Le Lettere

Le Lettere Casa editrice Le Lettere, Firenze Il catalogo de Le Lettere, casa editrice nata nel 1976, propone un vasto numero di titoli suddivisi in varie collane.

Dalla storia alla narrativa, dalla poesia all’arte, dalla filosofia ai manuali per viaggiare, dai dizionari ai testi universitari, Le Lettere offre ai propri lettori la possibilità di accedere a un patrimonio culturale molto vasto. www.lelettere.it

Vi preghiamo di non utilizzare questo spazio per inviare cv e/o proposte letterarie, grazie!

Grazie a Le parole e le cose per la condivisione di un estratto delle nostra recente pubblicazione di Benjamin Fondane, ...
01/09/2024

Grazie a Le parole e le cose per la condivisione di un estratto delle nostra recente pubblicazione di Benjamin Fondane, a cura di Luca Orlandini.

Trovate il libro qui: https://www.lelettere.it/libro/9788893664424

di Benjamin Fondane   [E’ uscita da poco per Le Lettere la nuova edizione rivista e ampliata di Baudelaire e l’esperienza dell’abisso, di Benjamin Fondane (1898-1944), a cura…

James Baldwin è nato ad Harlem nel 1924. È stato un celebre scrittore e romanziere che ha raccontato la lotta della sua ...
02/08/2024

James Baldwin è nato ad Harlem nel 1924. È stato un celebre scrittore e romanziere che ha raccontato la lotta della sua gente, degli afroamericani e del bisogno irrinunciabile di riconoscersi come una comunità. La sua scrittura è impregnata con il fervore politico degli anni Sessanta, con le proteste e raduni nelle strade americane. James Baldwin è stato un cronista dei movimenti che hanno attraversato il suo tempo. Uno scrittore militante ancora oggi che compie cent'anni.




Abbiamo dato alle stampe il decimo numero della Rivista Critica D’Arte insieme alla In questo numero è raccolta la stori...
01/08/2024

Abbiamo dato alle stampe il decimo numero della Rivista Critica D’Arte insieme alla

In questo numero è raccolta la storia di un artista come Pierre Troubetzkoy dalle capacità fulminanti, autodidatta all’uso innovativo della luce.  Attraverso la corrispondenza con l’amico e artista milanese Vittore Grubicy tra il 1891 e 1896, si scoprono nuovi passaggi della sua vita intensa.  A dipanarsi gli anni londinesi della formazione pittorica e degli incontri con intellettuali e artisti del tempo tra cui Oscar Wilde.

Da leggere un approfondimento sui Centri d’azione per l’arte istituiti dal 1940 che avevano il proposito di promuovere la divulgazione e la conoscenza dell’arte nelle città. Il primo a nascere è stato il Centro d’azione per l’arte di Milano, inaugurato da una mostra polemica di Caravaggio accompagnata da una conferenza di Giulio Carlo Argan.

A questo si sono aggiunte mostre innovative di grandi artisti a Torino e a Palermo nel 1942 con la mostra di Ventuno artisti italiani al Teatro Massimo a cui presero parte tra gli altri De Pisis, Carrà e De Chirico. Con l’arrivo della guerra l’esperienza dei Centri d’azione per l’arte si concluse.

Inoltre, questo fascicolo riacciuffa il patrimonio culturale di Klaus Koenig, progettista eclettico e dirompente dalla grande inventiva e ironia.

Il decimo numero è ora disponibile anche sul nostro sito.





Pubblicato il decimo numero della nuova serie della rivista «Critica d’Arte» la rivista fondata da Carlo Ludovico Ragghi...
30/07/2024

Pubblicato il decimo numero della nuova serie della rivista «Critica d’Arte» la rivista fondata da Carlo Ludovico Ragghianti con Ranuccio Bianchi Bandinelli nel 1935.

Questo nuovo doppio fascicolo include contributi che spaziano dal Medioevo al contemporaneo e sono a firma di: Elisa Bassetto, Sara Chirico, Lorenzo Ciccarelli, Martina Corgnati, Gigetta Dalli Regoli, Francesca Funis, Francesco Guzzetti, Agnese Sferrazza, Adriano Amendola, Marco Collareta, Fabrizio Federici, Cristiano Giometti e Antonio Marras.

