Atlantide editore

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Ogni giorno siamo bombardati da notizie sui piccoli e grandi accadimenti giornalieri, rilanciate con ritmo serrato, talora ossessivo, mentre ci si sofferma sempre meno sul senso del vivere insieme. Andare oltre il quotidiano, indagare e narrare il vissuto profondo e sommerso di comunità, uomini e donne, le loro storie, radici, è lo scopo con cui nasce la casa editrice Atlantide, nel territorio del

la provincia di Latina, senza rinunciare ad allargare l’orizzonte su scenari più ampi. Un viaggio alla scoperta del legame tra passato, presente e futuro, convinti che solo nella conoscenza reciproca si possa rintracciare e rinsaldare il legame comunitario e il suo calore umano.

"Anche io ero un po’ dannunziana. Cosa molto audace per una ragazza di quel tempo, presi la patente automobilistica, che...
22/01/2025

"Anche io ero un po’ dannunziana. Cosa molto audace per una ragazza di quel tempo, presi la patente automobilistica, che gli esaminatori, proprio perché ero una donna, mi fecero sudare. Coperta con uno spolverino lungo, quasi fino ai piedi, e con in testa una cuffia di tela e cuoio abbottonata sotto il mento appunto come D’Annunzio in volo su Vienna, guidavo una Ceirano decappottabile, spesso accanto ad Elvira, che si abbigliava esattamente nello stesso modo. Non ricordo però
quali lunghi viaggi facessimo"
(Stella Carfagna 1922, tra le prime donne patentate del territorio pontino, nella futura provincia di Littoria poi Latina)

Spedizione gratuita, digita sul titolo per procedere all'acquisto.
22/01/2025

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di Giulio Alfieri “Frutto della ricerca su migliaia di documenti e testimonianze, la storia della colonizzazione dell’Agro Pontino negli anni ‘30 e ‘40 del Novecento ne esce per molti aspetti diversa dalla narrazione tradizionale. L’enormità, mai sottolineata a sufficienza, di una migrazi...

Grazie a Ciak Sabaudia per questa recensione
21/01/2025

Grazie a Ciak Sabaudia per questa recensione

"Quella di Domiziano era ed è la più famosa. Di fronte a Torre Paola il canale romano che collegava, e collega tuttora, l' interno del del lago di Sabaudia al mare è la testimonianza di una vera, capace di mettere insieme materiali, tecnica costruttiva, rispetto per l' ambiente e gusto."

"Qui sono presenti vitigni "antichi", la Malvasia Puntinata, il Greco e il Moscato di Terracina , e "nuovi", gli stessi dell' area dell' Astura (Merlot, Trebbiano, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Montepulciano).
Anche i vini prodotti in queste aziende evocano nei loro nomi il fascino arcano e solare di queste terre, dei laghi costieri, dell' area del Circeo.
Si chiamano "Circeo", "Malvasia", "Moscato", "Perle di Lago"..."

"E' una città giovane, nata con la bonifica integrale. Il suo nome è stato un omaggio del regime alla dinastia dei Savoia, la famiglia reale dell' allora Regno d' Italia. Una città di pietre e di linee, come vuole il modello razionalista cui è ispirata la sua architettura, che ne fanno una città simbolo del razionalismo italiano, e non solo, del Novecento. Si trova in pieno Parco del Circeo, nel cuore del paesaggio antico dell' Ager Pomptinus, ed è immersa nel mito, quello di Circe e quello creato ad hoc all' epoca della sua fondazione , elementi che le conferiscono un' anima, una luce particolare..."

