Missioni Consolata

Missioni Consolata Dal 1899, il Sud del mondo in prima pagina. Centoventicinque anni e non sentirli!

Tra le centinaia di migliaia di migranti che attraversano il Centroamerica, molti hanno patologie. Altri si sono ammalat...
20/11/2024

Tra le centinaia di migliaia di migranti che attraversano il Centroamerica, molti hanno patologie. Altri si sono ammalati durante il viaggio. Tutti vogliono proseguire e arrivare a destinazione. Lungo la strada, alcune Ong cercano di dare loro un po’ di sollievo.

«Appena siamo usciti dalla selva del Darién, tra Panama e Colombia, la polizia panamense mi ha perquisita e ha gettato le mie medicine nella spazzatura. Io li ho pregati di non farlo, ma mi hanno impedito di attraversare il confine con dei farmaci nella borsa». Rosa, 39 anni, è venezuelana e da qualche tempo assume regolarmente l’Olanzapina per curare il disturbo bipolare che le è stato diagnosticato anni fa. A giugno di quest’anno ha deciso di vendere la casa, l’auto e tutti i suoi averi, per un totale di 4.500 dollari e, insieme a suo marito e ai figli, è partita a piedi verso gli Stati Uniti, nella speranza di trovare un lavoro retribuito dignitosamente e potersi finalmente permettere le cure che non può più ricevere nel suo Paese di origine. «Una scatola di Olanzapina di tipo generico costa circa 12 dollari, mentre l’originale si aggira intorno ai 38 dollari. Il problema però è che in Venezuela guadagniamo pochi dollari al mese, che non bastano a coprire i costi dell’assistenza sanitaria, perché è già tanto se riusciamo a mangiare e in molti casi, onestamente, facciamo pure la fame». Rosa è seduta in un piccolo studio medico sul retro del «Centro de descanso temporaneo Alivio del Sufrimiento» (centro di riposo temporaneo, ndr), un ricovero per migranti gestito da una piccola fondazione di El Paraíso, città honduregna a 11 chilometri dal confine di Las Manos tra Honduras e Nicaragua. È appena stata visitata dalle dottoresse presenti nel centro e ha ricevuto un buono per recarsi alla prima farmacia e comprarsi due scatole di medicine. Sorride, perché finalmente si sente sollevata, dopo oltre 15 giorni in cui l’ansia la stava attanagliando. «Senza i miei farmaci mi sento persa, soprattutto in questi mesi di viaggio che è davvero difficile da gestire psicologicamente, perché siamo sempre a rischio di violenza da parte di bande criminali e polizia, che in tutti gli stati provano a rubarci i soldi o le quattro cose che abbiamo con noi, per non parlare delle violenze fisiche che rischiamo soprattutto noi donne. In queste condizioni sfido chiunque a rimanere sano di mente».

Tra le centinaia di migliaia di migranti che attraversano il Centroamerica, molti hanno patologie. Altri si sono ammalati durante il [...]

Testimonianza di padre Patrick Mando, missionario della Consolata, da Oujda in Marocco
20/11/2024

Testimonianza di padre Patrick Mando, missionario della Consolata, da Oujda in Marocco

La politica italiana ed europea sembra guardare solo all’ultimo miglio, all’approdo nelle nostre coste di persone in fuga dal Nord Africa. Disquisendo su str...

I 20 ottobre scorso i Missionari, le Missionarie, i Laici della Consolata, la Chiesa torinese e quella universale hanno ...
19/11/2024

I 20 ottobre scorso i Missionari, le Missionarie, i Laici della Consolata, la Chiesa torinese e quella universale hanno vissuto l’immensa gioia della canonizzazione di Giuseppe Allamano. Il lungo cammino che ha portato a proclamarne la santità è iniziato il 7 ottobre 1990, quando san Giovanni Paolo II l’ha dichiarato «Beato».

Il miracolo attribuito alla sua intercessione si riferisce alla guarigione miracolosa dell’indigeno Sorino Yanomami che, assalito il 7 febbraio 1996, da un giaguaro nella foresta amazzonica di Roraima (Brasile), nonostante la copiosa emorragia di sangue e le lesioni al cervello, non solo è sopravvissuto, ma ha potuto anche riprendere la sua vita normale senza alcuna conseguenza del trauma subito.