ℹ Trovate la rivista qui: https://www.lelettere.it/libro/24051-24-19-20

Coordinamento delle riviste italiane di cultura - CRIC

Pubblicato il decimo numero della nuova serie della rivista «Critica d’Arte» la rivista fondata da Carlo Ludovico Ragghianti con Ranuccio Bianchi Bandinelli nel 1935.

Questo nuovo doppio fascicolo include contributi che spaziano dal Medioevo al contemporaneo e sono a firma di: Elisa Bassetto, Sara Chirico, Lorenzo Ciccarelli, Martina Corgnati, Gigetta Dalli Regoli, Francesca Funis, Francesco Guzzetti, Agnese Sferrazza, Adriano Amendola, Marco Collareta, Fabrizio Federici, Cristiano Giometti e Antonio Marras.

ℹ La rivista, coedita con Le Lettere e diretta da Marco Collareta, esce con due numeri doppi all’anno. Per acquisti e abbonamenti (che possono essere sottoscritti in qualsiasi periodo) ci si deve rivolgere all’Editoriale Le Lettere, tel. 055 645103, www.lelettere.it, e-mail [email protected] e [email protected].

ℹ️ https://www.fondazioneragghianti.it/2024/07/29/nuovo-numero-di-critica-darte/

Coordinamento delle riviste italiane di cultura - CRIC Le Lettere

Benjamin Fondane, nato in Romania da una famiglia di intellettuali ebrei, si trasferisce a Parigi nel 1923. Pensatore an...
26/07/2024

Benjamin Fondane, nato in Romania da una famiglia di intellettuali ebrei, si trasferisce a Parigi nel 1923. Pensatore anomalo, dal linguaggio selvaggio, scrive il suo capolavoro "Baudelaire e l’esperienza dell’abisso", in corsa, nell’estro della fuga. Fondane setaccia tutti i paradigmi e straccia tutti i veli per giungere nelle segrete della poesia, lì dove l’uomo, la creatura che scrive, non è che un filatterio di cenere. Secondo l’intellettuale romeno, Baudelaire non è il fondatore della poesia moderna ma il suo esecutore, il poeta che ha avuto il coraggio di uccidere la poesia per vagliarne il veleno.

Fondane fu arrestato nel 1944, deportato ad Auschwitz per non lasciare da sola la sorella, morì in una camera a gas. Aveva il volto di un vogatore, ricordano alcuni amici, di uno che sapeva attraversare i fiumi.

"Baudelaire e l’esperienza dell’abisso" di Benjamin Fondane è disponibile in libreria e sul nostro sito.

Nel luglio del 1924, Eugenio Montale presentò la prima bozza degli "Ossi di seppia" all’editore Piero Gobetti.Sono trasc...
15/07/2024

Nel luglio del 1924, Eugenio Montale presentò la prima bozza degli "Ossi di seppia" all’editore Piero Gobetti.

Sono trascorsi cent’anni dalla consegna di quella prima raccolta che ha dispiegato la sua poetica. Ciò che distingue Montale da ogni altro nostro poeta è la straordinaria carica espressiva e l’aderenza con la realtà. Nella sua parola, pur così scabra ed essenziale, ogni oggetto musicale acquista nuovi significati armonici. Abbiamo recentemente pubblicato "L’armonia semantica della poesia di Montale", a cura di Francesca D’Alessandro e Daniele Mozzoni, che approfondisce e indaga il nucleo musicale della scrittura di Eugenio Montale che ha condizionato tutta la poesia del Novecento.

La parola lavoro è al centro delle nostre vite. Di conseguenza lo sono anche le parole che la accompagnano come ferie, s...
09/07/2024

La parola lavoro è al centro delle nostre vite. Di conseguenza lo sono anche le parole che la accompagnano come ferie, salario e smart working.
Pur avendo una presenza così ingombrante è al tempo stesso un termine talmente ampio da raccogliere molti significati: può rappresentare un diritto, un mito abbagliante o un luogo di minaccia e pericolo com’è capitato a Satnam Singh.

Il si è trasformato e continua a trasformarsi cambiando anche il linguaggio con cui lo si racconta. Ci siamo affidati alla scrittura e alla poesia per provare a raccontare e declinare tutte le sfumature che questo delicato tema assume oggi.

"Work-Lavoro" è il terzo e nuovo numero di The Florence Review. Lo trovate sul nostro sito e .