Mauro D' Arcangeli e Antonio Scarsella scrivono così nel libro "VIAGGI NELL' AGRO PONTINO - VITA VITIS VINUM", edito da Atlantide Editore nel 2017📘
Il testo è un viaggio nella storia dell' Agro Pontino sotto forma di romanzo con gli occhi di Peter von Goethe, discendente immaginario dello scrittore tedesco, e di un gruppo di professori e studenti olandesi che decidono di partire con i loro studi dal sito archeologico di Satricum...🖋️📖🇩🇪🇳🇱
Tra iniziative, ricerche e "segreti" dei protagonisti il passato del territorio pontino verrà messo in relazione con il presente tramite il filo conduttore del vino, partendo dalla conoscenza dei "vecchi vitigni" della zona sino ad arrivare alle attuali aziende vinicole di Latina e Provincia🍇🍷🥂 L' augurio di Ciak Sabaudia è quello di vedere realizzata la traspozione cinematografica dell' opera letteraria🎞️🍾👌
Ciak Sabaudia🎬😎🇮🇹

Un diario rimasto chiuso in un cassetto per oltre 40 anni e che oggi diventa un libro, consentendo ai lettori un origina...
21/01/2025

Un diario rimasto chiuso in un cassetto per oltre 40 anni e che oggi diventa un libro, consentendo ai lettori un originale viaggio nella vita dei primi del '900 in un paese lepino-pontino, Priverno. Ma è anche uno degli scritti autobiografici femminili "più antichi" della provincia di Latina, l'autrice Stella Carfagna classe 1901 racconta la storia della sua famiglia tra grande guerra, "sp****la", biennio rosso, fascismo, seconda guerra mondiale. Gli usi e i costumi di una famiglia della borghesia commerciale che si legherà al fascismo come tante in quel tempo. I suoi componenti impegnati in ambito sociale, culturale e politico del periodo permettono un'interessante immersione nella vita quotidiana di un microcosmo della provincia italiana a cavallo tra XIX e XX secolo. Insieme a Daniela Carfagna, curatrice del volume, e alle letture di Nietta Corradi, ci aiuterà a leggere i significati del diario di Stella Carfagna il prof. Matteo Antonio Napolitano, professore di storia contemporanea alla università Niccolò Cusano e collaboratore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
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La sessualità nel rapporto di coppia. È questo il tema centrale del gruppo del lunedì, undici donne e uomini, per lo più...
19/01/2025

La sessualità nel rapporto di coppia. È questo il tema centrale del gruppo del lunedì, undici donne e uomini, per lo più giovani, che una volta la settimana si confrontano con il proprio psicoterapeuta, analizzando sogni ed esperienze di vita. L’autore mette a paragone il pensiero di psicoanalisti e psicoterapeuti di gruppo che hanno sviluppato la ricerca sulla mente basandosi sullo studio dell’inconscio e dei sogni. In particolare vengono esposte e confrontate le idee sul campo dei post-bioniani, degli psicoanalisti relazionali e quelle dell’immagine interna di Massimo Fagioli e il loro sviluppo in un’ottica estetica e trasformativa.

«Se la sente di andare in palude, maestra Regina?». Un romanzo ispirato dalle orme di Giovanni Cena
17/01/2025

«Se la sente di andare in palude, maestra Regina?».

Un romanzo ispirato dalle orme di Giovanni Cena

Sveva Caetani di Sermoneta, romana di nascita, figlia di Leone Caetani, XV duca di Sermoneta, ha vissuto in Canada per q...
17/01/2025

Sveva Caetani di Sermoneta, romana di nascita, figlia di Leone Caetani, XV duca di Sermoneta, ha vissuto in Canada per quasi tutta la sua vita. È poco conosciuta in Italia, malgrado la sua appartenenza ad una storica, famosa Casata e malgrado il suo altissimo profilo nel campo dell’arte figurativa, la sua forte personalità di educatrice innovativa, la vastità della sua cultura e delle sue conoscenze filosofiche e scientifiche, che le hanno consentito anche di interloquire con scienziati come Einstein e Hawking. La sua opera maggiore è Recapitulation, un ciclo di cinquantasei acquerelli completamente intrecciato con la Commedia di Dante Alighieri e sorretto dalla sua stessa architettura, essendo anch’esso un viaggio immaginario dell’anima, fatto in Terra anziché in qualche sconosciuta parte dell’universo, come il viaggio nato dalla potente fantasia poetica di Dante. Un capolavoro pittorico che aiuta a conoscere chi siamo e a riflettere in modo forte e positivo sull’origine e sul destino dell’umanità e delle singole persone che la compongono, donne e uomini, sullo spazio e sul tempo, misteriosi e connessi. Questo libro narra della connessione tra Sveva e Dante, due grandi artisti italiani divisi da sette secoli di storia eppure strettamente legati da una singolare energia creativa.

