Maretti e Manfredi Edizioni

Maretti e Manfredi Edizioni Editoria, Arte & Cultura Maretti Editore ringrazia tutti i suoi lettori e promette loro di non deluderli mai.

La casa editrice nasce nel 1999 da un progetto editoriale del giornalista e scrittore Valerio Riva in collaborazione e in amicizia con Carlo Ripa di Meana. L’incontro poi di entrambi con i vertici della futura Maretti Editore sprigionò sinergie organizzative, motivazioni collaborative e risultati di alto livello produttivo, soprattutto in campo artistico. Specializzata in pubblicazioni d’arte, l’a

zienda infatti vanta cataloghi di prestigio a cura di critici e curatori di fama internazionale che si affidano alla competenza e alla qualità di una pubblicazione curata nei dettagli e non priva di professionalità nella continua ricerca del meglio. Da qualche anno, poi, la Maretti Editore ha iniziato la sua personale ed originale scalata alla saggistica d’autore, puntando lo sguardo a quei titoli e a quelle edizioni che reclamano una visione d’insieme culturale, sociale e storica in una società in continua evoluzione e cambiamento. Ad oggi un nuovo brand – JFK Edizioni – e due collane – Icarus ed efFusioni di Gusto – vanno ad arricchire il percorso aziendale di idee e scopi innovativi che offrono al lettore un piacere inaspettato nell’approcciarsi alla carta stampata, qui più che mai specchio dei tempi moderni. Fiore all’occhiello poi da oltre dieci anni e giusta conseguenza di una attenta ricerca in campo artistico, il Premio Maretti/Valerio Riva Memorial, in collaborazione con la Fondazione Valerio Riva per l’appunto, riscuote da tempo copiosi consensi e successi tra le giovani e non più giovani figure artistiche di maggior rilievo nel panorama dell’arte moderna e contemporanea italiana. Alla sua 4°edizione il prossimo anno, l’apparato organico dell’evento (commissari selezionatori, giuria, Presidente di giuria, artista invitato) e il museo ospitante in continuo cambiamento, come nella migliore tradizione nomade dell’arte, hanno contribuito a dare al premio un suo valore intrinseco di internazionalità e prestigio, sottolineando nella stessa azienda promotrice la presenza di un “respiro” e di un “pensiero” che sottendono una profonda conoscenza del genere umano e delle sue aspettative.

Fotografo, grafico e viaggiatore gastronomico. Questo non è un libro di cucina, ma il resoconto/racconto che svela a un ...
19/08/2024

Fotografo, grafico e viaggiatore gastronomico. Questo non è un libro di cucina, ma il resoconto/racconto che svela a un pubblico più vasto la figura di Bob Noto e di come, grazie al suo estro e palato sopraffino, sia diventato il perno su cui si è mosso il mondo dell’alta gastronomia italiana ed europea dall’ultimo decennio del Novecento sino alla sua scomparsa nel 2017.

In oltre un secolo di storia, nel Libro d’Oro firmato dagli ospiti dell’Hassler Roma, troviamo molti nomi celebri del mo...
12/08/2024

In oltre un secolo di storia, nel Libro d’Oro firmato dagli ospiti dell’Hassler Roma, troviamo molti nomi celebri del mondo della politica, della nobiltà, del cinema e della musica.

"Hassler Roma. 1893 – 2023"
Testi di Corrado Ruggeri, Giulia Grill

Come ci spiegano Carlo Cambi e Petra Carsetti nell'atto secondo del loro "Galatime", nel servire un vino la scelta del c...
05/08/2024

Come ci spiegano Carlo Cambi e Petra Carsetti nell'atto secondo del loro "Galatime", nel servire un vino la scelta del calice è abbastanza obbligata in rapporto al tipo e alle caratteristiche del vino stesso che stiamo servendo.
Più i vini sono fini più il cristallo del vino dovrebbe essere tale, più i vini sono giovani e più la bocca del bicchiere dovrebbe essere svasata, più i vini sono affinati e più la pancia del bicchiere dovrebbe consentire la massima ossigenazione, più i vini sono aromatici e più il bicchiere dovrebbe favorire la risalita dei profumi.

Che tipo di vino è la vostra estate 2024?
E, soprattutto, la state assaporando dal calice giusto?

