Se non ora quando Sisters

Se non ora quando Sisters Se non ora quando Sisters: organizzazione femminista indipendente impegnata per i diritti delle donne Collaboriamo con il FeministPost.

Se non ora quando Sisters – Per una nuova civiltà

Siamo un'organizzazione femminista radicale indipendente impegnata in un lavoro di sensibilizzazione culturale per il riconoscimento e la valorizzazione delle donne e per un rinnovamento del rapporto tra i sessi. Nel 2011 Se non ora quando nasce come un grande movimento spontaneo nazionale di rivolta culturale contro il modello di donna reso popol

are da Berlusconi, svalorizzante per le donne e che contribuì alla decadenza dei valori della nostra società. Prendendo radice da queste origini, il nostro femminismo, ispirato da Carla Lonzi, è basato sulla diversità: accettazione delle differenze, rispetto per i corpi, denuncia del patriarcato all’origine di dominio, ingiustizia e violenza sulle donne. Rifiutiamo l’esclusione e l’emarginazione delle donne, gli stereotipi di genere, lottiamo per riconoscere (e fare riconoscere) la violenza sulle donne e per contrastarla: la violenza “domestica” quindi nascosta, psicologica, verbale, economica e/o fisica, che trova la sua estrema espressione nei femminicidi, la più grande piaga della nostra società fin a violenze subdole, quelle del mercato dei corpi, del fenomeno dell’utero in affitto che commercializza e mette in pericolo il corpo della donna e della prostituzione che sfrutta donne bisognose e traumatizzate da precedenti maltrattamenti. Lottiamo contro la pornografia aperta a tutti e gratuita, dove pratiche sempre più estreme e violente sulle donne incidono su persone sempre più giovani normalizzando maltrattamenti e stupri sulle donne. Siamo aperte all’ascolto e aiutiamo donne a smascherare la violenza domestica o di coppia. Facciamo parte della rete nazionale “In radice - Per l’inviolabilità del corpo femminile” e lavorariamo in stretto contatto con varie organizzazioni e associazioni del femminismo radicale a livello nazionale e internazionale. Non realizziamo profitti: Siamo tutte Sisters, generose volontarie disinteressate.

Intervista a Marina Terragni, nominata dai presidenti delle Camere come garante per i diritti dell'Infanzia.
19/01/2025

Intervista a Marina Terragni, nominata dai presidenti delle Camere come garante per i diritti dell'Infanzia.

Marina Terragni, nominata dal centrodestra all'autorità per l'infanzia. "Sono di sinistra, dai dem ricevo solo rifiuti al dialogo"

"L'ultimo episodio durante il Capodanno milanese -almeno 8 vittime di abusi organizzati- chiede una risposta ferma contr...
15/01/2025

"L'ultimo episodio durante il Capodanno milanese -almeno 8 vittime di abusi organizzati- chiede una risposta ferma contro questo barbarico rito identitario maschile, nato in Egitto durante le primavere arabe ed esportato in Europa. Una pratica che va riconosciuta in quanto tale e adeguatamente punita per evitare che si diffonda ulteriormente per imitazione tra le prime e seconde generazioni di immigrati, giovani spesso nati in Italia. E che la libertà femminile venga compromessa dalla paura di subire aggressioni".

Il Taharrush Gamea (o Jama’i) è un barbarico rituale identitario maschile che consiste nell’usare violenza sessuale di gruppo su una donna che si trovi in

08/01/2025


Cecilia libera!

I migliori auguri.di Buone Feste a tutte e tutti voi che ci seguite.
23/12/2024

I migliori auguri.di Buone Feste a tutte e tutti voi che ci seguite.

12/12/2024

Se non ora quando Sisters – Per una nuova civiltà

Siamo un'organizzazione femminista radicale indipendente impegnata in un lavoro di sensibilizzazione culturale per il riconoscimento e la valorizzazione delle donne e per un rinnovamento del rapporto tra i sessi. Nel 2011 Se non ora quando nasce come un grande movimento spontaneo nazionale di rivolta culturale contro il modello di donna reso popolare da Berlusconi, svalorizzante per le donne e che contribuì alla decadenza dei valori della nostra società.

Prendendo radice da queste origini, il nostro femminismo, ispirato da Carla Lonzi, è basato sulla diversità: accettazione delle differenze, rispetto per i corpi, denuncia del patriarcato all’origine di dominio, ingiustizia e violenza sulle donne.

