Dott.ssa Michela Masullo - Psicomotricista ed educatrice

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Dott.ssa Michela Masullo - Psicomotricista ed educatrice Percorsi di psicomotricità per tutte le età della vita. Possibilità di sedute individuali e di gruppo

Questa mattina, insolitamente, mi sono svegliata dimenticando che fosse l' 8 marzo finché mia figlia, poco prima di cola...
08/03/2024

Questa mattina, insolitamente, mi sono svegliata dimenticando che fosse l' 8 marzo finché mia figlia, poco prima di colazione, mi ha detto " Mamma oggi è la nostra festa ma forse papà deve ancora prendere i fiori".

Per un attimo ho pensato: "Passo, praticamente da sempre, molti dei miei giorni a lottare affinché le donne possano avere pari diritti e dignità; oggi posso lasciare andare e viverla come una festa".
Ho poi guardato mia figlia e i suoi occhi celesti. Non ho potuto che dirmi che oggi, più di sempre, avrei dovuto lasciare spazio ai pensieri perché, se è vero che essere leggeri di tanto in tanto fa bene; è nei giorni commemorativi che più si muovono e assorbono le menti. Ed è così che non ho mancato di dire la mia, più timidamente di altre volte perché in questo anno insolito barcollo con maggior facilità, ma ho tenuto fede alla verità.
Se proprio qualcosa va festeggiato, allora che sia la forza di ribadire quello che ancora non funziona!💪

17/11/2023

17.11.2023

È trascorso esattamente un anno da quando, amaramente, decisi di lasciare il "mestiere" di sempre. Sono trascorsi quasi 5 mesi da quando firmai il mio contratto per la Pubblica Amministrazione.
Non la farò sembrare una cosa strafiga, non la mostrerò come l' impresa eroica o il posto di lavoro invidiabile perché in quella che, apparentemente, viene vista come "normalità", io sono rinata.
Per la prima volta nella mia vita ho un posto di lavoro con un luogo e delle persone di riferimento quotidiane, condivido con loro molto del mio tempo e questo mi porta ad affrontare tematiche relazionali che spesso ho ritenuto superficiali (ma Dio, quanto adoro anche questa superficialità!).
Sono approdata qui alle soglie del burnout, e ne sono uscita riforita.
Svolgo una mansione completamente diversa, ma con la dedizione di sempre.
Possiedo tutele, alcune delle quali, nemmeno mi immaginavo potessero spettarmi (eppure dovrebbero essere la norma, se non addirittura ampliate!).
Per troppo tempo ho creduto (e questo mondo mi ha fatto credere) che dare il proprio contributo alla società, anche a costo di profondi sacrifici personali, fosse il mio scopo. Quando però ha voluto dire "togliere" presenza alla relazione con i miei bambini, tutto ha cambiato forma e non sarò loro mai sufficientemente grata per avermi spronata alla libertà.
Benedetto fu l' incontro con la storia di Charles Dickens e diversi altri: ritengo non sia un caso che, molti dei maggiori interpreti dell' animo umano, abbiamo svolto lavori decisamente distanti dalla loro arte. Aver la possibilità di pensare, di non riempire la quotidianità e il senso delle proprie giornate con il "sei il lavoro che fai", permette di lasciare spazio al processo creativo autentico, non creativo a scopo di lucro o di immagine (che è pure peggio!).
Questo genera un piacere di vivere così potente da non lasciare più alcun dubbio nei miei pensieri: viviamo in un mondo che ci vuole fessi, ignoranti, poco inclini all' empatia e individualisti nonché privi di molti diritti conquistati con grandi fatiche storiche.
Ebbene, io, finché possibile, viaggerò controcorrente in quella che apparentemente si mostra come inetta normalità 👣🌀

13/06/2023

"SE INSISTI E RESISTI, RAGGIUNGI E CONQUISTI"...

Ebbene, non sono d'accordo. Ritengo che insistere assuma un senso di sacrificio dell'individualità alquanto eccessivo. Quando permani in uno stato per troppo tempo, qualcosa, inevitabilmente, si incancrenisce. Se questo è parte della tua autenticità, è parte di vita che non riceve più nutrimento.
Spesso, quando si avverte la necessità di lasciare andare e si riesce nell'intento, avviene l'inaspettato. Lo sguardo cambia prospettiva e permette di immaginare possibilità, fino a poco prima, inesistenti. Rompere gli schemi, permettere al pensiero di fluire al di fuori di tutte quelle categorie costruite e stabilizzatesi negli anni di storia personale e familiare; porta alla costruzione di nuovi sentieri...

