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Lo sapevi che...QUALI SONO I POTERI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAIndice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la p...
13/02/2025

Lo sapevi che...QUALI SONO I POTERI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
QUALI SONO I POTERI DEL PARLAMENTO ITALIANO
Oltre alla funzione legislativa, ( Sez due Art 70 e successivi della Costituzione) altre importanti funzioni del Parlamento sono quelle di indirizzo politico e di controllo sull'attività del Governo e sulla realizzazione del programma di governo.
QUALI SONO I POTERI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
In base all'articolo 134 della costituzione la Corte corte Costituzionale giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge emanati dallo stato e dalle regioni. È competente poi anche nel dirimere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato, tra lo stato e le regioni o tra le regioni.


Rapporti tra magistratura e politica. È certamente uno dei temi del momento ci sono i pro e i contrari ma quanto ne sapp...
12/02/2025

Rapporti tra magistratura e politica. È certamente uno dei temi del momento ci sono i pro e i contrari ma quanto ne sappiamo davvero?
Linteressante analisi del Prof. Avv. Bartolomeo Romano. (nella foto)
“Dopo giorni (ma forse dovrei scrivere: settimane, mesi, anni…) di contrapposizioni dure tra politica e magistratura, il 9 febbraio si è aperto uno spiraglio di dialogo. All’esito delle elezioni per il rinnovo dei vertici della Associazione Nazionale Magistrati, svoltesi in modalità telematica fra domenica 26 gennaio e martedì 28 gennaio, e al termine di una lunga giornata fatta di dibattiti e riunioni delle correnti, il Comitato direttivo centrale ha eletto i nuovi vertici dell’Anm, dando vita ad una giunta quasi unitaria (manca all’appello solo Articolo 101). Dunque, della giunta fanno parte esponenti di Magistratura indipendente (lista più votata, con il candidato più votato: Giuseppe Tango, magistrato presso la sezione del lavoro del Tribunale di Palermo e Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo), di Area democratica per la giustizia, Unicost (Unità per la Costituzione) e Magistratura democratica. Presidente della ANM è Cesare Parodi, Procuratore della Repubblica aggiunto di Torino. Nelle prime dichiarazioni il neo Presidente ha chiesto un incontro con il governo, specificando: “non possiamo rinunciare a nessuna strada per la difesa della magistratura, è un momento delicato e non possiamo commettere errori”. Nella stessa serata del 9, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo avergli augurato buon lavoro, si è subito detta pronta ad accogliere “con favore la richiesta di un incontro col governo” auspicando “che, da subito, si possa riprendere un sano confronto sui principali temi che riguardano l’amministrazione della Giustizia nella nostra nazione, nel rispetto dell’autonomia della politica e della magistratura”.
“Sin qui le aperture. Peccato, però, che il Presidente della ANM si sia premurato di precisare che lo sciopero indetto per il 27 febbraio resta confermato, aggiungendo addirittura che i magistrati si presenteranno nelle aule di giustizia con la coccarda tricolore sulla toga fino allo sciopero. E che molti politici abbiano espresso posizioni di totale chiusura. Del resto, dopo le polemiche legate alle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario, che ha visto i magistrati protestare contro il disegno di legge costituzionale in tema di separazione delle carriere, approvato dalla Camera dei deputati il 16 gennaio 2025, in sede di prima deliberazione, con i voti della maggioranza, ma anche di Azione e +Europa (con Italia Viva astenuta), non è facile riaprire il dialogo. Non è facile, ma è assolutamente necessario, nel rispetto dei rispettivi ruoli e delle diverse opinioni. Non ci possiamo permettere contrapposizioni – o peggio “lotte” – tra poteri dello Stato.”
Fonte (blog se così è di Giovanni Pepi)

Quei ritardi degli uffici, spesso dannosi e a volte ambiguiA chissà quanti di noi, cittadini ed imprese, in attesa d’un ...
11/02/2025

