IL GRANDE SISTEMA DEL VERDE
Una delle principali sfide che le comunità contemporanee dovranno affrontare è quella del cambiamento climatico.
Gli effetti negativi, purtroppo già evidenti, sono l'inquinamento dell'aria urbana e le malattie respiratorie in aumento, la siccità ed i processi di desertificazione diffusi, l'effetto isola di calore e l'aumento delle temperature.
L'incremento delle superfici biologiche garantisce la pulizia dell'aria dalle polveri sottili, la diminuizione di anidride carbonica, il contenimento dei consumi energetici, l'aumento della biodiversità di specie viventi, la riduzione delle spese sanitarie.
Il Grande Sistema del Verde, ideato oltre trentra anni fa dal piano Secchi, è costituito da parchi, giardini, piccole aree boschive, legati tra loro da corridoi verdi e da una rete di piste ciclabili distinta dalla viabilità degli autoveicoli.
E' un enorme polmone vegetazionale di importanza strategica, lambisce il colle del centro storico e collega i vari quartieri di periferia, è un sensore del tempo urbano che cambia di continuo a seconda della posizione quotidiana del sole e del ciclo stagionale delle piante.
Ad oggi sono stati realizzati solo alcuni parchi e alcuni tratti di corridoi verdi,
il Grande Sistema del Verde deve essere completato realizzando un programma di forestazione urbana che preveda di piantare nei prossimi dieci anni 15 mila alberi di essenze varie, querce, lecci, aceri, olivi, pioppi, pini e cipressi con priorità di intervento lungo i corsi dei torrenti Granita e Gorgolungo e del Vallato, lungo le strade e i parcheggi dei quartieri bassi della città dove le superfici permeabili e ombreggiate sono molto scarse, lungo Viale Papa Govanni XXIII e Viale Martin Luther King fino al Polisportivo.
Il rapporto attuale di 1,6 alberi ogni abitante della nostra città (il più alto della Regione Marche) salirà a 2, la capacità di assorbimento di anidride carbonica crescerà di 500 mila chilogrammi all'anno, la temperatura d
IL GRANDE SISTEMA DEL VERDE
Una delle principali sfide che le comunità contemporanee dovranno affrontare è quella del cambiamento climatico.
Gli effetti negativi, purtroppo già evidenti, sono l'inquinamento dell'aria urbana e le malattie respiratorie in aumento, la siccità ed i processi di desertificazione diffusi, l'effetto isola di calore e l'aumento delle temperature.
L'incremento delle superfici biologiche garantisce la pulizia dell'aria dalle polveri sottili, la diminuizione di anidride carbonica, il contenimento dei consumi energetici, l'aumento della biodiversità di specie viventi, la riduzione delle spese sanitarie.
Il Grande Sistema del Verde, ideato oltre trentra anni fa dal piano Secchi, è costituito da parchi, giardini, piccole aree boschive, legati tra loro da corridoi verdi e da una rete di piste ciclabili distinta dalla viabilità degli autoveicoli.
E' un enorme polmone vegetazionale di importanza strategica, lambisce il colle del centro storico e collega i vari quartieri di periferia, è un sensore del tempo urbano che cambia di continuo a seconda della posizione quotidiana del sole e del ciclo stagionale delle piante.
Ad oggi sono stati realizzati solo alcuni parchi e alcuni tratti di corridoi verdi,
il Grande Sistema del Verde deve essere completato realizzando un programma di forestazione urbana che preveda di piantare nei prossimi dieci anni 15 mila alberi di essenze varie, querce, lecci, aceri, olivi, pioppi, pini e cipressi con priorità di intervento lungo i corsi dei torrenti Granita e Gorgolungo e del Vallato, lungo le strade e i parcheggi dei quartieri bassi della città dove le superfici permeabili e ombreggiate sono molto scarse, lungo Viale Papa Govanni XXIII e Viale Martin Luther King fino al Polisportivo.
Il rapporto attuale di 1,6 alberi ogni abitante della nostra città (il più alto della Regione) salirà a 2, la capacità di assorbimento di anidride carbonica crescerà di 500 mila chilogrammi all'anno, la temperatura dei gior
IL GRANDE SISTEMA DEL VERDE
Una delle principali sfide che le comunità contemporanee dovranno affrontare è quella del cambiamento climatico.
Gli effetti negativi, purtroppo già evidenti, sono l'inquinamento dell'aria urbana e le malattie respiratorie in aumento, la siccità ed i processi di desertificazione diffusi, l'effetto isola di calore e l'aumento delle temperature.
L'incremento delle superfici biologiche garantisce la pulizia dell'aria dalle polveri sottili, la diminuizione di anidride carbonica, il contenimento dei consumi energetici, l'aumento della biodiversità di specie viventi, la riduzione delle spese sanitarie.
