazie capitaliste. Severamente vietato riflettere, porre domande che non prevedano pleonasmi, retorica, o univocità di opinione per tutta risposta.
Il vasto impero delle merci è ormai senza confini – il libro è merce, la canzone è merce, la notizia è merce, gli anonimi figuranti che pubblicizzano in diretta il loro misero privato, merce da audience anche loro –, e non esiste nemmeno più l’Antifaschistischer Schutzwall di Berlino (leggi Muro) a figurare l’argine al consumo indotto dal neofascismo-liberista. Da qui discende la meta-significazione in tedesco che titola questo saggio pop. Per questo, 'Bitte, keine Réclame': per favore niente pubblicità. Perché se non fosse troppo tardi, bisognerebbe tornare a una teleologia alternativa a quella della pubblicizzazione e della mercificazione del pianeta".

Il mercato librario, nella prima parte del 2024, ha registrato una perdita del 2,2%. Complessivamente, la flessione è do...
08/08/2024

Il mercato librario, nella prima parte del 2024, ha registrato una perdita del 2,2%. Complessivamente, la flessione è dovuta principalmente al rallentamento di un settore in crescita che ne ha consentito la "tenuta" complessiva negli ultimi anni, periodo Covid compreso: i manga.
Per il resto, le leggi del mercato ormai imperano da anni anche tra le pagine dei libri/oggetto/merce: nei contenuti e nella lottizzazione del settore, dove i grandi gruppi controllano (unico caso al mondo, l'Italia) la distribuzione, decidendo cosa e come deve andare in libreria, in televisione e sui giornali: ovviamente, le loro pubblicazioni.

I SOCIAL ILLUDONO«Quanto tempo passate sui social?».«Io due ore al giorno».«Io tre».«Non troppo».Risposte tipiche, ma i ...
04/08/2024

I SOCIAL ILLUDONO
«Quanto tempo passate sui social?».
«Io due ore al giorno».
«Io tre».
«Non troppo».
Risposte tipiche, ma i ragazzi vivono con lo smartphone in mano.
Cosa vuol dire non troppo? I ragazzi vengono formati da una nuova grande agenzia educativa. Essa è pervasiva, sfugge a ogni controllo, ha mille tentacoli e mille teste. Una creatura mitologica realissima. Cosa racconta questo Proteo contemporaneo? Come seduce i nostri giovani?
Lo fa – quando va bene – illudendoli di poter diventare ricchi e famosi attraverso la via dell’impegno e dell’ingegno; quando va male, attraverso illusorie scorciatoie per far soldi. Se poniamo attenzione a ciò che ho chiamato via dell’impegno e dell’ingegno il mantra che raggiunge le nostre orecchie è più o meno questo: «Tutto dipende da te. Devi mettere energia e non lamentarti; adattati! Cura il corpo, e se sei bello tanto meglio. Se hai un capitale di partenza tanto meglio. Altrimenti, fai come me: crea la tua azienda, diventa imprenditore di te stesso, trasferisciti in America, sganciati dai genitori, vivi con la valigia in mano, diventa un influencer, partecipa a un programma per giovani artisti, improvvisati esperto in qualche cosa. Diventerai famoso!». Tu chiamale se vuoi illusioni, e intanto i giornali riportano la notizia che la laurea non rappresenta più un canale privilegiato di ascesa sociale. Contano i rapporti, le relazioni, il pedigree familiare.

Questo libro è qualcosa di particolare; tanto per cominciare, una confessione, forse un testamento. Si rivolge infatti a tutti, credenti e no, pur offrendo una chiara prospettiva interpretativa del mondo. Lo leggiamo ovunque, i giovani stanno vivendo una crisi epocale. Psicofarmaci, anoressia, buli...