Quei ritardi degli uffici, spesso dannosi e a volte ambigui
A chissà quanti di noi, cittadini ed imprese, in attesa d’un provvedimento, non sia capitato di imbatterci, oltre che nei tantissimi funzionari colti, rapidi, onesti ed intelligenti della nostra Pubblica Amministrazione, anche, e forse non poche volte, in funzionari che ci han fatto subire ritardi d’ogni genere spesso caratterizzati da lunghi ed incomprensibili silenzi, con conseguenze che han potuto talvolta arrecare pregiudizi d’ogni natura e di ogni rilevanza che quei provvedimenti, adottati per tempo, avrebbero evitato…
Spesso non servono nemmeno i solleciti, anche formali, mentre, forse per via di certa assuefazione a tal genere di comportamenti, sempre minore è l’attenzione dei media a questi fenomeni, spesso, peraltro, con toni larvatamente vittimistici e sempre meno preoccupati e scandalistici.
Non mancano, ovviamente, le azioni legali finalizzate a conseguire l’indennizzo dei danni eventualmente subiti, spesso di dimensioni e gravità impreviste ed imprevedibili e che la tempestiva adozione dell’atteso provvedimento avrebbe anche evitato ma, in effetti, la ben nota durata dei processi civili finisce spesso per aggravare i danni anziché assicurarne il risarcimento. Non a caso, molti dei tanti managers di Fondi internazionali ed ambasciatori di diversi paesi, incontrati durante la mia presidenza di Invitalia, manifestavano i maggiori dubbi, circa eventuali nuovi investimenti che li si invitava ad effettuare in Italia, richiamando, per l’appunto, i «tempi lunghi ed incerti della Pubblica Amministrazione». Nel 2009, il Legislatore si è fatto carico di arginare tali disfunzioni dettando regole rigide e precise che purtroppo vengono troppo spesso ancora ignorate o, comunque, disattese: ha infatti fissato in giorni trenta dal ricevimento dell’istanza del privato il termine entro cui «deve concludersi il procedimento» e quindi devono essere adottati i rispettivi provvedimenti ed ha anche precisato che, ove si ritenga che manchino le condizioni per l’adozione d’un provvedimento positivo, di ciò deve darsi «tempestiva» notizia all’istante perché questi possa, a sua volta, entro i successivi dieci giorni avviare un contraddittorio ed a tal fine «presentare le sue osservazioni eventualmente corredate da documenti».
Sono tutte disposizioni che allo straniero dovrebbero oggi fare immaginare un sistema di rapporti pubblico/privato connotato da assoluto efficientismo e da garanzia di rapidità, ossia da caratteristiche che affascinano come poche, e per certi versi anche più delle agevolazioni finanziarie, i cittadini e, ancor di più, gli investitori d’ogni provenienza.
Ma nei fatti v’è grande distanza fra quel che è e quel che dovrebbe essere e non serve a cambiar le cose nemmeno la responsabilità in cui incorre per legge il singolo funzionario nel caso in cui, come ribadito anche dal Consiglio di Stato in adunanza plenaria, il sia pur modesto ritardo, doloso o colpevole che sia rispetto ai termini di legge, nell’adozione d’un provvedimento dovuto, abbia provocato pregiudizi economici, risarcibili qualunque ne sia la dimensione e la natura, che sia di danno emergente o di lucro cessante, sol che il titolare dell’interesse legittimo leso ne provi la consistenza ed il rapporto causale con la tardività del riscontro.
E v’è di più perché anche un semplice ritardo può dar vita a responsabilità disciplinari e, più o meno direttamente, finanche a responsabilità erariali rilevabili dalle Procure della Corte dei Conti senza dire che, lo ribadisco, il silente ritardo di oltre trenta giorni dalla formale richiesta d’un provvedimento previsto dalle leggi può tradursi – forse in un diffuso stato di generale inconsapevolezza - in una omissione di atti d’ufficio con una responsabilità penale molto più ricorrente di quanto non si creda, con pene che non escludono finanche la reclusione.
Lungi, comunque, dall’auspicare azioni e ricorsi contro i pubblici funzionari responsabili di tali violazioni cui conseguirebbe solo un maggior discredito del «sistema Italia» con ulteriore appesantimento d’un sistema giudiziario già in affanno, servirebbe piuttosto avviare con ogni mezzo, non ultimo con moderni meccanismi di intelligenza artificiale, dei seri ed efficaci sistemi di formazione, informazione e controllo ad iniziativa dei singoli «vertici» che rischiano, oltre tutto, di incorrere in gravi responsabilità, foss’anche di mera culpa in vigilando, per via di quei silenzi a volte dovuti ad indolenza ovvero a «paura della firma» da parte d’una «burocrazia difensiva» ovvero, da non escludere…, a capziose ed inquietanti trascuratezze; sì da assicurare, comunque, riscontri e confronti che servano ad evitare, in tempi in cui non mancano sospetti di corruzione e di condizionamenti, quei dubbi e quelle equivoche diffidenze che ovviamente scoraggiano operatività ed affidabilità, dando un’immagine pericolosamente disincentivante del nostro sistema: tutto il contrario d’una auspicabile ed intelligente politica finalizzata all’attrazione di nuovi, preziosi, indispensabili investimenti.
È chiedere molto ? ...oltre tutto, il «tempo» è un grande dono che Dio ha fatto agli uomini e quindi un «ritardo» ingiustificato e, per di più, anche contra legem, assume connotati doppiamente gravi ed imperdonabili...
Di Nicola Piazza Avvocato già professore di Diritto Commerciale (nella foto)
Fonte Gds.it

