13/11/2024
Sei ancora madre
quando ti prende la nostalgia
di piccole braccia tese,
di fazzoletti che asciugavano lacrime,
di strane parole che tu solo comprendevi.
Sei ancora madre quando sussulti
per il telefono che squilla di notte,
quando ancora stringi i pugni
per una porta che non si apre,
per un pianto di cui non sai la ragione.
Sei ancora madre quando ingoi amaro
per un giudizio immeritato;
e quando gli occhi ti brillano
per una pagella ritrovata,
per una cartolina spedita solo a te,
per la foto di un compleanno,
di una giornata al mare.
Sei ancora madre
quando ti torna l’orgoglio
per quell’alloro sulla testa;
quando rivedi le tue mani
che fissano una rosa tra i capelli,
che salutano non viste
dietro spalle che si allontanano.
Sei sempre, ancora madre
quando gli occhi guardano intorno
cercando ciò ch’è stato,
quando ti trascini con passi stanchi
tra stanze piene solo di ricordi.
E non t’importa se la casa è vuota.
Il tuo cuore affaticato
palpita ancora d’amore infinito.
E a sera, mentre chiudi gli occhi,
un solo pensiero ti rasserena:
l’importante è che stanno bene.
E allora, più che mai,
sei ancora e sempre madre.
A. B.