Illustrazioni di Marco Petrella.

27/06/2024

Crisi abitativa e rappresentazione dello spazio domestico attraverso tre libri di poesia contemporanea.

18/06/2024

di Andrea Longega   [E’ appena uscito per Le Lettere, nella collana Novecento/Duemila a cura di Diego Bertelli e Raoul Bruni, Caterina (come le cóe dei cardelini), il nuovo libro di Andr…

Antonio Debenedetti aveva cominciato al Corriere della Sera come redattore in cronaca negli anni di massima tensione, de...
14/06/2024

Antonio Debenedetti aveva cominciato al Corriere della Sera come redattore in cronaca negli anni di massima tensione, delle proteste, delle stragi, negli anni del delitto Moro. Nel 1987 fu spostato da Ugo Stille alla cultura. In quasi quarant’anni di attività, ha raccontato l’universo letterario del Novecento italiano. Come un cronista ha animato un mondo, inquadrando le impese, le passioni e le cadute di molti scrittori e letterati del Novecento e soprattutto catturando la loro epoca e la città che li contornava.

La Roma in cui sembrava di sentir ruggire i leoni di Carlo Levi, la casa di Goffredo Parise in via della Camilluccia ispezionata da Gadda, le corride improvvisate di Alberto Savinio con il cane a fare le veci del toro e la città del dopoguerra che sapeva di castagnaccio e di si*****te.

Il Novecento dopo il Novecento è una raccolta di recensioni e articoli, tutti pubblicati tra il 2000 e il 2020, quei vent’anni che chiudono definitivamente il secolo a cui Antonio Debenedetti ha dato voce, diventandone un riconosciuto maestro.

Il libro a cura di arriva oggi nelle librerie.




Audre Lorde era di Harlem, un quartiere di New York che a metà degli anni Trenta era un angolo dimenticato della città, ...
13/06/2024

Audre Lorde era di Harlem, un quartiere di New York che a metà degli anni Trenta era un angolo dimenticato della città, abitato prevalentemente da afroamericani.
Audre era una poetessa che si è battuta per ridefinire le libertà e le identità portando i suoi ideali e la poesia tra la gente. Ha saputo costruire un ponte tra mondi lontani in potersi affermare come donna, nera e omosessuale; ha girato il globo rivendicando la sua diversità attraverso i versi e rimanendo comunque radicata al suo quartiere.

Il 15 giugno 2024 si prepara a celebrare una nuova edizione del ispirandosi ad Audre Lorde e alla sua raccolta di poesie "D’AMORE E DI LOTTA", da noi pubblicata nel 2018.

Il suo nome si legge senza interruzioni come l’inizio di uno scioglilingua. Era un poeta e abbracciava pienamente questa...
05/06/2024

Il suo nome si legge senza interruzioni come l’inizio di uno scioglilingua. Era un poeta e abbracciava pienamente questa definizione perché scriveva poesie e sosteneva che ogni cosa ha il suo mistero e la poesia è il mistero di tutte le cose. Del poeta aveva anche la necessità di lottare per un mondo più libero per questo si oppose alla dittatura franchista.

Durante la Guerra civile sp****la, le forze nazionaliste alle quali si opponeva lo giustiziarono in piazza.  Ancora oggi a distanza di ottantotto anni dalla sua scomparsa non è mai stato ritrovato il corpo.

La sua storia è la prova che i poeti non muoiono ma rimangono. Attaccati alla lora terra e ai loro versi.

Il cinque giugno del 1898 nasceva Federico García Lorca.

Della sua opera abbiamo ripubblicato lo scorso novembre Yerma.



Firenze ha una patina di inacessibilità: meta scorbutica per le macchina e a vedersi anche per le biciclette. Sarà per l...
10/05/2024

Firenze ha una patina di inacessibilità: meta scorbutica per le macchina e a vedersi anche per le biciclette. Sarà per le sue vie molto strette, per la sua bellezza congestionata e per il centro abitato dai turisti che ti fanno prendere paura o di colpirli o di ruzzolare.

Però Firenze è anche la città delle pedalate di Gino Bartali e Margherita Hack e si può davvero godere e scoprire ancor di più su due ruote: costeggiando i suoi capolavori, in una fuga quotidiana al parco delle Cascine o scollinando lungo i suoi viali alberati.

