17/12/2024
Mercoledì 18 dicembre, ore 20.30 - Sala consiliare del Municipio di Levico - FRANCESCO FILIPPI presenta “Cinquecento anni di rabbia. Rivolte e mezzi di comunicazione da Gutenberg a Capitol Hill” (Bollati Boringhieri, 2024). Modera: Giuseppe Ferrandi, Direttore della Fondazione Museo storico del Trentino
L’ultimo appuntamento dell’intensissimo tour di Francesco Filippi sarà a casa, a Levico Terme. Filippi, affermato storico della mentalità e formatore, presenterà mercoledì 18 dicembre alle ore 20.30 presso la Sala consiliare del Municipio di Levico (via Marconi, 6) il saggio “Cinquecento anni di rabbia. Rivolte e mezzi di comunicazione da Gatunberg a Capitol Hill” (ed. Bollati Boringhieri, 2024). Dialogherà con l’autore il Direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi.
“Chi controlla i mezzi di informazione domina il racconto pubblico e controlla il potere”, si legge nella quarta di copertina. Nel libro Filippi discute una tesi affascinante, legata al fatto che esiste uno stretto rapporto che intercorre tra le rivolte e i mezzi di comunicazione, dal Cinquecento a oggi, e senza dubbio quella a cui stiamo assistendo in questi anni è una grande rivoluzione, di cui noi siamo i protagonisti.
Ancora nel Cinquecento, l’invenzione di Gutenberg (la stampa a caratteri mobili) fu il motore inconsapevole di una rivoluzione. La capillare diffusione di fogli stampati con la nuova tecnologia a basso prezzo portò chi non aveva mai avuto accesso al potere a prendere coscienza per la prima volta di istanze comuni. La rabbia sociale che ne esplose assunse una forma nuova e organizzata, da cui scaturì la Guerra dei contadini, alla fine repressa nel sangue nel 1525. Un episodio non sempre identificato come centrale nella storia d’Europa ma che nelle sue dinamiche mostra un cambiamento radicale nel rapporto tra il potere e la comunicazione. Da allora il mondo non fu più come prima; da quel momento il potere iniziò a occuparsi dei mezzi di informazione per poterli imbrigliare e rendere innocui. Cinque secoli dopo – parliamo di oggi – è accaduto qualcosa di molto simile. È il 6 gennaio 2021 quando il sogno della «più grande democrazia del mondo», incredibilmente, vacilla. Una folla inferocita, composta in maggioranza da uomini bianchi, dà l’assalto al Congresso degli Stati Uniti, a Capitol Hill. La rabbia popolare di quel giorno viene incanalata e organizzata dai social media.
In entrambi i casi un nuovo mezzo di comunicazione, sfuggito ai filtri del potere, porta in superficie la rabbia di chi si sente escluso dalla narrazione dominante. Con interessanti analogie e ovvie differenze si sta assistendo in questo preciso momento a un cambiamento epocale dei sistemi di comunicazione, ma anche dei loro modi e tempi, tale da essere paragonabile per potenza a quello che partì dalla Germania imperiale e si diffuse in tutta la società europea.
Francesco Filippi, levicense, è storico della mentalità e formatore per l’Associazione di Promozione Sociale Deina, partecipa alla programmazione e alla realizzazione di viaggi di memoria e percorsi formativi in tutta Europa. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” (2019), “Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto” (2020), “Noi però gli abbiamo fatto le strade. Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie” (2021) e “Guida semiseria per aspiranti storici social” (2022). Per la casa editrice Laterza “Prima gli italiani! (sì, ma quali?)” (2021).
L’incontro è organizzato dalla Biblioteca comunale di Levico Terme in collaborazione con La Piccola Libreria. Ingresso libero.