Volume pubblicato in occasione della mostra "Emilio Isgrò / var ve yok", Milano 2012.A cura di Marco Bazzini. Testi di M...
02/08/2024

Volume pubblicato in occasione della mostra "Emilio Isgrò / var ve yok", Milano 2012.
A cura di Marco Bazzini. Testi di Marco Bazzini e Achille Bonito Oliva

Dalla sezione "Progetti e opere nell'ambiente urbano" del volume "Arte e territorio. 1968-2020" di Ugo La Pietra.       ...
31/07/2024

Dalla sezione "Progetti e opere nell'ambiente urbano" del volume "Arte e territorio. 1968-2020" di Ugo La Pietra.



Scorrendo l’indice dei nomi dei manuali e saggi d’arte contemporanea un nome spicca per la sua assenza: Margherita Sarfa...
29/07/2024

Scorrendo l’indice dei nomi dei manuali e saggi d’arte contemporanea un nome spicca per la sua assenza: Margherita Sarfatti. La prima donna al mondo ad affermarsi strutturalmente nel ruolo di critica d’arte, la teorizzatrice di una linea identitaria per l’arte italiana, l’ideatrice di un movimento oggi rivalutato come il Novecento Italiano, la promotrice del contemporaneo italiano sulla scena internazionale con decine di mostre in importanti capitali europee e americane, è stata per decenni rimossa dalla memoria e dalla storiografia. Perché? Sulla sua figura ha pesato la storia personale,
una lunga relazione con Benito Mussolini, la colposa imperdonabile condivisione di pagine tragiche del fascismo, che poi peraltro – lei di origini ebraiche – la costringerà all’esilio sudamericano. Responsabilità pesanti, ma che non giustificano l’acritica ed aprioristica damnatio memoriae che ha colpito Sarfatti – e molti degli artisti da lei sostenuti – fino ad anni molto recenti.
Appoggiandosi a testimonianze e a documenti spesso inediti, questo pamphlet biografico tenta di restituire la giusta dimensione a una studiosa che quando giunge al fatidico incontro con l’uomo che ne segnerà i destini, ha già costruita la sua solida identità di giornalista, scrittrice, teorica e critica d’arte, animatrice – con il suo salotto – della vita culturale prima di Milano poi di Roma.

"Margherita Sarfatti Più" di Massimo Mattioli, Manfredi Edizioni
Collana Grafie

Questa monografia dedicata alla Cina è suddivisa in sei “vie”, partendo dalla più conosciuta Via della Seta, proseguendo...
24/07/2024

Questa monografia dedicata alla Cina è suddivisa in sei “vie”, partendo dalla più conosciuta Via della Seta, proseguendo con le Vie della Giada, del Bronzo, della Lacca, della Porcellana, per concludere con la Via del Tè. Sei percorsi attraverso i quali è possibile conoscere il divenire storico e gli elementi fondanti di un’antichissima civiltà come quella cinese, geograficamente lontana eppure oggi così vicina.
Un saggio attraverso cui indagare e riflettere sul rapporto tra antichità e contemporaneità nel contesto sociale e culturale cinese con l’ambizioso proposito di fornire una disamina non solamente del substrato archeologico e artistico ma in senso più ampio del modo in cui si è manifestata e si manifesta tuttora la vita materiale, sociale e spirituale della Cina.

"Le antiche Vie della Cina. Un’indagine archeologica e artistica"
di Marco Meccarelli

Design. Fashion, 2014Da "Liu Bolin. Hiding in Florence" a cura di Marco Bazzini •  •
17/07/2024

Design. Fashion, 2014
Da "Liu Bolin. Hiding in Florence" a cura di Marco Bazzini

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Giuseppe Stampone, 2004INSERT ART, installazione interattiva, dimensioni variabiliINSERT ART, installazione interattiva ...
15/07/2024

Giuseppe Stampone, 2004
INSERT ART, installazione interattiva, dimensioni variabili
INSERT ART, installazione interattiva e tecnica mista, matita, penna e acrilico, 70 × 100 cm

Da "Collezione Elio D'archivio 2002-2022" a cura di Giulia Benassi
collezione


IN COMMON è la doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja, due artiste internazionali che dialogano tra loro con lav...
12/07/2024

IN COMMON è la doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja, due artiste internazionali che dialogano tra loro con lavori recenti e inediti, realizzati appositamente per questo progetto condiviso: opere che ampliano la riflessione rispetto a urgenti questioni sociali e ambientali della contemporaneit., con due sguardi diversi ma complementari.