"Firenze in Bici" è la prima guida di approfondimento per muoversi e visitare la città dal bel sellino di una . A guidarci è la passione di Mauro Bonciani - giornalista e ciclista - attraverso quindici percorsi per tutti, grandi e piccoli.

P.S. Per queste vie passeranno anche i ciclisti professionisti del Tour de France che ecccezionalmente partirà il 29 giugno proprio da Firenze.
Per adesso la prima tappa che vi consigliamo è in libreria!

LibertàOggi in casa ho cercato la libertàSeduta su una sedia l’aspettavoSarà una gatta randagioPensavoche gironzola di q...
24/04/2024

Libertà

Oggi in casa ho cercato la libertà

Seduta su una sedia l’aspettavo

Sarà una gatta randagio

Pensavo

che gironzola di qua e di là

o una donna che piange e balla e poi ride del suo pianto

o una cavalla che entrata nella situazione e si guarda intorno

si chiede “come...”

Il tempo passava

nessuno arrivava

allora ho raccolto i pensieri

ho dipanato la noia in gomitoli per farci una coperta calda

per l’inverno

mi sono tinta le labbra e ho cominciato a cantare a gran voce

Mi sentivo riavere… era quasi un urlare

E la libertà è arrivata senza farsi aspettare!



"Io e la lavatrice siamo come sorelle" è la raccolta di poesie di Luciana Alterini e siamo molto contenti di averla pubblicata.

Ilustrazione di



Il dodici maggio ricorreranno i cinquant’anni dal Referendum del divorzio in Italia. Un avvenimento che si lega con la s...
19/04/2024

Il dodici maggio ricorreranno i cinquant’anni dal Referendum del divorzio in Italia. Un avvenimento che si lega con la storia sociale e sentimentale del nostro Paese.

In Spagna, ad aprire la strada al divorzio è stata Carmen de Burgos, in arte Colombine, prima giornalista di professione che ha segnato tutta la sua vita con la lotta e la denuncia della condizione femminile. Nel 1904, dalle pagine del giornale Diario Universal, lancerà un sondaggio sul divorzio a cui parteciperanno moltissime persone che si concluderà in un plebiscito per i favorevoli.

Della sua produzione letteraria, abbiamo pubblicato "Il Piano Inclinato", dal titolo originale "La Rampa" (1917) che racconta come le donne debbano lottare di fronte a una serie di meccanismi che reggono l’ordine patriarcale della società dell’epoca. A tutta la narrazione fa da sfondo la città di Madrid del primo Novecento, in espansione, teatro e manifesto delle trasformazioni sociali.






La città non è un monolite di legna, pietra o acciaio e neppure un insieme disomogeneo di strade, piazze, palazzi e monu...
15/04/2024

La città non è un monolite di legna, pietra o acciaio e neppure un insieme disomogeneo di strade, piazze, palazzi e monumenti. La città è un essere vivo, una creatura che respira e si muove, cresce e regredisce seguendo il ritmo degli organi che lo costituiscono, tutti attraversati da quello che ne è metaforicamente il sangue, ossia l’attività dell’uomo.

Se accettiamo questa idea, e non immaginiamo quindi uno spazio inerme e privo di linfa vitale ma un essere capace di manifestare la propria presenza e generare un processo di osmosi con la società che la vive, allora è lecito domandarsi quanto tutto questo possa trovare riscontro all’interno di un testo letterario.

Come dimostra il saggio "La Madrid di Arturo Pérez-Reverte" di Marco Succio che abbiamo pubblicato per la collana "Siglo XXI – Piccola Biblioteca Ispanica".



Divenuto ministro della Pubblica Istruzione nel 1922, Giovanni Gentile poté attuare la riforma della scuola in pochissim...
30/03/2024

Divenuto ministro della Pubblica Istruzione nel 1922, Giovanni Gentile poté attuare la riforma della scuola in pochissimo tempo, portando a compimento sia un progetto filosofico – quello attualista – di ampio respiro, sia le istanze concrete che egli aveva elaborato negli anni precedenti.