Dopo anni di affiancamento delle famiglie, mi appare sempre più chiaro quanto il membro che mostra maggiore sofferenza e agisce diversamente dagli altri, sia, in realtà, la componente più sana e punta dell'ice berg di un sistema che non agisce un funzionamento sano. Ai miei genitori dico spesso che sapremo di star andando nella giusta direzione quando il/la loro figlio/a agirà in modo del tutto inaspettato e quasi incomprensibile per loro.

🌀"Coloro che sono chiamate pecore nere della famiglia sono in realtà cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico. Quei membri dell’albero che non si adattano alle norme o alle tradizioni del Sistema Familiare, coloro che fin da piccoli cercano costantemente di rivoluzionare le credenze, andando contromano ai cammini segnati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e anche rifiutati, loro, generalmente sono chiamati a liberare l’albero dalla storie che si ripetono e frustrano generazioni intere.

In molte famiglie capita che si ripetano sempre gli stessi schemi, che alcune idee, credenze e pregiudizi si cristallizzino portando a conflitti familiari e bloccando il flusso vitale ed evolutivo della famiglia e dei membri che ne fanno parte.

Le pecore nere, quelle che non si adattano, quelle che gridano ribellione, loro riparano, disintossicano e creano un nuovo e fiorente ramo nell’albero genealogico. Grazie a questi membri, i nostri alberi rinnovano le loro radici. La loro ribellione è terra fertile, la loro pazzia è acqua che nutre, la loro passione è fuoco che riaccende il cuore degli antenati. Irraccontabili e innumerevoli sogni repressi, sogni non realizzati, talenti frustrati dei nostri antenati, si manifestano nella ribellione di tali pecore nere che cercano di realizzarli e realizzare se stesse. L’albero genealogico avrà la tendenza a mantenere il corso castrante e tossico del suo tronco, il quale rende difficile e conflittuale la vita di tali pecore.

Guarisce l’albero offrendo un nuovo punto di vista,
portando idee, valori, concetti nuovi nella famiglia, agendo in modo diverso; la pecora nera porta nuova linfa vitale e sprona gli altri membri a muoversi dagli antichi schemi ormai obsoleti. Tali membri permettono di ampliare il ventaglio di possibilità, mostrano nuove strade e soluzioni percorribili, scuotono le radici per aiutare l’albero a scrollarsi di dosso i blocchi che gli impediscono di manifestare la sua grandezza. La diversità diventerà ricchezza, porterà guarigione permettendo all’albero di essere meno rigido, più flessibile, lontano dagli estremismi e dagli assolutismi.

Un consiglio alle pecore nere: il vostro punto di vista può permettere a tutta la famiglia di essere meno rigida, di liberarsi da alcune idee ormai rigide che non permettono ai membri di scegliere liberamente ed aprirsi alle novità, di vivere il cambiamento non più come fonte di sofferenza e fatica ma come opportunità."

👣“Cura la tua “unicità” come il fiore più prezioso dell’albero. Sei il sogno realizzato di tutti i tuoi antenati.”👣

"ESSERE ASSERTIVI"Questa settimana, tra personale e professionale, mi è sembrata ruotare proprio attorno a questa possib...
05/05/2023

"ESSERE ASSERTIVI"

Questa settimana, tra personale e professionale, mi è sembrata ruotare proprio attorno a questa possibilità di agire la comunicazione.
Nel corso dell'incontro di questa mattina, i bambini diverse volte hanno agito modalità rispetto alle quali le mamme hanno mostrato espressioni dubbiose. Finalmente, al termine dell'incontro è arrivata la domanda che aleggiava da un po': "Ma quando succede che mio/a figlio/a agisce un desiderio, prendendo ad esempio di mano un gioco a un altro io che faccio? E quando lo subisce invece?".
Sembrerà, ai più, difficile da credere ma la cosa migliore che si possa fare, in prima battuta, è osservare come i bambini gestiscono tra di loro il momento. Sono sereni oppure no?
Se sì, va bene così. Se no, può essere opportuno il supporto adulto ma nella lettura della situazione e nella guida alla ricerca di una soluzione.
Il classico "restituisci il gioco!" Oppure "così non si fa, è maleducato" ecc ecc appare giudicante, controproducente e poco efficace. Sostenere la comunicazione permette di apprendere la possibilità di esprime il proprio desiderio nel rispetto degli altri e nella capacità di lettura delle emozioni che agiscono per tutti.