Escono oggi le "101 Storie dei Padri del Deserto".Già disponibile sul sito, nei prossimi giorni il piccolo grande libro ...
30/07/2024

Escono oggi le "101 Storie dei Padri del Deserto".
Già disponibile sul sito, nei prossimi giorni il piccolo grande libro sarà acquistabile negli store online e ordinabile in libreria.
Si tratta dell'ultima uscita di questa prima parte dell'anno.
Le prossime pubblicazioni ripartiranno a settembre con l'autobiografia dell'Ayatollah Khamenei e un libro "piccante" sull'allarmismo climatico.

I “Detti dei Padri del Deserto”, chiamati anche gli “Apoftegmi” appropriandosi di un termine che in greco si riferisce alle narrazioni leggendarie, che in questo piccolo carotaggio sono definiti “Storie”, rappresentano forse il maggiore dei prodotti letterari dell’esperienza monastica ...

Già disponibile sul sito e negli store online. Nelle prossime settimane in libreria.
26/07/2024

Già disponibile sul sito e negli store online. Nelle prossime settimane in libreria.

Proudhon pensava che, della guerra, tutti “hanno una certa idea, alcuni per essere stati testimoni, altri per averne letto molte relazioni, parecchi per averla fatta”. L’osservazione sopra riportata rappresenta il fulcro di un problema. Per quante definizioni possano essere date della guerra, ...

Andrew Wyeth (1917-2009), "Distant Thunder", 1961
25/07/2024

Andrew Wyeth (1917-2009), "Distant Thunder", 1961

"Il racconto delle rocce e delle pietre" segnalato sul sito della Società Geologica Italiana.Un libro bellissimo e, a su...
24/07/2024

"Il racconto delle rocce e delle pietre" segnalato sul sito della Società Geologica Italiana.
Un libro bellissimo e, a suo modo, "unico".

Il racconto delle rocce e delle pietre - 24/07/2024 | Società Geologica Italiana Carissimi Associati SGI, Carissimi Soci Società Associate, su indicazione di Paolo Conti (Università di Siena) vi segnaliamo il libro divulgativo "Il racconto delle rocce e delle pietre", realizzato da Angelo Pecceri...

"La scuola che sto vivendo non mi piace: tempi sempre più ridotti per le discipline e i docenti, con questi ultimi costr...
23/07/2024

"La scuola che sto vivendo non mi piace: tempi sempre più ridotti per le discipline e i docenti, con questi ultimi costretti a convivere con attori esterni, esperti, tecnici, orientatori, formatori e alle prese con decine di progetti da seguire e ai quali trovare uno spazio e un senso, con alternanze scuola-lavoro, corsi di primo soccorso, di educazione stradale, di educazione economica, con tanto di manuali curati da Banca d’Italia. Un incubo, insomma.
L’educazione civica è l’esempio di come il docente sia in parte esautorato nella sua autonomia e di come facciano il loro ingresso nella scuola i dettami dell’agenda politico-economica. L’agenda 2030 fa capolino da ogni capitolo dei testi scolastici, soprattutto nelle scuole medie inferiori, come ho avuto modo di appurare analizzando un testo di grammatica di seconda media di mio figlio. Il condizionamento politico e psicologico avanza, imponendo figure sapientemente scelte dal sistema, al di fuori di ogni consapevolezza da parte dello studente. Ogni sorta di politicamente corretto concepibile ammorba la testa di ragazzi ancora acerbi per riuscire a difendersi.
In tutto questo il sapere strumentale soppianta quello critico: materie come inglese e informatica, strumenti attraverso i quali poter dire qualcosa, rosicchiano spazio a quelle in cui si dovrebbe formare proprio quel qualcosa da dire. A che scopo insegnare l’inglese con tanta attenzione a ragazzi che utilizzano oggi più o meno duecento parole in italiano?"

È possibile una scuola diversa? Angoscia, eterodirezione, costrizione, noia e inautenticità sono tratti costitutivi di ogni esperienza scolastica, oppure un suo ripensamento profondo potrebbe risolvere questi problemi? Qual è il ruolo dell’insegnante, nell’era di Google sempre in tasca e dell...