I 20 ottobre scorso i Missionari, le Missionarie, i Laici della Consolata, la Chiesa torinese e quella universale hanno vissuto [...]

Era il 2014 quando l’Isis entrò a Mosul instaurando il Califfato. Furono tre anni di dominio drammatico, soprattutto per...
18/11/2024

Era il 2014 quando l’Isis entrò a Mosul instaurando il Califfato. Furono tre anni di dominio drammatico, soprattutto per le minoranze yazida e cristiana. L’organizzazione islamista non è però scomparsa. Anzi, si sta riorganizzando in vari paesi.

Sono trascorsi dieci anni da quando l’Isis issò la bandiera nera sulla città di Mosul, in Iraq. Il sogno era quello di costituire uno Stato islamico (Daesh), tra l’Iraq e la Siria, con leggi e regole che mettevano una dura ipoteca su diritti e libertà da poco conquistati, sia pure in misura limitata, in un’area del pianeta comunque da sempre instabile.

A farne le spese fino alla liberazione (avvenuta nel 2017), furono le minoranze, soprattutto quella cristiana e quella yazida. Ma stragi e lutti colpirono anche la stessa comunità musulmana, soprattutto la minoranza sciita.

Era il 2014 quando l’Isis entrò a Mosul instaurando il Califfato. Furono tre anni di dominio drammatico, soprattutto per le [...]

Taiwan 10 anni di presenzaIl 21 settembre 2024 è stata celebrata la festa per i dieci anni di presenza dei Missionari de...
17/11/2024

Taiwan 10 anni di presenza

Il 21 settembre 2024 è stata celebrata la festa per i dieci anni di presenza dei Missionari della Consolata a Taiwan. Le celebrazioni si sono svolte con una messa nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, a Hsinchu, gestita dai missionari dal 2017.

E vissero felici al contrario

Alla redazione MC,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fatto di cronaca accadutomi pochi giorni fa. Forse può essere di interesse generale, soprattutto in questo periodo di forti contrasti xenofobi.
Cronaca di un contropiede con gol da fuori area

  Taiwan 10 anni di presenza Il 21 settembre 2024 è stata celebrata la festa per i dieci anni di [...]

Il miglioramento dei dati macroeconomici dell’Argentina non deve trarre in inganno. La cura del nuovo presidente è pagat...
16/11/2024

Il miglioramento dei dati macroeconomici dell’Argentina non deve trarre in inganno. La cura del nuovo presidente è pagata per intero dai cittadini più deboli. Come dimostrano i numeri sulla povertà, che ormai riguarda oltre la metà degli argentini.

Per alcuni analisti il primo anno di Javier Milei alla guida dell’Argentina (è in carica dal 10 dicembre) è stato un successo: primo avanzo finanziario dal 2012, inflazione in discesa (lo scorso anno aveva raggiunto il 276,4 per cento), buone prospettive di crescita economica per il 2025, rapporto recuperato con il Fondo monetario internazionale (Fmi), principale creditore del Paese.

Insomma, i dati macroeconomici e le previsioni paiono indicare un miglioramento della situazione. La realtà quotidiana della gente comune sembra però dire altro.

Il miglioramento dei dati macroeconomici dell’Argentina non deve trarre in inganno. La cura del nuovo presidente è pagata per intero [...]

UCRAINA. A inizio novembre sono stato a Fastow, vicino alla capitale Kiev, e a Kherson, sul fronte Sud della guerra. In ...
15/11/2024

UCRAINA. A inizio novembre sono stato a Fastow, vicino alla capitale Kiev, e a Kherson, sul fronte Sud della guerra. In questi ultimi mesi siamo tornati in Ucraina diverse volte. L’ultima pochi giorni fa. Un viaggio iniziato nella comunità dei Domenicani a Fastow, non lontano dalla capitale Kiev, proseguito a sud fino alla città di Kherson e conclusosi con il ritorno a Kiev.
A Fastow c’è una vivace comunità di Domenicani impegnati non solo nel guidare la parrocchia locale e alcune chiese limitrofe, ma anche, con l’aiuto di numerosi volontari, in molte opere sociali.
Tra queste, l’accoglienza di bambini che qui possono stare sotto un tetto sicuro e caldo, e ricevere istruzione.