Il Grande Sistema del Verde, ideato oltre trentra anni fa dal piano Secchi, è costituito da parchi, giardini, piccole aree boschive, legati tra loro da corridoi verdi e da una rete di piste ciclabili distinta dalla viabilità degli autoveicoli.
E' un enorme polmone vegetazionale di importanza strategica, lambisce il colle del centro storico e collega i vari quartieri di periferia, è un sensore del tempo urbano che cambia di continuo a seconda della posizione quotidiana del sole e del ciclo stagionale delle piante.
Ad oggi sono stati realizzati solo alcuni parchi e alcuni tratti di corridoi verdi,
il Grande Sistema del Verde deve essere completato realizzando un programma di forestazione urbana che preveda di piantare nei prossimi dieci anni 15 mila alberi di essenze varie, querce, lecci, aceri, olivi, pioppi, pini e cipressi con priorità di intervento lungo i corsi dei torrenti Granita e Gorgolungo e del Vallato, lungo le strade e i parcheggi dei quartieri bassi della città dove le superfici permeabili e ombreggiate sono molto scarse, lungo Viale Papa Govanni XXIII e Viale Martin Luther King fino al Polisportivo.
Il rapporto attuale di 1,6 alberi ogni abitante della nostra città (il più alto della Regione Marche) salirà a 2, la capacità di assorbimento di anidride carbonica crescerà di 500 mila chilogrammi all'anno, la temperatu
“I Contenitori Strategici” sono tre punti fondamentali sui quali la prossima Amministrazione sarà chiamata a dare una risposta.
L'ex sanatorio Murri, l'ex ospedale Fatebenefratelli e l'ex Cascamificio, tre contenitori di grande dimensione, oggi totalmente o in gran parte inutilizzati, il recupero dei quali è di importanza strategica per lo sviluppo della nostra città.
- L'ex sanatorio Murri, costruito prima del secondo conflitto mondiale, rappresenta un puro esempio di architettura razionalista, è un edificio di cinque piani con fronte lungo 95 metri e profondità di 63 metri, ha forma a “T” rovesciata che fa riferimento a quella dell'aereo Aermacchi, al centro si trovano due blocchi scala simmetrici con ascensori, le stanze con esposizione verso sud hanno accesso diretto su grandi verande, le altre laterali hanno esposizione verso est e verso ovest, l'area intorno all'edificio è sistemata a verde con viali e aiuole.
Il fabbricato è attualmente di proprietà della ASUR Marche.
L'intervento di recupero, da attivare con il reperimento di risorse regionali e comunitarie di scopo, dovrà realizzare, in coerenza con una visione generale e innovativa, spazi per servizi integrativi alla struttura ospedaliera e spazi per servizi di sanità territoriale.
- L'ex ospedale Fatebenefratelli, costruito alla fine del settecento, è un fabbricato di quattro piani a pianta rettangolare con fronte lungo 96 metri e profondità di 34 metri, al centro si trova la chiesa con ai lati due cortili, i cameroni hanno l'affaccio su Corso Matteotti e sui fronti laterali, l'area posta sul retro del fabbricato era originariamente destinata ad orto, successivamente è stata sistemata a parco, a partire dagli anni settanta è stata completamente costruita con padiglioni ospedalieri i quali sono stati recentemente demoliti.
Il fabbricato è attualmente di proprietà della ASUR Marche.
L'intervento di recupero, da attivare con le risorse generate dal programma di valorizzazione imm
I luoghi centrali di Jesi
Pensiamo che la prossima amministrazione debba prendere iniziative di rigenerazione di diversa natura su questo tema.
I luoghi centrali sono i luoghi dell'incontro e della convivenza delle persone, sono i luoghi dove si celebra il rito dello stare insieme, dove spariscono le differenze, dove nascono e si consolidano i valori di una comunità.
Il sistema dei luoghi centrali più importante della nostra città è quello disposto lungo il tracciato di Corso Matteotti per proseguire lungo Via degli Orefici fino a piazza Duomo.
Le attività commerciali, scolastiche, culturali e religiose presenti, traendo vantaggio dalla reciproca vicinanza e dalla facile accessibilità, richiamano ogni giorno consistenti flussi di persone.
Il peso specifico delle funzioni ospitate, i loro livelli qualitativi, attribuiscono a questa parte della città una identità di luogo di passeggio destinato alla frequentazione non programmata e per motivi diversi.
I palazzi storici, le chiese, le piazze presenti costituiscono emergenze urbane con un forte ruolo simbolico.
