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24/01/2025
📅Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dell’educazione, riflettiamo su un dato allarmante: nel 2024, circa 103 milioni di bambini e bambine in età scolare, uno su tre, nei Paesi in conflitto, non hanno avuto accesso all’istruzione. Un numero che supera la media globale!
I conflitti e le guerre privano milioni di bambini e bambine di un loro diritto essenziale.
📚 L’istruzione è un diritto umano fondamentale, come stabilito nell’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ed è cruciale per lo sviluppo, la crescita economica e la costruzione di società pacifiche.
La mancata educazione ha conseguenze devastanti:
➡Maggiore povertà: i bambini e le bambine senza scuola hanno meno possibilità di trovare lavori dignitosi e migliorare la propria condizione.
➡Esposizione allo sfruttamento: l’assenza di istruzione espone i bambini e le bambine al rischio di lavori forzati, matrimoni precoci e reclutamento forzato.
➡Difficoltà nel recupero post-bellico: l'educazione è fondamentale per la ricostruzione di un Paese dopo un conflitto.
➡Ripresa dei conflitti: senza educazione, i bambini e le bambine sono più vulnerabili ai cicli di violenza e conflitto.
Esistono numerosi strumenti internazionali a protezione del diritto all’istruzione durante i conflitti armati, come la Convenzione sui diritti dell’infanzia (1989) e i Protocolli Aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra. Organizzazioni come Education Cannot Wait, l’UNESCO e l’UNICEF sono impegnate a garantire l’accesso all’istruzione anche nei Paesi colpiti da conflitti.
La guerra è una delle principali minacce per il diritto all’istruzione.
🔑 L’educazione è un faro di speranza, che aiuta i bambini e le bambine a superare i traumi e a costruire un futuro migliore. È essenziale proteggere questo diritto, anche in tempo di guerra!