Tra meno di un mese ci sarà l'ottantesimo anniversario della scomparsa di Giovanni Gentile (Firenze, 15 aprile 1944), ma solo alcuni mesi fa c'è stata un'altra importante ricorrenza ovvero il centenario dalla riforma che lo storico filosofo realizzò nel 1923 e che costituisce tuttora i fondamenti della scuola italiana.
Abbiamo voluto realizzare per l'occasione un prezioso cofanetto in cui sono raccolte le sue "Opere Pedagogiche".

Dei tre volumi qui raccolti, "Educazione e scuola laica" e "La nuova scuola media" esprimono le idee portanti espresse prima della riforma, quali il significato stesso della pedagogia e della sua identificazione con la filosofia; l’esigenza di un ripristino dell’insegnamento della religione per consentire nella scuola, oltre all’acquisizione degli elementi del sapere, la formazione di una coscienza morale; la presenza di una scuola elementare di Stato in ogni Comune; la difesa della libertà di insegnamento; il problema dei programmi delle varie discipline; il ruolo dell’insegnamento della filosofia; la necessaria preparazione degli insegnanti.
"La riforma della scuola in Italia" presenta non solo diverse interviste e vari resoconti sugli intenti della riforma, ma ne illustra i princìpi fondamentali, soffermandosi sui tanti aspetti affrontati, dalla riforma universitaria e dall'istituzione di nuove sedi, alle professioni di ingegnere e di architetto, alla funzione del giornalismo, alla riforma dell’istruzione artistica, all’esame di Stato e così via.

Trovate a seguire una selezione dei libri di a tema , e .

Il quindici aprile di ottant’anni fa moriva Giovanni Gentile: oltre ad aver condizionato il pensiero filosofico del Nove...
30/03/2024

Il quindici aprile di ottant’anni fa moriva Giovanni Gentile: oltre ad aver condizionato il pensiero filosofico del Novecento italiano ed europeo, era mio nonno. Certamente quell’evento ha profondamente segnato la storia della nostra famiglia e ha lasciato una traccia sugli anni a ve**re.
Tralasciando il giudizio storico politico su cui si è a lungo dibattuto, il lascito di Giovanni Gentile è ancora oggi vivo e profondo perché rappresenta il percorso di un filosofo immerso nel suo tempo tanto da averlo fortemente caratterizzato.
E altrettanto viva e vigorosa ci appare la sua eredità nella scuola di oggi, nell’educazione umanistica, nell’impresa culturale con l'Enciclopedia Treccani, l’Ismeo e l’Istituto di Studi dedicati all’Oriente.
Come nipoti e come editori - insieme a mia sorella Nicoletta - abbiamo provato ad assolvere il nostro compito, sia di responsabilità, sia affettivo, di preservare e tramandare il suo patrimonio culturale attraverso la pubblicazione di tutta la sua opera, in quasi cinquant’anni di ostinata attività editoriale cosicché il suo pensiero continui a influenzare le future generazioni e la sua eredità non venga dispersa.

Giovanni Gentile
(nipote e direttore editoriale de Le Lettere)

Giovanni Gentile fu l’ultimo grande filosofo a pensare l’Italia e nel pensiero trovò l’anima, il destino e la missione d...
29/03/2024

Giovanni Gentile fu l’ultimo grande filosofo a pensare l’Italia e nel pensiero trovò l’anima, il destino e la missione del Paese. Il suo fu l’ultimo poderoso tentativo di immaginare l’Italia attraverso una teologia civile, nel solco di Vico, una riforma religiosa applicata alla politica e una religione civile legata allo spiritualismo politico e al pensiero nazionale. I precursori dell’Unità d’Italia li chiama infatti profeti, a partire da Dante; il Risorgimento lo vede come la Resurrezione dell’Italia, inteso mazzinianamente come missione fondata sulla religione della patria e percorsa dal giobertiano primato morale e civile, ma anche filosofico e culturale, italiano. Nelle pagine scelte da Marcello Veneziani si ricompone la filosofia civile di Gentile, che fu sintesi della tradizione teorica, storica e letteraria nazionale, il suo idealismo dopo Marx, il suo Stato Etico, il ruolo della scuola e la missione educativa, il rapporto con la Tradizione, la Religione e il Risorgimento, con Dante e Leopardi, con la guerra e il fascismo, l’umanesimo del lavoro e lo spiritualismo comunitario. Dall’antologia gentiliana emerge un pensiero eroico e fiducioso, fino alla morte.