Venerdì 17 gennaio  a Latina presentazione del romanzo di Carla Zanchetta "Maestri, guitti e zanzare" ispirato alla stor...
11/01/2025

Venerdì 17 gennaio a Latina presentazione del romanzo di Carla Zanchetta "Maestri, guitti e zanzare" ispirato alla storia delle scuole popolari in Palude di Giovanni Cena.

Al Premio Letterario Città di Latina una segnalazione di merito al libro di Maurizio Vaccaro "Ho vissuto tre vite", comp...
11/01/2025

Al Premio Letterario Città di Latina una segnalazione di merito al libro di Maurizio Vaccaro "Ho vissuto tre vite", complimenti a Maurizio, per l'occasione vi riproponiamo la sinossi del volume:

""Dal ritrovamento di documenti sconosciuti del padre l’autore inizia una ricerca, al tempo storica e introspettiva, che gli fa scoprire o almeno mettere a punto, tra realtà e immaginazione, le vite e gli avvenimenti tra gli inizi del Novecento e la fine della Seconda Guerra mondiale rispettivamente del nonno, del padre e della madre. Il racconto si dipana quindi dall’emigrazione in America alla vita militare nella Milizia forestale fascista, dalla guerra d’Etiopia alla vita nella Slovenia occupata, per terminare con le loro vicissitudini nella Seconda Guerra mondiale. Un affresco della prima metà delsiine Novecento, in cui la Storia è lo sfondo delle traversie dei protagonisti e dal quale l’autore, a sua volta interprete in primo piano nei capitoli iniziale e finale, trae le sue conclusioni e la sua morale".

Un monaco benedettino e un laico di sinistra narrano la loro formazione umana, la loro realtà morale, etica, religiosa e...
09/01/2025

Un monaco benedettino e un laico di sinistra narrano la loro formazione umana, la loro realtà morale, etica, religiosa e politica con particolare riferimento alle rispondenti scelte compiute nel corso della loro vita. Essi intendono dimostrare che è possibile un’azione comune e che le divergenze non sono di ostacolo per il raggiungimento dello stesso fine in quanto la reciproca comprensione e una fattiva cooperazione sono necessari se si vogliono raggiungere i medesimi obiettivi per il benessere e la pace .

Un altro nostro titolo sull'eccidio di Roccagorga del 6.1.1913  segnalato dalla Biblioteca comunale di Roccagorga.
07/01/2025

Un altro nostro titolo sull'eccidio di Roccagorga del 6.1.1913 segnalato dalla Biblioteca comunale di Roccagorga.

Concludiamo oggi il nostro percorso di memoria dedicato all’eccidio del 6 gennaio 1913, presentando l’ultima opera in ricordo di questa tragica ricorrenza.

Il 6 gennaio 1913 segna una svolta cruciale per Roccagorga. Eleonora Piccaro, attraverso un attento lavoro di ricerca su documenti d’archivio, atti giudiziari e articoli di stampa dell’epoca, ricostruisce le vicende che seguirono l’eccidio fino al 1922, offrendo una panoramica completa sugli effetti di quel tragico evento. Una pagina di storia fondamentale non solo per la comunità di Roccagorga, ma anche per il movimento contadino e operaio italiano, che pose sotto i riflettori nazionali le dure condizioni di vita dei braccianti del Lazio meridionale.
Questo libro non si limita a raccontare il passato, ma aiuta a comprendere il ruolo che l’eccidio ebbe nel formare l’identità politica e sociale del paese, in un contesto storico di forti tensioni sociali. Secondo Antonio Gramsci, infatti, se l’inizio della Settimana Rossa del 1914 si ebbe ad Ancona, la sua “origine reale” fu proprio l’eccidio di Roccagorga, un episodio tipicamente meridionale che rappresentò la ribellione contro la politica di repressione dei governi dell’epoca.
Questa ultima opera chiude il cerchio di un ricordo corale che abbiamo voluto mantenere vivo, per rendere omaggio a chi ha lottato e sofferto per affermare i valori di libertà, dignità e giustizia sociale, valori che ancora oggi ci accompagnano e che dobbiamo continuare a preservare e trasmettere alle nuove generazioni.