Abbiamo riflettuto insieme sui nostri retaggi culturali, sui costrutti che ancora oggi agiscono in sordina... L'espressione dell'aggressività, del desiderio e l'auto-affermazione appaiono ancora essere ingiustamente represse. Accade spesso che, chi assume un comportamento assertivo, venga "escluso" perché insopportabile nella sua volontà di essere e affermare presenza autentica.
Ci siamo salutate con una grande speranza verso le nuove generazioni che, se guardate in questa prospettiva, finalmente sembrano avere il coraggio di agire diversamente. Il più grande regalo che in questo periodo storico, momento la cui matassa sembra contorcersi sempre più, possiamo fare ai nostri figli è dare loro la possibilità di apprendere uno stile di comunicazione assertivo e permettere loro di non perire delle stesse castrazioni a cui siamo stati e continuano a essere esposti.

04/05/2023

I soci dell'Associazione nella prossima Assemblea del 14/5 eleggeranno i loro rappresentanti per i prossimi tre anni: Presidente, Direttivo, Comitato Scientifico.
Un onere, e anche un onore, una ricchissima esperienza.
Sono aperte le candidature!

03/05/2023
PAROLA D'ORDINE: INGARBUGLIA-MENTI. Il caos che crea... Eh sì, io sono del partito fatto da coloro che affermano: " Io, ...
02/05/2023

PAROLA D'ORDINE: INGARBUGLIA-MENTI.

Il caos che crea... Eh sì, io sono del partito fatto da coloro che affermano: " Io, nel mio disordine, trovo sempre tutto"😎 Ed è incredibilmente vero. Se qualcuno riordina il mio caos, mi sento disorientata.

È stato davvero straordinario osservare, poi, la calma che si è creata a seguito di questo insieme di ingarbugliamenti (così definiti "dall'autore"); un momento in cui ha preso vita un vero e proprio utensile atto a rimettere ciascuna cosa al suo posto. 🌀

E dunque... Evviva il disordine, evviva il caos (creativo s'intende!)🌟💚🌿

Venerdì mattina 💞 "Tempo di psicomotricità genitore-bambino/a".Prendermi cura delle relazioni familiari attraverso quest...
28/04/2023

Venerdì mattina 💞 "Tempo di psicomotricità genitore-bambino/a".
Prendermi cura delle relazioni familiari attraverso queste esperienze ha in sé, per me, qualcosa di talmente bello da essere indicibile. Ancora non riesco a trovarle la parola giusta. Posso dire, però, che sento questo momento essere il mio posto 🥰

MammeinCerchio Azzate APS 👣❣️💙
26/04/2023

MammeinCerchio Azzate APS 👣❣️💙

Ecco una bella riflessione da parte di Andrea, uno dei papà del team di Papà al tappeto

Tracce👣🌿🌀
19/04/2023

Tracce👣🌿🌀

"Ma dunque, che cos'è la psicomotricità? E perché mio/a figlio/a dovrebbe farla?"Quando incontro una famiglia o quando r...
13/04/2023

"Ma dunque, che cos'è la psicomotricità? E perché mio/a figlio/a dovrebbe farla?"

Quando incontro una famiglia o quando ricevo la prima chiamata di richiesta da un genitore, questa è la domanda quasi sempre sottesa ma raramente espressa. Ormai è così diffusa che, mostrarsi dubbiosi o curiosi, sembra non essere lecito. Accade così che sia io a chiedere al genitore se conosce la psicomotricità e la ragione per la quale potrebbe essere così importante.
Solitamente la risposta tipo, espressa con imbarazzo, è : "A dire il vero no, ne ho sentito parlare ma nessuno me l'ha raccontata". Ed ecco che, ahimè, parto con il "pi***ne" in cui cerco di inquadrare il mio mestiere ritrovandomi spesso a chiudere la comunicazione con l'affanno e una sensazione di poca efficacia tradotta in: "Spero di essere riuscita a passarle il messaggio".

Oggi ve lo spiego con un'immagine apparentemente banale ma, in realtà, completa di tutto quel che è PSICOMOTRICITÀ.

- CARTE DA GIOCO GIGANTI (RICEVUTE IN DONO, PER CASO E DIVERSI ANNI FA, ALLA PESCA DEL SACCO NATALE).

