09/05/2022
PERCHÉ DIMENTICHI IL TUO LIBRO? 📕
L’hai pensato, scritto, pubblicato.
Ti è costato impegno, fatica, risorse.
E dopo un paio di mesi, ecco, te lo sei dimenticato.
dovrebbe essere un po’ come generare un figlio: te ne prendi cura, lo nutri, lo allevi, lo ami a prescindere e poi, sì, lo lasci andare, ma fai di tutto per sostenerlo, non distogli mai lo sguardo.
Invece, molti autori si danno un gran da fare poco prima (troppo poco prima, non generando vera aspettativa nei lettori) dell’uscita del libro e nei primi mesi dopo la pubblicazione, ma poi, chissà perché, pian piano non ne parlano più; lo so bene, perché è capitato anche a me e perché lo vedo accadere nel percorso di tanti autori di qualsiasi genere letterario si parli, dal romanzo al manuale.
Vero: il mercato ci ha insegnato a comportarci così. Il mercato editoriale, per una serie di ragioni, dimentica in fretta. Il libro si vende nei primi 3-4 mesi al massimo, poi inizia a calare. Ci sono pseudo editori che hanno costruito un business su questo. In realtà è fisiologico perché i libri - quando sono utili, interessanti e belli - vivono fasi. Molti editori e librai lo confermano. Libri che sembravano sopiti, grazie a diverse iniziative, risorgono e continuano a vendere per anni.
E allora? Che fare?
1⃣ Se hai scritto un libro - bello e interessante - dovrebbe essere sempre presente nella tua comunicazione. Nessuno lo conosce come te.
2⃣ Attorno al tuo libro dovresti creare un movimento culturale: iniziative, confronti, articoli, video, post.
3⃣ Ricorda ai lettori la tematica, il contenuto, poni domande a chi l’ha letto, creando dibattiti; arriva a quanti ancora non lo conoscono ed enumera le ragioni per cui dovrebbero, invece, leggerlo. Amplia il tuo pubblico, in modo costante.
4⃣ Sia che tu abbia un blog o una pagina dedicata al libro: devono vivere, essere nutrite, amate, presentate al mondo.
Troppe pagine dedicate ai libri sono statiche quando dovrebbero pullulare di commenti, riflessioni, domande attorno al libro stesso.
Forse pensi che un libro si diffonda da solo, che sia compito dell'editore o del libraio. Oh certo, devono fare la loro parte. Ma tu dovresti fare la tua con impegno, strategia e grande amore per quello che hai scritto.
Se no, usando una frase ad alto contenuto retorico (che ti sconsiglio di replicare), che l'hai fatto a fare?