I temi della ricerca di Isabella Pers sono l’osservazione e le interconnessioni tra gli ecosistemi naturali, sociali, e culturali, l’impatto del dominio antropocentrico sulla vita del pianeta e le trasformazioni del nostro tempo.

Nada Prlja è un’artista il cui lavoro si occupa delle complesse situazioni di disuguaglianza e ingiustizia nelle società. Utilizzando diversi media, i suoi progetti presentano diversi livelli e vengono realizzati appositamente per un luogo o parlano di una condizione specifica.

Volume a cura di Laura Cherubini






Andrea Fatto, Croce. “Un vecchio adagio: tanto tempo a prendere le misure... Quando avrei dovuto solo prendere le distan...
10/07/2024

Andrea Fatto, Croce. “Un vecchio adagio: tanto tempo a prendere le misure... Quando avrei dovuto solo prendere le distanze. Amen”, 2012, metro attorcigliato, 31 × 25 × 6 cm

Da "Andrea Facco. Elogio alla pittura"
A cura di Daniela Ferrari





Ephemera: things that are important or used for only a short period of time; "a collection of postcards, tickets and oth...
08/07/2024

Ephemera: things that are important or used for only a short period of time; "a collection of postcards, tickets and other ephemera".

Da "Il teatro con la Q. 150 anni di Teatro Quirino. 1871–2021"
Volume a cura di Elisabetta Centore


Umberto Boccioni, Ritratto di uomo, 1909, olio su tela, 48 × 36 cmfirmato e datato in basso a destra “UBoccioni 909”, Pa...
03/07/2024

Umberto Boccioni, Ritratto di uomo, 1909, olio su tela, 48 × 36 cm
firmato e datato in basso a destra “UBoccioni 909”, Padova, collezione privata

Da "Boccioni. Opere Inedite" a cura di Alberto Dambruoso

Da quando è nato, il Quirino ha avuto più o meno la stessa connotazione di “teatro popolare” e il suo pubblico di appass...
01/07/2024

Da quando è nato, il Quirino ha avuto più o meno la stessa connotazione di “teatro popolare” e il suo pubblico di appassionati, di cultori dello spettacolo dal vivo, ogni sera da centocinquanta anni risponde con entusiasmo alla “chiamata” del teatro.
Tutti i grandi della scena italiana si sono succeduti con le loro ineguagliabili performance suscitando emozione e scroscio di applausi del pubblico che non hanno mai perso d’intensità e di vitalità, anzi. Grandi regie, grandi protagonisti, grandi autori.
Una storia antica che narra e ricostruisce le varie vicende del Teatro e dei suoi “abitanti” dalla costruzione per volontà di un principe illuminato e rivoluzionario, Maffeo Barberini Colonna di Sciarra, fino all’opera di ristrutturazione realizzata dall’Architetto Enrico Nespega nel 1982 che ci consegna il Quirino così come oggi si presenta.

Il teatro con la Q. 150 anni di Teatro Quirino. 1871–2021
Volume a cura di Elisabetta Centore


L'autore Andrea Sirotti Gaudenzi presenterà il libro "L'eccidio di Cesena. La più grande strage del Medioevo" sul palco ...
28/06/2024

L'autore Andrea Sirotti Gaudenzi presenterà il libro "L'eccidio di Cesena. La più grande strage del Medioevo" sul palco della Corte Carlo Malatesta, durante la conferenza storica “Sebastiano Fausto: la metamorfosi delle parole”.
L'appuntamento è per Sabato 29 giugno alle ore 21:00 presso il Castello Malatestiano di Longiano (FC)

“Nell’interno del Teatro Tenda si respirava un’atmosfera tutta particolare ed era facile imbattersi o trovarsi seduti a ...
24/06/2024

