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Snaporaz Snaporaz è un quotidiano culturale digitale, il primo e l’unico nel suo genere in Italia.
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Mi ero talmente scocciato di scrivere male degli influencer che quando da Snaporaz è arrivata la fatale domanda «ti andr...
16/12/2024

Mi ero talmente scocciato di scrivere male degli influencer che quando da Snaporaz è arrivata la fatale domanda «ti andrebbe di occuparti di Prati?» non ho nemmeno risposto al messaggio e sono corso a rileggermi l’Edmenegarda.

L’entusiasmo è durato poco, perché poi mi hanno spiegato che il Prati in questione non era Giovanni, evocato da Gozzano («M’apparisti così come in un cantico / del Prati, lacrimante l’abbandono / per l’isole perdute nell’Atlantico; / ed io fui l’uomo d’altri tempi, un buono / sentimentale giovine romantico… / Quello che fingo d’essere e non sono!», La Signorina Felicita), ma Edoardo, «umanista» contemporaneo, influencer dell’Instagram che ama i libri e quelli che parlano di libri, tiktoker di successo anche in beffa agli algoritmi, «una volta dovevo dire una cosa importante e ho fatto un video di sette minuti!», studente di «lettereclassiche» all’Università di Bologna.

Di Edoardo Prati non sapevo nulla, se non – guardandolo in qualche video qua e là – che ricalca benissimo il tipo del «buono sentimentale giovine romantico». Al pari di Giovanni Prati è arrivato alla notorietà giovanissimo [continua su Snaporaz]

L’inedito di questa settimana è firmato da Raffaele Donnarumma. Il testo completo? Solo sul sito.
15/12/2024

L’inedito di questa settimana è firmato da Raffaele Donnarumma. Il testo completo? Solo sul sito.

Sally Rooney è la voce della nostra generazione? Intermezzo è davvero “l’indizio di una sensibilità fuori dal comune”? C...
13/12/2024

Sally Rooney è la voce della nostra generazione? Intermezzo è davvero “l’indizio di una sensibilità fuori dal comune”? Celebrata dalla critica come una forza letteraria dirompente e innovativa, in grado di cogliere i ritmi del cambiamento, delle metamorfosi sociali e dei nuovi linguaggi, la scrittrice irlandese si è imposta nel dibattito pubblico come una delle penne più amate dai millennial.

Il motivo principale di questo successo è facilmente intuibile: il suo tema prediletto siamo noi, con le nostre fragilità, la precarietà economica ed emotiva, la nostra sensibilità politica e i nostri legami sempre così difficili da catalogare. Essere al centro del discorso è una forma di attenzione che lusingherebbe chiunque, e certo io non rappresento un’eccezione: tutti i romanzi di Sally Rooney appaiono schierati in bell’ordine sullo scaffale sopra il mio letto, in mezzo a volumi che consulto molto meno ma che mi servono a darmi un tono.

[continua sul sito]

Del cinema italiano, come è noto, si riscopre e si rivaluta tutto. All’appello manca però finora, curiosamente, una dell...
12/12/2024

Del cinema italiano, come è noto, si riscopre e si rivaluta tutto. All’appello manca però finora, curiosamente, una delle figure più affascinanti attive tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta. Una figura che non si esaurisce nel cinema, anzi, il cui maggior fascino sta nell’incarnare una linea culturale sotterranea che, non trovando spazio nella letteratura, ha trovato nel cinema di quegli anni un luogo ideale.

Questa strana figura è Bernardino Zapponi (1927-2000), a cui non sono mai stati dedicati studi approfonditi: troppo in alto e troppo in basso, viene da dire, sempre di lato, non ha intercettato mai il mainstream letterario. Il suo curriculum, fino a un certo punto, lo vede serenamente inserito nelle forme della cultura popolare.