Rifiutiamo l’esclusione e l’emarginazione delle donne, gli stereotipi di genere, lottiamo per riconoscere (e fare riconoscere) la violenza sulle donne e per contrastarla: la violenza “domestica” quindi nascosta, psicologica, verbale, economica e/o fisica, che trova la sua estrema espressione nei femminicidi, la più grande piaga della nostra società fin a violenze subdole, quelle del mercato dei corpi, del fenomeno dell’utero in affitto che commercializza e mette in pericolo il corpo della donna e della prostituzione che sfrutta donne bisognose e traumatizzate da precedenti maltrattamenti. Lottiamo contro la pornografia aperta a tutti e gratuita, dove pratiche sempre più estreme e violente sulle donne incidono su persone sempre più giovani normalizzando maltrattamenti e stupri sulle donne.

Siamo aperte all’ascolto e aiutiamo donne a smascherare la violenza domestica o di coppia.

Facciamo parte della rete nazionale “In radice - Per l’inviolabilità del corpo femminile” e lavorariamo in stretto contatto con varie organizzazioni e associazioni del femminismo radicale a livello nazionale e internazionale. Collaboriamo col FeministPost.

Non realizziamo profitti: Siamo tutte Sisters, generose volontarie disinteressate.

Approvato nella provincia canadese dell’Alberta il Bill 29, Fairness and Safety in Sport act, legge fortemente voluta da...
06/12/2024

Approvato nella provincia canadese dell’Alberta il Bill 29, Fairness and Safety in Sport act, legge fortemente voluta dalla premier Danielle Smith a protezione delle competizioni sportive femminili e a garanzia che le atlete gareggino in categorie di sole donne. Le persone transgender potranno partecipare e competere negli sport di loro scelta in categorie dedicate.

Approvato nella provincia canadese dell'Alberta il Bill 29, Fairness and Safety in Sport act, legge fortemente voluta dalla premier Danielle Smith a

Aderiamo a questo presidio.
19/11/2024

Aderiamo a questo presidio.





08/11/2024

Resistenza Femminista e CADMI - Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano-, in collaborazione con Anteo e Corriere della Sera, propongono un incontro con Reem Alsalem, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le bambine, Patrizia Romito, Senior Scholar Università degli Studi di Trieste e Rachel Moran, attivista per i diritti delle donne e autrice del best seller “Stupro a pagamento”.

A partire dalla presentazione del rapporto di Reem Alsalem “Prostituzione e violenza contro le donne e le bambine”, 2024, il dialogo si concentrerà sul fenomeno della violenza maschile contro le donne, le sue cause e conseguenze e la relazione tra le sue diverse forme, tra cui la prostituzione e la pornografia.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alle azioni necessarie per rendere visibile la violenza e contrastarla.

L'evento si terrà sabato 23 NOVEMBRE a MILANO, presso CINEMA ANTEO.

PER PARTECIPARE È NECESSARIO ISCRIVERSI.
LINK PER ISCRIZIONE: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfANZfB79OFbsrTaxDGU-04smEvby15TLY7V1M8oCGKc2hAXA/viewform

Non sappiamo cosa possa essere utile per offrire un minimo di tutela alla coraggiosa dissidente iraniana Ahoo Daryaei. A...
08/11/2024

Non sappiamo cosa possa essere utile per offrire un minimo di tutela alla coraggiosa dissidente iraniana Ahoo Daryaei. Abbiamo appreso di questa petizione che vi invitiamo di firmare.
Il testo sotto è la traduzione del testo in inglese della suddetta petizione.
Unisciti all'appello rivolto ai leader mondiali: l'Iran deve rilasciare Ahoo prima che sia troppo tardi!
Ai leader mondiali:
"Noi, cittadini preoccupati in tutto il mondo, siamo sconvolti dalla brutale risposta della polizia morale iraniana al coraggioso atto di Ahoo Daryaei, che ha protestato per la libertà delle donne, in nome di tutte le donne. Non potete restare seduti a guardare. Ora è il momento di mostrare il vostro impegno per la libertà delle donne. Agite ora e fate del vostro meglio per fare pressione sul regime iraniano affinché rilasci immediatamente Ahoo!"---

Ahoo Daryaei si è tolta i vestiti in un estremo atto di coraggio e sfida dopo essere stata aggredita dalla polizia morale in Iran.

Ahoo ha rischiato tutto per difendere la libertà delle donne nonostante il rischio di prigionia, tortura e altri maltrattamenti.

Il tempo stringe: un video ha mostrato che Ahoo è stata rapita violentemente dopo essere stata molestata e insultata dalle forze paramilitari iraniane.

Dov'è ora Ahoo Daryaei?

C'è ancora speranza: persone in tutto il mondo chiedono di salvarla. Se milioni di persone alzano la voce, possiamo convincere i leader del G20 a spingere l'Iran a liberare Ahoo.