Lo sapevi che. Qualunque sistema politico preferisce l'ignoranza del popolo, perché essa è sinonimo di controllo. Chi è ...
11/02/2025

Lo sapevi che. Qualunque sistema politico preferisce l'ignoranza del popolo, perché essa è sinonimo di controllo. Chi è ignorante è maggiormente controllabile o meglio controlla e interviene meno nella vita pubblica. Vogliamo dare alcune nozioni di base in una serie di post che si chiameranno " Lo Sapevi Che", ritenendo utile riempire sempre i social di informazioni utili. Ad esempio lo sapevi che...
LO STATO ITALIANO E’ UNA REPUBBLICA PARLAMENTARE PROCLAMATA 1 GENNAIO 1948 dall’Assemblea Costituente eletta a suffragio universale ( fu la prima volta che votarono anche le donne) il 2 giugno 1946: Tale data fu scelta quale Festa della Repubblica.
I RAMI DEL PARLAMENTO SONO DUE
1. SENATO DELLA REPUBBLICA
2. CAMERA DEI DEPUTATI
LA PRIMA CARICA DELLO STATO E’ IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OGGI SERGIO MATTARELLA
LA SECONDA CARICA DELLO STATO E’ IL PRESIDENTE DEL SENATO OGGI IGNAZIO LA RUSSA
LA TERZA CARICA DELLO STATO E’ IL PRESIDENTE DELLA CAMERA OGGI LORENZO FONTANA
LA QUARTA CARICA DELLO STAO E’ IL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE GIOVANNI AMOROSO
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C'è una sola domanda a cui noi dobbiamo avere l'onestà di risponderci, e la domanda è... "hai tu agito in conformità al ...
10/02/2025

C'è una sola domanda a cui noi dobbiamo avere l'onestà di risponderci, e la domanda è... "hai tu agito in conformità al tuo desiderio? o ho realizzato il desiderio, le attese, le aspettative degli altri, sono riuscito a non seppellire il mio essere? Perchè la verità è che si è passati dal paradigma dell'Oracolo di Delfi " diventa ciò che sei" al nuovo paradigma post moderno, "diventa per ciò che appari"
Dal libro una generazione a faccia in giù, social media e la nuova scomposizione sociale.
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10/02/2025

Un libro che ci riguarda tutti. Una Generazione a Faccia in Giù di ugo piazza. In libreria e on line. Come i social media stanno cambiando il nostro sistema di relazioni sociali… ce ne stiamo accorgendo?