Oggi al Dipartimento di comunicazione, arti e media dello IULM di Milano si svolge la giornata di studi “Carissimo Bernardino, …”. Bernardino Zapponi, un talento multimediale tra cinema , letteratura, giornalismo e televisione, organizzato da Rocco Moccagatta e Alberto Pezzotta. Si tratta del primo convegno dedicato a Zapponi.

"In un pezzo di alcuni mesi fa, precedente alla corsa di Romanzo senza umani per il Premio Strega 2024, erano abbastanza...
11/12/2024

"In un pezzo di alcuni mesi fa, precedente alla corsa di Romanzo senza umani per il Premio Strega 2024, erano abbastanza chiare alcune delle mie idee su Paolo Di Paolo come scrittore e intellettuale. Sottotraccia persisteva la convinzione che, a dispetto di tutto, è una persona con cui vale la pena di dialogare (e che ringrazio per aver accettato l’invito). Una figura centrale per capire alcuni nodi della cultura italiana degli ultimi vent’anni: come rappresenta se stessa; come essa si rapporta al Novecento, il secolo ormai estinto da cui proviene; che cosa significa il lavoro culturale per chi non ha rendite di posizione stabili; da chi è fatta la società letteraria contemporanea".

Intervista che non vi pentirete di aver letto perché: Jake Paul Vs Tyson < Lorenzo Marchese Vs Paolo Di Paolo.

Viso pallido, vestiti dalle lunghe pieghe nere o grigie, rigorosa ma solo apparentemente austera, Nadia Boulanger leggev...
10/12/2024

Viso pallido, vestiti dalle lunghe pieghe nere o grigie, rigorosa ma solo apparentemente austera, Nadia Boulanger leggeva più facilmente una partitura di un giornale, pensava con le note prima ancora che con le parole. Cattolica devota, decise di non sposarsi e votarsi alla musica.

È stata tra i didatti più influenti del Novecento, una delle prime direttrici d’orchestra (la più autorevole), dall’Orchestre Philharmonique de Paris alla London Philharmonic Orchestra, la prima direttrice della Boston e della New York Symphony Orchestra, e una testimone d’eccezione di tutto quel che è accaduto in un secolo di musica, confrontandosi sempre con i più grandi, da Gounod a Barenboim.

Nata nel 1887 – il padre era compositore, figlio a sua volta di una celebre cantante d’opera, la madre, una principessa russa –, Nadia si era dimostrata eccezionalmente dotata e da bambina era entrata in conservatorio, un luogo dove al tempo le ragazze erano rare semplicemente perché non avrebbero potuto affrontare la carriera. Entrò presto a far parte del cosiddetto Gruppo di Fauré, con Ravel, Cortot, Ducasse, Enescu, e iniziò subito la professione: rimasta orfana di padre a soli tredici anni, con un’adorata sorellina Lili, talentuosa compositrice, affetta da gravi problemi di salute, Nadia teneva concerti, iniziava a dare lezioni a ragazzini coetanei e dal 1903 sostituiva Fauré come organista alla Madeleine.

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SALA PROFESSORI ITALIANA, VERSO IL 2030. – Ma tu come lo fai l’illuminismo?– Eh, come lo faccio. Con giudizio, caro. Non...
09/12/2024

SALA PROFESSORI ITALIANA, VERSO IL 2030.
– Ma tu come lo fai l’illuminismo?
– Eh, come lo faccio. Con giudizio, caro. Non bisogna urtare la sensibilità degli studenti, lo sai bene. Né quella musulmana…
– …né quella femminista.
– Esatto, c’intendiamo. Prendi Voltaire: la cosa è delicata, no?
– Hai voglia. Infatti ero curioso… io non so mai da che parte girarlo… anche perché questi mi registrano, e poi rimontano le lezioni a modo loro. Tipo Report, capito?
– Lo so, lo so. Ma tu fatti furbo. Sai come faccio io? Do due o tre informazioni generiche, vita esilio du Châtelet Federico, butto lì una manciata di titoli, e poi cosa leggo? Eh? Cosa ti leggo, mio caro?
– Che cosa?
– Le parti del Dizionario dove sfotte gli ebrei, ecco cosa. Tanto quelle non dànno mai fastidio, nessuno protesta. Anzi…
– … ma come anzi? Davvero fai una roba del genere?
– Eh eh, come ti scaldi. Via, su, non fare l’ingenuo (ah, ah). E’ il male minore, no? Un buon modo per attrarli verso l’illuminismo, fìdati.