“Nell’interno del Teatro Tenda si respirava un’atmosfera tutta particolare ed era facile imbattersi o trovarsi seduti a fianco, tra gli altri, di Federico Fellini o Enrico Berlinguer, di Moravia e Dacia Maraini, frequentatori abituali e spettatori degli eventi rappresentati.
Ed è lì che nel 1976 Gigi Proietti “esplode” con il suo famosissimo A me gli occhi, please!, (considerato ormai un cult) scritto con Roberto Lerici. Forse il primo one man show che, ancora oggi, costituisce uno dei più grandi successi del teatro italiano d’ogni tempo. Basti pensare che lo spettacolo sarebbe dovuto rimanere in scena per una sola settimana e invece replicò per ben quattro mesi consecutivi, con oltre 250.000 spettatori (proprio come i grandi spettacoli di New York, Londra o Parigi)”.
Tommaso Le Pera

Il Teatro di Gigi Proietti nelle fotografie di Tommaso Le Pera

Diffusivum sui – l'altro e il concettualea cura di Fabio MiglioratiLa città di Arezzo ha tenuto a battesimo la mostra Di...
19/06/2024

Diffusivum sui – l'altro e il concettuale
a cura di Fabio Migliorati

La città di Arezzo ha tenuto a battesimo la mostra Diffusivum sui – l’altro e il concettuale, presso la Fortezza medicea cittadina, un contenitore di metà Cinquecento, sorto su progetto dei Sangallo dopo l’oltraggio egemonico fiorentino… La collettiva include il lavoro di 7 artisti, diversamente equipaggiati di strumenti concettuali, per trattare la natura di questo linguaggio in modo frastagliato e mai troppo ancillare: Franca Pisani, Renato Mambor, Salvatore Emblema, Giuseppe Biasio, Giuseppe Amadio, Fabrizio Tedeschi e IMK71.

Giorgio de Chirico, Oreste e Pilade (Pilade è il primo a destra), metà anni cinquanta, olio su tela, 60 × 50 cm Da "Gi...
17/06/2024

Giorgio de Chirico, Oreste e Pilade (Pilade è il primo a destra), metà anni cinquanta, olio su tela, 60 × 50 cm

Da "Giorgio de Chirico. Catalogo Generale Volume 5"
a cura di Giorgia Chierici




Nell’abbazia di Chiaravalle è stato ritrovato un manoscritto dei monaci cistercensi che racconta di un pranzo preparato ...
14/06/2024

Nell’abbazia di Chiaravalle è stato ritrovato un manoscritto dei monaci cistercensi che racconta di un pranzo preparato per Matilde di Canossa, nobildonna di stirpe longobarda della dinastia degli Attoni. Nel menu era previsto un tortello ripieno di spezie e carni, “cocerai lo tortello nello brodo delle sette carni (pavone e animali vari) poscia verserai in calda scodella e sopra bianca crema di latte di formajo grana.”

Franco Cimini. Antica Osteria del Mirasole

Chef Autore Franco Cimini
Curatrice dei testi
Fotografia
Prefazione
Introduzione

Davide Coltro, Serie Strings, 2022dettaglio del flusso visivo su Quadro Mediale tipo QM-SYSTEM65e studio di piccolo Quad...
12/06/2024

Davide Coltro, Serie Strings, 2022
dettaglio del flusso visivo su Quadro Mediale tipo QM-SYSTEM65
e studio di piccolo Quadro Mediale da viaggio tipo MM-SYSTEM4S.

Da "Davide Maria Coltro. L'opera completa 2000 – 2023" a cura di Elena Pontiggia




Antonio Sanfilippo, Estensione verde arancio, 1965, tempera su tela, cm 190 × 220 Collezione: GNAM—Galleria Nazionale d’...
10/06/2024

Antonio Sanfilippo, Estensione verde arancio, 1965, tempera su tela, cm 190 × 220
Collezione: GNAM—Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Da "Antonio Sanfilippo. Segno, forme, sogni della pittura. Cento anni"
A cura di Bruno Corà






L’opera di Danilo Bucchi ci pone di fronte a complessi problemi concettuali. Come far sentire la pittura oltre i rigoros...
07/06/2024

L’opera di Danilo Bucchi ci pone di fronte a complessi problemi concettuali. Come far sentire la pittura oltre i rigorosi modelli del visibile e permettere che, allo stesso tempo, la si possa avvicinare alla percezione del suo volume in una dimensione tattile, quasi scultorea, ma anche legata alla nostra memoria della musica e del ritmo?
Nelle sue molteplici espressioni — installazione, fotografia, pittura… — Bucchi ritorna sempre in una modalità di natura ritmica, che ci permette di percepire la sua intensa relazione con una notazione di carattere musicale. È così che ogni gesto, ogni segno, ogni movimento del corpo — perché è di registri del corpo che di fatto parliamo — si segnala come forma di una gestualità vicina all’improvvisazione, alla notazione musicale e persino alla poesia concreta.