A un mese dall'ottantesimo anniversario della sua scomparsa (Firenze, 15 aprile 1944) abbiamo ridato alle stampe una nuova edizione di questo saggio. Nella prefazione il curatore Marcello Veneziani affronta il tema scabroso dell’assassinio di Gentile e delle responsabilità ideologiche del parricidio intellettuale.

28/03/2024

21 aprile 2020 Signor Presidente si confondono i volti e le parole i luoghi s’impastano la primavera ci visita infine sotto una pioggia sottile e leggero trascorre il tempo delle piante che fioriscono oltre i vetri. A tutto – la violenza delle parole usate per convincerci, preoccuparci o c

Le elezioni del 17 marzo in Russia hanno confermato Vladimir Putin al Cremlino per altri sei anni. Nonostante questo in ...
19/03/2024

Le elezioni del 17 marzo in Russia hanno confermato Vladimir Putin al Cremlino per altri sei anni. Nonostante questo in tutto il paese stanno fiorendo nuovi movimenti di opposizione che comprendono anche alcune tipografie clandestine che pubblicano libri tolti dalla circolazione e censurati.

Collegandoci agli eventi di questi giorni, abbiamo deciso di ripescare oggi dal catalogo il libro "Vite Spezzate", da noi pubblicato nel 2018, di Georgij Demidov, dissidente russo, che raccoglie tre racconti ambientati negli anni del terrore staliniano tra il 1964 e il 1978. Racconti che saranno sequestrati e poi rimasti a lungo negli archivi segreti del KGB perché ritenuti “inadatti” al lettore russo. Essi sono un tassello fondamentale per conoscere la letteratura russa del secolo appena trascorso. Tra queste pagine troviamo alcuni temi da grande letteratura: l’amore e la pena per il distacco dalle persone amate, la crudeltà verso gli inermi, l’assurdità dei talenti sprecati, la follia, la pena di uomini e donne che una catapulta ha scagliato fuori dalla umana esistenza.

Marzo 2020. Il coronavirus si diffonde a livello globale. L'Italia è il primo paese europeo a entrare in lockdown.La poe...
13/03/2024

Marzo 2020. Il coronavirus si diffonde a livello globale. L'Italia è il primo paese europeo a entrare in lockdown.
La poesia di Azzura D'Agostino ci riporta con forza a quei giorni, a quando quasi ogni sera Giuseppe Conte, allora Presidente del Consiglio dei Ministri, emanava decreti per comunicare ai cittadini gli sviluppi dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia avevano creato una vera e propria realtà a sé. "Messaggi al Presidente" nasce in risposta a quei decreti, come necessaria riflessione e riconquista di un mondo che sembrava disgregarsi sotto la proliferazione di norme disumane. L’utilizzo burocratico e scientifico (o pseudoscientifico) del linguaggio pervadeva gli scambi tra le persone, che avvenivano esclusivamente a distanza. Questa mediazione dei dispositivi, dei media in generale, e l’ingresso di parole tecniche, di statistiche, sono rielaborate da Azzurra D’Agostino in una poesia a tratti lirica, la quale si pone per sua stessa natura sia come parola antagonista al potere sia come possibilità di raccontare il trauma, di esprimere paura e sbigottimento, accogliendoli e lasciandoli parlare per mezzo di una lingua che rifiuta l’appiattimento sulla mera cronaca. All’istanza umana e civile, di taglio espressamente politico, di "Messaggi al Presidente" si collega la seconda parte del libro, raccolta sotto il titolo "La misura umana", composta da liriche scritte per il teatro. Sono testi che nascono per dare voce a riflessioni e domande destinate a occupare il nostro spazio pubblico; parole pronunciate da corpi vivi tra corpi vivi, che costruiscono e reinventano, in una dimensione corale, l’estensione della collettività: parole pensate per essere dette in piazza, in strada, in carcere, davanti a una platea.