“Il 20 Settembre del 2008 l’autore pubblicò il saggio “Le Paludi Pontine del ‘500 e la Gioconda di Leonardo” con il qual...
06/01/2025

“Il 20 Settembre del 2008 l’autore pubblicò il saggio “Le Paludi Pontine del ‘500 e la Gioconda di Leonardo” con il quale spiegava l’ipotesi che lo sfondo della Gioconda potrebbe essere evocativo delle antiche paludi pontine o, seppure nella fase di ripensamento pittorico, da esse ispirato. Questo secondo testo ha lo scopo di circondare e assediare il tema partendo da lontano (personalità di Leonardo, teoria e didattica sul concetto di paesaggio, i suoi significati, la storia del quadro e gli intrighi socio-politici che lo contornano) e non per certificare una verità assoluta ma per provare la sostenibilità di quel ragionamento. Conoscere il nome della modella o delle circostanze nelle quali il dipinto fu realizzato e chi lo commissionò, sottintende infatti collocare l’opera in uno specifico contesto storico, ambientale, culturale e sociale, perché ogni supposizione, teoria o apparente scoperta, deve essere generata da quel contesto e riscontrarsi con la documentazione disponibile. Il testo contiene anche interessanti novità interpretative, come la dimostrazione che il Vasari non sbagliava nel descrivere particolari oggi inesistenti sul volto di Lisa e di come il Maestro fiorentino abbia voluto far percepire in quel fondale la rotondità della terra”.

La Biblioteca di Roccagorga segnala un nostro titolo sull'eccidio del 6 gennaio 1913
06/01/2025

La Biblioteca di Roccagorga segnala un nostro titolo sull'eccidio del 6 gennaio 1913

Nel giorno del 6 gennaio, ricordiamo uno degli episodi più drammatici e significativi della storia di Roccagorga, con la presentazione di un’opera fondamentale per comprendere a fondo 𝗹'𝗘𝗰𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟵𝟭𝟯. Curato da Vittorio Cotesta, questo libro offre una nuova e ricca ricostruzione corale del tragico evento, che vide l’esercito aprire il fuoco su una protesta popolare, causando la morte di sette persone, tra cui due donne e un bambino, e ferendo gravemente molti altri.
Il libro raccoglie documenti d’archivio, pubblicazioni, testimonianze orali e nuove analisi, gettando luce su aspetti meno noti della vicenda, come il dibattito parlamentare, il processo che ne seguì, il ruolo delle donne e il clamore suscitato a livello nazionale ed europeo. La narrazione non si limita al passato, ma invita a una riflessione attuale: le lotte di allora per la libertà, la dignità e la giustizia sociale sono il seme da cui è nata la sensibilità democratica della nostra comunità. Oggi, in un mondo ancora segnato da disuguaglianze, questa memoria continua a essere un faro, un monito a non smettere mai di lavorare per una società più giusta ed equa. Un grazie sentito va a chi non ha mai abbassato la testa e ha reso possibile, con il proprio coraggio, la nascita di una comunità più giusta e consapevole.
A noi, oggi, il compito di preservare e alimentare questa memoria, continuando a lottare per la libertà e i diritti di tutti.