Psicomotricità è...
Guardare a un oggetto, investirlo di significati e cambiarne l'ovvia destinazione;
È fare accesso al pensiero magico per raccontare "fantasmagoriche" storie;
È dare spazio alla creatività e percorrere strade mai immaginate prima;
È mettere in atto modalità, soluzioni e possibilità inesistenti fino all'attimo precedente la trasformazione;
È equilibrio, delicatezza, fermezza, energia, rispetto, pazienza, perseveranza e amore;
È esplorazione di sé, dello spazio, del tempo, degli oggetti e dell'Altro;
È con-tatto autentico;
È tempo sospeso, sorpreso, atteso;
È divertimento, frustrazione, pianto, rabbia (e tutto quel che si sente) provato ed espresso al sicuro, in intimità, in un luogo fedele;
È attenzione al dettaglio, quasi impercettibile, ma fondamentalmente...

Psicomotricità è... CORPO E MENTE DI CIASCUNO E DI TUTTI I PRESENTI INSIEME, UNITI IN UNA ARMONICA E UNICA MELODIA. 💞

IL QUARTO AMBITO SIMBOLICO: LE CORDEIo qui e tu lí, intimamente distanti. Io in viaggio, ma con delle solide radici che ...
12/04/2023

IL QUARTO AMBITO SIMBOLICO: LE CORDE

Io qui e tu lí, intimamente distanti.
Io in viaggio, ma con delle solide radici che ancorano alla terra.
Vado, sfreccio, anche lontano, certo della tua presenza solida.
Un capo della corda a me, un capo della corda a te di cui mi fido.

In me, in te, in chiunque il segno eterno della prima e più profonda corda esistita e recisa: l'ombelico.

Ti eri mai accort& di quanto profondo fosse il significato della corda?

Io da bambina amavo "saltare la corda": potevo trascorrere ore nel cortile di casa contando e ricontando i miei salti, sfidando il mio stesso record a ogni tentativo. Quel che amavo di più, però, era saltare in simultanea con la mia amichetta di allora: nascevano, nel nostro movimento, vere e proprie sintonie ritmiche... 👣

Un istante degli incontri "genitore-bambino" che si stanno tenendo presso MammeinCerchio Azzate APS .Un momento che ne r...
01/04/2023

Un istante degli incontri "genitore-bambino" che si stanno tenendo presso MammeinCerchio Azzate APS .
Un momento che ne rappresenta molti altri.

Quando ho iniziato questo progetto, avevo diverse perplessità che via via sono andate sciogliendosi riconfermando quanto sia importante, in un percorso, sostenere la famiglia e non solo il bambino.

Ho visto mamme e papà costruire fortini, vestire i panni del lupo o della strega, sostenere i bambini nella guerra al "nemico" da me vestito, accogliere e rilanciare idee di gioco, fare esperimenti con l'acqua e bagnare gioiosamente il pavimento, li ho visti realizzare costruzioni mitiche, affiancare i propri piccoli nella frustrazione... Li ho visti prendersi "IL TEMPO".👣
E io...ho respirato felicità 🌀

31/03/2023

𝐏𝐑𝐄-𝐎𝐂𝐂𝐔𝐏𝐀𝐑𝐒𝐈 𝐝𝐢 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢
𝐿𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎.

Ci sono linguaggi come la musica, il segno, il colore e ci sono strumenti come l'albo illustrato o le pratiche artistiche del disegno o delle attività manuali, che nell'immaginario riteniamo principalmente adatti alla prima infanzia. In realtà questi possono essere linguaggi e strumenti particolarmente utili anche nel sostegno agli adulti che si occupano di bambini e bambine.
Ecco quindi che la parola, strumento utilizzabile nella consulenza pedagogica, può trasformarsi e arricchirsi con illustrazioni, segni o musica.
Ce ne parleranno tre donne:

-𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐑𝐞𝐚𝐥𝐢𝐧𝐢
Referente scientifica del percorso "Consulente nella relazione educativa della Scuola dei 1000 giorni."
Si occupa di genitorialità e di bambini da 0 a 6 anni come formatrice e consulente pedagogica.
- 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐚𝐭𝐚
Svolge attività di formazione sul libro e la musica e cura progetti per case editrici specializzate in letteratura per l’infanzia e per l'educazione musicale dei piccolissimi.
- 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐅𝐚𝐭𝐭𝐢
Operatrice della nascita. Lavora come illustratrice, collabora come docente di illustrazione presso la Scuola Intenzionale di Comics nella sede di Padova. Tiene laboratori di illustrazione.