Una bellissima intervista televisiva all'autrice del libro "Le conoscevo bene. Storie di donne che fanno il cinema".
23/07/2024

Una bellissima intervista televisiva all'autrice del libro "Le conoscevo bene. Storie di donne che fanno il cinema".

A cura di Federico Berti

INNOCENTI PAROLE DI UNA RAGAZZA INNOCENTE.VOGLIO SIA PER SEMPRELei è dolcissima, parla sottovoce, alza i suoi grandi occ...
22/07/2024

INNOCENTI PAROLE DI UNA RAGAZZA INNOCENTE.
VOGLIO SIA PER SEMPRE
Lei è dolcissima, parla sottovoce, alza i suoi grandi occhi verso di me. Lo dice davanti a tutta la classe: «Esiste il paradiso?».
Sono stupito, dove ha trovato tutto questo coraggio? È sempre stata così riservata.
La classe prima rumoreggia, poi tace. Forse è anch’essa stupita.
Io ora cosa rispondo? Devo dirle che questa è la domanda che mi assilla sin da quando ero bambino? Devo dirle che senza il paradiso per me nulla ha senso? Devo dirle che quando ho visto il corpo di mio padre morto ho sentito che lui non era lì, ma che era vivo da un’altra parte?
Devo dirle che davanti a quel dolore non ho pianto? Devo dirle che ho pensato di essere insensibile e che poi mi sono detto: «Ma come? Ti commuovi per un film romantico e adesso che dovresti piangere sei secco come un rivo dopo anni di siccità!».
Devo dirle che credo a questo perché Gesù non può averci ingannato sulla cosa più importante?
Avrei potuto svolgere una riflessione teologica, avrei potuto presentare la prospettiva orientale o quella materialista, ricordando come per quest’ultima la morte sia semplicemente un fatto biologico. Avrei potuto, ma non l’ho fatto.
Le ho detto solo di me, di mio padre, delle mie paure, del fatto che ho sentito papà vivo nonostante il suo corpo fosse freddo. Da un punto di vista umano e culturale la morte è contro natura! Come e perché accettarla? Dovremmo essere in perenne rivolta contro la morte, dovremmo istituire la giornata “Contro ogni morte”.
Poi è suonato il campanello. La ragazza mi si è fatta vicina e mi ha detto: «Anch’io professore credo nel paradiso per la sua stessa ragione. Voglio rivedere il mio papà che è morto quando ero piccola». Ha detto così: «Il mio papà». In quel momento mi è sembrata una bambina piccola e indifesa, dolcissima e triste. Poi ha sorriso, ha cacciato via tutti i pensieri, belli e brutti, ed è uscita.
«Ascolta!» le ho quasi gridato; al che lei è tornata indietro e io non ho potuto che dirle: «Sicuramente tu un giorno incontrerai il tuo papà».
I ragazzi hanno fame di paradiso. Noi adulti li abbiamo riempiti di quella terra infeconda dei nostri pensieri disincantati.

Questo libro è qualcosa di particolare; tanto per cominciare, una confessione, forse un testamento. Si rivolge infatti a tutti, credenti e no, pur offrendo una chiara prospettiva interpretativa del mondo. Lo leggiamo ovunque, i giovani stanno vivendo una crisi epocale. Psicofarmaci, anoressia, buli...