L'ECCIDIO DI ROCCAGORGA  - 6.1.1913"Se il fatto che ha dato origine agli avvenimenti del ’14 si ebbe ad Ancona, bisogna ...
04/01/2025

L'ECCIDIO DI ROCCAGORGA - 6.1.1913

"Se il fatto che ha dato origine agli avvenimenti del ’14 si ebbe ad Ancona, bisogna ricordare che l’origine reale fu l’eccidio di Roccagorga, tipicamente meridionale […] si trattava di passare per le armi i contadini meridionali che elevassero anche una protesta pacifica contro il malgoverno e le cattive amministrazioni di tutti i governi"
Antonio Gramsci

"Per giorni e giorni, in pratica per varie settimane, l’eccidio di Roccagorga e la questione di come il proletariato dovesse rispondere ad eventuali nuovi eccidi ebbero nell’ “Avanti” il massimo risalto […] quale nessun altro avvenimento degli ultimi anni, neppure la dichiarazione di guerra alla Turchia, aveva avuto". (Renzo De Felice - "Mussolini il Rivoluzionario")

03/01/2025

IL SERVIZIO TV DI TG UNIVERSO SULLA PRESENTAZIONE A CASSINO DEL LIBRO "UN MONACO E UN LAICO A CONFRONTO" DI DOM LUIGI MARIA DI BUSSOLO ED ERMISIO MAZZOCCHI

Sermoneta luglio 1970 “Adesso passerà la Principessa!” diceva sora Ch**ca ad Artibano. I due vecchietti romani, ormai se...
29/12/2024

Sermoneta luglio 1970

“Adesso passerà la Principessa!” diceva sora Ch**ca ad Artibano. I due vecchietti romani, ormai sermonetani di adozione, erano seduti lungo il corso, davanti alla porta della loro casa. Noi bambini, invece, aspettavamo il suo arrivo sulle scalette della chiesa di San Giuseppe. Una principessa è una principessa e tutti potevano vederla nei libri di fiabe. Ma per noi era diverso: noi l’avevamo lì e stava arrivando, in carne ed ossa. Diciamo più ossa che carne, perché era magrissima e altissima.

Quel giorno indossava una gonna che scendeva fin sotto le ginocchia e quelle scarpe… Non ricordo di averle mai viste prima, quelle meravigliose ballerine rosa antico come la gonna. La principessa era elegante nel suo passo, non si sapeva da dove cominciare a guardarla per carpire ogni piccolo suo pezzettino di essere, così delicato, etereo. Lei sorrideva timidamente accennando un saluto ai paesani, che inchinavano la testa al suo passaggio. L’amavano tanto, come lei amava loro. Era una pittrice. Mio padre mi raccontava di quando, da ragazzo, la trovava a Ninfa intenta a dipingere nel giardino. Papà era il nipote di Vittoria “la castellana”, come la chiamavano tutti. Era la moglie di Pasquale Marchioni, che, come già suo padre Biagio con Gelasio Caetani, era custode del Castello. […]

La principessa passava sotto braccio al marito. In paese lo chiamavano “Mister Howard”, quasi confidenzialmente, nonostante le sue nobili ascendenze da parte di madre e di padre. Si erano incontrati occasionalmente a Ninfa per poi frequentarsi a Roma. Si innamorarono così…Il padre di Lelia, Roffredo, si era invece innamorato a Parigi. Lì aveva conosciuto sua moglie Marguerite, che, giunta dagli Stati Uniti, aveva fatto della Francia la sua terra d’elezione. Avevano avuto due figli: Lelia e Camillo, quest’ultimo morto purtroppo in guerra. Così Lelia era rimasta l’unica erede. Un’eredità grande per una donna dell’epoca, immagino. Mi piace pensare che la pittura l’abbia aiutata a trovare sempre la strada giusta, perché l’arte, con la sua con la sua ricerca di armonia nei colori e nelle sensazioni, molte volte è capace di dare risposta a tanti quesiti”
Clementina Corbi

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“Ogni giorno siamo bombardati da notizie sui piccoli e grandi accadimenti giornalieri, rilanciate con ritmo serrato, talora ossessivo, mentre ci si sofferma sempre meno sul senso del vivere insieme. Andare oltre il quotidiano, indagare e narrare il vissuto profondo e sommerso di comunità, uomini e donne, le loro storie, radici, è lo scopo con cui nasce la casa editrice Atlantide, nel territorio della provincia di Latina, senza rinunciare ad allargare l’orizzonte su scenari più ampi. Un viaggio alla scoperta del legame tra passato, presente e futuro, convinti che solo nella conoscenza reciproca si possa rintracciare e rinsaldare il legame comunitario e il suo calore umano”