07/02/2025

Una Generazione a Faccia in Giù social media e la nuova scomposizione sociale, il mio ultimo libro sbarca a Napoli alla Feltrinelli.
Reperibile anche su tutte le piattaforme di vendita on line e in libreria. Ordina la tua copia.



05/02/2025

Abusivismo edilizio a Palermo il servizio di Striscia la Notizia

Transizioni generazionali nelle aziende familiari: sfide e opportunità per continuità e creazione di Valore” è il tema d...
04/02/2025

Transizioni generazionali nelle aziende familiari: sfide e opportunità per continuità e creazione di Valore” è il tema dell’incontro che si terrà il 6 febbraio, alle ore 15, nella sede di Sicindustria Palermo

La transizione generazionale nelle aziende familiari rappresenta un momento cruciale per garantire la continuità aziendale e la creazione di valore a lungo termine. In un contesto economico sempre più competitivo e globalizzato, molte imprese familiari si trovano a dover affrontare la sfida del passaggio di testimone da una generazione all’altra, un processo che richiede non solo una pianificazione strategica, ma anche un forte impegno per preservare l’identità e la cultura aziendale, tutelando al contempo l’innovazione e la crescita. In quest’ottica, è stato organizzato a Palermo l’incontro dal titolo “Transizioni generazionali nelle aziende familiari: sfide e opportunità per continuità e creazione di valore”.

All’evento, che si terrà il 6 febbraio, alle ore 15:00, presso la sede di Sicindustria Palermo di via XX Settembre n. 64, relazioneranno Giuseppe Russello, Cavaliere del Lavoro, Presidente di Sicindustria Palermo e Presidente di OMER SPA; Giovanna Gregori, Consigliera Delegata AIDAF; Salvatore Tomaselli, Professore dell’Università di Palermo e Ambassador Accademico AIDAF; Sergio Malizia, Wealth Manager e Consulente Patrimoniale.
«Il passaggio da una generazione all’altra è un momento delicato – ha precisato il professore Salvatore Tomaselli -, in cui l’impresa e la famiglia devono trovare un equilibrio tra esigenze diverse: da un lato, la necessità di rispondere rapidamente alle sfide del mercato, ai cambiamenti normativi e tecnologici, dall’altro, la gestione delle relazioni familiari, con le loro emozioni, aspettative e sensibilità. Mentre l’impresa è chiamata a evolversi per rimanere competitiva, la famiglia si espande e si trasforma, spesso con strutture sempre più complesse e trans-generazionali. Non è raro trovare aziende familiari in cui coesistono tre o quattro generazioni, ognuna con visioni diverse, non solo tra generazioni successive, ma anche all’interno della stessa. Il prolungarsi della convivenza tra generazioni rende ancora più urgente la necessità di sviluppare strumenti adeguati per garantire un passaggio di testimone che sia armonico ed efficace».

Tutto ciò è molto importante per la struttura imprenditoriale italiana che è composta principalmente da piccole e medie imprese, di cui gran parte a conduzione familiare, infatti, le imprese familiari presenti in Italia sono l’85% del totale delle imprese e rappresentano circa il 60% del mercato azionario italiano. Occuparsi della longevità di queste aziende è, quindi, una responsabilità non solo verso le famiglie coinvolte, ma anche verso il nostro Paese.

«Affrontare con successo una transizione generazionale richiede una duplice capacità: da un lato, serve uno strabismo strategico, ossia l’abilità di coniugare il focus sulle sfide di breve termine con una visione a lungo raggio, consapevoli che le azioni di oggi plasmeranno l’impresa del futuro – ha aggiunto ancora Salvatore Tomaselli, organizzatore dell’evento - Dall’altro, è fondamentale sviluppare una visione sistemica, in grado di cogliere l’interazione tra famiglia e impresa e di individuare le leve strategiche necessarie per garantire la sostenibilità del sistema nel suo complesso».