"Nel corso della storia, le rocce hanno segnato momenti fondamentali dello sviluppo delle civiltà che hanno lasciato ope...
19/07/2024

"Nel corso della storia, le rocce hanno segnato momenti fondamentali dello sviluppo delle civiltà che hanno lasciato opere indistruttibili, dai dolmen e menhir delle civiltà preistoriche megalitiche, alle piramidi egiziane e della Mesoamerica, fino ai misteriosi mohai dell’Isola di Pasqua. Le civiltà moderne utilizzano le rocce come materiali decorativi e per la costruzione di infrastrutture come strade e ferrovie; molte delle sostanze preziose per lo sviluppo tecnologico, quali il ferro, il rame, le terre rare e innumerevoli altri metalli, sono custoditi e vengono estratti delle rocce. Infine, ma non per ultimo, le rocce interagiscono costantemente con i gas e le acque dell’atmosfera-idrosfera, determinandone la composizione e creando di fatto le condizioni adatte alla vita complessa, così come noi la conosciamo".

Le rocce formano la gran parte della Terra e dei pianeti interni del sistema solare. Esse costruiscono il paesaggio terrestre, si ritrovano nelle case, nelle strade e nei monumenti e opere d’arte delle nostre città. La loro presenza controlla la composizione dell’atmosfera e delle acque, creand...

"Gentile presidente Putin, vede bene cosa siamo diventati, noi europei della cosiddetta Unione, a quale degradazione cul...
17/07/2024

"Gentile presidente Putin, vede bene cosa siamo diventati, noi europei della cosiddetta Unione, a quale degradazione culturale, a quale spappolamento morale siamo arrivati.
Non sappiamo più quali sono i valori e dove sono: confondiamo Raffaella Carrà e Simone Weil, Vasco Rossi e Fëdor Dostoevskij… Siamo sempre più ignoranti, assuefatti al fasullo, succubi del consenso, infantili, incivili, vili, e vecchi, sempre più vecchi… E perché mai lei dovrebbe ve**re a invaderci? Eppure è questo che ci impone di credere e temere il rimbambito d’oltreoceano, o chi si impone a lui. Potremmo forse reagire? La gioia del pensiero libero è perduta, perduto il piacere di capire e dissentire. Sa che cosa si pubblicizza di più, qui, alla televisione? Roba contro stitichezza, insonnia e perdite urinarie. Io la prego: non ci prenda sul serio. Abbia pietà: non ci prenda sul serio".
(Patrizia Valduga, poetessa e traduttrice italiana, "il Fatto Quotidiano", 17 luglio 2024)

“In lontananza si levava un debole, acuto ululato seguito da un coro di ululati simili, che via via divenivano più fitti...
16/07/2024

“In lontananza si levava un debole, acuto ululato seguito da un coro di ululati simili, che via via divenivano più fitti e più alti. Ancora una volta Buck li riconobbe come cose udite nell’altro mondo che persisteva nella sua memoria. Si portò al centro della radura e si mise in ascolto. Era il richiamo. Il richiamo dalle molte note che risuonava più allettante e imperioso che mai. E come mai prima di allora egli era pronto a obbedire. John Thornton era morto, l’ultimo legame era spezzato. L’uomo e le pretese dell’uomo non lo tenevano più avvinto”.
(Jack London, “Il richiamo della foresta”, 1903)

30 LUGLIO Chiesero a un padre come un monaco disciplinato possa evitare di scandalizzarsi quando vede qualcuno ritornare...
16/07/2024

30 LUGLIO
Chiesero a un padre come un monaco disciplinato possa evitare di scandalizzarsi quando vede qualcuno ritornare nel mondo. Rispose: “Osservate i cani quando cacciano le lepri: appena uno di loro vede una lepre la insegue fino a quando non la raggiunge, senza lasciarsi sviare. Gli altri cani invece guardano solo quello che corre e vanno dietro a lui, fino a quando non si stancano e tornano indietro. Solo quello che ha visto la lepre la insegue fino a raggiungerla, senza distrarsi o seguire l’esempio di quelli che si fermano. Né spaventarsi per forre, rovi o spine. Allo stesso modo, chi cerca Cristo e si fissa incessantemente sulla croce, supera tutti gli ostacoli che incontra finché non raggiunge il Signore”.

Indirizzo

Via Bonagiunta Urbiciani
Lucca
55100

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