Jan Fabre, Belgian suction cup starfish (II), 2018 Legno, pigmento, carta, polimeri, metallo, tessuto, stella marina33,2 ...
05/06/2024

Jan Fabre, Belgian suction cup starfish (II), 2018
Legno, pigmento, carta, polimeri, metallo, tessuto, stella marina
33,2 × 20,7 × 11,4 cm

Da "Jan Fabre, La saggezza del Belgio"
a cura di Giacinto Di Pietrantonio

pietrantonio

Dario Maglionico, napoletano di nascita e milanese di adozione, è un giovane artista fedele alla figurazione, eppure int...
03/06/2024

Dario Maglionico, napoletano di nascita e milanese di adozione, è un giovane artista fedele alla figurazione, eppure interprete di una poetica coniugata tra solitudine e presenza-assenza, tra mistero e senso del reale.
Il volume, curato da Nicoletta Colombo, presenta un ricco repertorio iconografico di opere, rigorosamente realizzate a olio su tela in cui Maglionico, attraverso esiti e percorsi fortemente sperimentali, accattivanti e disorientanti insieme, insegue da sempre l’indagine simbolica di elementi del vero frammentati, sospesi in una dimensione onirica e prelogica.





Nel 2024 si sta svolgendo la decima edizione del Premio d'Arte della Fondazione VAF. Dal 2003, il concorso organizzato o...
31/05/2024

Nel 2024 si sta svolgendo la decima edizione del Premio d'Arte della Fondazione VAF. Dal 2003, il concorso organizzato ogni due anni circa ha coinvolto 137 artisti in 20 anni di storia.
La Fondazione VAF per la promozione dell’arte italiana contemporanea è senza dubbio una delle più importanti istituzioni volte a promuovere lo scambio culturale italo-tedesco e ad affermare l’arte contemporanea italiana in Germania.
Il Premio, per artisti italiani sotto i 40 anni, è accompagnato da una mostra che ha luogo in sedi di istituzioni artistiche di rilevanza internazionale in Italia e in Germania, al fine di presentare gli artisti e le loro opere al pubblico.
Quest'anno, oltre 150 candidati sono stati preselezionati da una giuria composta dal Presidente della Fondazione e dal Comitato Scientifico. Il risultato della valutazione di quest’anno è una piattaforma espositiva su cui un gruppo di tredici talenti accuratamente selezionati trova uguale spazio.
Il Premio include anche un "Premio alla Carriera", che quest’anno sarà assegnato al Maestro Marcello Morandini.






fanari

ginanneschi
nanni

scultrice

Il nuovo appuntamento della collana “Giovani Artisti alla soglia del nuovo Millennio”, ideata da Volker Feierabend e pro...
27/05/2024

Il nuovo appuntamento della collana “Giovani Artisti alla soglia del nuovo Millennio”, ideata da Volker Feierabend e promossa dalla VAF-Stiftung, riassume nel titolo, L’orMa. Un cammino nell’arte per lasciare il segno, l’attività di un giovane artista la cui ricerca, traendo ispirazione tanto da maestri del passato, quali Leonardo e Bosch, quanto del presente, come Stefano Arienti e Bertozzi & Casoni, ha come scopo principale quello di rendere l’opera il più durevole possibile, così da lasciare un segno, malgrado la consistenza effimera dei materiali impiegati.
Spaziando dalla ceramica alla carta, dalle foglie alla polvere di cemento, dalla tela all’intervento manuale su fotografia, L’orMa (pseudonimo di Lorenzo Mariani, classe 1985) manipola instancabilmente la materia per sondarne le possibilità inesplorate e sfidarne i limiti con spirito e abilità da miniaturista, nel costante tentativo di restituire valore all’artigianalità dell’atto creativo e della funzione sociale dell’arte.
Attraverso un approfondito saggio introduttivo e un ricco repertorio iconografico di opere, raggruppate per media al fine di rendere la consultazione ancora più agevole, il volume, curato da Serena Redaelli, presenta la produzione artistica di Lorenzo Mariani fin dagli esordi, evidenziandone la volontà di sfuggire a ogni tentativo di definizione e classificazione per dare spazio a una libera e incessante sperimentazione, elaborata al di là di mode e cliché. [...]