📌 Leggi l’articolo al link qui
https://www.rivistamissioniconsolata.it/2024/11/13/ucraina-in-viaggio-tra-fastow-e-kherson/

✍️ Articolo di Luca Bovio

📸 Foto: Don Massimo, parroco di Kherson mostra il cratere di un missile. (Foto Luca Bovio).

La Costituzione italiana ha creato le Regioni come soggetti decentrati dello Stato. La questione è sempre stata: cosa po...
15/11/2024

La Costituzione italiana ha creato le Regioni come soggetti decentrati dello Stato. La questione è sempre stata: cosa possono fare e con quali soldi? E ancora: deve prevalere la solidarietà nazionale o l’egoismo regionale?

Secondo molti, la cosiddetta «autonomia differenziata» è un progetto che produrrà uno spezzatino legislativo e accrescerà le disuguaglianze fra territori. Il tema riguarda l’autonomia delle Regioni italiane, ossia quanto ognuna di esse possa fare per conto proprio nei vari ambiti che riguardano la vita dei cittadini.

Secondo la visione dei padri costituenti, le Regioni avevano essenzialmente il compito di attuare in ambito locale i servizi decisi dal governo centrale. Solo su materie molto ristrette a forte valenza locale potevano anche legiferare. Alcune di queste erano le fiere e i mercati, la caccia, l’artigianato, l’agricoltura, le foreste, la beneficenza e l’assistenza sanitaria. Ma era ben specificato che le leggi regionali dovevano rimanere dentro i limiti tracciati dai principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, né potevano essere in contrasto con l’interesse nazionale o quello di altre Regioni. In conclusione, le Regioni erano concepite come strumenti di decentramento amministrativo in un progetto di avanzamento di tutta la nazione secondo logiche di solidarietà. Pertanto, i cittadini delle regioni più benestanti erano chiamati a contribuire anche per quelli residenti in regioni più disagiate in modo da garantire gli stessi servizi da un capo all’altro d’Italia.

La Costituzione italiana ha creato le Regioni come soggetti decentrati dello Stato. La questione è sempre stata: cosa possono fare [...]

La combinazione del cambiamento climatico e di altri eventi ha portato a una scarsa stagione delle piogge. L’agricoltura...
14/11/2024

La combinazione del cambiamento climatico e di altri eventi ha portato a una scarsa stagione delle piogge. L’agricoltura ne ha risentito e così manca il cibo di base. L’energia elettrica, generata con le dighe, scarseggia. Con gravi ripercussioni per le piccole imprese e gli ospedali.

Da quarant’anni non si registrava una siccità di queste proporzioni. La combinazione di El Niño e dei cambiamenti climatici quest’anno ha colpito duro. La passata stagione delle piogge, da novembre a febbraio, è stata magra. Poche precipitazioni, quindi poca acqua per l’agricoltura e per i bacini idroelettrici. Il risultato è disastroso. L’agricoltura ha perso quasi interamente i raccolti. Le centrali elettriche sono impossibilitate a funzionare. Manca il cibo (soprattutto il mais, base della dieta locale) e non c’è corrente elettrica, né per uso domestico, né per l’industria. Malawi, Zambia e Zimbabwe stanno vivendo una situazione difficile, stretti nella morsa di una crisi climatica senza precedenti. A soffrirne sono la popolazione, che deve fare i conti con risorse sempre più carenti, e l’economia che deve affrontare una sfida complessa in un contesto fragile. Nei tre Paesi, secondo i dati delle Nazioni Unite, la siccità ha portato a perdite agricole catastrofiche, con raccolti di mais in alcune aree ridotti dal 40 all’80%. L’impatto è stato particolarmente duro sulle popolazioni rurali, dove circa il 70% delle persone fa affidamento sull’agricoltura per sopravvivere. Ciò ha innescato l’insicurezza alimentare per milioni di persone, con una fame diffusa.

La combinazione del cambiamento climatico e di altri eventi ha portato a una scarsa stagione delle piogge. L’agricoltura ne ha [...]