L'evento sarà trasmesso in diretta qui sulla nostra pagina FB Mercoledì 5 aprile alle ore 21. Sarà possibile intervenire con domande e commenti in diretta.
Per chi non potesse seguire in diretta, la registrazione dell'evento sarà poi disponibile sulla nostra pagina FB e sul canale Youtube de "Il Melograno Nazionale"

Dopo tanto tempo, rieccomi! Riprendo la mia rubrica "TI SBLOCCO UN RICORDO". Dopo la seduta di ieri, vissuta con una pic...
31/03/2023

Dopo tanto tempo, rieccomi! Riprendo la mia rubrica "TI SBLOCCO UN RICORDO".
Dopo la seduta di ieri, vissuta con una piccola grande artista, ho sentito forte la volontà di rimettere mano a questo progetto.

IL TERZO AMBITO SIMBOLICO: "I CERCHI"

Dentro e fuori;
spazio "mio" o spazio "tuo", spazio "nostro" o spazio "loro";
luogo sicuro, conosciuto o luogo nuovo, straniero e da esplorare;
confini stabili, definiti, aldilà l' infinto;
Prigionia o libertà...

Quando ero bambina, uno dei giochi che più amavo era saltare nelle pozzanghere; uscirne "verniciata" dal fango. Uno dei libri che ho divorato e letto e riletto ancora aveva come protagonista un tal Bruno, amante delle più immense pozzanghere.

Avresti mai pensato potesse esserci tutto questo dietro ad un gioco con i cerchi (artificiali o naturali)?

Davanti a quest'opera d'arte, in me risuonavano queste note (parte corale compresa, ovviamente!)."A noi che siamo gente ...
31/03/2023

Davanti a quest'opera d'arte, in me risuonavano queste note (parte corale compresa, ovviamente!).

"A noi che siamo gente di pianura
navigatori esperti di città.
Il mare ci fa sempre un po' paura
per quell'idea di troppa libertà
Eppure abbiamo il sale nei capelli,
del mare abbiamo le profondità
e donne infreddolite negli scialli
che aspettano che cosa non si sa.
Gente di mare, che se ne va
Dove gli pare, dove non sa."

Mare più bello non fu mai visto!👣🌀💙

💞🌟
28/03/2023

💞🌟

24/03/2023

COSA GLI FAI FARE?
NULLA.

Arriva sempre la fatidica domanda e come il sole che che sorge tutti i giorni, anche la mia risposta.
Nulla.

Io non faccio fare nulla in seduta.
Questo è bene spiegarlo ai genitori e agli insegnanti, per evitare fraintendimenti futuri e per valorizzare una pratica così complessa come la psicomotricità.

Non ci si può improvvisare psicomotricisti perché l'osservazione dei bisogni (fantasmatici) dei bambini attraverso il gioco passa attraverso un ambiente non controllato e non controllante, tanta formazione (teorica e personale) e tanta esperienza.

È molto semplice decidere prima cosa succederà, è molto meno semplice sedersi ed osservare, attendere, ed essere partner simbolico, un partner che non ti sei scelto, ma che ti hanno vestito addosso i bambini, ed ogni bambino con una valenza differente.

Ho voluto mettere questa foto perché rappresenta esattamente quello che sto dicendo.
10 bambini ed ognuno sta giocando un suo gioco, affidando al materiale e a me un ruolo e un simbolo differente.

Ieri in un gruppo, in cui ho rappresentato uno squalo e sono stata uccisa e coperta, sono stata dimenticata lí,sul pavimento, al grido di "ora ci divertiamo🥳".
La parte controllante dell'adulto avrebbe voluto aprire gli occhi e dire "sono tornata Margherita, giochiamo insieme", perché 8 bimbi da soli che solitamente entrano in contrasto tra di loro potrebbero farsi male.
Eppure sono stata lì, sul pavimento ad ascoltare i suoni, i rumori e i profumi e per la prima volta tutto era così equilibrato, era una danza meravigliosa, un meccanismo creato dal più bravo orologiaio.

Sono stata lì, ed in quel niente si è espresso il tutto.
Quindi quando spiegate cosa sia la psicomotricità a qualcuno non abbiate paura a dire "non faccio fare nulla".

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