03/03/2023
- «L’autore è nato due volte: nel 1897 e nel 1903 e già dall’infanzia ha iniziato a condurre una doppia vita»
Ilya Ilf e Evgenij Petrov nacquero entrambi a Odessa, la capitale dell’umorismo dell’Impero russo. Si incontrarono nel 1925 a Mosca, il primo aveva 28 anni, il secondo 22, quando entrambi lavoravano nella redazione della rivista «Gudók». Ilf era figlio di un impiegato di banca di Odessa, si diplomò in una scuola tecnica e lavorò prima in una centrale telefonica, poi in una fabbrica di bombe a mano, ma sempre scrivendo poesie, e nel 1923 si trasferì a Mosca. Il suo futuro collega Petrov, che proveniva da una famiglia di più alto profilo, iniziò con un impiego presso la società telegrafica dopodiché, per tre anni, fu agente nel Dipartimento investigativo criminale. Quando si incontrarono, divennero inseparabili e per tutta la loro breve vita non fecero altro che scrivere racconti e romanzi divertenti, usando spesso pseudonimi come Tolstoevsky o Don Busilio, riuscendo incredibilmente ad aggirare sempre la censura. Molti loro libri sono diventati classici di culto. Furono i primi giornalisti sovietici ad attraversare gli USA in macchina, raccontando l’America della Grande Depressione ai milioni di lettori dell’Unione sovietica. Avevano molte idee e progetti, ma Ilf nel 1937 morì di tubercolosi. Due anni dopo, a Petrov nacque un figlio che chiamò Ilja in onore dell’amico scomparso. Dopo la morte di Ilf, Petrov si dedicò al cinema e nel 1940 divenne il direttore della rivista cult «Ogonjok». A seguito dell’invasione nazista scrisse reportage dal campo di battaglia. Mentre era in viaggio, di ritorno dalla Sebastopoli occupata, il 2 luglio 1942, morì in un incidente aereo. Aveva in quel momento la stessa età di Ilf: 39 anni.
«Che strano che gli intellettuali russi siano assolutamente privi di senso dell’umorismo pur vantando umoristi meravigliosi quali Gogol’, Dostoevskij, Čechov, Zoščenko e quell’accoppiata di autori geniali che sono Ilf e Petrov» - V. Nabokov
Dei due autori Spider&Fish ha pubblicato per la prima volta in Italia la raccolta «Le incredibili vicende della città di Kolokolamsk e altre storie» (trad. di Caterina Garzonio).