MONDO. È 196 il numero di "difensori" uccisi che emerge dal rapporto “Missing Voices” pubblicato a settembre dall’Ong Gl...
13/11/2024

MONDO. È 196 il numero di "difensori" uccisi che emerge dal rapporto “Missing Voices” pubblicato a settembre dall’Ong Global Witness che, da 30 anni, si occupa di investigare e riportare gli abusi nei confronti di chi difende ambiente e diritti umani.
«Con l’accelerazione della crisi climatica, coloro che usano la loro voce per difendere coraggiosamente il nostro pianeta si scontrano con violenze, intimidazioni e omicidi» – ha affermato Laura Furones, autrice principale del report – «I nostri dati mostrano che il numero di uccisioni rimane allarmante, una situazione semplicemente inaccettabile».



📌 Leggi l’articolo al link qui
https://www.rivistamissioniconsolata.it/2024/11/06/mondo-uccisi-perche-difendevano-il-pianeta/

✍️ Articolo di Mattia Gisola

📸 Foto: Un garimpo (miniera illegale) sul rio Couto Magalhães, Kayanau, nella Terra indigena yanomami (Tiy). (Foto Bruno Kelly - HAY).

Il mondo non ha fatto sufficienti progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu, quello r...
13/11/2024

Il mondo non ha fatto sufficienti progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu, quello relativo all’accesso all’acqua e ai servizi igienici. Nelle missioni della Consolata si continua a lavorare per garantire acqua pulita a famiglie, scuole e strutture sanitarie.

Nel 2023 i casi di colera nel mondo sono stati oltre 535mila, in aumento rispetto ai quasi 473mila dell’anno precedente, e le morti a causa della malattia sono passate da 2.349 del 2022 a 4.007 dell’anno scorso. Lo riportava a settembre un rapporto@ dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui quella in corso è la settima pandemia di colera dal XIX secolo a oggi. Nel complesso, riportava una scheda informativa dell’Oms a marzo@, le malattie diarroiche, tra le quali il colera, continuano a essere la terza causa di morte di bambini sotto i 5 anni: ogni anno a causa della diarrea muoiono circa 444mila bambini fra 0 e 5 anni e altri 51mila fra i 5 e 9 anni.

Il mondo non ha fatto sufficienti progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu, quello relativo all’accesso all’acqua e [...]

Le prove di avvicinamento tra uno degli ultimi Paesi comunisti e il Vaticano sembrano dare frutti. Ma i punti di vista s...
12/11/2024

Le prove di avvicinamento tra uno degli ultimi Paesi comunisti e il Vaticano sembrano dare frutti. Ma i punti di vista sono diversi e occorre tempo. Intanto la società vietnamita evolve rapidamente. E la Chiesa locale fatica a stare al passo. Reportage.

Hanoi. È sera. Siamo seduti sulle basse sedie che si usano qui, sul marciapiede di fronte al piccolo bar, bevendo una bibita per contrastare il caldo e l’umidità della giornata. Siamo sul ciglio di una strada che si immette nella rumorosissima e centrale via Hang B**g. I marciapiedi sono usati come parcheggio di motorini, posizionamento di mercanzia di ogni tipo, e, appunto, come spazi per sedie e tavolini. Per camminarci sopra, occorre fare uno slalom continuo.

Le prove di avvicinamento tra uno degli ultimi Paesi comunisti e il Vaticano sembrano dare frutti. Ma i punti di [...]

Una sosta per capire (Gv 7)Il settimo capitolo del Vangelo secondo Giovanni a prima vista non è di quelli che restino im...
11/11/2024

Una sosta per capire (Gv 7)

Il settimo capitolo del Vangelo secondo Giovanni a prima vista non è di quelli che restino impressi nella memoria dei lettori. Parrebbe quasi un momento di passaggio, interlocutorio, come una pausa per prendere respiro.

E invece non è così. L’evangelista non vuole lasciarci riposare, e ce lo dice sottolineando più volte che ci troviamo alla festa delle Capanne. Si trattava, soprattutto al tempo di Gesù, di una festa autunnale molto sentita. La sua origine era contadina, legata agli ultimi racconti dell’anno, soprattutto quello dell’uva. Nel tempo, però, era stata collegata, come lo è ancora oggi, agli anni vissuti da Israele nel deserto, quando pur nella precarietà, il popolo era comunque nelle mani affidabili di Dio. Il dormire in capanne di frasche, anche solo simboliche, voleva richiamare quel tempo in cui gli ebrei vivevano in tende e non avevano altra certezza che la presenza protettrice di Dio.