L’articolo di Matteo Marchesini è online.

Tre poesie da scolpirsi nella mente. La trilogia di Giuliano Tabacco è online.
08/12/2024

Tre poesie da scolpirsi nella mente. La trilogia di Giuliano Tabacco è online.

Quando ai concorsi ci domandano cosa odiamo di più nel mondo io avrei una rispostina furba e pronta a sbaragliare la con...
06/12/2024

Quando ai concorsi ci domandano cosa odiamo di più nel mondo io avrei una rispostina furba e pronta a sbaragliare la concorrenza delle mie banalissime colleghe, cioè ti**re un sospiro di rammarico e dire “il caporalato” come ho capito che fanno le persone serie e impegnate, ma è una parola piuttosto difficile e due volte su tre dico “capolarato”, per di più balbettando a bocca dilatata. Così in genere scelgo di risultare almeno sincero e rispondo: “i vulcani”. I giurati mi guardano perplessi e allora incalzano dicendo cose come “ma i vulcani in senso di capolarato?”. “No”, rispondo io, ormai sulla via della sincerità, “i vulcani nel senso di montagne piene di fuoco pronte a esplodere”.

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La musica pop, la musica dei giovani, la musica indie: ambiti che formano un campo minato, nel quale il più delle volte ...
05/12/2024

La musica pop, la musica dei giovani, la musica indie: ambiti che formano un campo minato, nel quale il più delle volte “l’artista” di turno rimane senza le gambe, risucchiato dai cliché e dai meccanismi del mercato, davanti al quale spesso si genuflette.

Oggi Demented Burrocacao intervista un artista che, invece, non ha nessuna intenzione di genuflettersi al mercato.

L'intervista completa? Sul sito.

Come per tutti gli eventi destabilizzanti della vita, poiché ho Marte in Pesci e non posso fare a meno di castrare la ra...
04/12/2024

Come per tutti gli eventi destabilizzanti della vita, poiché ho Marte in Pesci e non posso fare a meno di castrare la rabbia, inizio a cercare nella letteratura consolazione e copioni emotivi da mettere in atto. Quando vado in libreria, da anni ormai mi piace adottare il “metodo Sant’Agostino”, vale a dire quello che Petrarca sul monte Ventoso praticava aprendo a caso Le Confessioni per trovare una qualche verità che gli parlasse. Guardo gli scaffali aspettando che una copertina mi chiami, apro sulla pagina da cui mi sento convocata energeticamente e spero nell’epifania.

[epifania nei commenti]

Unico commento possibile per questo pezzo il cui titolo è abbastanza autosplicativo: 😊Buona lettura.
03/12/2024

Unico commento possibile per questo pezzo il cui titolo è abbastanza autosplicativo: 😊

Buona lettura.

Siamo tornati alla normale programmazione, ma vorremmo ringraziarvi per la presenza e il sostegno che abbiamo sentito a ...
02/12/2024

Siamo tornati alla normale programmazione, ma vorremmo ringraziarvi per la presenza e il sostegno che abbiamo sentito a Genova durante tre, lasciatelo dire, meravigliosi eventi.

Abbiamo scommesso sulla cultura e sul fare cose con la cultura e i tre giorni appena trascorsi assieme a voi ci suggeriscono che stiamo andando nella direzione giusta.

Abbiamo messo in moto una macchina virtuosa, e lo sforzo non sarebbe stato possibile senza il sostegno dei partner Comune di Genova - Genoa Municipality, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Iren, Coop Liguria, Teatro della Tosse, Cinemino Ad Astra, Associazione Gelsomina.