«Se ben gestita, la transizione generazionale non è solo una sfida, ma un’opportunità per rinnovare la visione dell’impresa e della famiglia, evolvendo da impresa familiare a dinastia imprenditoriale, capace di coniugare tradizione e innovazione. Attraverso un costante adattamento delle strategie di business, l’esplorazione di nuovi mercati e settori, l’evoluzione delle strutture organizzative e l’adeguamento della governance, le aziende familiari possono trasformare il passaggio generazionale in una leva di crescita e consolidamento – conclude il professore di Unipa -. Questi temi saranno al centro del workshop di Palermo, un’occasione preziosa per imprenditori e membri di famiglie imprenditoriali che desiderano approfondire le dinamiche della continuità aziendale e confrontarsi con esperti e colleghi su strategie e soluzioni per affrontare le sfide del futuro».

02/02/2025

Nel nostro paese non si fa altro che parlare di spiagge, concessioni, gestione dei lidi, quando tutti vorremmo spiagge libere. Guardate come vengono gestite le spiagge più famose al mondo affollate da milioni di turisti ogni anno. “Palm Beach”, “Bondy Beach” e ”Manly beach”. Dal nostro super inviato Lorenzo Cudia
Lascia un commento spiagge libere e in concessione?

01/02/2025

Si fá tanto parlare di immigrazione e di quali regole ci vogliono per entrare nel nostro paese. Guardate come funziona in Australia solo solo per entrare come turista… e non mi sembra che l’Australia sia un paese non democratico…
Dal nostro inviato Lorenzo Cudia

31/01/2025

Riteniamo che copiare sistemi funzionali di altre città non sia copiare ma imparare. Vediamo cosa si sono inventati a Sydney dal nostro super collaboratore Lorenzo Cudia
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Un grande privilegio il mio libro “ una generazione a faccia in giù social media e la nuova scomposizione sociale” sbarc...
30/01/2025

Un grande privilegio il mio libro “ una generazione a faccia in giù social media e la nuova scomposizione sociale” sbarca a Napoli. Alla Feltrinelli di Via Santa Caterina.



Un’importante riflessione su un tema di grande attualità.l’intelligenza artificiale tra criticità e consapevolezzaIl rap...
26/01/2025

Un’importante riflessione su un tema di grande attualità.
l’intelligenza artificiale tra criticità e consapevolezza
Il rapporto tra umanesimo e intelligenza artificiale e le responsabilità che ci competono nel governare questo cambiamento epocale, è un tema che oggi più che mai si pone al centro del dibattito globale.
L’idea di creare esseri artificiali dotati di intelligenza risale a miti antichissimi. Già i Greci raccontavano la storia di Pigmalione, lo scultore che, innamoratosi della statua perfetta di Galatea, pregò con tanta intensità da commuovere la dea Afrodite, la quale infuse alla statua il dono della vita.
Oggi questo mito si fa realtà. L’intelligenza artificiale rappresenta senza dubbio una delle innovazioni più dirompenti della nostra epoca: realtà complessa, fatta di luci e ombre, una sorta di croce e delizia che richiede di essere gestita con responsabilità e consapevolezza.
Di fronte a questa svolta, emerge…
Di Michele Vietti su GdS.it https://gds.it/articoli/analisi-e-commenti/2025/01/25/la-legge-e-noi-lintelligenza-artificiale-tra-criticita-e-consapevolezza-9b3b46ca-eadb-487a-9c28-1ef2fe3c7bae/

26/01/2025
Cose italiane o meglio siciliane. Qui non manca competenza, programmazione, corretta esecuzione dei lavori, ma quella ch...
25/01/2025

Cose italiane o meglio siciliane. Qui non manca competenza, programmazione, corretta esecuzione dei lavori, ma quella che banalmente il codice civile chiama “ diligenza del buon padre di famiglia” in nessuna città del mondo capita cose così. Ci sarà un motivo. Lascia un commento e segui la nostra pagina

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