Il settimo capitolo del Vangelo secondo Giovanni a prima vista non è di quelli che restino impressi nella memoria dei [...]

Sostenibilità neocoloniale. Minerali e transizione ecologica     I minerali del Sud globale        Contro le miniere in ...
10/11/2024

Sostenibilità neocoloniale. Minerali e transizione ecologica
I minerali del Sud globale
Contro le miniere in Europa
Multinazionali estrattive
Aziende cinesi nel Sud globale
Sopravvivere da minatori
Sudafrica. Un piano difficile da realizzare
Chi non può resta indietro
Hanno firmato il dossier

I minerali del Sud globale
La corsa del Nord ricco per prendersi le risorse altrui. Il mondo in balia dei cambiamenti climatici necessita di quantità sempre maggiori di minerali critici per la transizione ecologica. Questi sono spesso presenti nei Paesi poveri. Le logiche neocoloniali dell’economia spingono questi ultimi a perdere il controllo sulle loro risorse. Si apre così la strada a progetti di sfruttamento indiscriminato delle grandi multinazionali.

Sommario I minerali del Sud globale Contro le miniere in Europa Multinazionali estrattive Aziende cinesi nel Sud globale Sopravvivere da [...]

Nel settembre scorso i missionari della Consolata hanno festeggiato i primi dieci anni di presenza a Taiwan, in particol...
09/11/2024

Nel settembre scorso i missionari della Consolata hanno festeggiato i primi dieci anni di presenza a Taiwan, in particolare nella diocesi di Hsinchu. Il vescovo John Baptist Lee ha celebrato una messa molto partecipata nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Hsinchu (vedi pag. 5). Oggi l’istituto è presente con sette missionari di cinque diverse nazionalità (Kenya, Tanzania, Corea del Sud, Brasile e Argentina) e ha la gestione di tre parrocchie nella stessa diocesi, oltre a Hsinchu, animata dal 2017, anche Xinpu e Xinfong.

Un primo decimo anniversario, che pare poca cosa, ma rivela una presenza discreta, continua e con prospettive di crescita.
https://www.rivistamissioniconsolata.it/2024/11/01/senza-confini/

MONDO, COP16. Con il termine biodiversità s’intende la varietà della vita presente sulla Terra: animali, piante, funghi ...
07/11/2024

MONDO, COP16. Con il termine biodiversità s’intende la varietà della vita presente sulla Terra: animali, piante, funghi e microrganismi come i batteri. Nel suo insieme, essa fornisce il necessario per la sopravvivenza, tra cui acqua dolce, aria pulita, cibo e medicine. Da tempo, questa biodiversità si sta rapidamente riducendo, principalmente a causa delle attività umane, come espansione della frontiera agricola e delle attività minerarie, inquinamento e mutamenti climatici. È stato calcolato che circa il 40% degli habitat naturali (foreste, fiumi, oceani) sia degradato e un milione di specie vegetali e animali sia a rischio estinzione.



📌 Leggi l’articolo al link
https://www.rivistamissioniconsolata.it/2024/11/04/mondo-e-lontana-la-pace-con-la-natura/

✍️ Articolo di Paolo Moiola

📸 Foto: Al centro, le ministre dell'ambiente di Brasile e Colombia: sorridenti, ma la Cop16 sulla biodiversità ospitata a Cali, in Colombia, è stata sotto le aspettative. (Foto Un Biodiversity)

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Rivista Missioni Consolata

Fondata nel 1899 come “La Consolata” da don Giuseppe Allamano rettore del santuario della Consolata in Torino, dal 1902 comincia a pubblicare con regolarità e ampiezza le notizie dal Kenya del nuovo istituto missionario fondato dallo stesso Allamano, i Missionari della Consolata. Nel 1928 “La Consolata” continua come rivista del santuario, e fa nascere “Missioni Consolata” come voce dei missionari.

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