Abbiamo fatto cultura grazie a tutti gli artisti coinvolti: Stellare (Ale Bavo, Filoq, Raffaele Rebaudengo), Filippo Balestra, Francesca Gironi, Gilda Policastro, Marko Miladinovic, Mati Berardelli, Fausto Paravidino, Natali, Delpino, Iris Fusetti, Nicoletta Cifariello, Alfonso Pedone, Zoe Paravidino, Emiliano Morreale

Abbiamo ritrovato vecchi amici e conosciuto nuovi lettori, e di tutto questo siamo grati.

Leggete Snaporaz, stiamo facendo cultura di qualità.

Alfa e omega di Gilda Policastro è online e accessibile - solo per questa settimana - anche ai non abbonati.🔗 nel posto ...
02/12/2024

Alfa e omega di Gilda Policastro è online e accessibile - solo per questa settimana - anche ai non abbonati.

🔗 nel posto dei link.

Quindi cosa pensiamo davvero di Clint Eastwood?Alberto Pezzotta ha scritto di Giurato n.2, attualmente al cinema, senza ...
02/12/2024

Quindi cosa pensiamo davvero di Clint Eastwood?

Alberto Pezzotta ha scritto di Giurato n.2, attualmente al cinema, senza fare nessun tipo di sconto.

La nostra rassegna stampa preferita."Se per caso vi è sfuggito", di Maria Teresa Carbone, è online.🤯 Come funziona?👉 I t...
29/11/2024

La nostra rassegna stampa preferita.
"Se per caso vi è sfuggito", di Maria Teresa Carbone, è online.

🤯 Come funziona?
👉 I testi dell'articolo si possono leggere consecutivamente, come tanti capitoli di un diario collettivo in cui tutti noi umani (e non umani) cerchiamo di fare la nostra parte, ma i lettori che volessero sapere chi ha detto cosa, non hanno che da cliccare sulla parola iniziale e arriveranno alle fonti.

Questa settimana: tardigradi, sanguisughe, pipistrelli, ratti, rupte, incontri, negozi, compensazioni, fantasmi, + una parola che ci costerebbe cara.

Questa Locandiera spicca per il lavoro di scavo nel testo di Goldoni, facendo emergere degli aspetti che risuonano con i...
28/11/2024

Questa Locandiera spicca per il lavoro di scavo nel testo di Goldoni, facendo emergere degli aspetti che risuonano con il contemporaneo, senza per questo piegare l’opera alle mode e alle ideologie del presente spesso fiacche e appiattite su parole d’ordine nefaste per la creatività teatrale.

Il favore che vi farete oggi: leggere l'articolo su "La locandiera" diretta da Antonio Latella scritto da Rodolfo Sacchettini.

Quello che "Inganno" cavalca sul serio è un nuovo e ormai diffuso “global popular” fatto di pezzi di narrativa ottocente...
27/11/2024

Quello che "Inganno" cavalca sul serio è un nuovo e ormai diffuso “global popular” fatto di pezzi di narrativa ottocentesca (la contessa sola nel castello), di reality tv (The Golden Bachelorette, versione âgé, over sessanta, del popolare reality americano in cui la coppia si incontra di fronte alle telecamere), narrativa che mescola e condensa il meglio della telenovela messicana (Anche i ricchi piangono) e della soap americana (colpi di scena a manetta come in Dynasty). Questo pastiche/pasticcio, che una volta avremmo chiamato postmoderno, ma che ormai rientra in pieno nella categoria appunto del globale popolare, cattura l’immaginario di tutti, non dando colpi a vanvera, ma fondandosi sulla logica del nuovo melodramma transnazionale del Capitalismo Globale.

Carlo Antonelli e Domenico Laselva parlano con Pappi Corsicato di "Inganno". miniserie italiana disponibile su Netflix.
Foto di Gianni Fiorito.

Dettagli nei commenti.

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