UGO LA PIETRA"Amenajări urbane pentru colectivitate. De la bolarzi la foișoare""Urban equipment for the community. From ...
24/05/2024

UGO LA PIETRA
"Amenajări urbane pentru colectivitate. De la bolarzi la foișoare"
"Urban equipment for the community. From bollards to gazebos"

Published on the occasion of the exhibition RDW Flags, organized as part of the festival Romanian Design Week, Bucarest, 24.05 – 02.06.2024




Condividere una collezione privata è un gesto di generosità. In fin dei conti i musei nascono proprio da questo impulso ...
22/05/2024

Condividere una collezione privata è un gesto di generosità. In fin dei conti i musei nascono proprio da questo impulso privato di condivisione pubblica. Questo libro della collezione Elio D’Archivio rappresenta il primo passo dell’esigenza di mettere in relazione le opere raccolte nell’arco di vent’anni con la dimensione dello sguardo pubblico.
Tra le opere della collezione riconosciamo alcune presenze legate al discorso politico in cui la riflessione di Elio D’Archivio è incentrata su un’urgenza di pensiero più connesso alla Storia come Santiago Sierra, Rossella Biscotti, Marinella Senatore, Anibal López, Regina Josè Galindo o Igor Grubic. Altri lavori sono accomunati da una certa derivazione dal discorso scientifico o magico, in particolare l’opera di Tomás Saraceno o la serie di Fabrizio Cotognini. Ma è la pittura a trionfare nella collezione intrecciando le opere con una certa disinvoltura: opere di artisti di diverse generazioni, nazionali e internazionali, suggeriscono una ricerca in cui il collezionista si è dato una maggiore libertà, condita da un pizzico di azzardo. Prediligendo il linguaggio figurativo, in collezione troviamo opere – tra gli altri – a firma di Manfredi Beninati, Matteo Fato, Francesco Lauretta, Mauro Di Silvestre, Ugo Nespolo, Rusudan Khizanishvili, che incontrano le più giovani di Luisa Me, Iva Lulashi, 502 Bad Gateway.

It is difficult for a chef to narrate the combination of ingredients without providing the opportunity to taste them. It...
17/05/2024

It is difficult for a chef to narrate the combination of ingredients without providing the opportunity to taste them. It is a contradiction, given that any daily reasoning and actions have exactly the same purpose: to release taste, in order
to offer it to other people.

Diventare Grandi
Becoming Grandi

A cura di
Fotografia
Prefazione
Postfazione


L’Archivio Malerba, di cui in questo volume a firma di Elena Pontiggia sono pubblicati i principali documenti inediti, c...
13/05/2024

L’Archivio Malerba, di cui in questo volume a firma di Elena Pontiggia sono pubblicati i principali documenti inediti, comprende la maggior parte delle carte oggi note dell’artista, provenienti soprattutto dalla moglie Amalia Diani, dalla sorella Maria e da alcuni collezionisti.
Raccolto a partire dagli anni Ottanta da Camillo Mapelli l’archivio è oggi conservato a Monza, presso la galleria del figlio Matteo – matteomariamapelligallery.

Fanno parte dell’archivio anche le fotografie che Malerba scattava in preparazione dei quadri, una serie di fotografie dell’artista, la sua corrispondenza con Amalia e con Maria e articoli, cataloghi e altri documenti, tra cui la lettera del 1927 di Wilhelm Wartmann, direttore della Kunsthaus di Zurigo, e il contratto della mostra alla Galleria del Milione del 1931.

Emilio Malerba
di Elena Pontiggia


Indirizzo

Via San Pier Grisologo 38
Imola
47891

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+39054220293

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