Le ultime Amministrazioni comunali hanno realizzato numerosi ed importanti interventi di riqualificazione degli spazi e di ristrutturazione dei contenitori pubblici e sarebbero auspicabili in futuro iniziative che prendano in esame i seguenti temi:
− riqualificazione, a seguito di progetti a concorso, delle piazzette minori e degli “spiazzi” del centro storico, luoghi da ridefinire in quanto generati da bombardamenti;
− protocolli di intesa con i proprietari di immobili dismessi o sottoutilizzati, con priorità di quello con la Curia per i locali ubicati in Piazza del Duomo, al fine di promuovere interventi di rigenerazione urbana con inserimento di funzioni rivitalizzanti;
− stimolo e supporto alle attività private già presenti come la conferma della occupazione quotidiana di parti di piazze e strade per dehors e la riduzione/eliminazione di tasse comunali per le superfici e per i loca
Le scuole sono i luoghi della formazione delle future generazioni, i luoghi dove si mescolano le prime esperienze di vita, dove si comincia a stare insieme, ad imparare la tolleranza ed a condividere i valori.
La formazione non è l'istruzione.
I luoghi della cultura e della condivisione rendono gli uomini migliori.
Le scuole devono essere luoghi di scambio e di connessione con i cittadini del quartiere, luoghi in cui si inventa, luoghi delle arti e della sperimentazione dei propri desideri, luoghi in cui si possono sviluppare iniziative anche diverse da quelle previste dai programmi scolastici (esempio laboratori di recitazione, sale di musica e di lettura, botteghe di insegnamento per realizzare cose materiali e immateriali, luoghi di seminari e mostre, ecc.).
Le strutture scolastiche della nostra città hanno una conformazione che risponde ai metodi di insegnamento del secolo scorso.
Negli ultimi anni sono stati realizzati interventi di adeguato sismico e termico.
La futura Amministrazione dovrà promuovere gare di progettazione per trasformare le scuole esistenti e renderle rispondenti ai modelli di didattica innovativa.
Dovranno diventare flessibili, adattabili, polifunzionali, con aule amplie per ospitare alunni nei diversi modi di apprendimento.
I corridoi e gli spazi comuni dovranno essere luoghi in cui è favorito l'incontro e la socializzazione tra ragazzi.
Le biblioteche di lettura e prestito, le emeroteche, gli internet-point, le sale per le riunioni e le esposizioni, le palestre, dovranno avere ingressi indipendenti per essere facilmente utilizzabili anche oltre l'orario delle attività scolastiche.
Gli spazi del verde non dovranno essere periferici, posti tra la scuola e la strada, ma dovranno essere spazi centrali integrati con i servizi della scuola dove bambini e ragazzi possano gocare in sicurezza, conoscersi e condividere gli interessi.
IL FORUM DI JESI
I prossimi cinque/dieci anni saranno di fondamentale importanza per la nostra città.
Dovremo affrontare problematiche molto impegnative, alcune di straordinaria complessità dovute a guerre e carestie di rimbalzo, altre di straordinaria importanza come quelle generate dalle risorse del PNRR se saremo in grado di utilizzarle nei tempi dovuti (31 marzo 2026).
Queste sfide ci impongono di scegliere una Amministrazione Comunale adeguata e di grande competenza, con una visione del futuro molto chiara.
Il contributo che intende dare il Forum di Jesi è quello di definire le linee guida dei progetti strategici di seguito descritti necessari per lo sviluppo corretto e sostenibile della nostra città.
1) Riqualificazione dei complessi scolastici esistenti e costruzione di nuovi con tipologia coerente con i modelli innovativi di insegnamento.
2) Completamento del “Corridoio Verde” costituito dalle tre aste torrente Gorgolungo, Vallato, torrente Granita (poche città in Italia possono vantare un sistema continuo del verde urbano di questa dimensione).
3) Organizzazione di un sistema di mobilità urbana sostenibile con l'uso integrato dei mezzi di trasporto di nuova generazione.
4) Riqualificazione dei luoghi centrali, i luoghi della socialità e dell'incontro, attraverso interventi di stimolo ed iniziative di supporto alle attività private e di natura pubblica già esistenti.
5) Rigenerazione urbana dei grandi contenitori strategici in grado di saldare e rivitalizzare parti diverse di città (ex Ospedale, ex Cascamificio, ex Murri).
6) Predisposizione, in collaborazione con Regione Marche e Azienda Sanitaria, di un piano/programma per la realizzazione dei servizi e delle strutture che costituiscono la medicina territoriale la cui carenza/assenza è risultata evidente nel corso della recente pandemia (case della salute, ospedali di comunità, residenza sanitaria assistenziale).
7) Predisposizione, in collaborazione con le associazioni del volontariato lai