Foto: Ponte Vecchio, Firenze.
© Marco Castelli

E così è trascorsa anche la terza edizione di Testo. L’adagio dice che la prima volta si impara, la seconda si prendono ...
01/03/2024

E così è trascorsa anche la terza edizione di Testo. L’adagio dice che la prima volta si impara, la seconda si prendono le misure e la terza è quella buona. Così se dobbiamo trovare un aggettivo alla nostra fiera di quest’anno è personalità. Abbiamo deciso di portare tutto il nostro catalogo di poesia, soprattutto straniera: abbiamo avuto con noi Abbas Kiarostami, Georg Trakl, Alvaro Mutis, le fortissime Audre Lorde e Anne Sexton, e tanti altri. Il risultato è stato che, oltre alla ostinata comunità di lettori di poesia, abbiamo ricevuto molti manoscritti e proposte di pubblicazione di poeti esordienti. Ecco, forse per la prima volta, ci piace pensare che il nostro spazio, per la poesia, fosse diventato anche un punto d’approdo e non solo di passaggio.

Detto questo ci hanno fatto passare un turno al torneo di calcio Balilla senza giocare e poi abbiamo avuto la sfrontatezza di non presentarci alla fase successiva e di perdere così, allo stesso modo, senza giocare. Abbiamo avuto carattere perché sabato sera abbiamo festeggiato alla libreria "L'ornitorinco" con gli altri editori fino a tardi dimenticando che ci toccasse tornare in fiera anche il giorno dopo.

In questo nostra terza edizione siamo stati contenti per quello che abbiamo fatto, per gli amici che ogni anno ritroviamo e per quelli nuovi in cui ci siamo imbattuti.

Un grazie speciale al nostro Filippo Sala, alias , per essere venuto e per la personalità con cui ha regalato il suo libro a Roberto Vecchioni. Un ringraziamento anche al nostro Paolo Boccia a cui abbiamo allestito un firma copie a cui, con la stessa personalità, abbiamo deciso di non portare nessuno.

É passata una settimana di lavoro, ma è ancora il momento di dire Grazie, grazie ancora a tutta la squadra di Testo e specialmente Davide Roini per il grande supporto.

“Il nome di Swedenborg non è, in ultima analisi, così noto ai giapponesi. Davvero pochi sanno che, circa centocinquant’a...
26/02/2024

“Il nome di Swedenborg non è, in ultima analisi, così noto ai giapponesi. Davvero pochi sanno che, circa centocinquant’anni fa, visse un teologo svedese, il quale rappresenta una figura eccezionale della storia. Egli non solo fece personalmente esperienza dello stato degli Inferi e del Reame Celeste, ma quivi ebbe colloqui con personalità illustri e, consultandosi con esse, assurse a nuove conoscenze rilevanti sotto il profilo filosofico, teologico e psicologico.“

Così Daisetz Teitaro Suzuki, padre del pensiero Zen, presentò ai giapponesi in una piccola biografia il filosofo e mistico svedese Emanuel Swedenborg.

"Swedenborg" di Daisetz Teitaro Suzuki, ultima uscita della nostra collana "Il tesoro nascosto", racconta la riscoperta di uno dei mistici e filosofi più stravaganti da parte della cultura orientale e giapponese.

Il testo è stato curato e tradotto dalla lingua originale dalla professoressa Federica Sgarbi che insegna Storia del Pensiero dell’Asia e Storia della Filosofia Occidentale all’università Doshisha di Kioto.   

Il libro è ora disponibile nelle librerie.

Recentemente abbiamo deciso di ri-vestire la nostra collana "Saggi" cercando di restare fedeli all’identità della casa e...
16/02/2024

Recentemente abbiamo deciso di ri-vestire la nostra collana "Saggi" cercando di restare fedeli all’identità della casa editrice e poggiandoci su scelte grafiche essenziali che le dessero organicità visiva e riconoscibilità sul mercato. Al contempo però non eravamo disposti a perdere l'eterogeneità dei temi e delle voci perché è essenziale che ogni libro sappia raccontarsi in maniera unica.

Con l'obbiettivo che la collana resti una finestra aperta da cui affacciarsi su questo nostro tempo, abbiamo scelto di porre un piccolo ritaglio, un breve squarcio fotografico, che potesse dare un impulso, regalare al lettore una sfumatura del mondo in cui si appresta ad immergersi.

Oggi, in particolare, ci si interroga su quale sia la realtà e su come cambierà la sua percezione nei prossimi anni con le continue trasformazioni digitali e soprattutto l’arrivo del virtuale e dell'intelligenza artificiale. Tuttavia per noi il più straordinario fenomeno di creazione di una realtà altra rimane il .

