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Ilbelpaese - Campania APS Associazione ILBELPAESE CAMPANIA APS Da allora mai una definizione è stata tanto indovinata quanto abusata.

IL BEL PAESE
Le prime tracce dell’espressione Bel Paese sono in due celebri versi, uno di Dante Alighieri (la lingua: “del bel Paese, là dove ‘l sì sona”, Commedia, Inferno) e l‘altro di Francesco Petrarca (il territorio: “Il bel Paese | ch’Appennin parte e 'l mar circonda et l’Alpe”, Canzoniere). Nel 1876 l’abate Antonio Stoppani pubblicò il libro Il Bel Paese, contenente una raccolta di conversa

zioni sulla geologia e geografia fisica dell’Italia. Stoppani fu un precursore di quella sensibilità nei confronti della bellezza e della varietà dei paesaggi italiani che lentamente si è insinuata nella coscienza collettiva nazionale. Essa trova sempre meno corrispondenza nella qualità dei paesaggi italiani per l’indifferenza verso lo smantellamento nella qualità dei paesaggi italiani, per esempio a causa di fenomeni alluvionali o incendi boschivi, che procede inesorabilmente. IL PATRIMONIO CULTURALE DIFFUSO
La principale ricchezza culturale del nostro Paese è l’abbondanza e la preziosità del Patrimonio culturale diffuso, cioè l’insieme dei beni (siti archeologici, monumenti, castelli, torri, chiese) insediati sul territorio, del quale, con la loro presenza, caratterizzano la storia e l’identità. La parte più consistente di questa ricchezza diffusa è quella definita come “Grandi Attrattori”, cioè i monumenti più conosciuti, che hanno concentrato su di sé l‘interesse mediatico, riuscendo ad attirare solo enormi risorse finanziarie pubbliche, mentre il resto dei beni, considerati “minori”, è stato condannato all’abbandono e al definitivo oblio. La gran parte del patrimonio diffuso può essere quindi oggetto di una esplorazione diretta, di particolare interesse anche per il pubblico comune; la sua conoscenza è lo strumento necessario per la riappropriazione da parte della comunità delle testimonianze del passato, attraverso una tutela partecipata a livello capillare sul territorio. LA MISSIONE
- promuovere e valorizzare l’arte, la cultura e la ricerca in Campania in ogni loro espressione, mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie e la multimedialità: il Portale e la Web TV;
- svolgere e promuovere attività di editoria cartacea e multimediale, traduzione, uso del LIS, realizzazione di booktrailer, animazioni 2D e 3D, realizzazione di siti e applicazioni web, piattaforme cross-mediali e video-produzioni;
- svolgere e promuovere attività di catalogazione, conoscenza, recupero, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale e delle tradizioni della Campania;
- svolgere e promuovere l’istituzione di corsi di formazione per preparare persone esperte in grado e di operare in questo campo, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro di giovani specializzati;
- stipulare convenzioni con enti pubblici e privati e accedere a contributi pubblici o privati;
- proporsi come luogo di incontro, aggregazione, discussione e laboratorio di idee, con l’obiettivo di creare una rete informativa rivolta ai cittadini, agli Enti e alle Associazioni culturali presenti sul territorio.

Indirizzo

Frattaminore
80020

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IL BEL PAESE

Le prime tracce dell’espressione Bel Paese sono in due celebri versi, uno di Dante Alighieri (la lingua: “del bel Paese, là dove ‘l sì sona”, Commedia, Inferno) e l‘altro di Francesco Petrarca (il territorio: “Il bel Paese | ch’Appennin parte e 'l mar circonda et l’Alpe”, Canzoniere).

Nel 1876 l’abate Antonio Stoppani pubblicò il libro Il Bel Paese, contenente una raccolta di conversazioni sulla geologia e geografia fisica dell’Italia. Stoppani fu un precursore di quella sensibilità nei confronti della bellezza e della varietà dei paesaggi italiani che lentamente si è insinuata nella coscienza collettiva nazionale.

Da allora mai una definizione è stata tanto indovinata quanto abusata. Essa trova sempre meno corrispondenza nella qualità dei paesaggi italiani per l’indifferenza verso lo smantellamento nella qualità dei paesaggi italiani, per esempio a causa di fenomeni alluvionali o incendi boschivi, che procede inesorabilmente.