Aggiungi il tuo nome ora per contribuire a rendere famoso il nome di Ahoo, fare pressione sul regime iraniano e incoraggiare i governi del G20 e l'ONU a parlare. Firma e condividi ora!
https://secure.avaaz.org/campaign/en/free_ahoo_now_1_1/?copy&fbclid=IwY2xjawGaymlleHRuA2FlbQIxMAABHUJgeMmQPDwcfJ_BVnBLpfP7s6DSk5i9vkLQ33GBojvtMzyRjK8MwlBvXQ_aem_wGNGLq2NFlskNsy7r0tvjQ

She stood up against the morality police in Iran – but they took her, and her life could be in danger

Utero in affitto.Gestante senza nome?Non è che ci siamo p***e qualcosa?Chiamatela Gpa, Gravidanza per altri, Utero in af...
04/11/2024

Utero in affitto.
Gestante senza nome?
Non è che ci siamo p***e qualcosa?

Chiamatela Gpa, Gravidanza per altri, Utero in affitto, chiamatela come volete! Ma i recenti fatti che hanno visto coinvolta una ventottenne argentina, una coppia italiana e una creatura che non ha certo scelto di diventare oggetto di una transazione, rappresentano per noi un ulteriore giro di boa nella caduta di attenzione di alcune persone, tra cui molte donne, verso lo sfruttamento delle donne.

In questi giorni giornali, politici e commentatori hanno parlato molto della coppia, un po’ della bambina, zero o quasi della donna, quantomeno della sua condizione; come se le vittime fossero i due italiani e lei fosse solo un ‘’accessorio’’ presente per caso nella vicenda.

Eppure lei incarna sicuramente la posizione della sfruttata. Una donna giovane, povera, con una figlia da mantenere, che ha già venduto gli ovuli e adesso, come molte altre sfortunate del suo quartiere, ha venduto la sua capacità procreativa. Una situazione che avrebbe dovuto far pensare quanti cianciano di libere scelte, di volontarietà e garanzie per le surrogate.

Abbiamo seguito diverse pagine, letto un numero infinito di commenti, ma tra i sostenitori della pratica della GPA, non abbiamo visto riflessioni sulla gravità del caso, bensì colto una spinta alla normalizzazione dello sfruttamento, come se i mantra spesso usati per giustificare la pratica (giusta regolamentazione, tranquillità economica della gestante, scelta libera, solo rimborsi, ecc) fossero stati velocemente sostituiti dall’indifferenza verso la specifica situazione.

Ci è balenato un pensiero: e se l’assenza del nome di questa donna celasse qualcosa di più di una tutela della privacy?

Se rivelasse una maschera buttata, il superamento della necessità di farsi degli scrupoli? E l’altra, la gestante, la donna, fosse finalmente definita per ciò che la gpa l’ha fatta diventare: un corpo di servizio, uno strumento di produzione, una macchina.

Avete mai chiamato per nome una macchina?

Ringraziamo Massimo Lizzi per questo articolo."L'utero in affitto reato universalenon è un'idea della destra italiana. M...
28/10/2024

Ringraziamo Massimo Lizzi per questo articolo.
"L'utero in affitto reato universale
non è un'idea della destra italiana. Ma della Carta di Parigi del 2016. Il documento deliberato dall’Assise per l’abolizione universale della maternità surrogata ha riunito insieme associazioni femministe, ricercatori, parlamentari francese ed europei. Principale promotrice la filosofa Sylviane Agacinski, femminista, socialista francese, nonché compagna di Lionel Jospin."

Non è un'idea della destra italiana. Ma della Carta di Parigi del 2016.

Questo articolo di Monica Ricci Sargentini parla di una donna nata da Gpa: dal momento della scoperta alla decisione di ...
22/10/2024

Questo articolo di Monica Ricci Sargentini parla di una donna nata da Gpa: dal momento della scoperta alla decisione di lottare contro questa pratica. Interessante lettura che consigliamo.

Due anni fa Olivia Maurel ha avuto la prova che i suoi genitori avevano pagato una donna in Kentucky per portare avanti la gravidanza con i suoi stessi ovuli. Ieri Maurel è stata ricevuta dal Papa in Vaticano cui aveva scritto una lettera accorata

20/10/2024
Ormai la parola DONNA non va più bene. Il termine usato è "persone con utero". Chi altri ha l'utero se non le donne? Que...
20/10/2024

Ormai la parola DONNA non va più bene. Il termine usato è "persone con utero". Chi altri ha l'utero se non le donne? Questa non è inclusività. È la cancellazione delle donne. Vergogna!

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