"L’Uomo Cinematografico" di Stefano Usardi si interroga sul Cinema e sul suo antico ruolo nella creazione di una realtà fantastica e di un immaginario proprio, già molto in anticipo rispetto alle nuove realtà virtuali.

Il libro, il primo con la nuove veste grafica, arriva oggi nelle librerie.

Ci si chiede oggi quale sia lo spazio e il ruolo della poesia. Nelle librerie gli viene affidato uno spazio esiguo e il ...
24/01/2024

Ci si chiede oggi quale sia lo spazio e il ruolo della poesia. Nelle librerie gli viene affidato uno spazio esiguo e il dibatto poetico fa fatica a uscire dallo sparuto circolo degli addetti ai lavori. Tuttavia, la poesia è lo strumento più adatto ad aprire lo spazio che ci separa dal nostro presunto concetto del vivere civile, per poi introdurci in quell’altra vita più profonda e per accennare ai veri valori della libertà, della pace e della giustizia, soprattutto laddove essi sono stati limitati od oscurati.

Con questi propositi nel 2021, è stato istituito il Seminario Internazionale Permanente di Ricerca sulla Poesia europea contemporanea nella convinzione che la poesia contemporanea continui a rappresentare un terreno vivo e reattivo, capace di registrare la crisi del mondo attuale ma anche di mettere in discussione e in fermento la percezione ed elaborazione del reale. In collaborazione con il Seminario abbiamo dato vita alla collana Sinalefe. Biblioteca di poesia europea e qui presentiamo il primo libro Topologie Presente in cui sono raccolti le poesie e i testi di Lina Kostenko, Fabio Pusterla, Antonella Anedda e Adeline Baldacchino.  



Ci si chiede oggi quale sia lo spazio e il ruolo della poesia. Negli scaffali delle librerie gli viene affidato uno spaz...
21/01/2024

Ci si chiede oggi quale sia lo spazio e il ruolo della poesia. Negli scaffali delle librerie gli viene affidato uno spazio esiguo e il dibatto poetico fa fatica a uscire dallo sparuto circolo degli addetti ai lavori. Tuttavia, la poesia è lo strumento più adatto ad aprire lo spazio che ci separa dal nostro presunto concetto del vivere civile, per poi introdurci in quell’altra vita più profonda, e per accennare ai veri valori della libertà, della pace e della giustizia, soprattutto laddove essi sono stati limitati od oscurati.

Con questi propositi nel 2021, è stato istituito il "Seminario Internazionale Permanente di Ricerca sulla Poesia europea contemporanea" nella convinzione che la poesia contemporanea continui a rappresentare un terreno vivo e reattivo, capace di registrare la crisi del mondo attuale ma anche di mettere in discussione e in fermento la percezione ed elaborazione del reale.

In collaborazione con il Seminario abbiamo dato vita alla collana "Sinalefe. Biblioteca di poesia europea" e qui presentiamo il primo libro "Topologie Presente" in cui sono raccolti le poesie e i testi di Lina Kostenko, Fabio Pusterla, Antonella Anedda e Adeline Baldacchino.



16/05/2023

Carlo Verdone, autore della prefazione del libro "Yeghishe Charents. Vita inquieta di un poeta", parla in anteprima al TG2 Italia di questa nostra pubblicazione e della presentazione che lo vedrà oggi ospite a La Sapienza, assieme all'autrice Letizia Leonardi Autrice e ad altri illustri personaggi vicini al grande poeta armeno.

Approfittiamo di questa accurata recensione di Sarah Dierna per Il Pensiero Storico per segnalarvi la presentazione lucc...
11/05/2023

Approfittiamo di questa accurata recensione di Sarah Dierna per Il Pensiero Storico per segnalarvi la presentazione lucchese del libro "Sfide a Sinistra". L'evento si terrà questo pomeriggio alle ore 17.00 presso i saloni monumentali della Biblioteca Statale con la presenza degli autori Danilo Breschi e Zeffiro Ciuffoletti e altri ospiti, intervistati dal professor Paolo Razzuoli.

Il libro di Breschi e Ciuffoletti aiuta a comprendere non solo la storia politica del secolo scorso ma anche il presente-adesso ristabilendo così l’utilità della storia monumentale e antiquaria, or…

Indirizzo

Via A. Meucci, 19
Grassina
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Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

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